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Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    gentiluomo di campagna
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    Predefinito Osimo: case popolari solo agli italiani.

    Una iniziativa che riscuoterà un grande consenso.

    http://www.corriereadriatico.it/arti...90EB061783D051
    Case popolari solo per italiani


    OSIMO - Stranieri costretti a vivere ammassati in centro storico? Si, ma anche gli italiani fanno richiesta di case popolari. Il Comune è pronto a elaborare un bando per l’assegnazione di alloggi riservati soltanto a chi possiede cittadinanza italiana. Spinta dalle tante richieste giunte ai servizi sociali da parte di famiglie italiane, l’amministrazione comunale pare aver deciso di venirgli incontro con un bando parallelo a quello già emanato e compartecipato da Erap e Regione. “Il Comune di Osimo – annuncia Latini dal blog - sta per approvare un bando per la assegnazione di case popolari ai soli cittadini italiani, in base alle loro condizioni di reddito. Il Comune intende così andare incontro alle necessità di molti italiani, che non riescono a pagare l'affitto di un appartamento sul libero mercato e non riescono più a trovare accesso alle case popolari”. Spesso le domande per case popolari giunte da immigrati indicano un nucleo familiare maggiore e un reddito annuale più basso rispetto alle domande avanzate dagli italiani, così la graduatoria elaborata inserisce ai primi posti gli stranieri. “Sono tante le richieste di aiuto che giungono al Comune per questo motivo, dunque dobbiamo dare risposte concrete agli italiani, o coloro che hanno cittadinanza italiana. Operazione incostituzionale? No, perché è un bando parallelo a quello istituzionale già approntato, si tratta di un progetto che coinvolgerebbe solo il Comune di Osimo”. Il piano è semplice, ma abbisogna di risorse economiche e di imprenditori edili. Il Comune non usufruirebbe infatti degli alloggi che fanno capo all’Erap, ma di appartamenti costruiti da imprese edili e invenduti. Il gran numero di alloggi sorti in città in questi anni ha infatti procurato un certo numero di case ancora vuote. E su quelle il Comune punta gli occhi. Come? Sottoscrivendo un contratto di locazione pluriennale col costruttore e poi sobbarcarsi parte dell’affitto e lasciare il restante (50-60%) a carico dei cittadini che ne fanno richiesta In questo modo il canone di mercato che non è a portata di mano sarebbe abbassato in prima istanza dall’accordo fra Comune e costruttore e in seconda istanza dalla compartecipazione del Comune al pagamento dell’affitto per alcuni anni. “Altro passo –rivela Latini- sarà costituito dalla messa in vendita del patrimonio di case popolari del Comune per andare alla costruzione di nuovi alloggi destinati al medesimo fine”. Ma Latini ha altre idee in mente per gli ultimi sei mesi di legislatura: “verrà anche regolamentato –spiega infine- un progetto di intervento per dare risposte ai cittadini italiani in cerca di lavoro”.

    GIACOMO QUATTRINI,

  2. #2
    gentiluomo di campagna
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    Predefinito

    Finalmente qualche politico si è accorto del'indigenza in cui versano molti italiani.

    http://www.corriereadriatico.it/arti...196BBD0E97F974

    Il sindaco Latini spiega la scelta di escludere gli stranieri. “Loro sono già tutelati”
    “Paladino degli italiani senza una casa”


    OSIMO - L’avvocato Dino Latini, il sindaco delle liste civiche, sta mettendo a punto un bando comunale per riservare alloggi di edilizia convenzionata ai soli cittadini con nazionalità italiana.

    Politica abitativa con il passaporto. Sindaco, non ha paura che le diano del razzista?

    “Assolutamente no perché le case popolari ad Osimo sono destinate a tutti e molti stranieri ne usufruiscono con le graduatorie Erap. Poi abbiamo il convitto gestito dalla Asso per coloro che hanno necessità di vivere temporaneamente a Osimo, ben sapendo delle esigenze di chi arriva all’improvviso da lontano. E stanno per aprire altre due case d’accoglienza. Per gli stranieri già il Comune fa tantissimo, ora il problema semmai è inverso”.

    Intende dire che le normative sull’edilizia residenziale pubblica finiscono per svantaggiare gli italiani?

    “E’ un dato oggettivo che abbiamo riscontrato. Su dieci case popolari assegnate, otto virgola qualcosa vanno a cittadini non italiani e non osimani. La rabbia che sta salendo dai ceti popolari si esprime con una frase tipo che da molti mesi sento risuonare in città. ’Il comune dà tutto agli extracomunitari’. Ciò non è vero, o meglio è vero ma nei limiti delle norme che abbiamo. Ci sono norme che al momento di fatto favoriscono stranieri e non permettono a famiglie monoreddito di cittadinanza italiana, coppie con un solo figlio o anziani con pensione al minimo, di aver un alloggio popolare. Il Comune cerca di sanare questa situazione che può diventare socialmente esplosiva”.

