Due giorni fa si è concluso il Congresso fondativo del Popolo delle Libertà. Non potevo esimermi dal commentare questo avvenimento, per certi versi storico, per altri solo mediatico. In verità quello che si è svolto in questi giorni non è un congresso, è solo la celebrazione di un Berlusconi piu forte che mai e che solo TRE ANNI FA era inviso alla maggioranza degli italiani. L’Unione ed il PD, complici gli italiani ed alcuni politici del centrodestra come Gianfranco Fini, hanno consentito a Berlusconi di tornare in sella e di dare il via ad un decennio (perche di decennio si tratterà) di controllo totale della società italiana per chiudere il cerchio cominciato nel 94 . Imbarbarire questo paese, già abbastanza barbaro.
In questi giorni è uscita una intervista a Luciano Violante in cui l’ex presidente della Camera ammetteva i numerosi errori di sottovalutazione commessi dalla Sinistra. Sin dal 1994, anno della discesa in campo del capo della Fininvest.
Di errori ne sono stati commessi tanti, provo a fare un elenco:
- 1994: Il Pds sottovaluta la potenza mediatica di Berlusconi, i Progressisti ed i Popolari corrono divisi permettendo al centrodestra di Berlusconi, leghisti e missini di vincere le prime elezioni “maggioritarie”.
- 1995: la Sinistra, al Governo con la Lega ed il PPI, promuove un referendum per limitare a 2 le reti detenibili da ogni soggetto privato. Berlusconi “scatena” le sue star con continui appelli sulle sue reti tv per respingere il referendum. La potenza mediatica ha di nuovo il sopravvento ed i quesiti non passano. La maggioranza degli italiani ACCETTANO che un leader politico abbia tre reti tv sotto il suo controllo.
- 1996-1998, il CentroSinistra vince le elezioni ma non ha una maggioranza ampia alla Camera, deve sottostare ad un accordo con rifondazione comunista. Il Centrodestra garantisce un appoggio esterno sulla politica estera, dove il Prc fa mancare piu volte i voti, in cambio del mantenimento dello status quo sul conflitto di interessi, l’accordo viene ricordato con il famoso “patto della crostata”. Il CentroSinistra accetta il patto senza risolvere l’anomalia Berlusconi.
- 1997, D’Alema si fa eleggere Presidente della Bicamerale ed intavola un dialogo serrato con il centrodestra per le riforme istituzionali continuando a perseverare nell’errore di ritenere Berlusconi un interlocutore credibile. Naturalmente la bicamerale viene “usata” dal centrodestra per dividere il centrosinistra e viene poi definitivamente affossata. In tutto questo aggiungiamoci ancche che i governi di centrosinistra si “spendono” per permettere la quotazione di Mediaset in borsa.
- 1999, il nuovo CentroSinistra, con dentro Cossiga e Mastella e fuori Bertinotti, ha una maggioranza autosufficiente sia a Palazzo Madama che a Montecitorio ma D’Alema non risolve il conflitto di interessi perche paralizzato dalla sua coalizione troppo eterogenea (un antipasto di ciò che sarebbe stata l’Unione prodiana).
- 2000, D’Alema si dimette ed il nuovo governo presieduto da Amato, ad un anno dalle elezioni, continua a preferire l’attaccamento alle poltrone piuttosto che la risoluzione del conflitto di interessi.
- 2001, il CentroSinistra si divide in tre, Ulivo, italia dei valori e Prc, mentre il Centrodestra unito torna al governo.
- 2003-2007, le burocrazie di Ds e Margherita avviano un lungo processo che porterà alla nascita del PartitoDemocratico, movimento politico tuttora senza una vera identità di valori e di priorità
- 2005-2006, il centrodestra si logora in battaglie interne tra Fini, Casini e Berlusconi. Il centrosinistra stravince tutti gli appuntamenti elettorali dal 2003 in poi. Prodi “torna” dall’Europa cercando di mettere in piedi una coalizione che possa vincere alle elezioni. Naturalmente questo non basta a placare le polemiche interne. Rutelli, Fassino, Mastella, Diliberto, Bertinotti, Boselli, Bonino, non fanno altro che litigare, continuamente. Nasce la Fed, poi la Gad, poi l’Unione. Tre nomi per una coalizione frastagliata che all’avvicinarsi delle elezioni mette sempre piu “paura” agli italiani. Una “armata brancaleone” che in 12 mesi dilapida milioni di voti di vantaggio e riesce a prevalere, solo in una camera, per un soffio.
