User Tag List

Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 18 di 18
  1. #11
    Civitella del Tronto
    Data Registrazione
    16 Apr 2008
    Messaggi
    2,715
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da brigante65 Visualizza Messaggio
    Sinceramente credo che quest'accostamento tra Garibaldi ed il fascismo sia abbastanza azzardato...nonostante la mia poco simpatia per Garibaldi, ritengo che sia tra i "meno peggio" del risorgimento...molto meno colpevole nei confronti del popolo meridionale dei Cavour, Savoia, e soprattutto dei Cialdini, Fumel e La Marmora....era un massone ed un mercenario e lo sappiamo, ma come lo definì anche Montanelli, "fu più che altro un babbeo e un pasticcione che favorì gli interessi dei piemontesi quando si dichiarava repubblicano".

    Quello che piu' mi da fastidio della retorica garibaldina, e' l'aver ammantato la spedizione dei 1000 con idee socialiste di redistribuzione ricchezza e di terra ai contadini...il risultato della conquista invece fu un arricchimento dei baroni che divennero quasi tutti "liberali" , il rafforzamento di mafie e camorre ed infine l'impoverimento ulteriori delle masse contadine e il generale degrado del meridione.

    Tra l'altro lo stesso Garibaldi ebbe la sincerità di dire qualche anno dopo il 1860 in una sua lettera:

    " Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono
    incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò
    non rifarei oggi la via dell'Italia meridionale, temendo di essere
    preso a sassate, essendosi colà cagionato solo squallore e suscitato
    solo odio (lettera ad Adelaide Cairoli del 1868)".

  2. #12
    Forumista
    Data Registrazione
    27 Jul 2010
    Messaggi
    753
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Era proprio quella...grazie Rifondaziò!

  3. #13
    Gaeta resiste ancora!
    Data Registrazione
    05 Dec 2005
    Località
    Nvceria Constantia
    Messaggi
    7,427
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Il nizzardo appena sbarca a Marsala, fa un proclama nel quale si dichiara dittatore delle Due Sicilie per conto di vittorio manuelo re d'Italia. Quindi sapeva fin troppo bene quello che stava facendo, a meno che non fosse proprio da interdire.
    Cmq pur con tutti i suoi crimini e la sua cronica mediocrità, bisogna ricordare che sotto il ventennio furono fatte alcune opere pubbliche qui nel Sud, mentre dal 1861 al '22 seppero solo scannarci e derubarci. Come dire il ventennio fu meno peggio del periodo liberale: ma si tratta pur sempre di anni nei quali eravamo come siamo una COLONIAQ

  4. #14
    Civitella del Tronto
    Data Registrazione
    16 Apr 2008
    Messaggi
    2,715
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Princ.Citeriore Visualizza Messaggio
    Il nizzardo appena sbarca a Marsala, fa un proclama nel quale si dichiara dittatore delle Due Sicilie per conto di vittorio manuelo re d'Italia. Quindi sapeva fin troppo bene quello che stava facendo, a meno che non fosse proprio da interdire.
    Cmq pur con tutti i suoi crimini e la sua cronica mediocrità, bisogna ricordare che sotto il ventennio furono fatte alcune opere pubbliche qui nel Sud, mentre dal 1861 al '22 seppero solo scannarci e derubarci. Come dire il ventennio fu meno peggio del periodo liberale: ma si tratta pur sempre di anni nei quali eravamo come siamo una COLONIAQ

    Il mio voleva essere un confronto di tipo storico e non ideologico. Non vi è dubbio alcuno che nel ventennio Fascista ci furono opere meritorie (ma altrettante furono nefaste, come la creazione del mito garibardo risorgimentale). Il problema è come si sposa il fascismo=nazionalismo con il meridionalismo=indipendentismo?

