WASHINGTON - Alla Casa Bianca si prepara già la transizione: si prevede che ottomila funzionari verranno sostituiti, ma anche che 200 provvedimenti legislativi dell'amministrazione Bush verranno abrogati o modificati. A scriverne è il Washington Post, alla vigilia del primo incontro alla Casa Bianca tra Bush e il presidente eletto. Tuttavia il quotidiano precisa che, in vista del "più importante trasferimento di poteri nella storia americana", l'amministrazione uscente e quella che le seguirà diretta da Barack Obama stanno collaborando in maniera "eccezionale" sui temi più urgenti del momento: le guerre in Iraq e in Afghanistan, la lotta al terrorismo e la crisi finanziaria.
Sul tappeto restano però tutte le questioni "ideologicamente e politicamente divisive": da qui la lista di 200 provvedimenti dell'amministrazione Bush da modificare o annullare. Tenendo conto del fatto che già poche ore dopo il voto "il rancore della campagna aveva lasciato il posto a un impressionante livello di cortesia" tra i due campi. Lo stesso presidente ha ribadito ieri, nel suo discorso alla radio, che farà il possibile per assicurare "una transizione senza strappi".
Secondo il Washington Post nel mirino di Obama ci sarebbero in particolare le normative sul finanziamento alla ricerca sulle cellule staminali, sul cambiamento climatico e su altre questioni sociali come l'aborto. "Il genere di provvedimenti ai quali stanno guardando" sono quelli imposti da Bush per ragioni "apertamente politiche", spiega Dan Mendelson, che si è occupato di sanità nell'Ufficio gestione e bilancio dell'amministrazione Clinton.
Secondo il quotidiano, quella lista già messa a punto potrebbe ulteriormente allungarsi nei prossimi giorni, se il presidente uscente decidesse di far passare provvedimenti dell'ultim'ora in un sussulto finale prima di lasciare la Casa Bianca.
La portavoce del team di transizione precisa tuttavia che in realtà non è stato finalizzato alcun piano per modificare leggi e regolamenti esistenti. "Prima di prendere qualsiasi decisione su potenziali azioni legislative ed esecutive - chiarisce Stephanie Cutter - Obama parlerà con i leader del Congresso di entrambi gli schieramenti, così come con i gruppi interessati. Ogni decisione dovrà essere discussa con gli esponenti del governo che saranno scelti, nessuno dei quali è stato ancora selezionato.
http://www.repubblica.it/2008/11/sez...200-leggi.html