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    Angry Glassrbije (la voce della Serbia)

    Kostunica: accettare l’EULEX significa riconoscere l’indipendenza del Kosovo
    26. ottobre 2008.

    Con l’annuncio sull’approvazione dell’arrivo della missione EULEX in Kosovo e Metochia, i partiti al potere diventeranno complici diretti nella creazione di una nuova quasi creazione statale albanese sul territorio della Serbia, ha dichiarato il leader del Partito Democratico Serbo Vojislav Kostunica per il quotidiano “Novosti”. “Non è ancora successo che sia presa una decisione così importante dietro le spalle del parlamento e dei cittadini, perché le autorità non hanno il coraggio di chiedere al parlamento di esprimersi sul riconoscimento dell’EULEX di Ahtisaari”, ha sottolineato Kostunica, valutando che “l’EULEX di Ahtisaari, sottraendo il Kosovo alla Serbia, si sta dislocando illegalmente ormai da mesi nella provincia”, e l’attuale governo nel frattempo illude l’opinione pubblica che il Consiglio di sicurezza dell’ONU prenderà la decisione sull’EULEX soltanto se la Serbia sarà d’accordo. “Riconoscendo l’EULEX il governo serbo riconosce in realtà l’indipendenza del Kosovo e Metochia”, ha evidenziato Kostunica.


    Nb. Tutti i thread che saranno allegati provengono da www.glassrbije.org

  2. #2
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    PLATINI: KOSOVO NON PUÒ ENTRARE NELLA UEFA AFFINCHÈ DIVENTI IL MEMBRO DELL’UNIONE EUROPEA
    13. novembar 2008. 18:08

    Il presidente della UEFA Michel Platini, ha dichiarato durante il soggiorno in Albania, che Kosovo non può diventare il membro delle organizzazioni internazionali di calcio, affinchè diventi il membro dell’Unione Europea. Platini ha detto che le regole si devono rispettare. FIFA ha rifiutato la domanda kosovara, alla fine d’ottobre, che riguarda il posto del membro della federazione mondiale di calcio. Nella spiegazione è stato riportato che solo gli stati indipendenti, riconosciuti dalla comunità internazionale, possono essere membri. Secondo le spiegazioni della FIFA, Kosovo non deve giocare le partite internazionali d’amicizia.



    Commento: credo che calcisticamente parlando non si sentira' la loro mancanza. Il calcio albanese in generale e' di scarsissimo livello.

  3. #3
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    Ivanovic: albanesi usano metodi terroristici
    15. novembre 2008.

    Il presidente del Consiglio nazionale dei serbi del Kosovo settentrionale Milan Ivanovic ha dichiarato che la deflagrazione nel cortile dell’edificio della missione civile dell’Onu a Pristina giovedì sera ha dimostrato ancora una volta alla comunità internazionale che gli albanesi sono disposti a realizzare i loro traguardi con le violenze e il terrorismo. „Gli albanesi hanno appoggio in questo senso dall’ufficio statunitense. Dopo il colloquio con l’ambasciatore degli Stati Uniti a Pristina gli albanesi hanno rifiutato il piano dell’Onu sulla trasformazione della loro missione l’Unmik“, ha dichiarato Milan Ivanovic.

  4. #4
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    IN OCCASIONE DEL 90ESIMO ANNIVERSARIO DELL’ANNESIONE DELLA VOJVODINA ALLA SERBIA
    25 novembre 2008

    Oggi, il 25 novembre, ricorre il 90esimo anniversario dell’annessione della regione Vojvodina alla Serbia. La regione settentrionale del nostro Paese, che all’epoca era composta da Banat, Backa e Baranja, si è unita alla Serbia e in seguito al Regno dei serbi, croati e sloveni, il quale in seguito è stato denominato il Regno della Jugoslavia. Questa decisione è stata presa alla Grande assemblea popolare dei serbi, bunjevci, sciokci ed altri slavi. Più in dettaglio nel nostro servizio che è stato curato da Jelica Tapuskovic.

    La Grande assemblea degli slavi delle regioni Banat, Backa e Baranja è stata tenuta nell’albergo Grand. La decisione della separazione dall’Impero Austroungarico è stata presa dai 757 deputati che provenivano da 211 comuni. 576 deputati erano di nazionalità serba, 84 di nazionalità di bunjevci, 62 erano slovacchi, 21 russi, 3 sciokci, 2 croati, 6 tedeschi e 1 ungherese. Tra i deputati serbi c’era anche Jascia Tomic, uno dei giornalisti più ragguardevoli di quell’epoca. Loro hanno preso la decisione che la Vojvodina fosse annessa alla Serbia, perché essa con il suo lavoro e lo sviluppo garantisva la libertà, uguaglianza e la prosperità di tutti i popoli slavi e non. All’assemblea è stato eletto il Comitato popolare composto da 50 membri, il quale aveva la sede a Novi Sad. La stessa decisione è stata presa per quanto riguardava la regione di Srem alla riunione che si tenne nella città di Ruma. In questo modo è stata portata a termine la lotta del popolo serbo per la libertà e l’indipendenza. Dopo la decisione dell’unione con la Serbia la regione e' stata denominata Vojvodina. Questo termine che significa ducato deriva da vojvoda, il duca. Novanta anni dopo, la ricorrenza di questo evento storico sarà celebrata con una serie di manifestazioni solenni nel Comitato esecutivo della Vojvodina e in una delle più importanti istituzioni culturali del popolo serbo Matica serba.