  5. #15
    INSORGERE E' GIUSTO!
    Data Registrazione
    02 Jun 2006
    Messaggi
    837
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Rif. Borbonica Visualizza Messaggio
    Il mio voleva essere un confronto di tipo storico e non ideologico. Non vi è dubbio alcuno che nel ventennio Fascista ci furono opere meritorie (ma altrettante furono nefaste, come la creazione del mito garibardo risorgimentale). Il problema è come si sposa il fascismo=nazionalismo con il meridionalismo=indipendentismo?
    Il problema è come si sposa il fascismo=nazionalismo con il meridionalismo=indipendentismo?

    Caro Rif, cerco di fare un'analisi spicciola della situazione, ragionando sul sud continentale (Napoli in particolare)e non della Sicilia di cui so poco.

    Se il Fascismo è stato un coagulo di forze vincenti energeticamente è hanno avuto un elit all’altezza (rispetto al periodo storico e al contesto internazionale), il neo fascismo è stato un coagulo di forze perdenti, per le stesse ragioni e con l'aggiunta di un elit seria che mancava. All'interno di quelle forze perdenti stracolma di gente che non era "geneticamente" prevista dall'arco costituzionale si incominciò a "cercarla nuova", si trovò una storia da sbugiardare (il risorgimento), e dei valori da portare come coagulo ai “propri”, senza la concorrenza di forze al potere e quindi più forti (il tradizionalismo anti '99). Il meridionalismo a destra incontra dopo, ma molto dopo, "il separatismo". Lo stesso Manna le prime volte, non la prendeva in considerazione. In sintesi a destra si ragionava così: <Quest'Italia è stata fatta male, sta continuando peggio, dobbiamo migliorarla. Ridiscutere la storia, dare importanza a quell'Italia che doveva partire dal sud, ma che fu tradita, non dallo spirito nazionale, ma dai Savoia>. Ecco in sintesi sino al DOPO Manna-Barone. Successivamente si avrà l'identitarismo. Crolla il castelletto MSI e la corrente meridionalista va in fermento. Da quel fermento vano, però esce un principio, Si riafferma sempre di più il concetto che se il popolo meridionale non conosce la sua storia, il popolo non può svegliarsi. Teoria valida sia chiaro, ma non vale per tutto il popolo(1). Questa nuova strategia, che nasce, è un'ottima strategia culturale, ma non politica. Infatti spinge a più non posso sul Revisionaismo storico (facendolo divenire nostalgia o folklore) e trascura il presente. Incrociandosi di nuovo (sulla nostalgia dei bei tempi) con i Neo-Fascisti. Su questo punto anche se su posizioni diverse o diversissime, neo-fascisti e meridionalisti la "sentono", la "percepiscono" in maniera uguale. ECCO DOVE SI SPOSANO LE DUE COSE. NON PER VOLONTà DI SINGOLI UOMINI, MA PER UN "PROFONDO SENTIRE".
    Ma nostalgia ed indignazione crescono nello stesso periodo ANCHE A SINISTRA

    Cosa succede a Sinistra? A sinistra il percorso dei meridionalisti , non è di lenta crescita interiore, (ON. nel '60, Vitale dopo, Manna dopo) ma è di rottura, Emblematica la rottura col PCI di Ciano o lo strappo meridionalista del duo Zitara Tassoni. Infatti a sinistra la corrente meridionalista è istituzionalizzata (la sinistra storica volle il risorgimento), I Saraceno o i Villari o i Giacobini vari, sanno tutto sul sud arretrato, ma quando qualcuno gli domanda perchè si è arrivato a questo punto la risposta era: "Era necessario, ora però stiamo studiando come ricolmare il gap" e via con la cassa del mezzogiorno. Nulla a che vedere con quello che oggi chiamiamo meridionalismo. Niente revisionismo storico, niente orgoglio brigantesco, nessun approfondimento storico economico.(e vorrei vedere, come giustificare economicamente il risorgimento, per noi del sud?). a QUESTO PUNTO l'avvento del revisionismo storico risorgimentale in alcuni esplode. Molti restano però, nelle vari istituzioni per interessi vari, pochi incominciamo a lavorare per il meridionalismo che conosciamo.

