Tafferugli tra universitari di destra e sinistra
Stop alle lezioni nel giorno del voto in Senato
«Invasione» del rettorato di Guido Trombetti (sulla sinistra)
NAPOLI - Radioprotesta racconta, oggi, della pacifica 'invasione del rettorato della Federico II, dell'ottenimento per mercoledì prossimo del blocco della didattica e degli scontri a Giurisprudenza dal sapore anni '90 (gli anni '70 sono davvero troppo lontani). L'«invasione» del rettorato è il risultato dell'azione di circa 200 studenti della facoltà napoletana di Architettura che con l'appoggio dei «colleghi» di Lettere e Sociologia, si sono diretti verso gli uffici del rettore Guido Trombetti, al quale è stato chiesto di assumere una posizione pubblica contro la riforma Gelmini in occasione della convocazione del consiglio di ateneo e dell'elezione del Senato accademico il 30-31 ottobre. Trombetti ha ritenuto opportuno non assecondare le richieste degli studenti, i quali però - si legge in una nota del Movimento studentesco napoletano - hanno comunque ottenuto il blocco della didattica per mercoledì 29 ovvero il giorno del voto in Senato sulla riforma Gelmini».
PALAZZO DI VETRO - In mattinata si sono registrati anche momenti di forte tensione tra studenti appartenenti a movimenti di sinistra e di destra alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II. Le descrizioni sull'accaduto naturalmente divergono a seconda della latitudine politica. Unico punto fermo: la lezione che stava tenendo in aula Massimo Villone, docente di diritto costituzionale ed ex senatore per Sinistra democratica. Durante lo stacco tra la prima ora e la seconda ora di lezione sono arrivati - ricorda Villone - alcuni ragazzi «per chiedere di poter fare assemblea nell'aula dove stavo tenendo lezione». Rapida consultazione con la presidenza, e il docente da l'ok per l'assemblea. A quel punto il professore va via. L'assemblea comincia, ma alcuni esponenti di Azione universitaria - associazione di Azione Giovani (An) - presenti alla lezione di Villone, dissentono, sostenendo «la pretestuosità» dell'assemblea. Volano parole grosse tra i gruppi. Azione universitaria parla di «aggressione verbale» e poi di «caccia all'uomo» messa in atto dagli studenti del movimento anti-Gelmini. Che, di contro, descrivono una situazione assolutamente opposta. «Siamo accorsi a Giurisprudenza - racconta Daniele del Movimento studentesco - dopo aver saputo che alcuni provocatori di destra, vicini ad An e probabilmente a Forza Nuova, avevano prima provocato e poi picchiato alcuni ragazzi per impedire che si svolgesse l'assemblea nell'aula magna del palazzo di vetro». «Certo, quando siamo arrivati in tanti, diverse centinaia, quelli di destra si sono dileguati». Tafferugli dunque innescati, se proviamo a fare una sintesi, dall'attrito tra chi intendeva, dopo l'ok del prof, fare l'assemblea sulla odiatissima riforma Gelmini e chi - appoggiando politicamente la medesima riforma - si opponeva al dibattito.
Dal canto suo, Alessandro Sansoni, presidente di Azione Giovani a Napoli chiede che, visto il clima, il rettore Trombetti «deve intervenire per rimandare le elezioni universitarie fissate per dicembre», denunciando un clima «antidemocratico e di forte intimidazione nei confronti degli esponenti delle associazioni legate al centrodestra».
LE INIZIATIVE PER MARTEDI' - Intanto, si detta il calendario delle iniziative. Martedì 28, nuovo appuntamento con «Saperi in Corso» su via Mezzocannone dalle 10: lerzione in piazza con docenti, ricercatori e studenti delle facoltà di Lettere, Filosofia, Architettura e l'Orientale con la partecipazione degli studenti varie scuole in autogestione e occupazione nel centro storico di Napoli.