MAI DIRE MAI campagna per l’abolizione dell’ergastolo

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Libertà per TUTTI i Detenuti Politici!

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[Pieralvise]

Vabbé, passi la vs. personalissima ed opinabile battaglia contro l'ergastolo, ma le vignette delle zecche su questo forum risparmiatecele.

[natoW]

La lettera

La partecipazione di TUTTI è indispensabili per rendere visibile le realtà dell'emarginazione e delle tante ingiustizie che quotidianamente si producono in una società nella quale ì ''valori dell'altro'' vengono dimenticati ed esclusi.
Il tema di questo momento è l'Abolizione dell' Ergastolo....non fine a se stesso ma quale riconoscimento e diritto individuale dei diritti unitari sanciti per tutti, dalla Costituzione in primo luogo e dalle leggi conseguentemente...

Ognuno di noi è determinante ed unico, non solo di un disegno universale a cui ci richiama la nostra umanità e la nostra natura, fisica e spirituale...ma per tanti disegni minori, non per questo insignificanti o vani o inutili.
Vi è un ''PRINCIPIO'' che ci accomuna TUTTI, che và al di là della vita (di ognuno di noi) e di ogni mero artificio quotidiano.

Noi siamo ''UNICI'' anche se dovessimo scoprire non solo un mondo simile al nostro, ma migliaia di mondi...

Noi siamo il risultato solo di un evoluzione di una forma di vita a cui ci è oscura la finalità o il merito, noi siamo anche ''partecipanti alla vita'' (anche noi detenuti a vita all'ergastolo...) per motivazioni che possono essere ancora un enigma ma è importante sottolineare e capire che

OGNUNO DI NOI E’ NECCESSARIO E INDISPENSABILE...

Oggi per la Campagna per l'Abolizione dell'Ergastolo .... domani per la Campagna a favore delle Madri detenute con figli....ed ancora... per i dimenticati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari... e per tutte quelle forme e quelle categorie di emarginazione che sono presenti e che ''nascono'' ogni nuovo giorno...

COMINCIAMO NOI CHE SIAMO GLI ULTIMI... perchè conoscitori dell'emarginazione, della sconfitta umana e personale che la condanna all'ergastolo quantifica con un Mai...

Un MAI che si rivela essere l'ultimo scalino di questa discesa, che ci ha portati in un vuoto assoluto, dal quale risalire non sarà facile ma sarà possibile quando ci richiameremo noi stessi ai valori più profondi della nostra umanità e del nostro desiderio di risollevarci.

Molti possono pensare che questa sarà una battaglia dura ma è solo la prima di molte altre...

Perchè sarebbe facile se il diritto lo chiedessimo solo per noi....per noi che non siamo nessuno, senza gli altri... perchè è vero che siamo l'ultimo gradino...ma con noi vi sono molte altre realtà....e dobbiamo risalire a TUTTI!!

Con IMPEGNO e DETERMINAZIONE!!

Perchè la vittoria e la conquista di UNO è la vittoria e la conquista di TUTTI!

E da qui dobbiamo uscire TUTTI vincenti!

Nessuno escluso!

Per uscire VINCENTI dobbiamo superare i nostri tanti limiti, i nostri egoismi personali, le nostre paure, i nostri timori, il nostro considerarci ''IO''...egoistico e personale...

Considerandoci TUTTI meritevoli di un'occasione di riscatto... ricordandoci che il nome con cui ci chiamano ''ERGASTOLANI'' deriva dalla radice greca ''ERGA'ZOMAI'' che significa ''IO LAVORO''.... (perchè anticamente si era destinati ai lavori forzati a vita).

''IOLAVORO''è rimasto...è il mio NOME... ed è anche il VOSTRO NOME... siatene fieri perchè non ci potevano chiamare in un modo migliore di questo... perchè c'è ''GRANDE LAVORO''da fare...ed abbiamo bisogno di tanti ''OPERAI'' di tanti ''IOLAVORO'' perchè il risultato và raccolto...
ed il lavoro, poi, non và interrotto... perchè i CAMPI dell'ERMARGINAZIONE sono molti... ed il nostro ''piccolo campo'' confina con tanti ''piccoli campi''...non un' isola dimenticata ma l'intero mondo!!

