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  1. #1
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    Yulleuchter - Lampada solstiziale



    http://www.luomolibero.it/shop.htm

    Lampada Sostiziale

    € 18.00 + spese postali

    EDIZIONE LIMITATA

    In tempi remoti gli uomini solevano celebrare nella notte del Solstizio d'Inverno (21 dicembre) la morte e la resurrezione del Sole.

    All'alba, dopo la notte più lunga dell'anno, ruote infuocate scendevano dalle montagne, mentre altre ruote infuocate salutavano il sole invitto risorgente dalle tenebre.

    Infatti in quella data il sole raggiungeva il punto più basso dell'elittica, la luce sempra abbandonare la terra mentre, come una rinascita o liberazione, essa di nuovo si rialza e risplende.

    Oggi sull'orizzonte dell'Europa è calato un interminabile inverno.

    Ma c'è chi crede nella resurrezione della luce.

    Che questa lampada, ricavata da un originale in uso nella Germania d'inizio secolo e che ancora oggi nel mondo contadino viene donata anche come segno propiziatorio in occasione di importanti eventi quali nascite e matrimoni, sia d'augurio e speranza per coloro che si sentono anelli di una catena, eredi della Tradizione, per tutti li uomini della Terra di Mezzo

    http://www.archiviostorico.info/Rubr...tm#Yulleuchter

    Uso dello Yulleuchter
    di Harm Wulf

    Secondo l'Obergruppenführer Fritz Weitzel (27/4/1904 - 19/6/1940) lo Julleuchter (candeliere di Jul, antico nome del mese di dicembre), deve essere usato nel seguente modo: "Osservando il calendario del'intera festività che durava dal sesto giorno di Jul (dicembre) che era il giorno sacro a Wodan (Odino) e che adesso è il giorno di San Nicola al sesto giorno di Hornung (gennaio) che era l'antico giorno sacro a Frigga e che adesso è l'Epifania, la celebrazione principale era quella della notte del solstizio d'inverno, la ventunesima notte del mese di Jul, quando su tutte le cime delle montagne vengono illuminate dai fuochi. A questo calendario sono state apportate alcune alterazioni. Il tempo della preparazione, o avvento, ora dura dalla prima domenica di Jul al giorno 24 del mese. L'avvento contiene quattro domeniche di Jul, il giorno di Wodan ( 6 del mese), e il solstizio d'inverno (21 del mese). In dodici giorni del periodo iniziano con la notte di Natale il 24 di Jul e terminano con il giorno di Frigga il 6 di Hornung. Questi dodici giorni detti "die Zwoelften" sono pieni di speciali celebrazioni in particolare per la vigilia del nuovo anno e per il primo giorno dell'anno nuovo (...) La sera della vigilia Natale il capofamiglia accende lo Yulleuchter. Alla vigilia seguono "die Zwoelften" i dodici giorni sacri. Questi giorni furono importanti festività per i nostri antenati e nessuno deve lavorare in questo periodo. Wodan e il suo esercito dei Morti cavalca nel cielo e Frigga o Frau Holle, guida l'esercito dei Non nati sulle teste della gente (...) L'ultima sera dell'anno è tempo di gioia (...) A mezzanotte il capofamiglia metterà lo Yulleuchter sul tavolo. La sua candela vecchia brucia ed è stata usata per tutte le festività familiari dell'anno. Quindi è quasi terminata. Dovrà perciò ricevere la nuova candela questa notte. Come i nostri antenati non permettevano al fuoco sacro di spegnersi allo stesso modo il nostro Yulleuchter deve avere sempre una fiamma accesa. Così il candeliere diventa il simbolo dell'eterna ed imperitura luce del sole. Ognuno riflette su ciò quando, alla mezzanotte, la candela dell'anno vecchio viene usata per accendere quella dell'anno nuovo che viene messa al suo posto. Tratto dal libro Fritz Weitzel "The SS Family book. Procedure for conducting family celebrations" Ulric Publishing, 1998, edizione limitata in 1000 copie numerate, versione inglese a cura di Ulric of Englanfd e Charles Barger del testo di Fritz Weitzel "Die Gestaltung der Feste im Jahres und Lebenslauf in der SS-Familie" 1939, SS-Oberabschnitt West. Formato A4, 72 pagine e 30 fotografie ed illustrazioni, ISBN 0 9529103 1 4, prezzo: 20,00 Sterline inglesi comprese le spese di spedizione. I temi trattati dal libro: come vedevano le SS l'unità familiare? Quale era la loro fede religiosa? Come celebravano le festività dell'anno? Che significato avevano "Totenkopf Ring", "Julleuchter", "Julteller", and "Geburtstagring"? Cosa significavano le Rune e cosa era l'angolo di Jul? La documentazione e le fotografie che appariono in quest'opera non sono mai state ripubblicate dal 1945. Richiedere a:
    Ulrich Publishing
    P.O. Box 55 Church Stretton Shropshire
    SY6 6WR England
    Tel. 0044 1694 781354 Fax 0044 1694 781372
    E-mail: books@ulric-publishing.com
    http://www.ulric-publishing.com/