  5. #5
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    Gentz: gli ungheresi della Vojvodina non hanno bisogno dell’autonomia territoriale
    11. dicembre 2008.

    Il ministro degli esteri dell’Ungheria Kinga Gentz, ha dichiarato che non è reale parlare di qualunque autonomia territoriale per gli ungheresi nella provincia serba di Vojvodina. In Vojvodina non ci sono molti ungheresi, e loro sono soltanto una delle numerose minoranze nazionali nella regione, ha detto la Gentz per il quotidiano “Dnevnik” di Novi Sad. Lei ha valutato che sarebbe molto meglio che gli ungheresi di Vojvodina, con una partecipazione attiva nella vita politica, lavorassero sul miglioramene la propria posizione, ma anche la posizione dell’intera provincia e della Serbia.

  6. #6
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    Critiche nella Repubblica Srpska sul conto del nuovo sito del Tribunale dell’Aja
    18. dicembre 2008.

    Il nuovo sito internet del Tribunale penale internazionale dell’Aja ha provocato nella Repubblica Srpska aspre reazioni, con la valutazione che soltanto i serbi di Bosnia ed Erzegovina sono stati presentati come i criminali di guerra, e che non vengono menzionati i crimini commessi sui serbi. Il presidente dell’Associazione di Repubblica Srpska degli ex detenuti nei campi di concentramento, Branislav Dukic, ha valutato che si tratta di un’altra prova che il Tribunale è un organo politico, e non giuridico. Sul sito internet sono presentanti soltanto i crimini commessi contro i mussulmani ed un piccolo numero di croati, e questo dimostra che il compito del Tribunale è di provare che i serbi sono un popolo di genocidi, ha detto Dukic. Lui ha fatto sapere che il sito del Tribunale dell’Aja è strano, perché il Kosovo è stato segnato come uno stato a parte, mentre la Repubblica Srpska non viene menzionata, e non è stato riportato che la Bosnia ed Erzegovina è composta da due entità. Commentando il sito internet del Tribunale, il presidente dell’Organizzazione delle famiglie dei civili e dei guerrieri deceduti e scomparsi di Repubblica Srpska, Nedeljko Mitrovic, ha detto che si aspettava un approccio bilanciato al meno per quanto riguarda il sito internet del Tribunale. Il sostituto del segretario del Tribunale dell’Aja John Hawking, spiegando il nuovo sito del Tribunale, ha detto a Banja Luka che esso permette uno scambio migliore di informazioni con i cittadini di tutto il mondo, soprattutto con i cittadini dell’ex Jugoslavia.

  7. #7
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    Jeremic domani a Sarajevo e Banja Luka
    25. dicembre 2008. 16:49

    Il capo della diplomazia serba Vuk Jeremic visiterà domani la Bosnia ed Erzegovina e la Repubblica Srpska, è stato comunicato dal suo gabinetto. Jeremic si incontrerà a Sarajevo con il ministro degli esteri della Bosnia ed Erzegovina Sven Alkalaj, con il vicepresidente della Federazione di Bosnia ed Erzegovina Mirsad Keb, nonché con il rappresentante dell’Associazione dei serbi ritornati a Sarajevo Lazar Prodanovic. Nel pomeriggio, Jeremic si incontrerà a Banja Luka con il presidente e con il premier della Repubblica Srpska, Rajko Kuzmanovic e Milorad Dodik. I media di Sarajevo riportano che Jeremic e Alkalaj parleranno della promozione dei rapporti bilaterali ed economici, della situazione nella regione e della collaborazione nel concetto di integrazioni europee.


    Ivanovic: le posizioni del governo kosovaro sono da compatire
    25. dicembre 2008. 16:49

    Il segretario statale nel Ministero per il Kosovo e Metochia Oliver Ivanovic ha dichiarato, per quanto riguarda l’annuncio che il governo kosovaro potrebbe vietare le visite dei funzionari serbi in Kosovo, che il governo serbo non ha mai chiesto né chiederà mai il permesso alle autorità di Pristina per venire nella provincia meridionale. Queste dichiarazioni dimostrano che gli albanesi kosovari danno sempre il vantaggio alle dichiarazioni nazionalistiche, sciovinistiche ed euforiche, che per altro non hanno le basi e si possono difficilmente realizzare, ha evidenziato Ivanovic. Lui ha ricordato che la vera soggettività in Kosovo, secondo la comunità internazionale, appartiene sempre all’ONU in base alla Risoluzione 1244, rafforzata aggiuntivamente in modo politico con l’ultima decisione del Consiglio di sicurezza. Il portavoce del governo kosovaro Memlji Krasnici, secondo Koha ditore, ha dichiarato che esiste la possibilità che nel prossimo periodo il governo vieti l’entrata in Kosovo ai funzionati della Serbia. La reazione di Pristina è seguita dopo la visita di due ministri del governo serbo a Gracanica, dove lunedì hanno aperto il rinnovato ufficio postale.


