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Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
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    Predefinito L'UE chiede la censura e Facebook elimina i gruppi anti-rom

    Su Facebook il razzismo italiano anti-rom


    Sette gruppi razzisti antizigani sono presenti sul noto social network Facebook, sono tutti basati in Italia e appoggiati da «ben note organizzazioni fasciste», questa la denuncia lanciata dal Gruppo socialista al Parlamento europeo (PSE) che ne chiede l’espulsione dal web.
    «È vergognoso che nel giorno in cui l’Europa ricorda i caduti in guerra Facebook aiuti coloro che vogliono riportarci indietro a quell’epoca oscura» ha dichiarato il capogruppo del PSE al Parlamento europeo, Martin Schulz, sottolineando i «ripugnanti» messaggi contenuti nelle pagine denunciate. Per questo, il PSE si appella a Facebook affinché «li rimuova immediatamente».
    La cosa che caratterizza questi spazi web è che si presentano come pagine “normali”, cioè non esplicitamente razziste, mentre invece contengono messaggi vergognosamente razzisti e xenofobi, a partire dai nomi dei gruppi: “Odio gli zingari” (7383 membri), “Diamo un lavoro agli zingari: collaudatori di camere a gas” (681 membri), “Odio gli zingari al semaforo” (2813 membri), “Basta zingari a Vicenza” (1692 membri), “Rendiamo utili gli zingari…trasformiamoli in benzina verde!” (312 membri), “Quelli che disprezzano gli zingari” (228 membri), “Sbattiamo fuori dal nostro Paese tutti questi rom, zingari!!” (187 membri).
    Le reazioni alla richiesta di rimozione dal social network delle pagine razziste sono state varie e molte basate sulla necessità di garantire la libertà d’espressione, mentre già nei mesi scorsi gli organizzatori di Facebook non erano intervenuti in seguito alla denuncia di alcuni parlamentari britannici che avevano chiesto la rimozione dal social network di un gruppo di sostenitori del partito fascista British National Party che inneggiavano al Ku Klux Klan.


    Incredibile ma vero! il parlmento europeo non ha altro di cui preoccuparsi e Facebook censura i gruppi. Sono stati censurati solo i gruppi anti-nomadi.
    Nessuna censura invece per gruppi come "Lega Lombarda razza bastarda", "Uccidiamo berlusconi", "Bossi quando Crepi?".

    La libertà d'opinione deve valere per tutti, o per nessuno!
    Intanto il gruppo "basta zingari a vicenza" è già rinato e conta già 200 membri, vediamo quanto dura!

  2. #2
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    Gentilini all'Europarlamento

  3. #3
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    il più bello è + rum - rom, grazie per la segnalazione mi iscriverò subito anche agli altri.

  4. #4
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    Mi toccherà iscirvermi al gruppo + rum - rom, anche se solitamente rifuggio da simili goliardate di becero razzismo.. Ma ad un certo punto la censura di regime è la cosa più odiosa che ci possa esistere.

  5. #5
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    Predefinito Dal Giornale di Vicenza: Facebook elimina il sito anti-rom

    Dal Giornale di Vicenza: Facebook elimina il sito anti-rom

    "Basta zingari a Vicenza”. Il nome non lasciava molto spazio a dubbi. Con questo grido di battaglia, il segretario cittadino della Lega nord Alessio Sandoli aveva dato vita una paio di mesi fa a un gruppo di discussione via internet per sollecitare l’abolizione dei campi nomadi di viale Diaz e di viale Dal Verme. Lo aveva creato all’interno del social network Facebook, divenuto un caso mediatico per il boom di iscritti che ne fa una delle comunità più frequentate della grande rete. La scelta di Sandoli aveva dato i suoi frutti: «Il gruppo - racconta - contava più di 1.700 iscritti. Tanto per fare un confronto, il gruppo No dal Molin arriva a 1.450 iscritti».
    Il linguaggio del messaggio di presentazione era colorito, in stile celodurista, ma l’obiettivo era un ben noto cavallo di battaglia leghista. Da mercoledì è scattato il blackout. L’esponente del Carroccio parla senza mezze misure di censure: «È stato inspiegabilmente cancellato». Perché è stato eliminato? Sandoli riconduce la scelta operata dai gestori di Facebook alla campagna lanciata direttamente dai banchi dell’Europarlamento dal deputato tedesco Martin Scultz, capogruppo del Pse a Bruxelles. Sì, proprio quello Schultz protagonista di un battibecco con il premier Silvio Berlusconi, proprio quello che si era sentito dare del Kapò dal capo del governo italiano due legislature fa. Schultz aveva denunciato «il razzismo italiano anti-rom su Facebook: sette gruppi razzisti anti-zigani sono presenti sul noto social network Facebook, sono tutti basati in Italia e appoggiati da ben note organizzazioni fasciste».
    «È vergognoso che nel giorno in cui l’Europa ricorda i caduti in guerra, Facebook aiuti coloro che vogliono riportarci indietro a quell’epoca oscura», aveva dichiarato il capogruppo del Pse al Parlamento europeo, sottolineando i «ripugnanti» messaggi contenuti nelle pagine denunciate. Per questo, il Pse si era appellato a Facebook affinché «li rimuova immediatamente».
    Nell’elenco figurava anche il gruppo di discussione attivato da Sandoli, che sottolinea: «Le reazioni alla richiesta di rimozione dal social network di queste pagine sono state varie e molte basate sulla necessità di garantire la libertà d’espressione. Faccio notare, che mentre si è provveduto alla cancellazione di questi gruppi, in rete continuano ad esistere gruppi come “Lega lombarda razza bastarda", oppure “Uccidiamo Berlusconi". Come al solito due pesi e due misure».G.M.M

 

 

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