Ma figuriamoci! E' un qualcosa di totalmente inverosimile. Non la si può definire neanche fantascienza...
Perchè no?
Infatti...ho tutto il rispetto possibile per gli indipendentismi di tutto il mondo tranne che per il "Padanismo", per due motivi:
- ancora nessuno è riuscito a dare una definizione dignitosa di Padania. A parte l'antimeridionalismo e l'antiromanismo non c'è un solo comune denominatore nella "padania geografica" (ed anche sulla geografia ci sarebbe da ridire..)
- sono 20 anni che va avanti sto chiacchericcio e brusio di sottofondo ("se qui al Nord..." "ehhhhhhh, sapeste..." )con fatti 0,00. Quaquaraquà incredibili, per un presunto popolo che vante presunti passati di grandezza
Dateve una mossa, davvero...sta lagna continua rende ridicoli
Se poi invece delle ridicola Padania qualcuno volesse "staccare" Insubria e Veneto, entità già meglio definite...fate pure.
Anche se "i liberi-de-che-non-se-sa popoli" di queste due regioni decidessero di staccarsi, nessuno nel resto del mondo italiota e non soffrirebbe un gran che...
Però MUOVETEVE...persino a Roma saremmo riusciti a fare prima e meglio...
La storia subisce le accelerazioni che gli eventi, quasi sempre legati alle condizioni dell'economia, gli impongono. Oggi è così, domani....
Coltivare e tenere ben vivo un sano sentimento indipendentista è come tenere i moschetti ben oliati nelle rastrelliere. Verrà un giorno, nemmeno troppo lontano, che la situazione precipiterà ed il popolo non sarà più disposto a subire. Quel giorno qualcuno prenderà in mano una bandiera, e non sarà quella di Roma, e dietro di lui un fiume non più contenibile si ingrosserà di mille affluenti che spontaneamente vedranno in quel vessillo la certezza di una nuova condizione, liberandosi in un solo momento dei condizionamenti inculcati dall'italico invasore colonialista. Due anni di recessione saranno duri da affrontare. Molte aziende andranno in crisi, la disoccupazione sarà a livelli inaccettabili per chi aveva raggiunto una condizione di stabilità che non è disposto a perdere per alimentare uno stato famelico che succhia l'energia vitale per trasferirla nei mille rivoli del clientelismo mafioso del sud. La ridicola presenza delle forze dell'ordine sul nostro territorio nulla potrà fare per arginare la piena e ne verrà travolta. Ora c'è una classe dirigente credibile, la nostra gente l'ha capito ed ha fiducia, non è più un voto di protesta, è una spinta decisa.
SE POL!
P.S. I confini saranno quelli segnati dal popolo, dove ci sarà insorgenza, li sarà Padania.
1. la farsa va avanti da vent'anni perchè avete trovato un paio di venditori di fumo (bossi&berlusconi) maestri nel prendere per il c*** i popoli PadanoAlpini
2. deridere la nostra gente è diventato sport itaglione: probabilmente è vero che noi siamo buoni e coglioni, ma attenzione che la situazione economica sta cambiando velocemente e la storia ha dimostrato che i popoli PadanoAlpini se si tira troppo la corda ...
Certamente se la Russia si interessasse della cosa, l’indipendenza sarebbe un gioco.
Per fare l’indipendenza forse occorre un tipo carismatico, ma è sufficiente un aiuto finanziario consistente.
Poi decine di migliaia di militanti potrebbero subito dare consistenza al processo.
Ecco perché i finanziatori hanno sempre avuto degli incidenti.
Però lo stato straniero che si interessi, può essere solamente uno fuori della Nato, poi dopo vuole comandare e si passa dalla padella alla brace.
Non si vuole generalizzare, ma sostituire la mafia italiana con quella russa non è che sia una grande conquista.
Certamente l’unità d’italia è appesa ad un filo.
Specialmente per la crisi economica mondiale.
Prima che abbiano abbattuto Bretton Woods e cancellato tutti i trattati di Basilea, vi sarà un vuoto enorme.
Vuoto che porterà comunque ad una crisi economica
L’unico che ha incominciato a capire la situazione è stato Sgarbi, che tra il serio ed il faceto ha chiesto in visita a Gheddaffi, che la Sicilia fosse annessa alla Libia.
Forse perché è il primo a capire che il Nord non è in grado di continuare a farsi salassare.
roma ha risposto alla battuta di Sgarbi mandando i soldi a Catania, e facilmente dovrà mandarli anche a Palermo.
La battuta di Sgarbi pare una battuta da avanspettacolo, ma tra qui pochissime decine di anni l’italia sarà completamente islamizzata, e pertanto apparterebbe a quella zona economica mediterranea che trova nel Marocco e nell’Algeria un esempio di civiltà con venature occidentali, ma con le regole islamiche.
http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo429681.shtml
Sgarbi: la Libia annetta la Sicilia
La richiesta del sindaco di Salemi
"La Sicilia aspira all'autonomia dall'Italia. Potrebbe approfittarne per annetterla alla Libia". La richiesta arriva da Vittorio Sgarbi in qualità di sindaco del paese siciliano di Salemi. Il destinatario è il leader della Libia Gheddafi, che l'ex assessore della cultura al Comune di Milano ha incontrato a Tripoli lo scorso 7 ottobre.
"Credo che sarebbe una buona cosa che lei venisse in Sicilia e non soltanto a Salemi, ma anche a Gibellina", ha inoltre detto Vittorio Sgarbi al leader libico durante l'incontro. La vicenda è riportata dallo stesso critico d'arte e politico in un articolo scritto per "Il Giornale". L'occasione dell'incontro avvenuto a Tripoli è stato l'invito recapitato al sindaco del Comune di Salemi per partecipare alla festa nel "Giorno della lealtà", nel quale sarebbe stato insignito della onorificenza del Grande El-Fatah. Un premio dedicato a chi, ovunque si trovi, sia pioniere, ideatore, amante della libertà, nonchè sostenitore dei diritti dell'uomo.
Vittorio Sgarbi, dopo la premiazione, si è intrattenuto con il leader Gheddafi. Al quale ha spiegato: "Proprio la città di Salemi, di cui sono sindaco, ha tre quartieri importanti: uno cristiano, uno ebraico, uno arabo, detto "Rabato". Potrebbe essere l'occasione di una conferenza, un incontro, un dialogo tra le religioni". Gheddafi così conviene e accetta l'invito a recarsi a Salemi.
Vittorio Sgarbi poi, per convincere la "guida della rivoluzione" (così Gheddafi vuole essere chiamato), afferma che c'è anche una somiglianza tra il secessionista italiano Umberto Bossi e lui. Giulio Andreotti, presente all'incontro, si imbarazza e dice che "è ora di andare", mentre Gheddafi ride divertito. Poi arriva l'ora dei congedi, Sgarbi si appresta ad andare via e ricorda dell'invito a Gheddafi a venire in Italia. Magari per contrattare l'annessione della Sicilia.