Crisi: Prodi, Italia Non e' Grecia Grazie a Me e a Padoa Schioppa

[brunik]

Crisi: Prodi, Italia Non e' Grecia Grazie a Me e a Padoa Schioppa - Yahoo! Notizie

(ASCA) - Roma, 10 mag - Se l'Italia di oggi ''non e' come la Grecia'' lo si deve a quel ''durissimo risanamento dei conti pubblici'' fatto dal ministro dell'Economia del governo Prodi, Tommaso Padoa Schioppa. Lo afferma lo stesso Romano Prodi, che in un colloquio con l'Unita' spiega che la crisi greca ''era perfettamente gestibile, purche' ci fosse da parte delle istituzioni europee e dei governi la piena consapevolezza che bisognava agguantarla in tempo, gestirla con tempestivita'''. Le ''incertezze'' invece, rileva l'ex premier, ''hanno via via peggiorato la situazione''. Secondo Prodi quindi un problema di ''dimensioni circoscritte'' ha provocato ''le peggiori conseguenze possibili sconvolgendo i mercati azionari e obbligazionari di tutta Europa''. Prodi nota che anche i 'no' arrivati in queste ore da Londra ''non possono far del bene''. Per l'ex presidente del Consiglio ''non e' stato bello che dovesse intervenire Obama per convincere un europeo a fare la propria parte''. Tutti adesso, conclude Prodi, devono meditare sul fatto che ''il ruolo dell'Europa non puo' ritornare a essere centrale solo quando esplodono i problemi'' e rendersi conto della necessita' di quella ''cabina di regia sull'economia comunitaria'' che lo stesso ex premier propone da anni.

[brunik]

Prodi-boom > ISTAT: sorpresa, con la finanziaria scendono sia tasse che spese.

[Marximiliano]

Adesso che lo dice il tuo amico Prodi che l'Italia non è in pericolo, puoi dormire sonni tranquilli pure tu

[gcosta]

non so ancora se compatirti...... o deriderti

[brunik]

Prodi-boom > L'Ocse promuove l'Italia: risanamento senza precedenti !!!-

[gcosta]

Prodi-boom > L'Ocse promuove l'Italia: risanamento senza precedenti !!!-

ti hanno lavato il cervello??

[brunik]

Prodi-boom > Prodiboom!! Il FMI alza il PIL e taglia il deficit!!-

Italia, Fmi alza Pil 2007 a 1,8%, taglia deficit a 2,2% Pil

WASHINGTON (Reuters) - Nel suo rapporto semestrale il Fondo monetario internazionale migliora decisamente le previsioni sull'Italia, alzando le attese di crescita per quest'anno e il prossimo e indicando un deficit a fine 2007 più basso rispetto alle ultime previsioni governative.

L'Fmi torna però a chiedere che i progressi fatti in termini di consolidamento di bilancio grazie a un aumento del gettito fiscale siano affiancati da un più stretto controllo della spesa pubblica . E ricorda che l'invecchiamento della popolazione pone sfide di lungo termine a tutti i paesi del G7.

Per l'Italia il World economic outlook (Weo) pubblicato stamane indica una crescita di 1,8% per quest'anno, rispetto all'1,3% del Weo di settembre 2006. La previsione sul Pil 2008 viene alzata a sua volta a 1,7% dall'1,4% dell'autunno scorso.

Nella relazione unificata il governo ha indicato una crescita 2007 al 2%, seguita da una decelerazione a 1,7% l'anno prossimo.

All'interno della zona euro, dopo essere rimasta indietro rispetto a un'espansione tedesca di quasi il 3% nel 2006 affiancando sostanzialmente quella francese del 2%, quest'anno l'Italia dovrebbe allinearsi alla crescita tedesca, con un risultato di poco inferiore a quello francese visto al 2%.

Il Fondo, infatti, spiega nel secondo capitolo del Weo che nel 2006 la Germania è stata la principale locomotiva della crescita della zona euro, spinta da export, investimenti e consumi, mentre "la crescita in Francia e Italia è stata un po' più debole e più dipendente dai consumi, che hanno trovato un sostegno in un aumento dell'occupazione".


DEFICIT 2007 PIÙ BASSO DI STIME GOVERNO

"L'espansione attuale ha fornito il contesto per alcuni progressi verso il necessario consolidamento fiscale, ma ci si chiede se sia stato fatto abbastanza" scrive l'Fmi, parlando della zona euro nel suo insieme.

Il Fondo nota che il Patto di stabilità riformato ha funzionato correttamente e che tutti i paesi sotto procedura per deficit eccessivo hanno riportato il disavanzo sotto il 3% del Pil, indicando che il deficit italiano è rimasto sopra questa soglia nel 2006 solo a causa di voci una-tantum.

Secondo l'Fmi quest'anno l'Italia taglierà il disavanzo al 2,2% del Pil, addirittura sotto il 2,3% stimato dal governo. Lo scorso settembre il Weo definiva "particolarmente difficile" la situazione dei conti italiani e considerava la possibilità di un disavanzo al 2,8% nel 2007 solo con riforme strutturali.

Per il deficit/Pil 2008 il 2,3% della stima governativa si confronta con il 2,4% del Fondo.

Per l'organismo internazionale il debito dovrebbe scendere quest'anno a 106% del Pil da 106,8% del 2006. La nuova stima di Washington è migliorativa rispetto a quella di settembre mentre supera leggermente il 105,4% dell'ultima previsione del governo.

Il Fondo richiama l'Italia e gli altri paesi europei a non fare affidamento solo sul sorprendente aumento del gettito.

