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14Aprile2008
FIORONI, CHI VOLEVA SUONARE VELTRONI E' STATO SUONATO
"Villari deve decidere se intende passare con la maggioranza o rispettare le regole. Se ritiene di dover presiedere la Vigilanza contro l'intesa tra maggioranza e opposizione e' una scelta che lo pone fuori dal Pd e dalle opposizioni". E' chiara e netta la posizione di Beppe Fioroni nei confronti di Riccardo Villari, che a tutt'ora non ha ancora rassegnato le dimissioni da presidente della commissione di Vigilanza Rai. Intervistato da Youdem Tv, poi, Fioroni difende la linea seguita dal segretario Walter Veltroni e afferma: "Non e' vero" che nella partita Vigilanza ci siano state "manovre" contro il leader. Ricostruzioni "verosimili ma non vere, che facevano pensare a varie teorie del complotto. Alcune dichiarazioni hanno fatto pensare che qualcuno si mettesse a giocare nelle ambiguita' dei grigi e delle cose non dette, una partita con poca chiarezza e con poca trasparenza". In ogni caso, "se qualcuno avesse pensato di fare questo comunque non e' riuscito a farlo. Mi auguro che non sia vero e sono certo che non e' vero, ma se qualcuno ci avesse pensato ha fatto la fine dei pifferi di montagna che vennero per suonare e furono suonati. Io credo che l'hanno fatto una volta e non lo faranno mai piu'". Anche perche', aggiunge, Veltroni "ha dimostrato con chiarezza che quando si tiene una linea chiara e trasparente e non si da' spazio a elementi di inciucio, trasformismo o accordi sotto banco, si riesce in operazioni importanti. E' riuscito a tenere compatta l'opposizione, ha fatto una scelta di qualita' nell'interesse del paese e ha trovato una intesa con la maggioranza. A dimostrazione che la chiarezza e la coerenza pagano. Quando ci si mette a fare le politiche grigie diventa un grigiore la politica".
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