    Da questi due tronconi escono inizialmente due fasi distinte. Chi viene da destra, più facilmente dice "sono più meridionalista che di destra", Chi viene da sinistra, proprio perchè proveniente da una posizione culturale vincente allora, dice ancora "sono prima di sinistra e poi anche meridionalista".

    Solo negli ultimi 12 anni LE CARTE SI INCOMINCIANO A MISCHIARE. Nascono i meridionalisti è basta(2). (la generazione successiva alla mia) Per la sinistra parlare del passato, NON è PIù TABù, e per la destra , non solo più, quella neo-fascista, Garibaldi non è un eroe. Quindi proprio su GARIBALDI C'è la LINEA DI DEMARCAZIONE IDENTITARIA. Da una parte ci saranno la vecchia destra-sinistra pro, e dall'altra "altro" (lega-Cattolicitradizionalisti-Antimassoi-revisionisti storici-meridionalisti vari). Questo altro è in via di definizione.

    Ma la corrente identitaria, interno a questo "altro" invece della "storia" come revisionismo, ha privilegiato la storia come analisi delle ragioni storiche (sociali-geopolitiche-interazionali). Da questa analisi e non da nostalgie fasciste o di regime che rinasce una "simpatia". Mi spiego, al meridionalista identitario, non glie ne frega niente del Duce, del saluto fascista o della marcia su Roma. (La mistica fascista lo lascia indifferente, in questo è lontanissimo dal neo-fascimo) Ma constatato che le "forze" contro cui combatteva il fascismo erano le stesse che determinarono l'unità d'Italia, se non simpatia, un poco di rispetto c'è l'ha! (più o meno è lo stesso ragionamento che fanno alcuni meridionalisti sulla lega).
    Aggiungi che per un “fascista” del sud è facile constatare che se abbiamo l’ABC delle infrastrutture, lo dobbiamo ai Borbone o al Fascismo e ritrovi un nuovo accostamento.


    Ecco dove si rincontrano, nei nemici comuni, e nell’analisi della realtà. Sempre di più, però, soprattutto col neo-fascismo il meridionalismo si allontana nelle intenzioni e negli scopi. Nel neo-Fascismo prevale la corrente “nazionale” in risposta alla globalizzazione? Noi andiamo verso le piccole patrie e l’impero Europeo. Il neo fascismo si scontra all’interno della nazione nel dover parlare a due contesti diversissimi con le stesse parole. Noi abbiamo un “Targhet” più omogeneo. Nello scontro fra globale e locale, noi abbiamo una possibilità su due, loro sono perdenti in entrambi i casi. I neo-fascisti hanno un’ideologia, il meridionalismo ha una pratica ecc ecc.
    Su molti temi il meridionalismo si trova d’accordo con una parte del fascismo (non del neo-fascismo). Ma solo la mala fede, può far coincidere UNA PARTE COL TUTTO.

    Ho approfondito l’analisi (vista da sinistra) perché tu chiedevi del preciso accostamento. Me se i nostri nemici avessero vantaggio a spacciare il meridionalismo per sinistrorso (tipo sono comunisti perché parlano male di agnelli e Cavour) e dovrei spiegarti la cosa Vista da destra a sinistra. Potrei dirti che quasi tutti i meridionalisti che io conosco, si sono formati sui testi di Zitara-Ciano, quindi una componente sociale , (che storicamente si collega a Gramsci e revisionisticamente si ricollega a quello che disse Marx di Garibaldi o sulla banca di Inghilterra, che politicamente vede la destra-lega, col sangue agli occhi……) E INNEGABILE. Il meridionalismo è pienamente d’accordo con una parte della sinistra. Ma solo la malafede può spacciare Gramsci, per tutto il comunismo.




    , (1)ma dovrebbe valere solo per un elit degna di trascinare gli altri (il 70 % delle persone non se ne frega niente di niente e di nessuno, il 20 e più o meno coinvolta, o al massimo si "interessa" del 10% restante, coè l'elit, 9,5 sono venduti al regime ). Quindi se aspettiamo sempre gli altri siamo fritti.

