L’ira del Pdl: "Pd provinciale, ridicolo e astioso"
La polemica sulle parole di Silvio Berlusconi a Barack Obama non si è ancora sgonfiata. Stavolta è il Pdl ad alzare la voce contro l’opposizione: «Veltroni e compagni hanno perso un’occasione per tacere ed evitare di essere insieme astiosi e ridicoli», ha detto il presidente dei deputati azzurri Fabrizio Cicchitto. Ai veltroniani ha risposto anche il ministro per l’Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi: «Quella su Obama - ha detto il segretario Dca al Giornale di Sicilia - era solo una battuta. Il neo presidente si renderà conto di come è fatto il Pd italiano». Il portavoce di Forza Italia, Daniele Capezzone, prima ha denunciato «l’altra brutta pagina dell’opposizione contro l’interesse nazionale» poi ha sottolineato «il silenzio del Pd dopo la prevista e assai positiva telefonata Obama-Berlusconi» e ha ironicamente commentato: «Veltroni e il suo partito non sanno più che pesci prendere».
In effetti nessun esponente del Partito democratico ieri è tornato sulla querelle. Tra i pochi a insistere nella condanna al premier bisogna registrare l’intervento del segretario di Sinistra democratica, Claudio Fava: «Berlusconi è Berlusconi - ha detto - non credo che ci si possa aspettare da lui senso dello Stato, senso delle istituzioni, un rigore nell’uso del linguaggio».
Di «provincialismo dell’opposizione» parla invece il vicepresidente dei deputati Pdl, Italo Bocchino: «L’inizio di un proficuo rapporto tra il governo italiano e la nuova amministrazione americana nè è la prova». Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha definito la frase di Berlusconi come una «uscita spiritosa» e ha accusato il Pd di esagerare con il politically correct: «Negli Stati Uniti - ha detto il reggente di An - sono abituati anche nelle conferenze stampa più seriose a inserire battute di spirito. Lì se una battuta non piace, si limitano a non ridere. Solo da noi se ne fa un dramma». In fondo, ha affermato l’ex Udc Mario Baccini, «nonostante le gaffe, il Cavaliere mantiene la stima dei leader mondiali e tiene salda la guida della nazione».
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Obama: Afghanistan e Russia nel colloquio con Berlusconi
ROMA - Crisi finanziaria e imminente G20 di Washington; prossima presidenza italiana del G8; la situazione in Afghanistan ed Iraq; i rapporti Est-Ovest, con particolare riferimento alle relazioni con la Russia. Si è mossa lungo queste quattro direttrici la telefonata di ieri fra il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama e il premier italiano Silvio Berlusconi.
La conversazione, riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è durata una ventina di minuti. Nel corso del "lungo e cordiale" colloquio, si spiega negli stessi ambienti, si sono toccati i principali argomenti di politica internazionale. Dopo le congratulazioni di Berlusconi per la vittoria, il primo tema affrontato è stato quello della crisi finanziaria mondiale. Il premier italiano ha riassunto le decisioni del consiglio europeo straordinario di Bruxelles e l'impegno della Ue di andare al G20 di Washington con una proposta comune. Entrambi, secondo quanto viene riferito, hanno convenuto sulla necessità di nuove regole, di maggiore trasparenza dei mercati e di uno stretto coordinamento internazionale.
Il colloquio si è quindi spostato sulla presidenza italiana del G8 che l'anno prossimo sarà presieduto proprio da Berlusconi. Il premier ha illustrato le sue idee in merito, fra le quali quella di una formula che permetta un maggior coinvolgimento dei paesi emergenti. La conversazione è proseguita con una "panoramica" sulle aree di maggior preoccupazione, a cominciare dall'Afghanistan e dall'Iraq. I due leader, però, hanno anche discusso della situazione in Pakistan. Non ci sarebbe, invece, stato alcun accenno alla questione mediorientale.
L'ultimo argomento affrontato da Obama e Berlusconi è stato quello dei rapporti Est-Ovest. La freddezza nelle relazioni con la Russia dopo la guerra in Georgia è uno dei nodi che il futuro presidente Usa dovrà affrontare una volta insediatosi alla Casa Bianca. E in questo quadro, come ha detto lo stesso Berlusconi a Mosca, l'Italia è convinta di poter avere un ruolo per rasserenare il clima fra le due potenze. Non a caso Berlusconi ha parlato ad Obama dei risultati della bilaterale di giovedì al Cremlino, cogliendo l'occasione per sottolineare i buoni rapporti che Roma e la Russia. Il presidente del Consiglio ha infine ribadito l'auspicio che gli attriti di questi ultimi mesi possano essere dimenticati per tornare ad un clima di proficua collaborazione fra Mosca e Washington ed ha "insistito con forza", come si legge in un comunicato diffuso questa sera da palazzo Chigi, sull'opportunità di un incontro fra il presidente russo Dmitri Medvedev e Barack Obama.
http://www.ansa.it/opencms/export/si...815962313.html
Brunetta: "Nella battuta del premier ho sentito simpatia"
"Da uno che è stato colpito dal punto di vista delle affermazioni pubbliche con epiteti", il ministro Brunetta ha sentito "la simpatia" nel termine 'abbronzato' detto dal premier Berlusconi riferito al presidente eletto degli Usa, Obama. "Ci ho pensato e ho pensato anche agli insulti che erano stati rivolti a me da certi soloni della sinistra, da Eugenio Scalfari a Furio Colombo a Massimo D'Alema - ha spiegato Brunetta su Rtl -, nelle cui parole ho sentito la ferocia e l'offesa. Il problema è il tono. Se a me D'Alema avesse detto 'piccoletto impertinente' ci avrei sorriso ma 'energumeno tascabile', il tono è chiaramente offensivo. Nelle parole di Berlusconi io ho sentito la simpatia, o come ha detto lui 'la carineria', non l'antipatia - ha proseguito il ministro della Funzione pubblica e Innovazione -. Forse poteva non dirle, Berlusconi ha questo carattere che tra l'altro è fortemente popolare. Lo dico da uno che è stato colpito da un punto di vista delle affermazioni pubbliche con epiteti, e lo dico con tutta la tranquillità, da chi a 58 anni della propria statura se n'é fatta una ragione".
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=304866
Comunque noto con piacere che questo "caso" esiste solo su POL e nella testa dei Sinistrati italiani compresi quelli espatriati ma ovviamente non tocca minimamente la Politica seria...e quindi il PD e` ancora una volta isolato...
Ma chi l'abbronzato ha chiamato il Cav. sacrilegio!
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è tornato Alessio Volta