    Come?

    “Il nostro bando non riguarda gli alloggi popolari, ma abitazioni sfitte rese disponibili da imprenditori locali. Il Comune interviene aiutando le famiglie a pagare l’affitto. Se il canone è di 500 euro mensili, l’amministrazione civica eroga un contributo di 200 a titolo di intervento sociale”.

    Nel suo blog ha annunciato l’intervento chiarendo subito che si tratta di un “bando case popolari per soli italiani”. Non teme che possano profilarsi problemi di illegittimità per questa esclusione degli stranieri?

    “Guardi, un problema del genere sarebbe fondato se il nostro Comune avesse fatto solo qualcosa per gli italiani e nulla per gli stranieri. Invece per risolvere il problema della casa degli immigrati si è già fatto molto, con una politica di alloggi popolari disseminati su tutto il territorio. Abbiano diversi piani Peep un po’ in tutte le frazioni e due interventi anche nel capoluogo. Ci sono zone in cui i residenti non vogliono più case popolari. E poi abbiamo il convitto e altre due case alloggio a venti euro il giorno stanno per nascere Per anni abbiamo aperto i cordoni della borsa al sociale e ne hanno beneficiato soprattutto gli stranieri, tanto che ora gli italiani ci accusano di pensare solo agli immigrati”.

    Con questo bando per gli alloggi a prezzo agevolato invece il Comune a chi pensa?

    “Faccio un esempio per tutti. Immagino una coppia di persone anziane, che magari hanno lavorato una vita alla Lenco versando quarant’anni di contributi allo Stato. Ora non hanno i requisiti per ottenere una casa popolare, visto che le famiglie numerose di immigrati li scavalcano, e non possono permettersi una casa ai prezzi correnti. Sono questi i cittadini che vogliamo aiutare con il bando per soli italiani, una zona grigia di persone che hanno un reddito troppo alto per entrare nelle graduatorie delle case popolari, ma troppo basso per sostenere un canone di locazione a libero mercato”.

    Ultimamente s’è molto mosso, anche con ordinanze sindacali, in tema di sicurezza, decoro e ordine pubblico. C’è stata una virata a destra? Qualcuno dice che solo ora Latini sta svelando il suo vero volto, la chiamano sindaco-sceriffo...

    “Falso. Le esigenze di sicurezza e decoro erano le stesse anche otto anni fa, solo che adesso con il nuovo decreto ministeriale che concede ai primi sindaci maggiore autonomia e potere decisionale in ambito di pubblica sicurezza abbiamo gli strumenti normativi per intervenire. Non sono cambiato io, si è modificato il quadro legislativo.

    I suoi avversari politici insinuano che sta facendo l’occhiolino a forze politiche come la Lega Nord o la Destra in vista delle elezioni comunali della prossima primavera...

    “Non so neanche chi sia qui a Osimo il rappresentante della Lega Nord, ne ho solo sentito parlare. Con La Destra c’è stata la condivisione di alcune proposte in tema di sicurezza, ma nulla più... Io penso ai miei cittadini, non alle schermaglie elettorali”.

    LORENZO SCONOCCHINI,

  3. #3
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    Ecco cosa ne pensano dalle parti di Rifondazione Comunista e della Destra.


    http://www.corriereadriatico.it/arti...D3FC7EF1BFF0DB
    Una soluzione che divide
    La Destra: “Bene, facciamo così anche per gli asili”

    OSIMO - “Se qualcuno si sente penalizzato può fare ricorso al Tar, che stabilirà la legittimità del bando che il sindaco Latini vorrebbe emanare”. Così ieri il prefetto di Ancona D’Onofrio sull’ipotesi che il Comune di Osimo pubblichi un bando per case popolari riservato a chi possiede cittadinanza italiana. “Non conosco la fattispecie del bando pensato da Latini –spiega D’Onofrio- dunque non so se sia o meno illegittimo davanti alla Costituzione, che di per sé è molto garantista. Non è il prefetto che deve esprimersi, ma il Tar. Tuttavia in alcune città metropolitane ci sono stati già dei bandi simili e solo alcuni sono stati impugnati al Tar”. Sul rischio che il bando possa ricadere nella sfera della discriminazione razziale e creare ostacoli all’integrazione, il prefetto afferma che “per arrivare all’integrazione ci vogliono passi lunghi e importanti che coinvolgano tutti, non è un bando o un corso didattico che la mettono a rischio”.