    Bogdanovic: i giudici serbi non lavoreranno secondo le leggi kosovare
    25. dicembre 2008. 14:45

    Il ministro per il Kosovo e Metochia Goran Bogdanovic ha dichiarato che con il piano dell’ONU è previsto che i giudici serbi in Kosovo non rispettino le leggi kosovare, bensì quelle approvate fino al 1989, e i decreti dell’UNMIK. I giudici del Tribunale circondariale di Kosovska Mitrovica sceglieranno un rappresentante dell’ONU in Kosovo, in accordo con Belgrado, ha dichiarato Bogdanovic all’agenzia BETA. Lui ha ripetuto che per i membri serbi della Polizia kosovara è accettabile soltanto lavorare sotto il comando dell’EULEX, e non di Pristina. Secondo Bogdanovic, per questo motivo Belgrado ha insistito sui sei punti, sulla catena di comando e sull’apertura di nuove stazioni di polizia nelle città serbe. Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha deciso che la polizia invece dell’UNMIK sia comandata dall’EULEX, e che un rappresentante della comunità serba sia il sostituto del commissario di polizia, ha fatto sapere Bogdanovic.



    Comuni nel Kosovo settentrionale: l’EULEX applica il piano di Ahtisaari
    25. dicembre 2008. 14:43

    I presidenti di quattro comuni nel Kosovo settentrionale – Zvecane, Kosovska Mitrovica, Leposavic e Zubin Potok, abitati prevalentemente dai serbi, hanno valutato alla conferenza stampa a Zvecane che l’EULEX ha iniziato ad applicare il piano di Martti Ahtisaari e la costituzione kosovara. Il presidente del comune Zubin Potok Slavisa Ristic ha detto che sul terreno non opera più l’UNMIK, ed ha annunciato che i presidenti dei comuni nel Kosovo settentrionale chiederanno l’interpretazione di Belgrado per quanto riguarda il piano in sei punti sulla riconfigurazione dell’UNMIK. In merito alla polizia, vogliamo sapere se essa sarà amministrata dall’UNMIK, dall’EULEX oppure dal Ministero kosovaro dell’interno, ha evidenziato Ristic. Lui ha appoggiato anche la richiesta dei media serbi che nei tribunali nella parte settentrionale della provincia non vengano applicate le leggi dell’auto-proclamato stato di Kosovo. Continueremo a lottare e non permetteremo a nessun costo che le istituzioni dell’illegalmente auto-proclamato stato kosovaro operino nella parte settentrionale della provincia, ha sottolineato Ristic.



    Le chiese occidentali oggi festeggiano la Nascita di Cristo
    25. dicembre 2008. 139

    I cristiani che hanno accolto il Calendario Gregoriano celebrano oggi il Natale, festa di Nascita di Gesù Cristo. Oltre alla Chiesa cattolica di Roma, alle chiese occidentali e alle chiese cristiane orientali, il Natale viene festeggiato oggi anche dalle chiese ortodosse che verso la fine del secolo scorso hanno introdotto il Calendario Gregoriano. Secondo l’evangelo, Gesù Cristo nacque il 25 dicembre a Betlemme, così che questa data, come l’inizio della nuova era e della nuova storia dell’umanità, con la differenza nel calendario, viene rispettata in tutto il mondo cristiano. L’arcivescovo di Belgrado Stanislav Hocevar, ha servito a mezzanotte la prima messa natalizia nella chiesa del Re Cristo a Belgrado.


    Jeremic: approfondimento dei rapporti con la Russia
    25. dicembre 2008. 137

    Il capo della diplomazia serba Vuk Jeremic ha dichiarato per il quotidiano “Rosinskaja gazeta” di Mosca che si aspetta che la Serbia e la Russia approfondiranno l’anno prossimo i rapporti ed inizieranno molti progetti economici. Mi aspetto una collaborazione stretta con la Russia sulla scena internazionale e nel settore economico, ha detto Jeremic, rilevando che l’accordo energetico russo-serbo, firmato ieri a Mosca, forma un chiaro quadro per questo tipo di collaborazione. Il ministro serbo degli esteri ha ripetuto che la Serbia desidera aderire all’Unione europee e coltivare rapporti amichevoli con la Russia.


    Cvetkovic ha augurato Buon Natale ai fedeli
    24 dicembre 2008

    Il premier serbo Mirko Cvetkovic ha augurato Buon Natale a tutti i credenti cristiani in Serbia che celebrano questa festa secondo il Calendario gregoriano. Vi auguro di trascorrere le giornate festive nel calore famigliare, con l’amore, la gioia e il benessere, ha rilevato il premier serbo nel messaggio di auguri.