Novembre 2008
Di F.A.P. (da Carcere di Padova)
http://www.informacarcere.it/informacarcere.php

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In Memoria di tutti quelli che…

Quante notizie spazzatura trasmette la TV. Evidentemente le notizie stupide fanno ascolto!
E per venire a conoscenza di una notizia che ritengo cosa grave, devo essere avvisato da qualcuno che, leggendo il giornale della Sicilia, nella cronaca locale si accorge che c’è un piccolo articolo, un articolo delle dimensioni di quelli che si mettono se si smarrisce un amato animale domestico.
Un articolo che invece, racchiude tutta la tragedia di chi vive con il peso di una condanna all’ergastolo.
Enna! Città della Sicilia 06/11/08, un ragazzo di appena 27 anni si toglie la vita dentro il bagno della sua cella.
Qualcuno ne sa qualcosa?
Niente! Il silenzio assoluto.
L’ indifferenza totale di tutte le più importanti testate giornalistiche.
Non ci credo. Un ragazzo da otto anni in carcere -cioè da quando aveva solo diciannove anni- adesso è morto, appeso alla finestra di un lurido bagno di un carcere siciliano: morto nel silenzio del suo dolore e pianto poi nel dolore solo della sua famiglia.
Se invece di morire avesse scelto di evadere?
Allora sono sicuro che le stesse testate giornalistiche che hanno taciuto la sua morte non ritenendola “importante”, ne avrebbero parlato per giorni interi! Tutti si sarebbero chiesti: “Come è potuto succedere che un detenuto condannato all’ergastolo sia potuto evadere?”
Chi si chiede, oggi, come sia potuto succedere che un detenuto così giovane si sia tolto la vita?
Nessuno!
La verità è che era già morto.
E’ morto nel momento in cui fu condannato all’ergastolo.
Con il suo gesto estremo non ha fatto altro che ufficializzare la propria morte.
Ecco, Stato italiano! Ecco, un’altra vita sacrificata al tuo volere!
Ecco un altro sacrificio umano per quella divinità che ha sete continua di sangue di detenuti. Ecco a voi popolo italiano che tanto predicate la vostra civiltà, un altro immolato sull’altare della “sicurezza”.
Ecco! Un altro ragazzo perso nel nulla.
Gioite ora, perché un criminale in meno si aggirerà per le vostre strade.
Perché dormirete sonni più tranquilli!

Soddisferò anche la morbosità di chi vuol conoscere cosa si prova a prepararsi per la morte:
Sei lì, disteso sul letto a guardare il soffitto.
La tua mente pensa solo una cosa. A liberarti da questo incubo!
Sai qual è l’unica via di uscita. Sei sempre pronto, aspetti solo il momento giusto. Aspetti solo che la tua ultima speranza ti abbandoni.
Poi, arriva il momento: sei lucido, sei convinto.
Come in un rito già celebrato una moltitudine di volte, fai il nodo alla corda fatta con delle strisce di un lenzuolo o con i lacci delle scarpe -non ha importanza con cosa la fai è solo un modo per raggiungere lo scopo-.
Speri di cambiare idea. Ti fermi a pensare quello che stai facendo. Cerchi dentro la tua mente un solo motivo per continuare a vivere ma non lo trovi … Hai mille motivi per morire e nessuna per continuare a vivere! Questo ti fa ancora più rabbia e quindi ti convinci che è l’unica cosa da fare. Ti convinci che in questo modo persino la tua famiglia soffrirà di meno, che vederti chiuso per sempre.
Sali sullo sgabello. Leghi l’altra parte della tua corda alla grata e dai uno strattone per vedere se tiene. In quel momento inizi ad avere dei dubbi. Capisci che lo stai facendo davvero, ma senti che è troppo tardi per tirarti indietro. Allo stesso tempo, aspetti che un miracolo ti salvi …
Ma non ci sono miracoli,. Persino Dio si gira dall’altra parte. Non ti resta che te stesso.
Sali sullo sgabello. Sei maledettamente calmo. Metti la corda attorno al collo e in quel momento il cuore ti inizia a battere così forte che riesci a sentirlo. Adesso non devi fare altro che un passo. Solo un piccolo passo e tutto finirà!
Tutto il tuo destino è legato solo a un maledetto passo: se lo fai, nessuno potrà più salvarti!
Come so tutto questo?
Provate un po’ ad indovinare!
Ma io sono qui. Qui per raccontare.
Sono qui per continuare a rompere e -perché no?- per farvi sentire in colpa per la vostra totale indifferenza per la morte così stupida e inutile di un ragazzo giovane e senza speranza alcuna!!!

Per gli ergastolani in lotta di Livorno
Alfredo Sole
Carcere di Livorno – novembre 2008
http://www.informacarcere.it/informacarcere.php

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[SILVIA]Sciopero della fame dal 1 dicembre 2008. IL RISVEGLIO DEI DANNATI![/SILVIA]

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Libertà per TUTTI i Detenuti Politici!

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