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  1. #1
    Μάρκος Βαφειάδης
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    Predefinito In tutte le città d'Italia cortei mai visti

    MAREA INFINITA:
    SEMPRE PIU' FORTE IL MOVIMENTO STUDENTESCO
    SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA:
    ADESIONI OLTRE IL 90%
    Sono oltre 800.000 gli studenti e gli insegnanti che hanno riempito le vie della capitale. In tutte le città d'Italia cortei mai visti. Continuano le occupazioni. Una lotta che non si ferma
    http://www.esserecomunisti.it/

  2. #2
    Μάρκος Βαφειάδης
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    Molti non sono riusciti ad arrivare in Piazza del Popolo
    100mila studenti raggiungono viale Trastevere e si dispongono intorno al palazzo
    Roma invasa: "Siamo un milione"
    E i ragazzi circondano il ministero


    Epifani: "C'è un intero paese che insorge, ora restiamo uniti"
    Tante le mamme con i figli e la scritta: "Bimbo strumentalizzato"
    di ALESSANDRA VITALI




    La manifestazione
    in piazza del Popolo

    ROMA - Per la foto del giorno ci vuole l'elicottero, dalla strada ti fai solo un'idea. Il ministero dell'Istruzione è assediato, la marea dei ragazzi si espande e gira tutto intorno a quel brutto palazzo anni Venti. Arrivano e lo circondano, una trovata ma anche una necessità, in centomila davanti all'ingresso di viale Trastevere non ci si sta e allora "Circondiamo il ministero" cantano tutti in coro e dalle finestre dell'ospedale "Nuovo Regina Margherita", lì accanto, sono applausi. C'è ancora gente in piazza Venezia, piazza Esedra si è appena svuotata, non si svuotano le strade verso piazza del Popolo occupate da chi in piazza non ci arriverà perché non si cammina.

    Alla Magliana improvvisano un corteo quelli che vengono da fuori e non riescono a raggiungere il centro, stessa sorte per a un centinaio di pullman fermi sul raccordo. A dare i numeri non sempre si fa bene ma i sindacati ci provano: un milione in piazza contro la riforma della scuola e le politiche del governo.

    A Roma è andata così. All'indomani del via libera del Senato al dl Gelmini, e della protesta in piazza Navona interrotta da un'aggressione di estremisti di destra, lo sciopero generale della scuola indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda porta in piazza una marea umana fuori misura. Il percorso prestabilito ci mette poco a esplodere. la folla si divide in più rivoli, conquista strade non previste e più capienti. La mobilitazione è imponente e mette insieme le tante anime di questa protesta, sindacati e scuole, universitari e docenti, ricercatori, precari.



    E tante donne. In piazza ce ne sono migliaia, sono i soggetti più colpiti da ciò che potrà accadere fra i banchi perché sono maestre e sono mamme e se dicono "i nostri ragazzi" parlano con la stessa preoccupazione dei figli loro e di quelli acquisiti. Sono tante e sono arrabbiate, sfilano con i palloncini dei sindacati o gli striscioni fatti in casa, gli slogan contro la riforma ("Scuole razziste non ne vogliamo / lo diciamo piano / e in italiano") e quelli che sanno di vita quotidiana, "Ma non era meglio se pagavo l'Ici?" o "Addio al tempo pieno", il santino della Gelmini sulla giacca, la foto del ministro e la scritta "Beata ignoranza", e quelle che si portano i figli piccoli col cartello "Bambino strumentalizzato". Ci stanno loro in testa al corteo, con i leader sindacali di settore e nazionali e quelli del centrosinistra, da Veltroni e Fioroni, Mussi, Bindi, Ferrero, Di Pietro.

