"Il Nord Europa con Francia e Germania Roma e il Sud vadano con la Grecia"

[Dragonball]

GEOGRAFIA ECONOMICA
"Il Nord Europa con Francia e Germania
Roma e il Sud vadano con la Grecia"
Il settimanale britannico The Economist 'ridisegna' l'Europa spostando i Paesi per affinità. Per l'Italia adotta una divisione a metà, unendo il Settentrione ai Paesi più evoluti, sotto l'egida del Doge di Venezia, e abbandonando alla deriva "il Regno delle Due Sicilie, soprannominato Bordello"di ROSARIA AMATO


ROMA - L'Italia contribuirà con 5,5 miliardi agli aiuti per la Grecia, sprofondata nel dissesto finanziario, eppure, secondo il settimanale britannico The Economist, tra i due Paesi non c'è troppa differenza dal punto di vista dei conti pubblici. Anzi, una buona metà dell'Italia, da Roma in giù, sarebbe la candidata ideale per una unione monetaria che includa la Grecia, e nessun altro Paese. La proposta, che farebbe sicuramente felice la Lega e il suo leader Bossi, fa parte di un 'pacchetto' dal titolo 'Redrawing the map' (ridisegnare la cartina geografica), una radicale risistemazione dell'Europa in base alle affinità economiche, sociali e linguistiche tra i Paesi.

La collocazione (e il giudizio) peggiore spettano proprio all'Italia, al Centro-Sud. Il Nord infatti è promosso a pieni voti, si unisce a Germania, Francia, Austria (che prende il posto della Svizzera, traslocata nell'area dei Paesi scandinavi), Slovenia e Croazia per costituire un'alleanza regionale affidata al Doge di Venezia. Il Mezzogiorno, considerato tale da Roma in giù, "si unisce alla Sicilia per formare un nuovo paese", scrive l'autorevole settimanale (ignorando che la Sicilia fa già parte del Paese, in effetti), "chiamato ufficialmente il Regno delle Due Sicilie" (che storicamente fu tutt'altro che un disaltro da un punto di vista economico e industriale, ndr), "ma soprannominato Bordello". Bordello adotterebbe dunque una moneta unica con la Grecia.

La suddivisione in effetti, al di là di un atteggiamento piuttosto sprezzante nei confronti dell'Italia, avrebbe il conforto della statistica. Qualunque analista confermerebbe il fatto che, in base agli indicatori economici, esistono due Italie, una perfettamente in regola con i parametri di Maastricht, e l'altra fanalino di coda dell'Unione Europea. Qualche esempio? Nel 2009 al Nord il Pil pro capite è stato di 30.000 euro a persona, al Centro di 28.000 euro mentre al Sud solamente di 17.000 euro. Nel 2009 il tasso di occupazione in Italia si è attestato al 57,5 per cento. Ma in Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna è al 68,5 per cento, in Lombardia al 65,8, nel Lazio al 59,4, in Sicilia al 43,5 e in Campania al 40,8 per cento.


Se dall'economia si passa ad altri riferimenti, per esempio l'uso del personale computer e di Internet, il divario si riproduce invariato. Nel 2009 (Annuario Statistico Istat) l'uso del Pc al Nord si attestava al 51,5 per cento della popolazione, al Centro al 48,8, nel Mezzogiorno crollava al 41,5 per cento. Uso di Internet: al Nord 48,3 per cento, al Centro 46,8 per cento, nel Mezzogiorno 38 per cento. Attività di volontariato: coinvolgono l'11,3 per cento dei cittadini over 14 al Nord, l'8,7 per cento al Centro e il 6,9 per cento nel Mezzogiorno. In Trentino Alto Adige si contano 9,5 sportelli bancari ogni 10.000 abitanti, in Calabria appena 2,7 (ancora Annuario Statistico Italiano 2009).

L'Economist non si limita a dividere in due l'Italia, ma ridisegna da cima a fondo la cartina europea. La Gran Bretagna abbandona il Mar del Nord per scendere fino alle Azzorre, vicino al Portogallo e alla Spagna, Paesi ai quali l'accumunano "le finanze pubbliche disastrose". Al posto della Gran Bretagna la Polonia, che merita una chance, allontanandosi finalmente dall'orbita della Russia, scrive comprensivo l'Economist. Il Belgio viene spostato vicino all'Ucraina e alla Slovacchia: condividono quelli che il settimanale britannico definisce "incomprensibili" problemi linguistici, che danno luogo anche a squilibri politici. Il posto del Belgio viene occupato dalla Repubblica Ceca, che dovrebbe filare d'amore e d'accordo con l'Olanda.