    Miler: brillanti prospettive per lo sviluppo della collaborazione strategica
    24 dicembre 2008

    Il presidente del Comitato amministrativo “Grasprom” Aleksej Miler, ha dichiarato che la Serbia è uno dei più antichi partner del concerno energetico russo, e che con la firma dei documenti di oggi sulla collaborazione energetica è stata aperta una brillante prospettiva per lo sviluppo di una complessa collaborazione strategica. Miler ha evidenziato che il “Gasprom” possiede tutte le risorse per modernizzare il sistema energetico della Serbia ed assicurare un suo lavoro efficace nella prospettiva a lungo termine. L’entrata del “Gasprom” nel capitale di fondazione dell’Industria petrolifera di Serbia permetterà al settore petrolifero serbo, non soltanto di mantenere la propria posizione, ma anche di diventare in questo settore il leader nei Balcani, ha fatto sapere Miler. Secondo lui, la costruzione del gasdotto “South Stream" e del magazzino di gas sul territorio della Serbia permetterà che essa diventi un grande centro europeo per il transito e li magazzinaggio di questa fonte energetica, cioè lo stato che darà un sostanziale contributo nell’assicurazione della stabilità nel rifornimento del gas in tutta l’Europa.


    Medvedev: la posizione della Russia verso il Kosovo non è cambiata
    24. dicembre 2008.

    Il presidente russo Dimirij Medvedev ha dichiarato, dopo l’incontro con il presidente serbo Boris Tadic a Mosca, che la posizione del suo paese per quanto riguarda il Kosovo e Metochia non è cambiata, e che essa è in conformità alla Risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza dell’ONU. La proclamazione unilaterale dell’indipendenza kosovara si è riflessa in modo negativo sulla sicurezza regionale ed internazionale, ha ripetuto Medvedev. Lui ha fatto sapere che il precedente kosovaro, quello che è accaduto nel Caucaso e le misure intraprese allo scopo di tutelare i cittadini della Federazione russa e i giovani soggetti del diritto internazionale, rendono attuale il problema di conclusione del nuovo accordo speciale sulla sicurezza globale europea, e rilevano che quest’accordo è assolutamente necessario. La Russia con quest’iniziativa non ha intenzione di distruggere l’esistente sistema di sicurezza in Europa, e l’accordo non è indirizzato contro nessuno. Medvedev ha fatto sapere che questo documento dovrebbe assicurare normali condizioni nella collaborazione e nei generali rapporti dei paesi europei.


    Konuzin: le garanzie politiche sono più forti di quelle finanziarie
    24 dicembre 2008

    La dichiarazione comune dei presidenti della Serbia e della Russia, Boris Tadic e Dimitrij Medvedev, vale più di una garanzia finanziaria per la realizzazione dei progetti compresi nell’accordo energetico dei due stati, ha dichiarato l’ambasciatore russo a Belgrado Aleksandar Konuzin prima della firma di questo documento. Nella Camera di commercio della Serbia lui ha fatto sapere che la parola del presidente della Russia e del presidente della Serbia vale molto di più di una garanzia finanziaria. Sono convinto, come i due presidenti, che i progetti dall’accordo energetico saranno realizzati, ha detto Konuzin.

  8. #8
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    Djelic: possibile il supporto dell’Unione europea di 400 milioni di euro
    27. dicembre 2008.

    Il vicepresidente del governo serbo per le integrazioni europee Bozidar Djelic ha dichiarato che il marzo prossimo potrebbero iniziare le trattative con la Commissione europea sull’approvazione di 400 milioni di euro come macro supporto finanziario al bilancio della Serbia. Nell’intervista rilasciata all’agenzia Tanjug, lui ha spiegato che si tratta della possibilità di dare un supporto diretto al bilancio, che si realizzerà nel caso le entrate del bilancio siano minori del previsto, che il bilancio per l’anno prossimo sia approvato in tempo, e che il Fondo monetario internazionale e la Serbia abbiano un stand by arrangiamento valido. Per quanto riguarda l’applicazione dell’Accordo commerciale transitorio, dal 1. gennaio 2009, il vicepresidente del governo ha valutato che l’applicazione di questo documento può soltanto accelerare le integrazioni europee della Serbia, e che il previsto abbassamento dei dazi doganali non si può riflettere negativamente sull’economia serba.

    Dacic: l’arresto a Presevo porta il rischio alla sicurezza
    27. dicembre 2008.

    Il ministro serbo dell’interno Ivica Dacic ha dichiarato che gli arresti a Presevo portano ad un certo rischio di sicurezza, perché sono possibili reazioni di quelli che sono stati altrettanto colpiti dall’azione, e che hanno partecipato ai crimini di guerra sui serbi. Nel Centro dell’Unità antiterroristica della polizia, Dacic ha detto che l’azione di ieri non è indirizzata contro la popolazione albanese, e che lui come ministro dell’interno garantisce la sicurezza a tutti i cittadini della Serbia, nonostante l’appartenenza nazionale. Dacic ha fatto sapere che la lotta contro la criminalità e contro quelli che hanno commesso i crimini di guerra non conosce rischi nazionali, e che la polizia ha agito su mandato della Procura per i crimini di guerra. Secondo lui, il peggioramento della situazione non contribuisce alla necessità che gli albanesi siano una parte integrante della società in Serbia, evidenziando che la Serbia è pronta a collaborare con gli albanesi nella Serbia meridionale. La polizia ha arrestato ieri nel comune di Presevo dieci sospettati di crimini di guerra sui serbi e sugli altri cittadini non albanesi a Gnjilane nel 1999. La polizia ha comunicato che i tre capi del cosiddetto Gruppo di Gnjilane dell’UCK vivono sempre in questa città, e che chiederà aiuto all’UNMIK.

