Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    14 Jun 2009
    Messaggi
    11,188
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Dal Molin: iniziate le demolizioni

    All'interno dell'aeroporto Dal Molin sono in corso le demolizioni di alcune palazzine. Nel silenzio, dunque, gli statunitensi hanno iniziato la propria opera di distruzione del patrimonio che il 95% dei votanti alla consultazione del 5 ottobre hanno chiesto di utilizzare per scopi civili e sociali.
    Le demolizioni sono la miglior metafora di quanto sta avvenendo a Vicenza: gli statunitensi vogliono demolire il patrimonio della città per realizzare un nuovo strumento di guerra.
    Dopo la consultazione popolare ci si poteva aspettare un minimo di rispetto verso la città. Eccola, invece, la democrazia esportata dagli statunitensi che hanno accoltellato alle spalle la città di Vicenza, dichiarando di fregarsene della volontà dei vicentini e avviando le demolizioni in segreto.
    Eccola, la trasparenza promessa dal commissario Costa e dal governo italiano. Tutto ciò avviene mentre siamo ancora in attesa della sentenza del merito del Tar del Veneto e dimostra l'estremo disprezzo di questi personaggi per l'opera della magistratura e per la legalità.
    Domani alle ore 12.30 terremo una conferenza stampa presso il Presidio Permanente per annunciare la risposta della comunità vicentina; e venerdì apriremo la campagna contro la demolizione del futuro di Vicenza: alle 16.30 un'ampia delegazione della città del Palladio sarà sulla rotatoria di V.le Ferrarin per aspettare i lavoratori e i tecnici incaricati delle demolizioni. Vogliamo guardare negli occhi queste persone e parlargli perché alla guida delle ruspe non ci sono marziani: sono disposti, queste persone, ad assumersi la responsabilità di demolire Vicenza? È quello che gli chiederemo in tante e tanti.
    Sabato 25 ottobre, invece, saremo a Parma all'Assemblea dei soci delle cooperative di consumo per evidenziare la contraddizione tra i principi della cooperazione e la scelte di Cmc e Ccc e sollecitare una presa di posizione da parte dei cooperanti.

    Presidio Permanente, Vicenza, 22 ottobre 2008

  2. #2
    email non funzionante
    Data Registrazione
    25 Jan 2006
    Messaggi
    2,886
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    OMNIA SUNT COMMUNIA

    I nostri sogni faranno piu' strada delle loro ruspe : quando iniziano , li fermeremo
    Difendiamo Vicenza per difendere la democrazia!

