Italia-Stati Uniti, rinnovata la profonda amicizia - Galleria fotografica

[FalcoConservatore]

http://www.corriere.it/politica/08_o...box_primopiano


Dopo i 2 insipidi anni di Governo Prodi, segnati da una politica estera italiana all'apparenza equidistante (cosa già grave in sè), ma in realtà molto vicina ai nemici dell'America (pensiamo all'allegra passeggiata dell' ex- ministro D'Alema con il rappresentante di Hezbollah a Beirut), finalmente torna il sereno nei rapporti fra Italia e Stati Uniti.
A Berlusconi è stata riservata un'accoglienza calorosissima, di massimo riguardo, e a sua volta il Presidente del Consiglio si è dimostrato vicino a Bush, ormai in scadenza di mandato, e particolarmente prodigo di giusti ringraziamenti alla Patria della libertà.
Italia e Stati Uniti si ritrovano ancora una volta uniti, per rinnovare in modo definitivo l'amicizia reciproca.
Il discorso di Berlusconi rimarrà scolpito nelle menti di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo, come il massimo tributo ai sacrifici compiuti dall'America nel mondo, per la salvaguardia della democrazia e per la Libertà.
Grazie, Presidente! Le tue parole dinnanzi a Bush sono le nostre.

[FalcoConservatore]

Ecco due uomini che entreranno a pieno titolo nella Storia, che saprà perdonare loro alcuni errori, insignificanti rispetto all'opera compiuta.
Bush e Berlusconi sugellano una amicizia di lunga data, sincera e profonda, che ha portato all'avvicinamento fra Italia e Stati Uniti.

Viva gli Stati Uniti!
Viva l'Italia!

[FalcoConservatore]

Dopo la cerimonia di Stato in onore del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alla Casa Bianca nel giorno del Columbus Day, il Cav. si è detto grato agli Stati Uniti per aver "salvato il mio Paese da fascismo, nazismo e comunismo. Ci hanno aiutato a uscire dalla povertà grazie al piano Marshall".
Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha definito l’incontro “una discussione ottima con il premier italiano”: “E' il tipo di incontro che ci si deve aspettare quando si incontrano due amici”, ha detto Bush.
A tre settimane dal voto presidenziale Usa del 4 novembre, Berlusconi ha detto che i rapporti tra Italia e Stati Uniti non cambieranno: "Siamo stati vicini e continueremo a farlo. Continuerò ad agire con gli Usa come ho sempre fatto, anche nei prossimi quattro anni di governo".
Berlusconi ha anche ringraziato "l'amico e alleato" Bush perché, oltre ad aver protetto l’Italia dall’avanzata comunista nel periodo delle guerra fredda, proteggono ora il mondo e l’Italia con esso dalla minaccia rappresentata dal terrorismo.
"L'America e l'Italia lavorano insieme nella lotta al terrorismo" ha detto il presidente degli Stati Uniti Bush ricordando l'impegno dell'Italia in Libano, in Iraq e in Afghanistan e ha ringraziato Berlusconi "per la volontà di eliminare i caveat" per i soldati italiani nell'area di guerra.
Il presidente del Consiglio italiano ha ribadito il proprio impegno a collaborare con gli Stati Uniti nella lotta al fondamentalismo e al terrorismo: "Lavoreremo insieme per sconfiggere i nemici della libertà e le persone che non hanno l'amore alla base delle proprie azioni” assicurando che il sostegno dell'Italia non verrà mai meno. Sulla stessa linea anche Bush, che ha ribadito la determinazione a combattere "i nemici finché non saranno sconfitti. Faremo scudo contro la brutalità. Sono orgoglioso della vostra alleanza.
Durante l’incontro avvenuto nel giardino delle rose della Casa Bianca, Berlusconi ha detto di aver riferito al presidente americano George W. Bush cosa si è deciso durante la riunione dell'Eurogruppo di ieri, e che oggi il Consigli dei Ministri ha approvato quelle che per il Cav. sono decisioni imprescindibili volte "a garantire liquidità e a fare in modo che non si fermino i consumi. Ci sono i mezzi per fare in modo che la crisi non incida sulla realtà dell'economia".
''La cosa più importante'' in questo momento di crisi è ''che l'America e l'Unione Europea possano agire in modo coordinato'' ha sottolineato il premier Berlusconi durante il suo aggiungendo di essere ''convinto'' che dopo le decisioni assunte ieri a Parigi dall' Eurogruppo si abbiano ''le armi'' per combattere e per arginare la tempesta finanziaria.
''La nostra amicizia affonda nella comunanza dei valori'' e abbiamo di fronte nuove più vaste sfide ''dalle quali non possiamo esimerci dal dare risposte concrete. I nostri due Paesi - ha concluso Berlusconi - hanno affrontato insieme avversità e sfide che il tempo ci ha imposto. E' stato facile per me lavorare con un uomo con il quale condivido amore per la libertà e la democrazia, c'è un comune sentimento di essere qui per servire i nostri popoli".