- 2006-2007, inizia il lento ed inevitabile logorio del CentroSinistra. Prodi, con i numeri che ha in parlamento, non puo fare molto, non puo “cambiare” quasi nulla (lo dimostrano le liberalizzazioni di Bersani depotenziate al senato, la legge sulle coppie di fatto varata dal governo e mai approvata dalle camere, Di Pietro che affossa la commissione sul G8 di Genova e la soppressione del progetto del ponte sullo stretto, etc ) e cosi si dedica all’unica cosa possibile, il risanamento dei conti, lasciati in rosso da Berlusconi. Tasse e lotta all’evasione scontentano poveri e ricchi. In questo clima tetro l’Unione commette l’ennesimo errore, il varo dell’Indulto che crea un’onda di disgusto anche nell’elettorato progressista e che, ben sfruttato dai media berlusconiani, rende il governo ancora piu inviso agli italiani.
- 2008, il colpo di grazia finale lo da Veltroni. Invece di “fermare”la deriva berlusconiana isolando il leader di Fi nel momento di crisi avuto con An ed Udc, decide di “dargli una mano” progettando con lui una legge elettorale “ammazza piccoli” che potesse rendere ancor piu forti PD e FI (o il PDL lanciato qualche settimana prima). Il nuovo leader democratico fa di piu e dice testualmente che il PD sarebbe andato da solo alle prossime elezioni. L’egoismo di Veltroni contribuisce in modo importante, se non decisivo, al crollo del governo Prodi. Altra pazzia, la cui responsabilità ricade anche sulla Sinistra Radicale e su Bertinotti in primis, è quella di aver corso ancora una volta separatamente, permettendo a Berlusconi di sbarazzarsi dell’Udc, partito “scomodo” durante i governi berlusconiani.
Il resto non è storia ma cronaca. Un Berlusconi mai cosi forte, che non fa leggi serie, che approva leggi liberticide, che è sempre piu infastidito dal Parlamento e che non lo nasconde, contando su un governo totalmente servente, salvo qualche dissonanza di Fini o dei leghisti.
Il futuro appare sempre piu nero. Tra quattro anni Berlusconi quasi sicuramente sarà eletto Presidente della Repubblica sempre che non decida, vista l’alta popolarità odierna, di andare ad elezioni anticipate nei prossimi anni dopo aver portato a termine una riforma “presidenzialista” che dia piu poteri al Premier o allo stesso Capo dello Stato.
Ora Berlusconi puo tutto, ha un ampio consenso popolare frutto dei media e della sua coalizione servente che sà ben mascherare l’inettitudine dell’esecutivo con provvedimenti “fumosi” ma ad effetto. L’opposizione non sembra ancora in grado di “imporsi”, anche se la segreteria Franceschini ha impresso una mini svolta al PD e la nascita di Sinistra è Libertà e della Lista Comunista semplificano il quadro a Sinistra.
Oggi come oggi i Progressisti possono solo sperare in qualche errore del governo, in qualche improbabile litigiosità interna. Solo Berlusconi puo fermare Berlusconi. Il CentroSinistra ha avuto le sue chance e le ha sprecate tutte, e dico tutte.
Molti lettori obietteranno queste mie riflessioni affermando che il Centrosinistra, come da me ribadito piu volte, era troppo frastagliato per poter continuare ad essere unito in una coalizione. Altri aggiungeranno che la Sinistra ha vinto “nettamente” solo una volta, nel 1996, e cioè quando il centrodestra si divise con Polo da una parte e Lega dall’altra. Altri diranno che movimenti come la Lega sono riusciti a captare voti dalla Sinistra, la quale si è dimostrata incapace di rispondere a determinate esigenze nel Nord italia.
Condivido pienamente questi punti, ma mi permetto di mettere delle priorità. Quando nel 1994, un uomo pieno di debiti ed a rischio processi, decise di usare il suo “potere mediatico” per poterla fare franca, i Progressisti lo sottovalutarono. Quest’uomo cominciò a gettare veleno sulle campagne elettorali, accusò la Sinistra di regime, disse le peggiori nefandezze, pronunciò parole MAI DETTE IN 50 ANNI DI DEMOCRAZIA ITALIANA. Si permise cose impensabili. Eppure perse il potere.
Ecco, a quel punto, qualsiasi persona intelligente (ed onesta) avrebbe fatto ANCHE UN PATTO CON IL DIAVOLO pur di evitare il ritorno al potere di tale persona. Da quel momento la Sinistra ebbe varie occasioni per “regolare” politicamente i conti con quest’uomo, per impedire che il nostro paese cadesse disgraziatamente sotto la sua guida.
Da quel momento invece il CentroSinistra continuò a sottovalutare il problema dedicandosi all’appagamento delle propria sete di potere, alla coltivazione di progetti egoistici, decidendo di “collaborare” con Berlusconi durante gli anni di Governo salvo poi , machiavellicamente, sfruttare l’antiberlusconismo durante gli anni di opposizione per “compattare” una coalizione eterogenea con l’unico scopo però non di “risolvere”il problema ma solo di conquistare il potere.
Il risultato di questi progetti e di queste strategie lo vediamo tuttora.