    Sulla festa di Yul vedi anche:
    Danilotti Tiziano Jòl Le origini nordiche del Natale Herrenhaus edizioni
    http://www.herrenhaus.it/daniotti.html
    Ura Linda. Una saga indoeuropea: il popolo frisone. Testo e note a cura di Herman Wirth, pag. 174, Edizioni Barbarossa, 1989 (richiedere a Orion libri)
    Victor Coremans Sur les fetes du Jul Aencre, 1996 (richiedere a
    Librairie Nationale, 12 rue de la Sourdière, F 75001 Paris www.librairienationale.com )


  2. #2
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  3. #3
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    http://allachporcelain.com/

    "SS Porcelain Porzellan Manufaktur Allach - Munchen GmBH"

    Vedi originale nella sezione Candle Holders

    http://www.mymilitaria.it/liste/LanternaAllach.htm


  4. #4
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    Nel Museo nordico di Stoccolma sono esposti alcuni strani candelieri in terracotta, internamente cavi e di forma tronco-piramidale, la sagoma di queste terrecotte ricorda all’incirca quella di una montagna o di una torre. Sui lati sono modellate quattro rune (i simboli ancestrali dei popoli germanici) e quattro cuori. Questo simbolismo apparentemente arcano rappresenta il ciclo di vita-morte-rinascita del Sole e la comunione dell’elemento umano con esso. I segni ancestrali scolpiti corrispondono alla runa "Hagall" il cui schema sta alla base del Sole delle Alpi. Questi candelieri venivano accesi durante il periodo natalizio (lo Jul o Jól nordico precristiano) nelle case contadine svedesi : gesti antichi che celavano l’eco dei riti solstiziali propri degli antichi Scandinavi. Il revival europeo della "Torre di Jul" o Jul-leuchte è da attribuirsi alla ricerca da parte del noto archeologo ed esoterista tedesco Dr. Hermann Felix Wirth (1885-1981). Il Dr.Wirth rappresentava una delle principali anime dirigenti dell’istituto tedesco Deutsches Ahnenerbe, l’istituto accademico che enumerava tra i suoi principali scopi lo studio dell’Indogermanesimo attraverso l’analisi delle tracce etno-culturali della tradizione nordica. Sebbene di origine olandese, Wirth aveva combattuto nelle fila dell’esercito tedesco nella guerra’14-’18, meritandosi l’onorificenza della croce di ferro di prima classe. Divenuto un appassionato specialista in storia ed antichità scandinava, nel periodo precedente al secondo conflitto mondiale fu il protagonista di un’accurata ricerca in merito alle "Torri di Jul" svedesi (i cui modelli sono gli stessi visibili ancora oggi presso il Nordiska Museet di Stoccolma) e sul loro significato simbolico ed esoterico. La ricerca dell’Ahnenerbe passava anche attraverso lo studio delle tradizioni contadine alla luce del retaggio ancestrale che queste mantenevano vivo. Il direttore dell’Ahnenerbe (che intanto prese a dirigere l’opera di scavi archeologici nel sito megalitico delle Externsteine), portò all’attenzione del mondo accademico un preciso modello di Torre di Jul, esemplificandone l’utilizzo in merito alla sua valenza simbolico-rituale.
    Wirth fondò l’Ahnenerbe ("Eredità ancestrale") il 1 luglio del 1936 e ne rimase direttore sino al febbraio del 1937, quando lasciò l’incarico in profondo disaccordo con Himmler e Rosenberg. Da allora in avanti il Deutsches Ahnenerbe venne incorporato dalle SS, mentre sotto la direzione di Wirth questo rappresentava un istituto indipendente. Egli riconobbe per primo l’importanza di questo candeliere rituale nel 1933, proprio in occasione della sua controversa traduzione della Cronaca di Ura-Linda ("Ura-Linda, una saga indoeuropea", Società Editrice Barbarossa, Milano).Qui la descrive come "un candelabro da fattore, in terracotta, modellato in forma di torre, proveniente da Halland (Veddinge, distretto di Viske, Svezia)".La torre di Jul a cui fa riferimento, allegando un’immagine, è la stessa in possesso del Nordiska Museet dal1882 (qui riprodotta).
    Nonostante la capillare diffusione, le torri di Jul non acquistarono alcun aspetto politico ma, anzi, si diffusero attraverso i gruppi pagano-völkisch per essere utilizzate durante le feste solstiziali ed in occasione delle principali ricorrenze della "ruota dell’anno ". La candela accesa internamente alla "torre" simbolizza il fuoco che, dalla Terra-Madre, brucia sino al focolare domestico e nella comunità rituale (al momento culminante del "rito" verrà accesa la candela sulla sommità della torre di Jul, a rappresentazione, attraverso il fuoco solstiziale, della rinascita del Sole). Questo modello di Jul-leuchte veniva utilizzato durante le altre tre principali feste dell’antica tradizione germanica corrispondenti agli Equinozi ed al Solstizio d’Estate. La runa Hagall, secondo i Carmi runici dell’Havamal, corrisponde al potere di trattenere la forza vitale del fuoco e di fermare le fiamme. Il cuore è il fuoco del nucleo della famiglia e l’elemento umano nel quale viene celebrata la festa: il simbolo cuore è presente nelle più disparate tradizioni contadine del Nord-Europa e della Mitteleuropa ed ha raggiunto "incolume" l’iconografia cristiana. Anche le prime Jul-leuchter ricordano, nei loro motivi caratteristici, le decorazioni diffuse nell’Arco Alpino scolpite in diversi manufatti in legno (come gli stampi per il burro), dandoci così l’idea di quella falsariga che lega -con una sottile linea di sangue- tutta la tradizione europea. Un’ampia panoramica delle teorie sopra esposte è presente nei testi di Wirth "Der Aufgang der Menscheit" ( titolo completo : "Il sorgere dell’Umanità. Inchieste nella Storia delle Religioni. Simbolismi e scritti della razza nordico-atlantidea", 1928) e "Heilige Urschrift der Menscheit" ("Sacri scritti primordiali dell’Antichità", 1931).

