OMNIA SUNT COMMUNIA

Roma. Gli studenti bloccano la stazione Termini


Il corteo spontaneo degli studenti universitari’ della Sapienza, dopo aver terminato il sit-in davanti al ministero del Tesoro, si è rimesso in movimento ed è arrivato alla stazione Termini, dove qualche frangia propone di bloccare i treni in partenza. A piazza dei Cinquecento, poco prima, momenti di tensione con le forze dell’ordine che hanno cercato di chiudere l’ingresso alla Stazione. Pochi minuti di trattative e il corteo è stato fatto passare. I ragazzi hanno sfilato con le mani alzate in segno di pace gridando «corteo, corteo».
Il corteo verso le 12.30 aveva lasciato l’ateneo percorrendo le strade adiacenti per arrivare in via XX settembre. “Questa mattina abbiamo fatto un’assemblea con il rettore Frati chiedendo il blocco dell’anno accademico in segno di protesta - spiegano i collettivi - lui ci ha detto di no e ora andiamo al Ministero dell’economia a dire che i soldi per l’università ci sono, visti i finanziamenti alle banche: non possiamo pagare noi la crisi”.
L’assemblea di questa mattina, che in un primo momento doveva tenersi alla facoltà di Lettere, è stata poi spostata nell’Aula Magna e infine nella piazza della Minerva per la grande affluenza di studenti. In circa 3mila provenienti in cortei da tutte le facoltà, si sono ritrovati in piazza – dove è stato montato un impianto di amplificazione – per chiedere il blocco della didattica, votato all’unanimità nel corso di un’altra assemblea che si è tenuta martedì scorso. ll dipartimento di Fisica dell’università resterà chiuso per protesta, lo hanno deciso docenti e ricercatori che da lunedì prossimo (20 ottobre) non terranno più lezioni né seminari contro il taglio dei fondi agli atenei pubblici contenuto all’interno del decreto Gelmini.
Ieri la commissione Affari Costituzionali del Senato ha dato parere favorevole al decreto Gelmini [un via libera arrivato con i soli voti della maggioranza].


(Fontearta)


ARDITI NON GENDARMI