La Cosnil al Governo: “avanti con la Gelmini”

[METALLO]

cara COsNIL qui' mi toppi !!

La Cosnil al Governo: “avanti con la Gelmini”
C’è anche chi chiede al governo di andare avanti. È il sindacato Cosnil che evidenzia gli sprechi ed i privilegi nelle università. La Cosnil parla di “clientelismo politico”, di “rettori e presidi superstipendiati”, di docenti che “hanno doppi incarichi (chi esercita avvocato e chi esercita giornalista pubblicista ecc)”. La Cosnil punta il dito anche contro i docenti “che fanno lezioni a solo due alunni con cattedre vuote”. “La Cosnil – si legge nel comunicato stampa - chiede al governo di porre fine al degrado delle università che costa ai lavoratori dipendenti sulle buste paghe mensili tasse per centinaia di euro”.

http://www.amantea.net/index.php?opt...3891&Itemid=55

[lupodellasila]

basta Cosnil ....per carità!

[METALLO]

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[cosnillazio]

[FONT='Arial','sans-serif']La COSNIL SCUOLA PER LA RIFORMA[/FONT]

[FONT='Arial','sans-serif'][/FONT]

[FONT='Times New Roman','serif'][/FONT]
[FONT='Times New Roman','serif']Se l’ex Ministro della Pubblica Istruzione on. Giuseppe Fioroni, che si erge a difensore della Scuola Pubblica ha reputato di mandare i propri figli liceali all’Istituto Parificato “Card. Ragonesi” di Viterbo e i figli dei vip della sinistra studiano nelle scuole private più care e prestigiose d’Italia un motivo ci sarà, forse loro stessi che pur in pubblico cavalcano la difesa di un sistema attraverso il quale possono manipolare la storia, inculcare idee antinazionali alle nuove generazioni, sistemare eserciti di dipendenti e precari numerosi quanto malpagati in privato preferiscono che i loro figli vadano nelle scuole dove i giovani non si fanno le canne, non vi siano sostituzioni di insegnanti durante l’anno accademico, la scuola sia decorosa e seria, gli insegnanti preparati ed il risultato consono con le aspettative delle famiglie. Tra le scuole private presenti nel nostro paese una delle più care, se non la più cara, è il Liceo “Chateaubriand” di Roma, dove studia la figlia di Michele Santoro, uno degli sponsores della protesta anti-Gelmini ed universitaria (che con la Riforma Gelmini non ha nulla a che fare). Ebbene guardiamo i costi: allo Chateaubriand si pagano 3.486 euro di retta, ai quali si aggiungono 1.000 euro di iscrizione e 286 euro per gli esami obbligatori. Totale 4.772 euro l’anno, ma la media nelle altre scuole private è più bassa e va delle 3.000 alle 3.500 euro l’anno a fronte di 8.600 euro l’anno che costa ogni studente che frequenta la scuola pubblica. E’ evidente che c’è qualcosa che non va ed il sistema vada riformato, anche per aiutare le famiglie che potrebbero pagare meno tasse se lo Stato smettesse di sperperare risorse in un pozzo senza fondo dove il lievitare dei costi non ha quale conseguenza né una maggiora preparazione dei discenti, né una migliore formazione dei docenti. Per quanto riguarda l’Università si è assistito ad un proliferare di sedi universitari e di corsi spesso senza nessuna necessità, se è vero che in 66 gli studenti sono meno di 5, molti interessano ad uno solo e che i docenti, per altro molto ben pagati, sono spesso” figli o parenti di” e che tanti corsi servono più a creare nuove baronie a nostre spese che a reali esigenze educative quali corsi per la pace o per la conoscenza della lingua e cultura rom, ogni tentativo di razionalizzare e riformare tale sistema è apprezzabile. Per questo la Cosnil non comprende le posizioni degli studenti, sia medi che universitari, che al contrario di quanto accadde nel 68 o nel 77, non contestano il sistema fallimentare dove studiano ma si lasciano strumentalizzare per difendere uno status quo delle quali loro sono le principali vittime. [/FONT]
[FONT='Times New Roman','serif']dott. Filippo Ortenzi Segretario Confederale Cosnil tel. 3891581725 e-mail: cosnillazio@yahoo.it[/FONT]

[Firenze Libera]

In Italia la scuola e universita’ per negligenza e incuria di una serie infinita di Governi sono scivolate verso una lenta deriva .
Anni di tagli senza una riforma complessiva hanno indebolito un settore strategico per lo sviluppo e l’economia del paese.