    (2)Con due correnti distinte. Quella SOLO CULTURALE (sintetizzabile nel “ non siamo ancora pronti”) e quella anche POLITICA ( Basta che ci muvimmm!!!!) a sua volta divisa in quelli “da soli contro tutti” contrapposta a quelli “nel primo partito utile, basta che qualcuno di noi possa fare il politico di professione” .

  6. #16
    Civitella del Tronto
    Data Registrazione
    16 Apr 2008
    Messaggi
    2,715
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da nando- Visualizza Messaggio
    Il problema è come si sposa il fascismo=nazionalismo con il meridionalismo=indipendentismo?

    Caro Rif, cerco di fare un'analisi spicciola della situazione, ragionando sul sud continentale (Napoli in particolare)e non della Sicilia di cui so poco.

    Se il Fascismo è stato un coagulo di forze vincenti energeticamente è hanno avuto un elit all’altezza (rispetto al periodo storico e al contesto internazionale), il neo fascismo è stato un coagulo di forze perdenti, per le stesse ragioni e con l'aggiunta di un elit seria che mancava. All'interno di quelle forze perdenti stracolma di gente che non era "geneticamente" prevista dall'arco costituzionale si incominciò a "cercarla nuova", si trovò una storia da sbugiardare (il risorgimento), e dei valori da portare come coagulo ai “propri”, senza la concorrenza di forze al potere e quindi più forti (il tradizionalismo anti '99). Il meridionalismo a destra incontra dopo, ma molto dopo, "il separatismo". Lo stesso Manna le prime volte, non la prendeva in considerazione. In sintesi a destra si ragionava così: <Quest'Italia è stata fatta male, sta continuando peggio, dobbiamo migliorarla. Ridiscutere la storia, dare importanza a quell'Italia che doveva partire dal sud, ma che fu tradita, non dallo spirito nazionale, ma dai Savoia>. Ecco in sintesi sino al DOPO Manna-Barone. Successivamente si avrà l'identitarismo. Crolla il castelletto MSI e la corrente meridionalista va in fermento. Da quel fermento vano, però esce un principio, Si riafferma sempre di più il concetto che se il popolo meridionale non conosce la sua storia, il popolo non può svegliarsi. Teoria valida sia chiaro, ma non vale per tutto il popolo(1). Questa nuova strategia, che nasce, è un'ottima strategia culturale, ma non politica. Infatti spinge a più non posso sul Revisionaismo storico (facendolo divenire nostalgia o folklore) e trascura il presente. Incrociandosi di nuovo (sulla nostalgia dei bei tempi) con i Neo-Fascisti. Su questo punto anche se su posizioni diverse o diversissime, neo-fascisti e meridionalisti la "sentono", la "percepiscono" in maniera uguale. ECCO DOVE SI SPOSANO LE DUE COSE. NON PER VOLONTà DI SINGOLI UOMINI, MA PER UN "PROFONDO SENTIRE".
    Ma nostalgia ed indignazione crescono nello stesso periodo ANCHE A SINISTRA

    Cosa succede a Sinistra? A sinistra il percorso dei meridionalisti , non è di lenta crescita interiore, (ON. nel '60, Vitale dopo, Manna dopo) ma è di rottura, Emblematica la rottura col PCI di Ciano o lo strappo meridionalista del duo Zitara Tassoni. Infatti a sinistra la corrente meridionalista è istituzionalizzata (la sinistra storica volle il risorgimento), I Saraceno o i Villari o i Giacobini vari, sanno tutto sul sud arretrato, ma quando qualcuno gli domanda perchè si è arrivato a questo punto la risposta era: "Era necessario, ora però stiamo studiando come ricolmare il gap" e via con la cassa del mezzogiorno. Nulla a che vedere con quello che oggi chiamiamo meridionalismo. Niente revisionismo storico, niente orgoglio brigantesco, nessun approfondimento storico economico.(e vorrei vedere, come giustificare economicamente il risorgimento, per noi del sud?). a QUESTO PUNTO l'avvento del revisionismo storico risorgimentale in alcuni esplode. Molti restano però, nelle vari istituzioni per interessi vari, pochi incominciamo a lavorare per il meridionalismo che conosciamo.