    Ma la polemica in città divampa. Per Simone Massacesi, responsabile sociale della Federazione di Ancona di Rc, “la campagna elettorale è alle porte e da buon demagogo, Latini non perde occasione di solleticare gli istinti peggiori che albergano nella popolazione: case e lavoro agli italiani!”. L’esponente di Rifondazione arriva addirittura a parlare di “atto di razzismo istituzionale che mira a cercare consensi facili ma che non tiene conto delle ricadute che rischia di avere”. “Combattere l'emarginazione con altra emarginazione rischia di alimentare una guerra tra poveri che non giova alla convivenza. Forse il sindaco non sa ciò che accade nella città che amministra. Non percepisce la gravità quotidiana di bambini italiani di 7-8 anni che insultano coetanei albanesi, tunisini e marocchini, 'quelli delle case popolari' dicono. Venga a vedere come crescono le nuove generazioni e forse capirebbe che il bisogno che abbiamo è di favorire una vera politica d’integrazione che potrebbe costare qualcosa in più in risorse e qualcosa in meno in consensi, ma sicuramente sarebbe una scelta che guarda a un futuro migliore. Del resto, a quelli che definisce 'connazionali', basterebbe garantire una qualità della vita crollata con bitumifici e maxicanili”. Anche l’associazione Lupo parla di propaganda elettorale e di “primo cittadino che continua a giocare allo sceriffo sulla pelle dei più deboli”. E sui controlli nelle abitazioni sovraffollate dice che “qualora l’uscita del sindaco andasse oltre le sviolinate elettorali e comportasse multe o rischi di sfratti per concittadini già sfortunati per la loro condizione economica, ci impegneremo ad assicurare loro la necessaria assistenza legale”.

    Infine per Alessandro Buccelli de La Destra “nessuno ha detto di togliere le posizioni privilegiate agli extracomunitari per gli alloggi popolari, dove ci sono graduatorie nelle quali praticamente italiani non compaiono. Lodiamo però l’amministrazione per aver varato un progetto parallelo di tutela dei cittadini italiani. Speriamo che questo tipo di pensiero venga adottato anche agli asili, dove le liste per gli italiani sono invalicabili CI riteniamo soddisfatti perché la Destra aveva in passato proposto queste soluzioni e l’amministrazione ha dimostrato, in questo caso, di fare politica non per un simbolo o per una poltrona, ma per i cittadini”.

    GIACOMO QUATTRINI,

  4. #4
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    I cittadini osimani plaudono all'iziativa: casa, prima gli italiani. http://www.corriereadriatico.it/arti...07CB16FC10C1BD

    Un immigrato: “Sindacosi ricordi che paghiamole tasse come tutti”C’è chi propone un’ideasimile per il lavoro

    Giusto tutelare anche gli italiani in difficoltà”
    Alloggi popolari e stranieri esclusi. Le reazioni della gente: “Non è un atto razzista”

    OSIMO - Dopo il sindaco, il prefetto, l’associazionismo, i partiti favorevoli e quelli contrari, la parola passa ai cittadini. Siamo scesi in piazza ieri mattina per verificare quale fosse l’umore della gente comune, cosa pensasse dell’ultimo progetto, finora solo annunciato, di Latini. E il risultato è che quasi tutti gli intervistati sono d’accordo con il bando per l’assegnazione di alloggi per soli italiani con affitto pagato in parte dal Comune. “Una volta tanto qualcuno pensa prima a noi italiani - ci dice Mariella Marchetti - ma collaborando con la Caritas posso dire che è anche vero che ci sono famiglie di immigrati in grande difficoltà. Ne conosco una islamica con quattro figli che avrebbe davvero bisogno d’aiuto. Tuttavia valutando caso per caso si può riuscire a dare una mano a tutti, anche agli italiani che non riescono a permettersi un affitto troppo alto”.

    C’è anche chi chiede di prestare attenzione pure agli stranieri. E’ il caso di Chukx Xsike. “Se le case sono riservate a chi ha cittadinanza italiana - ci dice il ragazzo di colore - allora anche alcuni immigrati possono rientrare nel bando. Comunque il sindaco deve tutelare anche noi stranieri, perché paghiamo le tasse come gli italiani e abbiamo dunque i loro stessi diritti”.

    Pienamente d’accordo con Latini è Lorenzo Angeloni. “Se lo fa davvero sono contento, perché - ci dice - noi italiani abbiamo meno possibilità di essere inseriti nella graduatoria dell’Erap per via dei redditi che risultano più alti e del nucleo familiare meno ampio”.