[Sabotaggio]

In Italia la scuola e universita’ per negligenza e incuria di una serie infinita di Governi sono scivolate verso una lenta deriva .
Anni di tagli senza una riforma complessiva hanno indebolito un settore strategico per lo sviluppo e l’economia del paese.

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[Azione Solare]

[FONT='Arial','sans-serif']La COSNIL SCUOLA PER LA RIFORMA[/font]

[FONT='Times New Roman','serif']Se l’ex Ministro della Pubblica Istruzione on. Giuseppe Fioroni, che si erge a difensore della Scuola Pubblica ha reputato di mandare i propri figli liceali all’Istituto Parificato “Card. Ragonesi” di Viterbo e i figli dei vip della sinistra studiano nelle scuole private più care e prestigiose d’Italia un motivo ci sarà, forse loro stessi che pur in pubblico cavalcano la difesa di un sistema attraverso il quale possono manipolare la storia, inculcare idee antinazionali alle nuove generazioni, sistemare eserciti di dipendenti e precari numerosi quanto malpagati in privato preferiscono che i loro figli vadano nelle scuole dove i giovani non si fanno le canne, non vi siano sostituzioni di insegnanti durante l’anno accademico, la scuola sia decorosa e seria, gli insegnanti preparati ed il risultato consono con le aspettative delle famiglie. Tra le scuole private presenti nel nostro paese una delle più care, se non la più cara, è il Liceo “Chateaubriand” di Roma, dove studia la figlia di Michele Santoro, uno degli sponsores della protesta anti-Gelmini ed universitaria (che con la Riforma Gelmini non ha nulla a che fare). Ebbene guardiamo i costi: allo Chateaubriand si pagano 3.486 euro di retta, ai quali si aggiungono 1.000 euro di iscrizione e 286 euro per gli esami obbligatori. Totale 4.772 euro l’anno, ma la media nelle altre scuole private è più bassa e va delle 3.000 alle 3.500 euro l’anno a fronte di 8.600 euro l’anno che costa ogni studente che frequenta la scuola pubblica. E’ evidente che c’è qualcosa che non va ed il sistema vada riformato, anche per aiutare le famiglie che potrebbero pagare meno tasse se lo Stato smettesse di sperperare risorse in un pozzo senza fondo dove il lievitare dei costi non ha quale conseguenza né una maggiora preparazione dei discenti, né una migliore formazione dei docenti. Per quanto riguarda l’Università si è assistito ad un proliferare di sedi universitari e di corsi spesso senza nessuna necessità, se è vero che in 66 gli studenti sono meno di 5, molti interessano ad uno solo e che i docenti, per altro molto ben pagati, sono spesso” figli o parenti di” e che tanti corsi servono più a creare nuove baronie a nostre spese che a reali esigenze educative quali corsi per la pace o per la conoscenza della lingua e cultura rom, ogni tentativo di razionalizzare e riformare tale sistema è apprezzabile. Per questo la Cosnil non comprende le posizioni degli studenti, sia medi che universitari, che al contrario di quanto accadde nel 68 o nel 77, non contestano il sistema fallimentare dove studiano ma si lasciano strumentalizzare per difendere uno status quo delle quali loro sono le principali vittime. [/font]
[FONT='Times New Roman','serif']dott. Filippo Ortenzi Segretario Confederale Cosnil tel. 3891581725 e-mail: cosnillazio@yahoo.it[/font]

Questo è quanto,fin da subito, avrebbero dovuto capire i velleitarti bramosi di fondersi contestativamente con la sinistra.

