Ti rispondo in un sunto.
Le donne debbono andare in pensione come gli uomini, si chiama parità.
Se a casa il marito non l'aiuta sono fatti suoi e non della collettività (anche perchè hanno una aspettativa di vita più lunga)
Le dimissioni in bianco le fanno firmare anche ai maschietti.
Non parliamo di ministeri che è la cosa più pietosa. (vedi questo governo...e chi ci siede)
Mi reputo una persona seria e potrei farti tanti paragoni, 2 di questi vorrei mi rispondessi con molta ponderazione.
Come dovrebbero andare, in pensione, i maschi che aiutano la moglie o compagna, ecc. e le casalinghe che scelgono di restare a casa e non sono considerate niente (moglie a carico) del monoreddito?
A te la risposta.
la pensione deve essere in funzione di due fattori : contributi versati e aspettativa di vita.
quindi, a rigor di logica, le donne dovrebbero accontentarsi (a 65 anni) di pensioni piu' basse, oppure dovrebbero lavorare piu' a lungo (fino a 72 anni) per compensare la maggiore aspettativa di vita.
la pensione a 60 anni e' chiaramente una iniquita' : mediamente una donna si gode 5 + 7 = 12 anni di pensione in piu' di un uomo.
E' una visione ristretta, perchè il governo di Prodi aveva iniziato una cosa che forse ai più è sfuggita volutamente.
Voleva aggregare INPS e INPADAI.
Debbono finire le strumentalizzazioni di 4 chiacchieroni che vanno in tv a dire che l'INPS è al collasso.
Mi fa specie che ancora credete a queste cazzate e gli date ragione.
Se all'INPS si togliessero le uscite non sue vedreste che sarebbe in attivo.
Ancora non ho sentito dire da nessuno della banda dei 4 (la casta) che è meglio aggregare i 2 istituti e si risparmierebbero molti €uro essendo un istituto solo.