''L'impegno verso Mirafiori è inamovibile, è il punto pensante dell'azienda''

Fiat-Opel, Marchionne: ''Convincerò i tedeschi''. Premier: ''Realizza un sogno che ci rende orgogliosi''

L'ad del gruppo torinese: ''Ci facciano lavorare: è la soluzione giusta per noi e per loro''. Sull'accordo con la più piccola delle sorelle di Detroit via libera del tribunale fallimentare Usa
ultimo aggiornamento: 09 maggio, ore 16:05
Torino, 9 mag. (Adnkronos/Ign) - Le perplessità dei tedeschi ''sono dovute a una serie di cose, come il fatto che la combinazione con Fiat creerebbe una realtà industriale diversa dall'indipendenza Opel, ma le altre alternative della Opel non sono la soluzione giusta industrialmente. Ci facciano lavorare e sono sicuro di convincerli che è la soluzione giusta per noi e per loro''. E' quanto ha sottolineato, al termine della festa della polizia a Torino, l'ad del Lingotto Sergio Marchionne.

A proposito dell'interesse verso Opel mostrato da Magna, Marchionne ha osservato che quella della Fiat è ''una proposta che mira a creare una base di coerenza industriale che nessun altro è capace di dare su motori, piattaforme, condivisione di prodotti. Questo - ha aggiunto - noi lo facciamo di mestiere, altri vogliono cominciare a farlo''.

''E' una grandissima sfida europea - ha inoltre sottolineato - e se riusciamo a mettere insieme le parti sociali riusciremo a trovare una grande soluzione per l'Europa''. Marchionne non nasconde che ''sono scelte difficili, lo capisco ma è il momento per farle. Se perdiamo questa occasione andiamo a trascinarci problemi industriali nel futuro''.

Quanto alle alleanze internazionali, l'ad del Lingotto ha smentito presunti interessi per Suzuki, dicendo ''smettiamola, queste sono cavolate'', mentre circa l'intesa con Chrysler e la scadenza del 31 maggio ha osservato che ''è una data imposta dal presidente Obama e per allora bisogna avere le idee chiare''.

Quindi, a chi gli chiedeva se lo spin off dell'auto fosse il punto di partenza, Marchionne ha risposto di no precisando che, piuttosto, ''quella è la conclusione. Prima facciamo l'operazione poi facciamo lo spin off''.

Infine l'amministratore delegato ha evidenziato: "Ricordo a tutti che l'impegno verso Mirafiori è inamovibile" perché lo stabilimento di Mirafiori è "il punto pensante della Fiat. Mirafiori è Mirafiori".

Il gruppo torinese incassa l'apprezzamento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi per il quale "la Fiat sta realizzando un sogno che ci rende tutti orgogliosi". "Ci fa piacere - aggiunge il premier - che la Fiat sia il vanto del nostro settore manifatturiero".
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