Germania e Italia si sono basate soprattutto "su una brillante crescita del gettito, piuttosto che su un più stringente controllo della spesa", nota il Fondo.

In generale nella zona euro "l'ambizione [del consolidamento di bilancio] appare piuttosto limitata dato il ritmo della ripresa ciclica e le pressioni che si addensano a causa dell'invecchiamento [della popolazione], e considerando che alcuni paesi sono ancora lontani dai loro obiettivi di medio termine". Per l'Italia l'obiettivo di medio termine è il pareggio di bilancio indicato dal governo al 2011.

In particolare il Fondo cita l'Italia, insieme a Stati Uniti e Giappone, tra i paesi che devono porre maggiore attenzione al contenimento della dinamica della spesa pubblica per consolidare il bilancio.

"Ulteriori e sostenuti progressi verso il consolidamento di bilancio sembrano particolarmente importanti negli Stati Uniti..., in Giappone... e in Italia, dove la crescita modesta e una competitività che si indebolisce aumentano i timori riguardo alla sostenibilità di bilancio".

Senza citare un paese specifico, il Fondo dice che progressi sostenuti verso il consolidamento di bilancio dipenderanno dall'avanzamento delle riforme che mirano a contenere la spesa sanitaria e pensionistica e a evitare un'erosione delle entrate dello Stato.

Quanto infine alle prospettive di inflazione, le attese del Fondo sono di una media annua di 2,1% quest'anno e 2,0% il prossimo, mentre per il tasso di disoccupazione lo scenario è di una stabilità a 6,8% quest'anno e il prossimo.
mercoledì, 11 aprile 2007

[brunik]

Prodi-boom > Standing ovation della Commissione Europea a Tommaso Padoa Schioppa !!-

Ue ha registrato risultati positivi conti Italia- Padoa

BRUXELLES (Reuters) - Il Commissario europeo agli affari monetari, Joaquin Almunia, "ha registrato i risultati molto positivi" dei conti italiani illustrati dal ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, durante un bilaterale tenutosi prima della riunione odierna dell'Eurogruppo.

La Commissione europea si pronuncerà sullo stato delle finanze pubbliche dei paesi e sulla linea di politica di bilancio da adottare solo dopo le previsioni di primavera attese a inizio maggio, ha precisato il ministro.

"Per il momento Almunia ha registrato i risultati molto positivi contenuti nella relazione di cassa e ha ricordato ovviamente i quattro punti della raccomandazione approvata dal Consiglio", ha spiegato Padoa-Schioppa.

"E' stato un incontro utile", ha aggiunto precisando che non aveva uno scopo determinato, ma è servito per illustrare "gli ultimi sviluppi della situazione italiana, i dati e l'analisi della relazione unificata e la linea di policy prospettata nella nota introduttiva".

Da parte sua il Commissario europeo, durante la conferenza stampa conclusiva dell'incontro dell'Eurogruppo, ha ricordato che l'Italia deve proseguire la correzione anche oltre il 2007, anno in cui è atteso il rientro del disavanzo entro il 3% del Pil, riducendo l'indebitamento netto di 0,5 punti percentuali anche nel 2008.

E' una correzione possibile ma non difficile, ha detto Almunia, che ha fatto le proprie congratulazioni all'Italia per i buoni risultati conseguiti ma ha anche esortato a non abbandonare lo sforzo di adeguamento del sistema pensionistico.

ACCORDO INFORMALE SU PAREGGIO BILANCIO IN 2010 PAESI UEM

All'interno dell'Eurogruppo, ha riferito Padoa-Schioppa, si è raggiunta una sorta di decisione informale sulla proposta francese di applicare ai singoli paesi e non solo alla zona euro nel suo complesso l'obiettivo di un bilancio in pareggio nel 2010.

Per l'Italia, ha spiegato Padoa-Schioppa, "l'obiettivo del 2010 - che è stato evocato, non è una decisione operativa - è in linea con il profilo del Dpef che dava il debito sotto il 100% del Pil nel 2011 e il bilancio in pareggio".

Il Dpef varato dal governo a luglio scorso indicava il deficit/Pil allo 0,6% nel 2010 e allo 0,1% nel 2011.

Sul tema della destinazione del gettito fiscale in eccesso, il ministro ha rinviato alla nota introduttiva alla relazione unificata sulla finanza pubblica, aggiungendo che "è difficile capire quando si naviga cosa è strutturale".

Poiché il beneficio di entrate fiscali superiori al previsto accomuna vari paesi europei, sul tema Padoa Schioppa ha anticipato "un approfondimento tecnico della Commissione basato su studi comparatistici" volto a identificare la componente strutturale dei maggiori introiti.

Padoa-Schioppa ha aperto la conferenza stampa ricordando la figura dell'ex ministro Beniamino Andreatta, scomparso oggi, definendolo "uno dei grandi italiani che ho conosciuto".

[Saviano]

non so se sia vero ma .....a leggere le reazioni scomposte dei devoti che non sanno come ribattere se non con le solite stupidaggini, mi viene da pensare che si, sia vero .....
però chiedo, se l'italia non è la grecia per merito di prodi ......di chi è il merito se in questi ultimi due anni siamo arrivati ad assomigliarci molto?

[Marximiliano]

Diciamo che non si ha voglia di ripetervi le stesse cose per 50 volte in 50 thread diversi, visto che vi entra da un orecchio e vi esce dall'altro e andare a recuperare dati su e giù per la rete costa tempo