    Documento del Presidio Permanente No Dal Molin



    Lo scorso 5 ottobre decine di migliaia di persone hanno partecipato alla consultazione popolare sul Dal Molin esprimendo la propria contrarietà alla realizzazione di una nuova installazione militare. A oggi, siamo ancora in attesa di una dichiarazione ufficiale statunitense di rispetto verso la città e verso la democrazia.
    Viceversa, pochi giorni fa è stata demolita una palazzina all'interno dell'aeroporto vicentino, nonostante la richiesta ufficiale dell'amministrazione comunale di congelare ogni attività in attesa di una doverosa valutazione scientifica dell'impatto ambientale del progetto statunitense; progetto, peraltro, che la popolazione vicentina non ha ancora avuto l'onore di visionare, nonostante la tanto decantata trasparenza dei proponenti e del commissario governativo Paolo Costa.
    Por portare all'interno dell'aeroporto le ruspe diversi camion hanno violato una decennale ordinanza di divieto di transito dei mezzi pesanti in V.le Dal Verme; gli statunitensi, dunque, hanno deciso di agire nell'illegalità per calpestare la comunità vicentina con i propri caterpillar. Sono loro, infatti, a dettare tempi e modi di avanzamento delle bonifiche, violando le più elementari norme di rispetto verso la città del Palladio.
    Dopo la denuncia dell'abbattimento da parte dei cittadini vicentini, le demolizioni si sono fermate; segno che i comandi del più potente – e pericoloso – esercito del mondo temono la mobilitazione del movimento vicentino. Evidentemente vorrebbero fare tutto nel silenzio, mettendo poi la città di fronte al fatto compiuto: un piano, questo, fallito in partenza grazie alla vigilanza di quanti abitano questa città e la vogliono difendere dalla devastazione ambientale che comporterebbe una nuova base di guerra.
    Le demolizioni degli edifici esistenti all'interno dell'aeroporto Dal Molin rappresentano la miglior metafora del progetto statunitense: distruggere il patrimonio della città di Vicenza per realizzare una nuova installazione militare utile a portare nuove distruzioni in altri territori.
    Le pale meccaniche, evidentemente, sono gli unici strumenti di espressione che conoscono coloro che vogliono imporci un futuro di rischi per la nostra salute e per il nostro ambiente; che ad azionarle siano proprio delle cooperative le quali, nel proprio statuto, richiamano l'etica e la morale come fondamenti del proprio lavoro, evidenzia l'ipocrisia di dirigenti che trovano nel denaro l'unica legittimazione.
    Un pugno di dollari non può giustificare la devastazione del territorio vicentino, della sua falda acquifera e dei tanti tesori architettonici che ospita; non può perdonare la realizzazione di un'opera militare dalla quale partiranno armi ed equipaggiamenti che, in altri luoghi, provocheranno lutti e distruzioni. Chi crede nell'etica del proprio lavoro, nella sua caratteristica costruttiva e non distruttiva, nel valore sociale della propria opera, deve rifiutarsi. Per questo chiederemo agli autisti dei camion, ai manovratori delle pale meccaniche, agli operai che saranno incaricati di devastare Vicenza per costruire la base militare di anteporre la dignità agli ordini che hanno ricevuto; di essere obiettori di coscienza per rifiutare di farsi strumenti di guerra e di devastazione del territorio.
    In un tempo nel quale vengono tagliate pesantemente le risorse per il diritto allo studio, il Governo vuole imporre ai cittadini di sostenere oneri per centinaia di migliaia di euro per il mantenimento dei militari statunitensi in Italia; la base statunitense al Dal Molin e, soprattutto, le infrastrutture che la serviranno, sono opere che pagheranno i cittadini vicentini e italiani, come stabilito dai concordati tra i due Stati. Le tasse che paghiamo, dunque, servono per coprire il 41% dei costi di mantenimento delle basi statunitensi e la realizzazione di strade, elettrodotti, fognature e quant'altro necessario al loro funzionamento.
    Se gli statunitensi si rifiuteranno di rispettare la democrazia e la volontà dei cittadini, dichiareranno guerra alla città di Vicenza. Dopo più di due anni di mobilitazione, non permetteremo che la dignità della nostra città venga calpestata: Vicenza ha il diritto di difendere il proprio territorio, opponendo alla violenza delle ruspe la propria determinata volontà di far diventare il Dal Molin un'area a disposizione dei cittadini.
    La città di Vicenza, dunque, è in mobilitazione permanente. Faremo sentire la nostra indignazione agli statunitensi che, nel silenzio, vorrebbero calpestarci, attraverso:
    - una campagna d'informazione verso gli abitanti delle zone limitrofe al Dal Molin;
    - l'obiezione di coscienza attiva verso gli operai e le imprese coinvolte nei lavori;
    - una campagna di pressione verso il mondo delle cooperative e Legacoop perché, finalmente, alzino la voce contro l'operato delle loro consociate Cmc e Ccc;
    - la costruzione della mobilitazione “fermati quando cominciano”, con l'obiettivo di creare una grande mobilitazione appena le demolizioni all'interno dell'aeroporto ricominceranno;
    - la presenza costante e la vigilanza dei cittadini interno all'area del Dal Molin.
    Ma la vicenda del Dal Molin non riguarda soltanto i vicentini. Per questo, a due anni dalla grande manifestazione del 17 febbraio 2007, vorremmo realizzare una nuova iniziativa di mobilitazione nazionale intorno al 15 di febbraio per far sentire ancora una volta la voce dei movimenti contro la guerra, le basi militari e per la difesa dei beni comuni.
    Gli statunitensi dovrebbero iniziare a considerare che l'imposizione della nuova struttura militare rappresenterebbe un danno innanzitutto per loro; abbiamo fatto cortei con centinaia di migliaia di persone; abbiamo occupato la Prefettura e la Basilica Palladiana; abbiamo organizzato centinaia di assemblee, manifestazioni, sit in; abbiamo ricevuto denunce e siamo stati picchiati dalla polizia. Tutto ciò non ci ha fermato; non ci fermerà la loro supponenza: se vorranno perseverare, ci troveranno di fronte alle loro ruspe, ai loro cancelli, ai loro convogli. Non abbiamo paura di difendere il nostro futuro: i nostri sogni faranno più strada delle loro ruspe.