    Procura per i crimini di guerra: esistono le prove sul traffico di organi umani
    27. dicembre 2008.

    La procura speciale per i crimini di guerra è in possesso di prove in base alle quali è stato fondato il sospetto che negli improvvisati campi di concentramento nell’Albania sono stati esportati gli organi alle persone di nazionalità non albanese, rapite in Kosovo, venduti in seguito illegalmente sul mercato europeo, riporta la Radio televisione di Serbia. Nella relazione della procura sono contenute prove concrete sulle persone che sono sopravvissute alla tortura nei campi di concentramento vicino alle località di Burelj, Bajram Curi e Tropoja nell’Albania settentrionale, ed esistono sospetti fondati che molte di queste persone sono state uccise. La procura nella relazione riporta anche l’informazione sui centri d’allenamento, sui comandi dell’UCK e sugli ospedali in Albania. Una parte della relazione riguarda il modo in cui è stato finanziato l’UCK e gli avvenimenti nella famigerata “casa gialla”.

    Dodik e Jeremic: la Repubblica Srpska non riconoscerà mai l’indipendenza del Kosovo
    27. dicembre 2008.

    La Repubblica Srpska non riconoscerà mai l’indipendenza kosovara proclamata in modo unilaterale, ha fatto sapere il premier dell’entità serba in Bosnia ed Erzegovina Milorad Dodik dopo il colloquio con il ministro degli esteri della Serbia Vuk Jeremic a Banja Luka. Lui ha fatto sapere che la mossa dei leaders degli albanesi kosovari per la Repubblica Srpska rappresenta una secessione illegale. Dodik ha fatto sapere di aver parlato con Jeremic di tutti gli importanti aspetti dell’attuale situazione politica in Bosnia ed Erzegovina, inclusa l’applicazione dell’Accordo sui legami speciali e paralleli fra la Repubblica Srpska e la Serbia. Il ministro Jeremic ha rilevato che una forte e stabile Repubblica Srpska è la condizione per una forte e stabile Bosnia ed Erzegovina. La Serbia, da garante dell’Accordo di Dayton, appoggerà l’accordo dei leaders dei tre partiti al potere sulle riforme politiche in Bosnia ed Erzegovina, come anche tutti i futuri accordi che saranno nello spirito dell’Accordo di Dayton, ha rilevato Jeremic.

    Belgrado: l’arresto dei terroristi dell’UCK rafforza la stabilità nella Serbia meridionale
    27. dicembre 2008.

    L’arresto di 10 ex membri dell’UCK sospettati di crimini di guerra sui serbi in Kosovo nel 1999, contribuirà al rafforzamento della stabilità nella Serbia meridionale, ha valutato il Centro di coordinamento del governo serbo per i comuni Presevo, Bujanovac e Medvedja. Nel comunicato viene riportato che portare i sospettati davanti alla giustizia è lo scopo permanente dello stato serbo ed un debito verso le vittime dei crimini di guerra e le loro famiglie, nonostante la nazionalità o l’appartenenza religiosa. Il Centro di coordinamento rileva che l’azione d’arresto è stata svolta secondo la legge, e che rappresenta un passo importante nel rimuovere le potenziali minacce alla sicurezza sul territorio dei comuni della Serbia meridionale.

    Skundric: il governo non è in crisi
    26. dicembre 2008. 17:22

    Il governo serbo non è in crisi, ha dichiarato il ministro serbo dell’energetica Petar Skundric. Lui ha fatto sapere che non sono esatte le affermazioni che non si rispettano le decisioni prese dal governo serbo. Il governo non si trova nella crisi autoritaria, questa è una valutazione troppo severa in questo momento, ha fatto sapere Skundric, ed ha aggiunto che grazie all’accordo energetico firmato con la Russia non cadrà il gabinetto. Il leader del partito G17 più Mladjan Dinkic ha dichiarato al quotidiano POLITIKA di non essere soddisfatto del lavoro attuale del governo serbo di cui è vicepresidente.


    Jeremic: la Serbia appoggerà la candidatura della Bosnia ed Erzegovina per diventare un membro non p
    26. dicembre 2008. 17:06

    Il capo della diplomazia serba Vuk Jeremic ha dichiarato a Sarajevo che i serbi appoggeranno la candidatura della Bosnia ed Erzegovina per diventare un membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Dopo il colloquio con il vicepresidente della Federazione di Bosnia ed Erzegovina Mirsad Keb sul ritorno dei serbi a Sarajevo e nella Federazione di Bosnia ed Erzegovina, Jeremic ha detto che la Serbia è devota al futuro nell’Unione europea, ed ha espresso la speranza che questo sia il caso anche con la Bosnia ed Erzegovina. La Serbia e la Bosnia ed Erzegovina devono guardare verso il futuro, non dimenticando, però il passato, per il quale bisogna sempre avere comprensione e rispetto, ha valutato Jeremic.