    Da questi due tronconi escono inizialmente due fasi distinte. Chi viene da destra, più facilmente dice "sono più meridionalista che di destra", Chi viene da sinistra, proprio perchè proveniente da una posizione culturale vincente allora, dice ancora "sono prima di sinistra e poi anche meridionalista".

    Solo negli ultimi 12 anni LE CARTE SI INCOMINCIANO A MISCHIARE. Nascono i meridionalisti è basta(2). (la generazione successiva alla mia) Per la sinistra parlare del passato, NON è PIù TABù, e per la destra , non solo più, quella neo-fascista, Garibaldi non è un eroe. Quindi proprio su GARIBALDI C'è la LINEA DI DEMARCAZIONE IDENTITARIA. Da una parte ci saranno la vecchia destra-sinistra pro, e dall'altra "altro" (lega-Cattolicitradizionalisti-Antimassoi-revisionisti storici-meridionalisti vari). Questo altro è in via di definizione.

    Ma la corrente identitaria, interno a questo "altro" invece della "storia" come revisionismo, ha privilegiato la storia come analisi delle ragioni storiche (sociali-geopolitiche-interazionali). Da questa analisi e non da nostalgie fasciste o di regime che rinasce una "simpatia". Mi spiego, al meridionalista identitario, non glie ne frega niente del Duce, del saluto fascista o della marcia su Roma. (La mistica fascista lo lascia indifferente, in questo è lontanissimo dal neo-fascimo) Ma constatato che le "forze" contro cui combatteva il fascismo erano le stesse che determinarono l'unità d'Italia, se non simpatia, un poco di rispetto c'è l'ha! (più o meno è lo stesso ragionamento che fanno alcuni meridionalisti sulla lega).
    Aggiungi che per un “fascista” del sud è facile constatare che se abbiamo l’ABC delle infrastrutture, lo dobbiamo ai Borbone o al Fascismo e ritrovi un nuovo accostamento.


    Ecco dove si rincontrano, nei nemici comuni, e nell’analisi della realtà. Sempre di più, però, soprattutto col neo-fascismo il meridionalismo si allontana nelle intenzioni e negli scopi. Nel neo-Fascismo prevale la corrente “nazionale” in risposta alla globalizzazione? Noi andiamo verso le piccole patrie e l’impero Europeo. Il neo fascismo si scontra all’interno della nazione nel dover parlare a due contesti diversissimi con le stesse parole. Noi abbiamo un “Targhet” più omogeneo. Nello scontro fra globale e locale, noi abbiamo una possibilità su due, loro sono perdenti in entrambi i casi. I neo-fascisti hanno un’ideologia, il meridionalismo ha una pratica ecc ecc.
    Su molti temi il meridionalismo si trova d’accordo con una parte del fascismo (non del neo-fascismo). Ma solo la mala fede, può far coincidere UNA PARTE COL TUTTO.

    Ho approfondito l’analisi (vista da sinistra) perché tu chiedevi del preciso accostamento. Me se i nostri nemici avessero vantaggio a spacciare il meridionalismo per sinistrorso (tipo sono comunisti perché parlano male di agnelli e Cavour) e dovrei spiegarti la cosa Vista da destra a sinistra. Potrei dirti che quasi tutti i meridionalisti che io conosco, si sono formati sui testi di Zitara-Ciano, quindi una componente sociale , (che storicamente si collega a Gramsci e revisionisticamente si ricollega a quello che disse Marx di Garibaldi o sulla banca di Inghilterra, che politicamente vede la destra-lega, col sangue agli occhi……) E INNEGABILE. Il meridionalismo è pienamente d’accordo con una parte della sinistra. Ma solo la malafede può spacciare Gramsci, per tutto il comunismo.




    , (1)ma dovrebbe valere solo per un elit degna di trascinare gli altri (il 70 % delle persone non se ne frega niente di niente e di nessuno, il 20 e più o meno coinvolta, o al massimo si "interessa" del 10% restante, coè l'elit, 9,5 sono venduti al regime ). Quindi se aspettiamo sempre gli altri siamo fritti.