    Presidio Permanente No Dal Molin



    ARDITI NON GENDARMI

  3. #3
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    14 Jun 2009
    Messaggi
    11,188
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Torino: processo ai No Tav – presidio al Palagiustizia

    Il 10 novembre prende avvio il processo a Luca e Giorgio, due No Tav accusati di aver danneggiato un’auto della polizia per rubare una telecamera.
    I fatti contestati risalgono alla mattina del 6 dicembre del 2005. La notte precedente la polizia aveva assalito il presidio No Tav di Venaus, spezzando le barricate, distruggendo le tende e la baracca comune, mandando all’ospedale numerosi manifestanti.
    Erano i giorni della resistenza e della rivolta, i giorni in cui un’intera vallata si sollevò contro l’occupazione militare per impedire la devastazione del territorio e il saccheggio delle risorse.
    A tre anni da allora molta acqua è passata sotto i ponti della Dora. Sono stati tre anni di trattative tra i governi che si sono succeduti e le istituzioni valsusine, chiamate a discutere dopo che la rivolta aveva fermato le ruspe.
    La maggioranza dei sindaci si è poco a poco schierata su posizioni “come Tav”, abbandonando l’opposizione ad un’opera dannosa, utile solo agli interessi della potente e trasversale lobby del cemento e del tondino.
    Ma la gente non ha cambiato idea. Anzi. L’opposizione al Tav si è allargata, coinvolgendo sempre più anche la popolazione di Torino.
    Alla fine di dicembre saranno presentati i tracciati e l’Unione Europea dovrebbe confermare il finanziamento di quasi 700 milioni di euro per la costruzione della tratta transfrontaliera della nuova linea ad alta velocità tra Torino e Lyon. La fresa è già pronta nei magazzini di una ditta in provincia di Torino.
    Siamo quindi al dunque.
    Berlusconi, come già prima di lui Di Pietro, ha promesso che userà la forza contro chi proverà ad opporsi all’apertura dei cantieri.
    I No Tav sono pronti alla resistenza.
    Il 6 dicembre, tre anni dopo l’assalto della polizia alla Libera Repubblica di Venaus, i No Tav saranno nuovamente in piazza a Susa per una grande manifestazione.
    Hanno già provato una volta a processare i No Tav ma gli è andata male: Marco, accusato di aver spaccato una bottiglia in testa ai poliziotti la sera del 6 dicembre 2005 a Torino, è stato assolto la scorsa primavera.
    Adesso ci provano con Luca e Giorgio: il processo contro di loro è un processo contro tutto il movimento No Tav.
    La rivolta non si arresta!

    No Tav – Autogestione
    notav_autogestione@yahoo.it
    338 6594361

    Saldatura – Rete contro le nocività di Torino e i Comitati No Tav hanno
    indetto un presidio davanti al Palagiustizia.
    Sabato 10 novembre alle 8,30
    in corso Vittorio Emanuele 130

    ***

    Il comunicato di Saldatura:

    Lunedì 10 novembre 2008 ore 8,30
    Presidio Musicale in solidarietà a Luca e Giorgio
    Processati perché nel 2005 a Venaus parteciparono alla Resistenza contro
    la devastazione del territorio ed al saccheggio delle risorse.
    Ci troveremo davanti al
    Palazzo di Giustizia di Torino
    C.so Vittorio Emanuele II/via Falcone Borsellino-Torino

    Tram che passano in zona 16 e 9
    bus 56, 55, 68, metrò fermata Principi D’Acaja