    I serbi del Kosovo orientale hanno salutato l’arresto degli ex membri dell’UCK
    26. dicembre 2008. 17:06

    I serbi dal Kosovo orientale, dove nel 1999 sono stati rapiti ed uccisi oltre 100 civili, hanno salutato l’arresto dei membri dell’UCK, i quali sono sospettati di crimini di guerra sui civili serbi e non albanesi. Il capo dell’Ufficio del Ministero serbo per il Kosovo e Metochia nella regione intorno al fiume Morava, Predrag Stojkovic, ha dichiarato che fra i rapiti e gli uccisi nel Kosovo orientale ci sono persone anziane, e le sofferenze delle loro famiglie sono enormi, soprattutto se dei rapiti non si sa nulla. Stojkovic ha precisato che, secondo l’evidenza dell’Associazione di persone scomparse e rapite nella regione intorno al fiume Morava, in Kosovo dal 1999 sono state rapite ed uccise 114 persone. I membri del Ministero serbo dell’interno hanno arrestato stamattina nel comune di Presevo, nel sud della Serbia centrale, 10 ex membri dell’UCK, sospettati di crimini di guerra sulla popolazione non albanese nel comune di Gnjilane, nel Kosovo orientale.


    Tadic: Belgrado seguirà attentamente il lavoro dell’EULEX
    26. dicembre 2008. 17:06

    Se la missione dell’Unione europea in Kosovo non svolgerà bene il proprio lavoro nel settore del regno dei diritti, le autorità di Belgrado interverranno nell’ONU, ha dichiarato il presidente della Serbia Boris Tadic. Evidenziando che la Serbia seguirà attentamente il lavoro dell’EULEX, Tadic ha fatto sapere che il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha obbligato la missione dell’Unione europea al coordinamento con gli organi statali della Serbia. Rilevando che le autorità di Belgrado collaboreranno con l’EULEX, il presidente serbo ha sottolineato che si tratta di una missione tecnica neutrale. Lui ha fatto sapere che lo status del Kosovo può essere definito esclusivamente nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, e che questo non è un compito delle missioni in Kosovo. Rilevando che la spartizione etnica del Kosovo non è lo scopo strategico dello stato di Serbia, perché questo non sarebbe in conformità alla Costituzione, Tadic ha rilevato che la maggior parte dei serbi kosovari vive nei comuni del Kosovo centrale e meridionale. Il presidente della Serbia ha valutato che i negoziati sullo status del Kosovo saranno continuati prima o poi, perché è necessario trovare una soluzione mantenibile che garantirà la stabilità nella regione. Tadic ha sottolineato che alcuni paesi membri dell’Unione europea non riconosceranno mai l’indipendenza del Kosovo, perché in questo modo difendono i propri interessi nazionali e l’integrità territoriale.


    Jeremic: appoggiamo l’integrità della Bosnia ed Erzegovina, e ci aspettiamo lo stesso trattamento
    26. dicembre 2008. 17:06

    Il capo della diplomazia serba Vuk Jeremic ha dichiarato a Sarajevo che Belgrado appoggia l'integrità territoriale della Bosnia ed Erzegovina, e che in cambio si aspetta lo stesso trattamento. Ci aspettiamo il supporto della Bosnia ed Erzegovina nel dibattito sullo status del Kosovo che si condurrà nell’ONU, e speriamo che resterà ferma nella propria posizione, ha detto Jeremic dopo l’incontro con il collega bosniaco Sven Alkalaj. La Bosnia ed Erzegovina non si è espressa finora sull’indipendenza del Kosovo, perché le autorità della Repubblica Srpska non hanno permesso un dibattito al riguardo al livello statale, e Alkalaj ha dichiarato in precedenza che questa situazione non cambierà. Durante l’incontro con Jeremic Alkalaj ha chiesto che il Ministero serbo della giustizia esami la possibilità che Ilija Jurisic, accusato di crimini di guerra sui soldati dell’Eserciti popolare jugoslavo nel maggio del 1992 a Tuzla, si possa difendere dalla libertà.

  9. #9
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    Cvetkovic: la Serbia nell’aprile dovrebbe presentare la richiesta per l’adesione all’UE
    05. gennaio 2009.

    La Serbia nell’aprile dell’anno corrente dovrebbe presentare la richiesta per l’ottenimento dello status di candidato ufficiale per l’adesione all’Unione europea e l’inserimento nella lista bianca di Schengen, ha dichiarato il premier serbo Mirko Cvetkovic. Egli ha valutato che l’Unione risponderà positivamente a queste richieste nel corso dell’anno prossimo. „Nell’Unione europea si terranno le elezioni per il nuovo parlamento. Per questa ragione sarà rimandata la decisione riguardo alla richiesta serba. questo non c deve preoccupare. I preparativi per la presentazione delle due richieste si svolgono dal Consiglio per le integrazioni europee. Prima del nostro inserimento nella lista bianca di Schengen devono essere adempiute certe condizioni di natura tecnica. Noi lo faremo probabilmente entro la fine dell’aprile dell’anno corrente“, ha dichiarato Cvetkovic alla TV Avala.