Le idee dovrebbere fornire una indipendenza rispetto alle proprie brame di agitazione politica isterica ed ottusa.

Questo testo coglie nel segno.

[Firenze Libera]

Questo è quanto,fin da subito, avrebbero dovuto capire i velleitarti bramosi di fondersi contestativamente con la sinistra.

Le idee dovrebbere fornire una indipendenza rispetto alle proprie brame di agitazione politica isterica ed ottusa.

Questo testo coglie nel segno.

Camerata sonod'accordo con te ,il testo centra il problema .

[Il Pretoriano]

[FONT='Arial','sans-serif']La COSNIL SCUOLA PER LA RIFORMA[/FONT]

[FONT='Times New Roman','serif']Se l’ex Ministro della Pubblica Istruzione on. Giuseppe Fioroni, che si erge a difensore della Scuola Pubblica ha reputato di mandare i propri figli liceali all’Istituto Parificato “Card. Ragonesi” di Viterbo e i figli dei vip della sinistra studiano nelle scuole private più care e prestigiose d’Italia un motivo ci sarà, forse loro stessi che pur in pubblico cavalcano la difesa di un sistema attraverso il quale possono manipolare la storia, inculcare idee antinazionali alle nuove generazioni, sistemare eserciti di dipendenti e precari numerosi quanto malpagati in privato preferiscono che i loro figli vadano nelle scuole dove i giovani non si fanno le canne, non vi siano sostituzioni di insegnanti durante l’anno accademico, la scuola sia decorosa e seria, gli insegnanti preparati ed il risultato consono con le aspettative delle famiglie. Tra le scuole private presenti nel nostro paese una delle più care, se non la più cara, è il Liceo “Chateaubriand” di Roma, dove studia la figlia di Michele Santoro, uno degli sponsores della protesta anti-Gelmini ed universitaria (che con la Riforma Gelmini non ha nulla a che fare). Ebbene guardiamo i costi: allo Chateaubriand si pagano 3.486 euro di retta, ai quali si aggiungono 1.000 euro di iscrizione e 286 euro per gli esami obbligatori. Totale 4.772 euro l’anno, ma la media nelle altre scuole private è più bassa e va delle 3.000 alle 3.500 euro l’anno a fronte di 8.600 euro l’anno che costa ogni studente che frequenta la scuola pubblica. E’ evidente che c’è qualcosa che non va ed il sistema vada riformato, anche per aiutare le famiglie che potrebbero pagare meno tasse se lo Stato smettesse di sperperare risorse in un pozzo senza fondo dove il lievitare dei costi non ha quale conseguenza né una maggiora preparazione dei discenti, né una migliore formazione dei docenti. Per quanto riguarda l’Università si è assistito ad un proliferare di sedi universitari e di corsi spesso senza nessuna necessità, se è vero che in 66 gli studenti sono meno di 5, molti interessano ad uno solo e che i docenti, per altro molto ben pagati, sono spesso” figli o parenti di” e che tanti corsi servono più a creare nuove baronie a nostre spese che a reali esigenze educative quali corsi per la pace o per la conoscenza della lingua e cultura rom, ogni tentativo di razionalizzare e riformare tale sistema è apprezzabile. Per questo la Cosnil non comprende le posizioni degli studenti, sia medi che universitari, che al contrario di quanto accadde nel 68 o nel 77, non contestano il sistema fallimentare dove studiano ma si lasciano strumentalizzare per difendere uno status quo delle quali loro sono le principali vittime. [/FONT]
[FONT='Times New Roman','serif']dott. Filippo Ortenzi Segretario Confederale Cosnil tel. 3891581725 e-mail: cosnillazio@yahoo.it[/FONT]

Ognuno la pensa come vuole. Chi vuole sostenere questa politica governativa lo faccia, ma poi non dica di essere vicino a certa "area".

[Sabotaggio]

la Riforma Gelmini è una boiata.