http://www.loccidentale.it/articolo/...smo%22.0059614

[UgoDePayens]

Riporto qui allora la breve riflessione che è scaturita da questa visita:


Berlusconi: “George Bush un grandissimo presidente”
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è in visita negli Stati Uniti per i festeggiamenti del Columbus Day. Già nota era l’amicizia salda che lega il Cavaliere al Presidente USA, George Walker Bush, ma sin da principio i maligni insinuavano che, in realtà, tra i due capi di governo ci fosse più un reciproco interesse politico che un’autentica stima reciproca.

Anche quando, ormai quattro anni fa, Berlusconi fu invitato a parlare davanti al Senato statunitense, onore riservato a pochissimi capi di stato stranieri, le voci che parlavano di battage pubblicitario e poco altro si rincorrevano: per i media politically e “progressist” correct italiani era inammissibile pensare ad un rapporto sincero tra due personalità e ad una amicizia che andasse oltre l’apparenza. Solamente la sinistra progressista è in grado di esprimere qualcosa di più nobile del bieco interesse.

Oggi abbiamo l’ennesima conferma che così non è: “La storia dirà che George W. Bush è stato un grande, grandissimo presidente degli Stati Uniti”, e ancora “un uomo di grandi principi, grandi ideali, grande visione, ma soprattutto uno che ha il coraggio di perseguire questa visione. In lui non ho mai visto il calcolo del politico ma la spontaneità e la sincerità di colui che crede in quello che fa”. “Mi è stato facile ondividere le tue decisioni fondate sull’amore della libertà, la democrazia e il rispetto per gli altri”. Parole testuali di Berlusconi, dette ad un Presidente che, tra un mese, avrà già un suo successore, e che pare desolatamente abbandonato per questioni elettoralistiche anche dal candidato del suo stesso partito, il Repubblicano McCain.

Noi, sinceramente, concordiamo con il giudizio del Cavaliere. Non si può imputare a Bush la crisi economica di questi ultimi mesi. Non si possono imputare a Bush le morti tragiche e le difficoltà incontrate sulla strada verso la democrazia in Irak e Afghanistan. Non si può rimproverare a Bush di essere stato ciò che è stato: un uomo coraggioso, un capo di Stato con degli ideali pronto a mettersi in gioco per portarli avanti.

La storia darà ragione a Bush. La storia darà ragione a Berlusconi.
Se lo mettano bene in testa gli sciacalli nostrani ovunque presenti. Specialmente lo tenga presente quella folta schiera di politicanti senza spina dorsale che da noi sono pronti a rinnegare il loro passato, a modificare il loro futuro in funzione del loro presente elettorale (che ci auguriamo essere sempre misero). Berlusconi non è certo un politico di professione, e altrettanto sicuramente non è il prototipo del politico conservatore, ma, signori, giù il cappello davanti ad un uomo vero, che la politica ha reso più potente, non più viscido.

E speriamo che l’anima del Popolo delle Libertà non venga svenduta alla moda socialisticheggiante del momento, al perbenismo e all’equilibrismo relativista che ha ammorbato e ridotto al nulla i partiti politici italiani. A cominciare da Alleanza Nazionale.

http://www.falcodestro.it/2008/10/be...mo-presidente/

[vandeano2005]

Ahi, Ahi, Ahi fra qualche mese Re George II d'America se ne andrà dalla Casa Bianca

Ma si vuole muovere quel "moderato" di McCain a picchiare duro, durissimo o dovrò tornare come nel 1992 un sedevacantista presdenziale? Siamo in Occidente alla vigilia di un nuovo 476 d. C. e alla guida della nave amiraglia chi rischia di finirni? Lo scudiero usurpatore, il giovin signore dellIllinois, certo Barak Hussein, che non (ob)ama il popolo americano

Il su regno durerebbe poco, molto poco...
cfr. http://vandeano2005.splinder.com/tag/election+day