Sono due pianeti totalmente differenti.Quello indiano sotto il profilo etnico-religioso è di quanto più complicato possa esistere al mondo e comunque non è equiparabile al meltin pot americano.Non esiste un'identità indiana uniformata a dei canoni specifici, ma una serie di microcosmi "tribali".
Beh, ma questo accade in molti imperi. La Russia prima del '600 comprendeva solo aree europee, poi si è trovata a dominare popoli fino ad allora sconosciuti, del tutto eterogenei e del tutto estranei razzialmente al tipo europoide e slavo. La Cina ha i Tibetani, gli Uiguri e una miriade di altri popoli minori che hanno poco a che fare coi cinesi Han. Certo, la Cina ha una tradizione di accentramento statale molto forte e gli Han sono comunque la stragrande maggioranza. Però accade a volte che un impero venga retto politicamente da un piccolo popolo, che governa su tutti gli altri.
In India gli induisti parlanti dialetti arii sono la stragrande maggioranza e gli stessi Dravida sono quasi per la totalità induisti. Se si scegliesse l'Induismo come bandiera identitaria e collante politico, si avrebbe un elemento forte di coesione da contrapporre alle spinte centrifughe, soprattutto d matrice islamica, che è la più pericolosa.
Sull'Orda d'Oro: certo, io parlavo di popoli siberiani, dell'estremo oriente, paleoasiatici, non solo delle varie razze turche, che pure sono la maggioranza. In effetti, così come l'ho espresso, dava luogo ad equivoci.
Sull'India: anche linguisticamente ed etnicamente non ci sono poi grosse differenze. Tolti i Dravida del sud, il resto sono tutti indo-arii. Ci sono le tribù? Bene, bisogna allora cercare di integrare, centralizzare, avvicinare. Gli inglesi avranno pure cercato di fomentare le divisioni, ma, visto che sono passati più di sessant'anni, bisognerà pur cominciare a fomentare l'unione.
Semmai oggi il problema sono gli americani che soffiano sul fuoco dell'islam radicale di provenienza pakistana: so bene che l'Islam può non essere un problema, come non lo è in tante regioni del mondo, ma i focolai wahabiti, salafiti o comunque integralisti (che sono tutti di origine piuttosto recente), vanno annientati, fregandosi dei diritti umani, delle lamentele dell'Occidente e dei pianti di Pannella e della Bonino.
Mentre l'UE si rammarica (paura eh?) i cinesi danno le loro spiegazioni e giustamente lasciano intendere che gli europei non hanno il diritto di interferire nella loro "integrità" territoriale":
Foreign Ministry: China "has no choice but to react" to French leader's Dalai Lama meeting
BEIJING, Nov. 28 (Xinhua) -- After the French announced their leader would meet the Dalai Lama, China had no choice but to react, Chinese Foreign Ministry spokesman Qin Gang said here Friday in a statement. France made the announcement brushing aside China's stance and bilateral relations, Qin said.
He said China attached great importance to the 11th China-European Union Summit scheduled to take place in France in early December, and had made active and intensive preparations for it. But the French leader, Nicholas Sarkozy, whose country currently holds the EU rotating presidency, announced he would meet the Dalai Lama after the summit, which aroused strong opposition from the Chinese government and people.
"China firmly opposes any contacts with the Dalai Lama by foreign leaders in whatever form," Qin said.
"The Tibet issue is related to China's sovereignty and territorial integrity and touches on China's core interests," he said.
To maintain good relations with France and the EU, China has been patiently talking with France time and again, hoping that it would properly handle the Tibet issue, so as to create necessary conditions for the China-EU summit, Qin said.
Regrettably, France did not actively respond to China's efforts to maintain relations with France and the EU. "Therefore, the summit cannot be held in a sound atmosphere, nor can it achieve expected goals. Under such circumstances, China has no choice but to postpone the summit," he said.
"The current situation is not caused by China, nor should China be held responsible," Qin pointed out.
Nevertheless, China does not change its determination and policy to actively develop EU-China comprehensive and strategic partnership. China is still willing to work together with the EU to push forward the healthy and stable development of China-EU relations on the basis of mutual respect on an equal footing, he said.
Qin said China cherishes the ties with France and has been making active and unremitting efforts to develop bilateral relations.
"We hope that France could proceed with an overall perspective, fulfil its commitments, and properly deal with China's major concerns in earnest so as to create conditions for the steady development of bilateral relations," he added.
http://news.xinhuanet.com/english/20...t_10428321.htm
Adesso finiranno di fare i meeting della fratellanza con Lech Walesa e il Dalai Lama......
Nel frattempo il Dalai Lama dispensa consigli utili all'umanità:
DALAI LAMA: IL SESSO FA MALE, MEGLIO CASTI
Meglio soli e casti che accompagnati e lascivi. Parola del Dalai Lama che, parlando ai giornalisti ai margini di una conferenza a Lagos, ha spiegato i rischi del sesso e i pregi di una vita pudica. "Credo che la pressione e il desiderio sessuale siano solo una soddisfazione effimera che spesso conduce a complicazioni successive", ha detto il capo dei tibetani in esilio. La vita coniugale, ha specificato, "causa troppi sentimenti instabili. E' naturale che l'essere umano provi il desiderio per il sesso, ma poi interviene l'intelligenza umana a far capire che certe pratiche sono dannose, e a volte portano ad uccidere e al suicidio". Meglio dunque la "consolazione" del celibato. "Senti che ti manca qualcosa", ha spiegato il leader buddista, "ma paragonato all'intera vita, l'astinenza sessuale da' piu' indipendenza e piu' liberta'". Stando al principio del non attaccamento, rappresentato dalla ruota della morte e dal ciclo della reincarnazione, il sesso e la vita coniugale implicherebbero "un legame troppo forte verso i bambini e verso il partner, ossia uno degli ostacoli alla pace mentale". Il 73enne Nobel per la Pace e' da sempre un punto di riferimento non solo nel campo spirituale, ma anche in quello diplomatico. Nei prossimi giorni sara' a Bruxelles per parlare al Parlamento europeo e in Polonia, dove si prevede un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy.
(28 November 2008)