    Il Consiglio serbo chiede alla Kfor di mantenere la sicurezza
    05. gennaio 2009. 19:14

    I rappresentanti del Consiglio nazionale dei serbi del Kosovo settentrionale hanno fatto un appello ai cittadini di Kosossvska Mitrovica di non reagire alle eventuali provocazioni degli albanesi. Il suo presidente Milan Ivanovic ha dichiarato oggi in conferenza stampa a Mitrovica che ritiene che le provocazioni nei confronti della popolazione serba non cesseranno e che essa deve mantenere la calma. „Noi da parte nostra dobbiamo fare il nostro meglio affinché sia mantenuta la stabilità nella parte settentrionale di Kosovska Mitrovica. Facciamo appello alla Kfor di assicurare la sicurezza e porre punti di controllo nei luoghi ove c’e’ il bisogno e a non controllare il traffico tra Mitrovica e Zvecani“, ha dichiarato Ivanovic. Il presidente del Consiglio nazionale della Kososvska Mitrovica settentrionale Nebojsa Jovic ha condannato gli attacchi che sono accaduti negli ultimi giorni ed ha invitato le forze internazionali a trovare i colpevoli.


    Djordjevic: mi picchiavano davanti ai soldati della Kfor
    05. gennaio 2009. 19:14

    Bato Djordjevic, uno dei due serbi che è stato picchiato ieri sera dagli albanesi a Kosovska Mitrovica settentrionale, ha dichiarato oggi che l’incidente è avvenuto nelle immediate vicinanze del punto della Kfor, i cui soldati guardavano tranquillamente che cosa succedeva. Djordjevic ha detto che l’automobile nel quale viaggiava insieme con l’amico Petar Gusic, si è guastato nel quartiere Mahala di bosniaci. Dopo che un albanese gli ha chiesto qualche cosa in lingua inglese, un gruppo di albanesi hanno cominciato a battere la macchina con bastoni. „Mi hanno tirato dalla macchina e mi picchiavano dappertutto, mentre i soldati della Kfor che si trovavano su un camion guardavo tutto tranquillamente. Gusnic è scappato prima di me ed è stato ferito in modo più leggero“, ha dichiarato Djordjevic.


    41 leggi europee devono essere varate
    05. gennaio 2009. 19:14

    Il parlamento serbo ha varato l’anno prossimo dieci delle 51 leggi che sono necessarie per l’adesione della Serbia all’Unione europea. Di 41 leggi 18 si trovano nella procedura parlamentare, sei stanno per essere approvate dal governo, nove si trovano nella fase finale dell’elaborazione del disegno e otto stanno per essere esaminate. Il presidente del Comitato parlamentare per le integrazioni europee Laslo Varga ha dichiarato all’agenzia Beta che probabilmente tutte le leggi europee saranno varate entro la fine della riunione di primavera. Egli ha sottolineato che il paramento debba lavorare più velocemente ed ha ricordato che l’elenco nel quale si trovano 51 leggi è stato stabilito meno di due anni fa, quando la Serbia si è impegnata a varare le leggi europee.


    Tadic ha espresso auguri in occasione del Natale
    05. gennaio 2009. 19:14

    Il presidente della Serbia Boris Tadic ha espresso oggi congratulazioni al patriarca serbo Pavle, sacerdoti, monaci e i fedeli della Chiesa serba ortodossa il Natale, la quale lo celebra secondo il calendario giuliano. „Mi auguro che trascorrerete il Natale in pace e allegria. Nell’anno prossimo, che non sarà facile, dobbiamo dimostrare solidarietà e pazienza, perché soltanto insieme, riunendo tutte le potenzialità nazionali, potremo vincere le conseguenze della crisi nella quale ci troviamo. Soltanto così potremo difendere i nostri interessi nazionali, l’integrità territoriale del nostro Paese e l’adesione all’Unione europea. Che il Giorno della nascita di Cristo possa portare la felicità e la pace nelle famiglie e tra gli amici. Gesù è nato“, è stato scritto nel messaggio natale del presidente serbo.


    Consiglio nazionale: la nostra collaborazione è piena ed efficace
    05. gennaio 2009. 19:14

    Il Consiglio nazionale per la collaborazione con il tribunale dell’Aia ha valutato che la collaborazione delle autorità serbe riguardo alla consegna della documentazione, l’accesso agli archivi e l’esonero dall’obbligo di non svelare i segreti di stato, è totale e molto efficace e che l’Unione europea dovrebbe dimostrare più comprensione nei confronti della Serbia è alleviare le sue integrazioni europee. „In questo momento non esistono richieste del genere del tribunale dell’Aia. Il Consiglio consegnerà la relazione sulla collaborazione con il tribunale dell’Aia ai rappresentanti dell’Unione europea e il Ministro degli Esteri dell’Olanda. Questa relazione è stata già consegnata al Consiglio di sicurezza. Il Consiglio ha deciso di recapitare la documentazione riguardo a 4 richieste della procura del tribunale dell’Aia. E’ stato risposto positivamente anche a 9 richieste dei legali degli imputati“, è stato precisato nel comunicato che è stato diffuso oggi dopo la prima riunione del Consiglio.