    (2)Con due correnti distinte. Quella SOLO CULTURALE (sintetizzabile nel “ non siamo ancora pronti”) e quella anche POLITICA ( Basta che ci muvimmm!!!!) a sua volta divisa in quelli “da soli contro tutti” contrapposta a quelli “nel primo partito utile, basta che qualcuno di noi possa fare il politico di professione” .

    Caro Nando,
    oggi hai dato l'ennesima riprova che tu puoi essere un leader, il nostro leader.
    Ti ringrazio per questa spiegazione, che altrimenti avrei trovato con difficoltà. Mi sembra di aver capito, sintetizzando per brevità, che gli identitaristi sono "amici dei nemici dei nostri nemici". Ormai credo sia chiara e lampante la mia lontananza ideologica sia dalla destra che dalla sinistra e che sono uno di quei pochi identitaristi meridionalisti che non è nato dalle letture di Zitara o di Ciano (spero non sia un demerito). Le cose che mi muovono verso questa causa sono l'amore per la mia Terra e per la nostra Storia e sono felice che se ne possa parlare serenamente su questo forum. Mi sento di darti un umile consiglio, stiamo attenti a non mitizzare al rovescio certe posizioni poco chiare. Cerchiamo di fare un Revisionismo Storico sui fatti e non storiografico sulle simpatie o le libere interpretazioni. Prendiamo le distanze da situazioni passate e presenti, che presentino ambiguità interpretative, così da non dare appiglio ai nostri delatori.

  7. #17
    Gaeta resiste ancora!
    Data Registrazione
    05 Dec 2005
    Località
    Nvceria Constantia
    Messaggi
    7,427
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Rif. Borbonica Visualizza Messaggio
    Il mio voleva essere un confronto di tipo storico e non ideologico. Non vi è dubbio alcuno che nel ventennio Fascista ci furono opere meritorie (ma altrettante furono nefaste, come la creazione del mito garibardo risorgimentale). Il problema è come si sposa il fascismo=nazionalismo con il meridionalismo=indipendentismo?
    Sull'ultima parte ti ha risposto Nando, chi meglio di lui.
    Prima mi pareva di averti risposto basandomi sulla storia e non sull'ideologia, poi quale ideologia, scusami?

    Per quanto riguarda il fascismo, magari e le sue cose nefeste si fossero fermate alla mitizzazione di garibaldi, mitizzazione che va BENISSIMO a TUTTO l'arco costituzionale tranne ai cattolici tradizionalisti.
    E se mi cosenti la sua mitizzazione è avvenuta SUBITO qnd lui era in vita ad opera della massoneria inglese e di Mazzini e della sua cricca, poi gonfiatadagli "storici" sabaudi che hanno raccontato che 1089 desaparesidos hanno conquistato un Regno di centomila soldati... era chiaramente una balla consapevole!


    Ma credo proprio che le cose veramente nefaste del fascismo siano state: le stupide guerre coloniali, le leggi razziali, la seconda guerra mondiale, oltre naturalmente l'instaurazione di una dittatura e se mi consentite non l'avermadato a casa i saboia!

  8. #18
    Registered User
    Data Registrazione
    22 Jan 2006
    Messaggi
    262
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da nando- Visualizza Messaggio
    Il problema è come si sposa il fascismo=nazionalismo con il meridionalismo=indipendentismo?

    Caro Rif, cerco di fare un'analisi spicciola della situazione, ragionando sul sud continentale (Napoli in particolare)e non della Sicilia di cui so poco.

