14 Ottobre 2008
Dialetti e tradizioni locali, così saranno tutelati
Approvata la legge di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale
Lombardia Notizie
Dialetti e lingue locali, tradizioni, saperi e conoscenze che le comunità locali riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale, della loro storia e della loro identità. Sono l'oggetto della prima legge regionale in Italia che promuove la "valorizzazione del patrimonio culturale immateriale", approvata dal Consiglio regionale.
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore alle Culture, Identità e Autonomie, Massimo Zanello, secondo il quale questa legge "pone senz'altro la Lombardia ai vertici mondiali nelle politiche culturali".
"Per la prima volta in Italia, e forse nel mondo, ci si pone quale obiettivo concreto la valorizzazione di un aspetto importantissimo della cultura, cioè i beni immateriali - commenta Zanello -. Fino ad ora le istituzioni avevano valorizzato solo i beni culturali materiali, ma la cultura non è fatta solo di monumenti e opere d'arte".
"Da ora in poi - aggiunge l'assessore - la Regione potrà sostenere in maniera concreta realtà antiche della Lombardia, e mi riferisco soprattutto ai dialetti e alle lingue locali, che saranno l'oggetto di una prima azione di catalogazione. Ma penso anche ad antiche manifestazioni popolari come sagre e carnevali, tradizioni musicali, o ancora al sapere legato alla fabbricazione dei violini a Cremona". Per il 2009 è già previsto un investimento di un milione e mezzo di euro.
La legge approvata fa riferimento a quanto previsto dallo Statuto e dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata nel 2007 recependo la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza dell'Unesco).
La Regione provvederà direttamente attraverso l'Archivio di Etnografia e Storia sociale (AESS) o in concorso con altri soggetti pubblici e privati a promuovere l'individuazione degli elementi del patrimonio culturale immateriale con particolare riguardo a tradizioni ed espressioni orali, toponomastica, musica e arti dello spettacolo di tradizione, consuetudini sociali, eventi rituali e festivi, pratiche e credenze relative al ciclo dell'anno e della vita, alla natura e all'universo, e così via.
La conoscenza del patrimonio culturale immateriale verrà promossa anche attraverso l'acquisizione di fondi documentari, lo studio e la ricerca sul campo e la realizzazione di una rete di collegamenti con soggetti pubblici e privati. (Ln)
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