    La piazza, anzi le piazze però sono dei giovani e giovanissimi. Da ogni angolo è un flusso continuo che non si arresta, arrivano a drappelli dalla Stazione Termini o dalle uscite della metropolitana, ci sono gli striscioni con i nomi delle scuole, ballano con le note della Banda musicale della città di Falerna che spazia dallo zumpappero a Fratelli d'Italia, con Caparezza, Bob Marley e Assalti frontali e simili. Passano e la gente si affaccia alle finestre e batte le mani, una signora non ha di meglio allora sventola una giacca rossa. Le scuole riempiono la piazza, vengono anche da fuori, "Latina c'è. La Gelmini ce fa".

    L'Esedra è stracolma, la testa della manifestazione è già entrata in piazza del Popolo quando il corteo della Sapienza sbuca da piazza Indipendenza. In testa il camion con musica e megafono, i fumogeni verdi e le grida, "Gelmini, adesso la protesta la capisci o anche oggi vai dal parrucchiere?".

    Inutile cercare di seguire il percorso stabilito, un troncone di almeno centomila persone si stacca e inforca via Cavour, arriva a Piazza Venezia, all'Altare della Patria. "Il 4 novembre qui si celebrerà l'ennesimo omaggio ai militari, ma invece di tagliare la scuola dovrebbero tagliare le cosiddette missioni di pace". Poi verso Trastevere, obiettivo il ministero. "La cultura vi fa paura / l'ignoranza è la vostra maggioranza".

    "C'è un intero paese che insorge" grida Epifani dall'altra parte, dal palco di piazza del Popolo, ed è un boato. Il leader della Cgil la definisce "una giornata memorabile non solo per la scuola ma per la nostra democrazia, per il futuro del paese, per i nostri giovani". A loro dice "non vi pentirete di stare con noi, qui c'è la maggioranza del paese che non si rassegna". Invoca "un confronto con i sindacati, le famiglie e gli enti locali" il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, perché "un confronto con l'esecutivo non c'è mai stato". E il leader della Uil, Luigi Angeletti, insiste sulla necessità di "evitare qualsiasi strumentalizzazione".

    Il traffico di Roma è impazzito ma i ragazzi l'avevano detto, "Se ci bloccano il futuro / noi blocchiamo la città". E così è stato. Sono passate le 14 e davanti al ministero dell'Istruzione c'è ancora un nutrito drappello di irriducibili. Qualcuno tira uova contro i poliziotti ma nessuno si scompone. Pacifici e agguerriti com'erano arrivati, si organizzano per andarsene. "Ora verso Ostiense e Piramide". Il camion riparte, il megafono si riaccende, riecco le parole d'ordine "No alle provocazioni fasciste. I loro manganelli sono solidi, ma la nostra Onda è liquida. E, come l'acqua, nessuno la può fermare".
    (30 ottobre 2008)

    http://www.repubblica.it/2008/10/sez...ione-roma.html

  3. #3
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    A Pavia 3000 secondo la questura, 7000 secondo noi!

  4. #4
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    Noi eravamo proprio tanti.

    Peccato per l'antipolitica. Una ragazza ha fatto un intervento sulle vicende di ieri, ma poi dopo un po' ha ripreso il microfono dicendo "Chiedo scusa a tutti i manifestanti di destra e di sinistra perché col mio intervento li ho divisi".

  5. #5
    Μάρκος Βαφειάδης
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    Oltre 10mila a Cagliari, anche gli studenti di Capoterra
    - Oltre 10.000 manifestanti sfilano nel centro di Cagliari per protestare contro la riforma Gelmini. Gli organizzatori parlano di almeno 15 mila persone. Di fatto la testa del corteo, partito dalla piazza Garibaldi e che ha attraversato diverse vie del centro bloccando completamente il traffico, e' gia' giunta davanti al palazzo del Consiglio regionale mentre molti, in coda, non sono ancora partiti. Una manifestazione imponente alla quale hanno aderito, oltre a studenti provenienti anche dall'Oristanese, dal Sulcis e dal Medio Campidano, moltissimi insegnanti e genitori. Sfilano assieme ai giovani, sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, di Gilda e Cobas, e diversi politici. Il corteo e' aperto da un lungo striscione con la scritta "pace" affiancato da un altro di una scuola elementare di Capoterra, il centro colpito dall'alluvione di una settimana fa.

