presto aumento tassa immondizie a Palermo

[pietroancona]

la tasse immondizia è stata aumentata del 75 per cento l'anno scorso., Ora si annunzia un ulteriore aumento di almeno altro cinquanta per cento. La gente viene spinta verso la rivolta per mantenere le pesanti bardature dell'AMIA Spa
privatizzata, gestita con criteri privatistici ma a totale finanziamento pubblico.

Naturalmente di raccolta differenziata manco a parlarne....

La destra sta portando le tasse locali con le privatizzazioni a livelli intollerabili.
http://palermo.repubblica.it/dettagl...5744?ref=rephp

[El_Manta]

la tasse immondizia è stata aumentata del 75 per cento l'anno scorso., Ora si annunzia un ulteriore aumento di almeno altro cinquanta per cento. La gente viene spinta verso la rivolta per mantenere le pesanti bardature dell'AMIA Spa
privatizzata, gestita con criteri privatistici ma a totale finanziamento pubblico.

Naturalmente di raccolta differenziata manco a parlarne....

La destra sta portando le tasse locali con le privatizzazioni a livelli intollerabili.
http://palermo.repubblica.it/dettagl...5744?ref=rephp

Quanto si paga attualmente?

[phantomxk9]

Qui i partiti del PDL sono i capo' della situazione, fanno e sfanno quello che vogliono e gli invertebrati palermitani subiscono senza fiatare... per ovvi motivi.

Se avesse fatto Prodi il 50% di quel che ha fatto Cammarata avremmo avuto i forconi in piazza...

[Neva]

la tasse immondizia è stata aumentata del 75 per cento l'anno scorso., Ora si annunzia un ulteriore aumento di almeno altro cinquanta per cento.

i palermitani pagano sempre di più per avere una città sempre più sporca !!!

[Neva]

Famiglie, negozi e scuole
così peserà la stangata Tarsu

Per una casa di 100 metri quadrati si passa dai 165 euro del 2005 ai 370 euro del 2009
di Claudia Brunetto e Isabella Napoli


In quattro anni la tassa sulla spazzatura per i palermitani è quasi triplicata. Se fino al 2005, infatti, una famiglia proprietaria di una casa di circa cento metri quadrati spendeva all´anno 165 euro, e nel 2006 dopo l´aumento del 75 per centro ne pagava 288,82, con l´entrata in vigore del rincaro del 30 per cento previsto per il prossimo anno, arriverebbe a versare una quota annua di 370 euro. È l´effetto della nuova stangata annunciata dall´amministrazione comunale che è pronta a varare l´aumento della tassa per far fronte ai debiti dell´Amia.

Il provvedimento dovrebbe arrivare in giunta fra una decina di giorni. Ma An frena («Chiediamo al sindaco di scongiurare qualsiasi aumento», dice Enzo Fragalà) e l´opposizione annuncia battaglia. «Non possiamo accettare - dicono Ninni Terminelli e Maurizio Pellegrino, consiglieri comunali del Pd - che i cittadini vengano ulteriormente vessati con l´aumento di una tassa che serve a ripianare i debiti dell´Amia». Ma, se il provvedimento andrà in porto, quanto peserà su famiglie, imprese e commercianti? Franco Corselli, pensionato, che abita in una casa di 120 metri quadrati in via Alcide De Gasperi, nel 2009 si troverà a pagare 110 euro in più di tassa sull´immondizia rispetto a quanto pagava nel 2005: «Già nel 2006 - dice Corselli - siamo arrivati a 2,27 euro al metro quadrato - adesso l´aumento mi sembra assolutamente ingiustificato. Il servizio è pessimo. Io raccolgo il vetro e poi per trovare una campana della differenziata devo girare la città».

I costi sono elevati anche per i commercianti. Un esercizio commerciale di 80 metri quadrati passa dai 525,20 euro che pagava nel 2002 ai 919,10 che paga attualmente e passerebbe a pagare ben 1.378,65 euro dal prossimo anno. «Ho un negozio di 100 metri quadri - spiega Maurizio Calaciura, titolare di Mc Impianti, un punto vendita di elettrodomestici - nel 2006 pagavo 557 euro, nel 2007 con l´aumento del 75 per cento 950 euro e ora mi appresto a pagare 1.235 euro». Un esercizio alimentare di 130 metri quadri pagava nel 2006 1.100 euro, nel 2007 1.350 fino a 1.755 euro con il preannunciato aumento del 30 per cento.



«Alla tassa comunale - spiega Nino Buscemi, titolare di un panificio in piazza Europa e presidente dei panificatori Confartigianato - devo aggiungere 200 euro l´anno per lo smaltimento dei rifiuti speciali, come l´olio esausto». Penalizzate le grandi superfici. Il Centro I Leoni della catena Center Gross Euronics, di via Pietratagliata, pagava fino all´anno scorso 50 mila euro per 4000 metri quadri. Con la stangata, rischia di pagare 65 mila euro. Per qualcuno, la prospettiva di un aumento è una stangata che mette a rischio i livelli occupazionali. Tanto per fare un esempio, Fiat Center Palermo nel 2006 pagava 96 mila euro, nel 2007 170 mila e nel 2009, se l´aumento sarà del 30 per cento, pagherà 221 mila euro. «È una tassa insostenibile - denuncia Edoardo Governale, direttore del Fiat Center e vicepresidente della sezione concessionari Confindustria - in un periodo in cui la flessione del mercato è del 20 per cento. A questi costi si aggiungono quelli per i rifiuti speciali, che si aggirano attorno ai 25 mila euro ad azienda e che affidiamo a ditte esterne. Già alcune aziende del settore hanno cominciato a licenziare personale. Ecco perché mercoledì prossimo, ci riuniamo per discutere quali percorsi concordare con il Comune di Palermo».

La stangata colpisce anche le scuole che a differenza di quanto accade nel resto d´Italia devono versare il tributo. Fino al 2006, per esempio, l´istituto professionale Einaudi pagava 2,92 al metro quadrato e dal 2007 la cifra è salita a 5,11 euro. Con il trenta per cento in più nel 2009 pagherebbe 6,70 euro al metro quadrato. Il tutto moltiplicato per i 2.262 metri quadrati della superficie totale della scuola: 15 mila e 155 euro di Tarsu all´anno.

«È una spesa che incide moltissimo - dice Andrea Gibaldi, segretario della scuola - quasi il cinquanta per cento dei fondi che abbiamo a disposizione dalla Provincia e che servirebbero per la manutenzione della struttura. In questa ottica la Tarsu va a discapito della sicurezza della scuola. Dovremmo pagare eventualmente come una civile abitazione. Per questo sulla scia di quanto hanno fatto gli albergatori, abbiamo fatto ricorso alla commissione tributaria». Dal 2004, infatti, l´ottanta per cento delle strutture ricettive della città ha impugnato le cartelle della Tarsu e di fatto non versa il tributo al Comune: «Da tempo - dice Nicolò Farruggio, presidente dell´associazione albergatori Federalberghi Palermo e titolare del Massimo Plaza e dell´hotel Posta - abbiamo chiesto all´amministrazione di essere equiparati alle civili abitazioni, soprattutto a fronte di un tangibile calo del flusso turistico».
(16 novembre 2008
http://palermo.repubblica.it/dettagl...-Tarsu/1546784