    Se il Fascismo è stato un coagulo di forze vincenti energeticamente è hanno avuto un elit all’altezza (rispetto al periodo storico e al contesto internazionale), il neo fascismo è stato un coagulo di forze perdenti, per le stesse ragioni e con l'aggiunta di un elit seria che mancava. All'interno di quelle forze perdenti stracolma di gente che non era "geneticamente" prevista dall'arco costituzionale si incominciò a "cercarla nuova", si trovò una storia da sbugiardare (il risorgimento), e dei valori da portare come coagulo ai “propri”, senza la concorrenza di forze al potere e quindi più forti (il tradizionalismo anti '99). Il meridionalismo a destra incontra dopo, ma molto dopo, "il separatismo". Lo stesso Manna le prime volte, non la prendeva in considerazione. In sintesi a destra si ragionava così: <Quest'Italia è stata fatta male, sta continuando peggio, dobbiamo migliorarla. Ridiscutere la storia, dare importanza a quell'Italia che doveva partire dal sud, ma che fu tradita, non dallo spirito nazionale, ma dai Savoia>. Ecco in sintesi sino al DOPO Manna-Barone. Successivamente si avrà l'identitarismo. Crolla il castelletto MSI e la corrente meridionalista va in fermento. Da quel fermento vano, però esce un principio, Si riafferma sempre di più il concetto che se il popolo meridionale non conosce la sua storia, il popolo non può svegliarsi. Teoria valida sia chiaro, ma non vale per tutto il popolo(1). Questa nuova strategia, che nasce, è un'ottima strategia culturale, ma non politica. Infatti spinge a più non posso sul Revisionaismo storico (facendolo divenire nostalgia o folklore) e trascura il presente. Incrociandosi di nuovo (sulla nostalgia dei bei tempi) con i Neo-Fascisti. Su questo punto anche se su posizioni diverse o diversissime, neo-fascisti e meridionalisti la "sentono", la "percepiscono" in maniera uguale. ECCO DOVE SI SPOSANO LE DUE COSE. NON PER VOLONTà DI SINGOLI UOMINI, MA PER UN "PROFONDO SENTIRE".
    Ma nostalgia ed indignazione crescono nello stesso periodo ANCHE A SINISTRA

    Cosa succede a Sinistra? A sinistra il percorso dei meridionalisti , non è di lenta crescita interiore, (ON. nel '60, Vitale dopo, Manna dopo) ma è di rottura, Emblematica la rottura col PCI di Ciano o lo strappo meridionalista del duo Zitara Tassoni. Infatti a sinistra la corrente meridionalista è istituzionalizzata (la sinistra storica volle il risorgimento), I Saraceno o i Villari o i Giacobini vari, sanno tutto sul sud arretrato, ma quando qualcuno gli domanda perchè si è arrivato a questo punto la risposta era: "Era necessario, ora però stiamo studiando come ricolmare il gap" e via con la cassa del mezzogiorno. Nulla a che vedere con quello che oggi chiamiamo meridionalismo. Niente revisionismo storico, niente orgoglio brigantesco, nessun approfondimento storico economico.(e vorrei vedere, come giustificare economicamente il risorgimento, per noi del sud?). a QUESTO PUNTO l'avvento del revisionismo storico risorgimentale in alcuni esplode. Molti restano però, nelle vari istituzioni per interessi vari, pochi incominciamo a lavorare per il meridionalismo che conosciamo.

    Da questi due tronconi escono inizialmente due fasi distinte. Chi viene da destra, più facilmente dice "sono più meridionalista che di destra", Chi viene da sinistra, proprio perchè proveniente da una posizione culturale vincente allora, dice ancora "sono prima di sinistra e poi anche meridionalista".

    Solo negli ultimi 12 anni LE CARTE SI INCOMINCIANO A MISCHIARE. Nascono i meridionalisti è basta(2). (la generazione successiva alla mia) Per la sinistra parlare del passato, NON è PIù TABù, e per la destra , non solo più, quella neo-fascista, Garibaldi non è un eroe. Quindi proprio su GARIBALDI C'è la LINEA DI DEMARCAZIONE IDENTITARIA. Da una parte ci saranno la vecchia destra-sinistra pro, e dall'altra "altro" (lega-Cattolicitradizionalisti-Antimassoi-revisionisti storici-meridionalisti vari). Questo altro è in via di definizione.