    http://notizie.tiscali.it/articoli/p...retta_123.html

    E vada per la valutaziona data dalla questura (10.000) che sappiamo sempre come conta.
    Ma che gli organizzatori parlino di 15.000 mi sembra una valutazione "da controparte". Evidentemente sono poco abituati ai grandi numeri, oppure non si sono mossi dalla testa del corteo e nion si sono resi conto di quanta gente c'era.
    Era certamente la manifestazione più grossa sulla scuola almeno degli ultimi trent'anni, ma forse anche di sempre. Per ricordarne un'altra analoga bisogna andare alle manifestazioni in occasione di grandi scioperi generali, e certamente non dell'ultimo ventennio.
    Credo che almeno 20.000 sia una cifra onesta e non esagerata.

  6. #6
    Cancellato
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    Citazione Originariamente Scritto da catartica Visualizza Messaggio
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    Peccato per l'antipolitica. Una ragazza ha fatto un intervento sulle vicende di ieri, ma poi dopo un po' ha ripreso il microfono dicendo "Chiedo scusa a tutti i manifestanti di destra e di sinistra perché col mio intervento li ho divisi".
    cristo

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da catartica Visualizza Messaggio
    Noi eravamo proprio tanti.

    Peccato per l'antipolitica. Una ragazza ha fatto un intervento sulle vicende di ieri, ma poi dopo un po' ha ripreso il microfono dicendo "Chiedo scusa a tutti i manifestanti di destra e di sinistra perché col mio intervento li ho divisi".
    Ah bhe, da noi tutto bene fino alla fine, quando "autonomi" (la definizione è mia, non so come chiamare gente che non si richiama ad alcun partito/schieramento politico/indirizzo politico) che hanno spaccato il corteo guidando qualche centinaio di persone con puro infantilismo.

  8. #8
    Μάρκος Βαφειάδης
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    I dati sulla partecipazione forniti dal quotidiano della famiglia Berlusconi

    I dati dello sciopero "Secondo i dati parziali rilevati alle ore 140 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e comunicati direttamente dalle scuole, la partecipazione allo sciopero odierno indetto da Flc/Cgil, Cisl/scuola, Uil/scuola, Snals/Confsal, Gilda naz.ins., Fsi, Altrascuola Unicobas, cui hanno aderito anche Seios, Alai/Cisl, Cpo/Uil e Nidil/Cgil, è stata pari al 57,1. Su 452.105 dipendenti tenuti al servizio, 258.152 hanno scioperato". È quanto si legge in ubna nota diffusa dal ministero dell’Istruzione.
    Un milione e 700mila Secondo gli organizzatori in totale erano un milione e 700mila i manifestanti in tutta Italia. A Milano hanno incrociato le braccia 200mila lavoratori della scuola; a Torino 100mila; in tutta la Sicilia 200mila (solo a Palermo 50mila, a Catania 20mila, a Messina 10mila, a Siracusa 6mila, a Trapani 10mila, a Caltanissetta 5mila); a Bologna 30mila; a Cagliari 20mila; a Venezia 10mila; a Genova 10mila, a Bari 2mila, a Bergamo 7mila; a Belluno 4mila, a Firenze e a Padova qualche migliaio; a Belluno 4mila. In Abruzzo e in Calabria sono stati soprattutto gli studenti a manifestare: 5mila sono sfilati all’Aquila; circa 3mila a Reggio Calabria, 5mila a Cosenza, un migliaia a Vibo Valentia; 2mila a Lametia Terme, centinaia a Crotone.

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=302409

  9. #9
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    Questa volta il quotidiano fazioso e iperberlusconiano "L'Unione Sarda" non riesce a nascondere i dati.


