L'aut-aut di Famiglia Cristiana mercoledì 12 novembre 2008 di DANILO DI MATTEO
La cultura cattolica si caratterizza di solito per i tentativi di conciliare cose diverse (il celebre "et-et"). L'editoriale di apertura del prossimo numero di Famiglia Cristiana, invece, pone al Partito democratico un aut-aut: o col mondo cattolico o con i Radicali. Secondo il settimanale, il trattamento riservato dal Pd a Paola Binetti in riferimento alle sue considerazioni sull'omosessualità dimostrerebbe l'insofferenza del partito nei confronti dei cattolici.
E ipocrita sarebbe l'atteggiamento dell'eterno indeciso Walter Veltroni verso i Radicali: dinanzi alle loro istanze "laiciste e anticlericali" egli prenderebbe le distanze, difendendo però poi la loro collocazione parlamentare negli stessi gruppi dei Democrat.
A pensare che - e qui confesso la mia ignoranza - sono venuto a conoscenza di intere pagine di storia del cattolicesimo liberale ascoltando i discorsi radiofonici di Marco Pannella. E non si ritrovano i cattolici nell'ormai antico slogan radicale sul diritto alla vita e la vita del diritto? Certo, per i "cattolici" sono più importanti i "valori" (ad esempio quello della vita, concepito quasi come assoluto); i Radicali si basano invece più sui "principi" (per esempio sulla libertà) e hanno un atteggiamento più empirico, attento al vissuto delle persone. Ma quanto ha contribuito il cristianesimo alla definizione e all'affermazione del concetto di libertà! Si pensi solo allo scritto di Martin Lutero La libertà del cristiano e a quello di Erasmo da Rotterdam sul libero arbitrio.
Insomma: quello fra Radicali e cattolici osservanti sarà pure un rapporto difficile e travagliato, ma porre su questo punto un aut-aut a Veltroni rappresenta a nostro avviso un grave errore.
http://www.agenziaradicale.com/index...6552&Itemid=52
Ennesima ingerenza delle gerarchie vaticane nella politica italiana...