    Sulla stessa lunghezza d’onda è Giovanni Marsili: “Sono d’accordo con Latini, ha fatto una cosa molto giusta per noi italiani, ora l’importante è che arrivi fino in fondo”.

    Per Giuliano Agostinelli l’amministrazione comunale “farà quello che ritiene possibile rispetto alle sue potenzialità. Se crede che in questo modo possa dare una reale mano agli italiani, allora ben venga questo bando. Non credo che rischi di passare come atto razzista e comunque ogni giorno la cronaca dei giornali e della tv ci porta per forza di cosa a diventare razzisti, non è che lo vogliamo noi da una mattina all’altra”.

    Fra gli intervistati a piazza Boccolino, nel salotto della città, c’è anche chi suggerisce di prestare attenzione non solo al problema delle abitazioni troppo care, ma anche a quello del lavoro. “Va bene proporre un progetto per dare agli italiani la possibilità di prendere in affitto delle case popolari a costi dimezzati - ci dice Loredana Martedì - ma è opportuno che l’amministrazione ponga attenzione anche al problema del lavoro. Ad esempio mio fratello è invalido e ha 40 anni e non riesce ancora a trovare un lavoro che possa ridargli una dignità di uomo. Sono già stata in Comune a chiedere aiuto, ma finora non è successo niente. Sarebbe il caso di avviare un nuovo programma di inserimento lavorativo per chi è considerabile come soggetto sociale debole”.

    L’ultima voce interpellata della piazza osimana prende le distanze rispetto alle altre. “Per me non è giusto - afferma Fausto Brandoni -. Il sindaco dovrebbe forse dare la precedenza agli osimani, ma tutelare anche gli stranieri. Non possiamo mica metterli in mezzo alla strada, così i problemi aumenterebbero”.

  5. #5
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    Il PD di Osimo legge con non poca sorpresa le ultime iniziative del Sindaco Latini in riferimento alla realizzazione di alloggi da destinare a fasce sociali più deboli, soprattutto se si considera che per nove anni di amministrazione sono stati approvati solo due Piani di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) a fronte di previsioni del vecchio PRG di realizzazione di centinaia di alloggi popolari in varie parti del territorio, compresa Osimo città.

    La proposta dell’amministrazione Latini è ancora più sconcertante se si considera che non sono state mai attivate possibili iniziative con l’Ente Regionale per gli alloggi popolari (attuale ERAP ex IACP) soggetto deputato per legge alla realizzazione e gestione di questo tipo di abitazioni.

    Non per nulla diversi Comuni della Provincia, tra cui Ancona, Senigallia, Jesi, Falconara, ecc. hanno già da tempo attivato programmi di edilizia sociale in accordo con l’ERAP, che ha un esperienza maturata in decenni di attività in questo specifico settore.

    Il PD di Osimo in particolare ritiene un grave errore ricorrere all’esclusiva iniziativa dei privati per far fronte alle impellenti e gravi esigenze di fabbisogno di alloggi da parte di una fascia di persone e di famiglie che sta diventando sempre più ampia e diversificata.

    Non crediamo possa essere una soluzione sostenibile nel tempo quella di finanziare temporaneamente quote di canoni di locazione o di mutui per l’acquisto della prima casa.

    Pensiamo invece che sia necessario procedere all’attivazione di un vero e proprio “Piano Casa per Osimo” attraverso il coinvolgimento dell’ERAP, con il supporto integrativo del sistema cooperativo e delle imprese locali, al fine di realizzare alloggi a canone calmierato e accessibile ricorrendo a tutte le forme di finanziamento già disponibili per effetto della legge 133 del 2008 e della legge regionale sull’edilizia sociale.

    Il Piano Casa dovrebbe individuare prioritariamente la possibilità di ricorrere alla ristrutturazione di immobili esistenti che già godono di una posizione interna alla città e che quindi possono usufruire dei servizi esistenti e favorire allo stesso tempo l’integrazione sociale e la rivitalizzazione del centro città, della sua immediata periferia e delle frazioni.

    Tali interventi sul patrimonio edilizio esistente avrebbero inoltre la finalità di migliorare gli edifici in rapporto ai consumi energetici ed alla qualità architettonica, evitando così ulteriore spreco di suolo libero da lasciare invece ai sempre più necessari usi produttivi agricoli.

    Il Partito democratico si farà pertanto parte attiva nel promuovere attività ed iniziative nella direzione di costruire un Piano Casa per l’edilizia sociale integrato e sostenibile degno di questo nome e all’altezza delle complesse e rilevanti problematiche presenti all’interno della nostra città.

    PD OSIMO

 

 

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