    Ma la corrente identitaria, interno a questo "altro" invece della "storia" come revisionismo, ha privilegiato la storia come analisi delle ragioni storiche (sociali-geopolitiche-interazionali). Da questa analisi e non da nostalgie fasciste o di regime che rinasce una "simpatia". Mi spiego, al meridionalista identitario, non glie ne frega niente del Duce, del saluto fascista o della marcia su Roma. (La mistica fascista lo lascia indifferente, in questo è lontanissimo dal neo-fascimo) Ma constatato che le "forze" contro cui combatteva il fascismo erano le stesse che determinarono l'unità d'Italia, se non simpatia, un poco di rispetto c'è l'ha! (più o meno è lo stesso ragionamento che fanno alcuni meridionalisti sulla lega).
    Aggiungi che per un “fascista” del sud è facile constatare che se abbiamo l’ABC delle infrastrutture, lo dobbiamo ai Borbone o al Fascismo e ritrovi un nuovo accostamento.


    Ecco dove si rincontrano, nei nemici comuni, e nell’analisi della realtà. Sempre di più, però, soprattutto col neo-fascismo il meridionalismo si allontana nelle intenzioni e negli scopi. Nel neo-Fascismo prevale la corrente “nazionale” in risposta alla globalizzazione? Noi andiamo verso le piccole patrie e l’impero Europeo. Il neo fascismo si scontra all’interno della nazione nel dover parlare a due contesti diversissimi con le stesse parole. Noi abbiamo un “Targhet” più omogeneo. Nello scontro fra globale e locale, noi abbiamo una possibilità su due, loro sono perdenti in entrambi i casi. I neo-fascisti hanno un’ideologia, il meridionalismo ha una pratica ecc ecc.
    Su molti temi il meridionalismo si trova d’accordo con una parte del fascismo (non del neo-fascismo). Ma solo la mala fede, può far coincidere UNA PARTE COL TUTTO.

    Ho approfondito l’analisi (vista da sinistra) perché tu chiedevi del preciso accostamento. Me se i nostri nemici avessero vantaggio a spacciare il meridionalismo per sinistrorso (tipo sono comunisti perché parlano male di agnelli e Cavour) e dovrei spiegarti la cosa Vista da destra a sinistra. Potrei dirti che quasi tutti i meridionalisti che io conosco, si sono formati sui testi di Zitara-Ciano, quindi una componente sociale , (che storicamente si collega a Gramsci e revisionisticamente si ricollega a quello che disse Marx di Garibaldi o sulla banca di Inghilterra, che politicamente vede la destra-lega, col sangue agli occhi……) E INNEGABILE. Il meridionalismo è pienamente d’accordo con una parte della sinistra. Ma solo la malafede può spacciare Gramsci, per tutto il comunismo.




    , (1)ma dovrebbe valere solo per un elit degna di trascinare gli altri (il 70 % delle persone non se ne frega niente di niente e di nessuno, il 20 e più o meno coinvolta, o al massimo si "interessa" del 10% restante, coè l'elit, 9,5 sono venduti al regime ). Quindi se aspettiamo sempre gli altri siamo fritti.

    (2)Con due correnti distinte. Quella SOLO CULTURALE (sintetizzabile nel “ non siamo ancora pronti”) e quella anche POLITICA ( Basta che ci muvimmm!!!!) a sua volta divisa in quelli “da soli contro tutti” contrapposta a quelli “nel primo partito utile, basta che qualcuno di noi possa fare il politico di professione” .

    GRAZIE analisi sociopolitica di altissimo livello. Bravo.

 

 
Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Discussioni Simili

  1. 7 settembre 2010 150° di garibardo a napoli
    Di giopizzetto nel forum Regno delle Due Sicilie
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 08-09-10, 22:22
  2. Risposte: 28
    Ultimo Messaggio: 11-09-08, 19:46
  3. Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 16-07-08, 08:52
  4. [Indymedia] Fascismo ? Fascismo è tutto!
    Di Slevin_K nel forum Destra Radicale
    Risposte: 13
    Ultimo Messaggio: 22-09-05, 20:25
  5. Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 16-09-03, 11:01

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito