Vincere il confronto con i viola è stata una bella sensazione, vero? «Bellissima. Una vittoria che è valsa 6 punti: tre per il nostro morale e la classifica, e tre per la soddisfazione regalata ai nostri splendidi tifosi. La meritavano dopo la beffa di San Siro con il Milan (2-1 per i rossoneri, ndr)».
A proposito della gara con il Milan: ma quel rigore su Inzaghi che poi ha fatto tanto discutere, c’era o no? «Come ho già detto, io non ho toccato Inzaghi. Lui nel dopo- partita si è appellato al fatto che io in campo non avevo protestato. Non ce l’ho con lui, dico solo che lì per lì mi sono detto che protestare non avrebbe avuto alcun senso. Avrei rischiato un cartellino che poteva compromettere la mia presenza contro la Fiorentina, match che invece volevo giocare a tutti i costi. E che poi mi ha regalato i famosi 6 punti (ride, ndr)».
Lei è romano, domenica c’è la Lazio. Le dice qualcosa? «La Lazio è la squadra per cui faccio il tifo fin da ragazzo. Pensate che sono cresciuto andando in curva a tifare biancoceleste. Mi fa sempre un effetto particolare giocarci contro. La squadra di Rossi sta andando fortissimo, sarei davvero felice se riuscisse a ottenere qualche risultato importante. Magari anche lo scudetto, e con davanti Zarate, Rocchi e Pandev, non sarebbe difficile. Ormai però, già lo so: appena metterò piede in campo penserò solo al Siena».
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