Eluana, polemiche dopo la sentenza
"Fatta la sua volontà". "No, omicidio di stato"
MILANO - La Cassazione dà di fatto il via libera all'interruzione dell'alimentazione per Eluana Englaro. Una sentenza che riscatena immediatamente il dibattito intorno a una materia delicatissima. Per il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano "una parte della magistratura rifiuta la tutela della vita umana, privilegia forme più o meno velate di eutanasia e di omicidio del consenziente, impone questa sua opzione al Paese violando le leggi in vigore". Per Luca Volontè (Udc) la Cassazione "autorizza il primo omicidio di stato in nome del popolo italiano". L'associazione Scienza e Vita arriva addirittura a chiedere una esecuzione pubblica e con testimoni, visto che "si tratta di una vera e propria condanna a morte in età repubblicana".
Mina Welby, la moglie di Piergiorgio, invece si sente vicina al padre di Eluana: "Oggi finisce il lutto di Peppino Englaro", commenta. "Sono felice perché la volontà di Eluana può essere adempiuta, temevo che tutto ciò si prolungasse ancora di più e che le intrusioni ideologiche continuassero". Sulla stessa linea Maria Antonietta Coscioni, deputata radicale, co-presidente dell'associazione Luca Coscioni, che si congratula per la pronuncia della Cassazione: "I giudici hanno dimostrato di essere in sintonia con la maggioranza del paese, se è vero che oltre l'80 per cento degli interpellati sostiene che è favorevole alla richiesta di interruzione di cure, quando si presentano casi come quelli di Eluana". Ora, dice ancora, "l'unica cosa da fare è rispettare non solo la sentenza, ma il dolore e la lacerazione che in questi anni hanno accompagnato la famiglia di Eluana, nei confronti dei quali è stata esercitata una incredibile violenza e contro i quali si sono usati termini e toni terrificanti".
"E' la conferma che viviamo in uno stato di diritto": sono queste le prime parole di Beppino Englaro, il padre di Eluana, che da anni si batte per vedere riconosciuto il diritto della figlia a una morte dignitosa.
http://www.repubblica.it/2008/10/sez...-sentenza.html