  5. #5
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    Romæ Urbis ResPublica - Descendit ex Patribus Romanorum - Roma non avrebbe potuto assurgere a tanta potenza se non avesse avuto, in qualche modo, origine divina, tale da offrire agli occhi degli uomini, qualcosa di grande e di inesplicabile.
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    Perché si mette sopra la candela?

  6. #6
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    Leggi sopra:

    La sera della vigilia Natale il capofamiglia accende lo Yulleuchter. Alla vigilia seguono "die Zwoelften" i dodici giorni sacri. Questi giorni furono importanti festività per i nostri antenati e nessuno deve lavorare in questo periodo. Wodan e il suo esercito dei Morti cavalca nel cielo e Frigga o Frau Holle, guida l'esercito dei Non nati sulle teste della gente (...) L'ultima sera dell'anno è tempo di gioia (...) A mezzanotte il capofamiglia metterà lo Yulleuchter sul tavolo. La sua candela vecchia brucia ed è stata usata per tutte le festività familiari dell'anno. Quindi è quasi terminata. Dovrà perciò ricevere la nuova candela questa notte. Come i nostri antenati non permettevano al fuoco sacro di spegnersi allo stesso modo il nostro Yulleuchter deve avere sempre una fiamma accesa. Così il candeliere diventa il simbolo dell'eterna ed imperitura luce del sole. Ognuno riflette su ciò quando, alla mezzanotte, la candela dell'anno vecchio viene usata per accendere quella dell'anno nuovo che viene messa al suo posto.

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    http://www.luomolibero.it/shop.htm

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    € 18.00 + spese postali

    EDIZIONE LIMITATA

    In tempi remoti gli uomini solevano celebrare nella notte del Solstizio d'Inverno (21 dicembre) la morte e la resurrezione del Sole. All'alba, dopo la notte più lunga dell'anno, ruote infuocate scendevano dalle montagne, mentre altre ruote infuocate salutavano il sole invitto risorgente dalle tenebre. Infatti in quella data il sole raggiungeva il punto più basso dell'elittica, la luce sempra abbandonare la terra mentre, come una rinascita o liberazione, essa di nuovo si rialza e risplende. Oggi sull'orizzonte dell'Europa è calato un interminabile inverno. Ma c'è chi crede nella resurrezione della luce. Che questa lampada, ricavata da un originale in uso nella Germania d'inizio secolo e che ancora oggi nel mondo contadino viene donata anche come segno propiziatorio in occasione di importanti eventi quali nascite e matrimoni, sia d'augurio e speranza per coloro che si sentono anelli di una catena, eredi della Tradizione, per tutti li uomini della Terra di Mezzo

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    Prezzi speciali per diffusori ed associazioni.
    Contattare: info@luomolibero.it

    L'edizione è limitata è il ricavato sarà devoluto al progetto "Terra e Identità" che stiamo sviluppando in Birmania a favore del popolo Karen.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Harm Wulf Visualizza Messaggio
    Leggi sopra:

    La sera della vigilia Natale il capofamiglia accende lo Yulleuchter. Alla vigilia seguono "die Zwoelften" i dodici giorni sacri. Questi giorni furono importanti festività per i nostri antenati e nessuno deve lavorare in questo periodo. Wodan e il suo esercito dei Morti cavalca nel cielo e Frigga o Frau Holle, guida l'esercito dei Non nati sulle teste della gente (...) L'ultima sera dell'anno è tempo di gioia (...) A mezzanotte il capofamiglia metterà lo Yulleuchter sul tavolo. La sua candela vecchia brucia ed è stata usata per tutte le festività familiari dell'anno. Quindi è quasi terminata. Dovrà perciò ricevere la nuova candela questa notte. Come i nostri antenati non permettevano al fuoco sacro di spegnersi allo stesso modo il nostro Yulleuchter deve avere sempre una fiamma accesa. Così il candeliere diventa il simbolo dell'eterna ed imperitura luce del sole. Ognuno riflette su ciò quando, alla mezzanotte, la candela dell'anno vecchio viene usata per accendere quella dell'anno nuovo che viene messa al suo posto.
    Con la cera della vecchia candela si fa quella nuova, giusto?

 

 
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