    Ivanovic: i colpevoli devono essere puniti
    05. gennaio 2009. 19:14

    Il segretario statale nel Ministero serbo per il Kosovo Oliver Ivanovic ha dichiarato all’agenzia Tanjug che la polizia, Eulex e la Kfor devono scoprire chi abbia provocato gli ultimi incidenti che sono accaduti a Kosovska Mitrovica settentrionale. Egli ha sottolineato che non si deveono esporre le supposizioni su chi abbia organizzato questi incidenti e che la polizia deve svolgere le indagini per scoprire e arrestare i colpevoli. Ivanovic ha sottolineato che nel nord del Kosovo le tensioni esistono dal 17 febbraio, quando le autorità di Pristina hanno proclamato unilateralmente l’indipendenza del Kosovo e i serbi hanno fatto sapere in modo inequivocabile che non accetteranno questa decisione. „Mi auguro che la situazione a Kososvska Mitrovica si stabilizzerà. Il fatto che la Kfor abbia rafforzato la sua presenza nella città incute ottimismo“, ha dchiarato Ivanovic.


    Elsani: la polizia farà il suo meglio per arrestare i colpevoli
    05. gennaio 2009. 19:13

    Il portavoce della polizia kosovara Veton Elsani ha dichiarato all’agenzia Tanjug che la polizia sta indagando intensamente tutti gli incidenti che sono avvenuti nei giorni precedenti a Kosovska Mitrovica settentrionale e che sarà fatto tutto il possibile affinché siano arrestati i colpevoli. „Sappiamo qual’è la situazione nella parte settentrionale di Kosovska Mitrovica e per questa ragione siamo molto attenti. La polizia sa come reagire se si verificheranno gli incidenti in quella parte del Kosovo. l’Eulex potrà reagire se riceverà l’invito dalla polizia locale“, ha detto Elsani. Egli ha invitato i cittadini a mantenere la calma. „Abbiamo aumentato il numero delle pattuglie. Qui sono anche le pattuglie dell’Eulex e la Kfor, le quali sono attive particolarmente durante la notte“, ha detto Elsani.


    L’avvocato di Gotovina ha nascosto i documenti
    05. gennaio 2009. 19:13

    Il direttore del centro informativo Veritas Savo Strbac ha dichiarato che Marin Ivanovic, l’avvocato di Ante Gotovina, si trova a capo del gruppo che da parte della procura croata è stato accusato di aver nascosto e rubato i documenti legati all’operazione militare Tormenta nell’anno 1995. Alcuni mesi fa Veritas è venuto al possesso delle informazioni sul furto dei documenti legati ai bombardamenti dei civili di Knin, che è stato attestato anche da parte del procuratore capo del tribunale dell’Aia Serge Brammerze, ha dichiarato Strbac al quotidiano Glas Srpske. Brammerze ha dichiarato due giorni fa ad alcuni media croati che qualcuno in Croazia ha probabilmente nascosto i documenti che il tribunale dell’Aia sta cercando da 18 mesi. Gotovina, il quale è stato un criminale che operava nell’Europa occidentale, è diventato generale dell’esercito croato durante la guerra nell’ex Jugoslavia. Egli è stato arrestato nel dicembre del 2005 sulle Isole Canarie. Il tribunale dell’Aia ha avviato il processo contro Gotovina e i generali Mladen Markac e Ivan Cermak nel marzo del 2008.


    Due serbi sono stati feriti leggermente a Kosovska Mitrovica
    05. gennaio 2009. 19:13

    Bato Djordjevic e Petar Gusnic di nazionalità serba sono stati feriti leggermente ieri sera alle ore 22, nel quartiere Mahala bosniaca a Kosovska Mitrovica settentrionale. Essi sono stati aggrediti da una ventina di albanesi, ha comunicato la polizia kosovara. Dopo che sono stati curati nell’ospedale di Mitrovica, essi sono stati rilasciati. Djordjevic e Gusnic sono stati costretti a fermarsi nel quartiere abitato dagli albanesi a causa del guasto alla loro automobile, dopo di che sono stati aggrediti da un gruppo di albanesi. Il vice comandante della polizia a Kosovska Mitrovica settentrionale Predrag Vasovic ha detto che durante l’attacco è stata danneggiata anche la macchina.

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    Jeremic: non prendiamo in considerazione la divisione del Kosovo
    06. gennaio 2009. 19:43

    Il capo della diplomazia serba Vuk Jeremic ha dichiarato al quotidiano belgradese Danas che il governo non ha intenzione di prendere in considerazione la ripartizione del Kosovo. Egli ha espresso la speranza che dopo la sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aia sulla correttezza della separazione unilaterale del Kosovo sarà interrotto il processo del riconoscimento del Kosovo. Jeremic ha espresso la convinzione che la Corte dell’Aia valuterà che le autorità kosovare hanno violato il diritto internazionale quando hanno deciso di proclamare unilateralmente l’indipendenza della regione meridionale della Serbia, dopo di che saranno intavolate le nuove trattative sul suo status. Il capo della diplomazia serba ha negato che la Belgrado ufficiale abbia ottenuto l’accordo sulla ripartizione del Kosovo con l’Unione europea e le Nazioni Unite. Parlando della posizione delle istituzioni internazionali nei confronti del Kosovo, Jeremic ha sottolineato che alla Serbia sarà infitto il colpo più duro se la sua regione meridionale diventerà membro del Fondo Monetario Internazionale, perché in questa istituzione i paesi che hanno riconosciuto il Kosovo sono i più influenti.

 

 
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