    Saldatura Rete contro tutte le Nocività di Torino & dintorni
    http://saldatura.org/wordpress/

    ***

    Il Comunicato dei Comitati NoTav:

    Processo ai NoTav
    Lunedì 10 novembre si terrà la prima udienza del processo a Luca e Giorgio, due attivisti No Tav impegnati da anni nella difesa della Val di Susa dalla devastazione annunciata dei cantieri Tav.
    I fatti oggetto di reato si svolsero nella mattinata del 6 dicembre 2005 a Venaus poco dopo lo sgombero notturno effettuato con violenza dalle forze dell’ordine ai danni di chi presidiava i terreni per impedire l’avvio dei lavori. Come prima risposta alla brutale aggressione della polizia una quarantina di No Tav si recò sull’autostrada nel tratto proprio sopra i terreni sgomberati per bloccare il traffico. Di lì a poco tutta la valle verrà bloccata per due giorni da migliaia di persone inferocite, che l’8 dicembre con determinazione libereranno i prati di Venaus scacciando polizia e carabinieri.
    L’accusa, sostenuta dal pm Ausiello, è quella di aver sottratto una macchina fotografica da un’autovettura della polizia stradale, di aver danneggiato l’auto stessa e di aver ostacolato l’operato degli agenti.
    Tralasciando l’evidenza, cioè la portata minima e marginale dei reati contestati in rapporto all’affronto subito dall’intera Val di Susa in quelle settimane (vi ricordate la militarizzazione dei paesi e la violenza della polizia?), appare chiaro che dietro questo processo si nasconda l’intenzione di ridurre l’opposizione al Tav ad un problema di ordine pubblico. In questo modo si costruisce l’immagine mediatica di un movimento estremista fatto di contestatori violenti da isolare, che disturbano il “corretto” confronto democratico tra il governo e le istituzioni locali con il quale si può giungere a “ragionevoli” compromessi. Alla strategia per dividere e indebolire il movimento No Tav contribuiscono in molti: polizia e magistratura, mass-media e partiti politici e, purtroppo, anche alcuni sindaci della Val di Susa.
    Non tutti i tentativi della magistratura, però, riescono fino in fondo, come dimostra l’assoluzione di Marco Martorana, accusato di aver aggredito un agente della Digos proprio il 6 dicembre a Torino e criminalizzato dai giornali come anarchico violento e teppista. Oggi come allora, è importante che il movimento No Tav mantenga viva l’attenzione per non lasciare spazio ai tentativi di divisone e alle manovre repressive.

    Quindi siete tutti invitati al presidio lunedì 10 novembre, ore 8,30
    al Palazzo di giustizia – Torino
    - In solidarietà a Luca e Giorgio processati per aver difeso la Val di Susa
    - Contro la criminalizzazione del movimento NO TAV
    - Per denunciare ancora una volta la truffa del progetto Torino-Lione

    http://www.autprol.org/

  4. #4
    email non funzionante
    Data Registrazione
    27 Oct 2006
    Località
    roma
    Messaggi
    217
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ..potremmo dimostrare la nostra solidarietà con il Presidio No Dal Molin?

  5. #5
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    26 Jul 2004
    Località
    Roma
    Messaggi
    21,394
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Vegetaryan Visualizza Messaggio
    ..potremmo dimostrare la nostra solidarietà con il Presidio No Dal Molin?
    A parte quella personale - che ognuno invia nelle forme e nei contenuti che preferisce -, inviammo loro il nostro saluto solidale sin dalle prime manifestazioni.

 

 

Discussioni Simili

  1. Terremoto, demolizioni degli edifici a carico dei cittadini
    Di Eridano nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 28-09-12, 12:03
  2. Risposte: 11
    Ultimo Messaggio: 09-06-10, 08:02
  3. Quelli che... le demolizioni partono dalle fondamenta
    Di Razionalista nel forum Politica Estera
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 09-01-10, 00:08
  4. Medioriente: Israele, "Niente piu' demolizioni di case palestinesi
    Di benfy nel forum Centrosinistra Italiano
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 18-02-05, 09:28

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito