Cade l'ultimo ostacolo per l'interruzione delle cure alla Englaro, da 17 anni in coma irreversibile
"Inammissibile" il ricorso della Procura. La sentenza immediatamente applicabile
Cassazione, stop all'alimentazione
Il padre di Eluana: "E' uno stato di diritto"
ROMA - I giudici hanno accolto la richiesta del padre di Eluana Englaro: sua figlia potrà morire. La Cassazione ha autorizzato i medici a sospendere l'alimentazione alla donna in coma da 17 anni. "Viviamo in uno stato di diritto", ha commentato a caldo la sentenza Beppino Englaro, il padre della donna ricoverata nella casa di cura Beato Talamoni a Lecco.
Diventa quindi definitivo il decreto della Corte di Appello di Milano che, già nel luglio scorso, aveva autorizzato la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale ad Eluana. Il ricorso presentato dalla Procura contro la sentenza di Milano è stato giudicato "inammissibile".
Dopo aver ricostruito la volontà di Eluana grazie a numerose testimonianze e aver stabilito che il coma è irreversibile, l'autorizzazione a sospendere l'alimentazione da parte dei giudici di Milano torna quindi valido. Immediatamente e senza la possibilità di altri ricorsi.
Eluana, che ha compiuto 38 anni, lascerà presto le suore che l'accudiscono dal 7 aprile del 1994 nella casa di cura privata e sarà trasportata in una clinica per le ultime ore di vita. Accanto avrà un medico e, come sempre, suo padre.
Nell'estate scorsa, quando i giudici di Milano si pronunciarono per la sospensione dell'alimentazione e la Procura non aveva ancora presentato ricorso contro la sentenza, il padre e il curatore speciale di Eluana dissero che un hospice di Lecco era disposto ad accogliere la donna per i suoi ultimi giorni, ma il presidente della Lombardia si oppose "vietando" il terriorio della regione. Scelta che ha indotto la famiglia di Eluana e Carlo Alberto Defanti, il neurologo che ha in cura da anni la donna, a cercare un'altra struttura, forse a Udine.
(13 novembre 2008)
http://www.repubblica.it/2008/10/sez...assazione.html