    Cagliari: traffico bloccato, ventimila manifestanti
    Si è conclusa senza incidenti e con la partecipazione di oltre 20 mila persone, arrivate da tutta l'isola, la manifestazione organizzata a Cagliari contro la legge Gelmini. Il corteo si è snodato per le principali via cittadine e i comizi finali si sono svolti nella piazza del Carmine dove la folla è rimasta nonostante un acquazzone che si è scatenato mentre intervenivano gli ultimi oratori.
    Sotto il palco, insieme con altri esponenti politici regionali anche gli assessori regionali della Cultura e del Lavoro, Maria Antonietta Mongiu e Romina Congera. Lo stesso presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Renato Soru, ha raggiunto piazza del Carmine dove ha parlato con alcuni studenti. Nel corteo, aperto dai genitori e dai bambini della scuola elementare 'Corte Pisceddà di Capoterra che ha subito la disastrosa alluvione del 22 ottobre, hanno sfilato assieme genitori, docenti, studenti delle medie superiori e universitari. Secondo i sindacati la legge 133 significherà la chiusura del 50% dei 1600 istituti scolastici sardi, creando pendolarismo anche nelle classi di grado inferiore.

    TUTTI IN PIAZZA. Oggi a Cagliari le scuole sono chiuse per la festività del santo patrono, ma questo sembra non aver influito sulle adesioni alla protesta. Hanno sfilato assieme ai giovani, sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, di Gilda e Cobas, e diversi politici. Per la Sardegna il piano Gelmini, secondo il segretario della Cgil Scuola Peppino Loddo, significherà la chiusura del 50% dei 1600 istituti scolastici sardi, creando pendolarismo anche nelle classi di grado inferiore. Per questo l'elemento grafico principale del corteo è il lutto. "La legge 133 - ha detto il segretario regionale del Pd, Francesca Barracciu - ha sotterrato il diritto costituzionale allo studio".

    IL CORTEO. Il serpentone di persone, partito dopo le 9.30 da piazza Garibaldi scandendo slogan contro il ministro Gelmini e il presidente del Consiglio Berlusconi, ha attraversato via Sonnino e via Roma per radunarsi attorno al palco sistemato in Piazza del Carmine. Ad aprire il corteo è stato uno striscione retto da alcune madri e alcuni bambini della scuola di "Corte Piscedda" di Capoterra, ancora chiusa per l'alluvione della scorsa settimana. Dietro di loro c'erano le maestre in grembiule che protestavano contro il provvedimento del ministro Gelmini che ieri è stato convertito in legge dal Senato.

    CONTRO LA RIFORMA.
    "Siamo qui per dire che su istruzione e formazione il Governo ha compiuto una forzatura contro il volere della cittadinanza", ha spiegato Peppino Loddo, segretario regionale della Cgil Scuola, che ha precisato come il piano Gelmini di razionalizzazione rischia di far chiudere in Sardegna circa la metà dei 1600 plessi scolastici attivi, creando pendolarismo già a partire dalla scuola dell'infanzia e dalle elementari. Preoccupazione condivisa da alcuni sindaci che hanno sfilato con la fascia tricolore indosso. "Noi rischiamo che il nostro Istituto Comprensivo venga accorpato ad altri", ha affermato il sindaco di San Basilio Pino Cogodi. Alla manifestazione hanno preso parte anche molti genitori. "Siamo preoccupati per la possibile cancellazione del tempo prolungato", ha spiegato tra le altre cose uno dei genitori del Comitato del circolo scolastico Randazzo di Cagliari. I ricercatori precari del CNR del capoluogo sardo, che hanno sfilato in camice bianco, temono che possa svanire con i provvedimenti del ministro Brunetta una possibilità di stabilizzazione

    http://unionesarda.ilsole24ore.com/p...ontentId=48278

  10. #10
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    Stasera posto le foro fatte e un pò di impressioni.


    A Repubblica non mi son potuto schiodare dal camion prioma di mezzogiorno.La gente ha attraversato la piazza per oltre 4 ore ininterrotte!

 

 
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