Nel Mar del Nord, accanto a Polonia e Irlanda, Estonia, Lituania e Lettonia. La Svizzera prenderebbe posto nella penisola scandinava tra la Norvegia e la Svezia: la Norvegia in particolare gradirebbe aver vicino un altro Paese non-Ue. Al suo posto andrebbe l'Austria. E così via, fino a spostare il Kosovo sulla costa e ricacciare l'Albania all'interno. In questo modo, assicura l'autore dell'articolo, "la vita in Europa diventerebbe più logica e cordiale".

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"Il Nord Europa con Francia e Germania Roma e il Sud vadano con la Grecia" - Repubblica.it



Quei cattivoni dell'Economist...

[jotsecondo]

Governo Italiano - Rassegna stampa



Su"LA STAMPA" di venerdì 30 aprile 2010
Provocazione Usa in merito alla Grecia.
Per la Grecia meglio la Bancarotta.

L'articolo termina con

Ad un certo punto i grandi dell'Europa, come la Germania, potrebbero pensare che non conviene più procedere a un allargamento, anzi sarebbe meglio optare per un restringimento».


Questo è la grande notizia.
Se si devono mantenere i popoli mediterranei come fa l'italia è meglio restringere i confini.
Sta a noi della Padania restare dentro ai confini europei e lasciare che l'Europa molli il Sud..

Per un momento si era pensato che la Grecia fosse per essere sbattuta fuori.
Sarebbe stato un disastro, i paesi del Nord Europa non avrebbero mai capito cosa vuol dire mantenere i semiti.

E adesso vediamo.
Qualche volta il destino gira a favore dei Padani.

[Indrid Cold]

[jotsecondo]

Per un attimo si è pensato che la Grecia fosse sbattuta fuori.
Invece la Grecia deve stare insieme a tutti i popoli mediterranei ( Spagna, Portogallo, Suditalia).
Il loro peso unito creerebbe quella zavorra impossibile da sostenere rendendo obbligatorio il loro abbandono.

Però ad essere sinceri, vi era un fatto che faceva pensare come l'espulsione della Grecia non era una cosa seria.

Perché nelle decine di migliaia di articoli scritti in Europa sull'argomento, nessuno accennava al tabù delle banconote.
Una censura a livello globale.

Ora le banconote dell'euro vengono stampate da ogni stato Europeo secondo quantitativi autorizzati dalla BCE:

Però chi ha creato l'Euro si è cautelato se qualche stato sarebbe stato espulso.
Pertanto ogni stato nel retro delle banconote davanti al numero di serie ( che poi non è il numero di serie) pone la sua lettera identificativa.

La Grecia mette la ”””Y”””.

Ora se la Grecia va via sorgono queste domande e altre ancora perché i problemi sono tanti.

Le banconote con la “”Y”” avrebbero ancora valore legale in Europa?:

Le nostre banche ritireranno tali banconote? ( è presumibile).

La Grecia potrà ancora stampare gli Euro?. Creando confusione? No perché vi è il copyright

Userà i suoi euro?

Stamperà altra moneta e gli Euro con la “Y” li distruggerà?..

Gli Euro con la “Y” che hanno gli stati, verranno mandati indietro alla Grecia , con che cambio?.

Come farà la Grecia a cambiarli?

Oppure verranno distrutti?

Chi si interessa di distruggere le banconote con la “Y”

I cittadini possono rifiutarsi nel caso di espulsione della Grecia di accettare banconote con la “Y”?

Se queste notizie (a cui certamente vi sono delle riposte precise ) fossero a conoscenza a quel 99% della popolazione che non sa nemmeno come le banconote hanno una lettera stampato sul retro, vi sarebbe un momento di panico.
Panico che aumenterebbe sapendo che le banconote della Spagna hanno la lettera “””V””” e quelle del Portogallo hanno la lettera “”M””.

Certamente, comunque si risolvesse il problema, sarebbe un gran pasticcio.
Ecco perché i giornali seguendo una censura perfetta mondiale non ne hanno parlato.
Così i cittadini hanno dormito sogni tranquilli, per svegliarsi alla mattina freschi per svolgere il loro lavoro di consumatori.
.

[Quayag]

Dove si firma?

[- ON -]

l'han capita...

[sciadurel]

Dove si firma?

oltre la firma, si potrebbe anche da tirar fuor qualche euro per realizzare la cosa (tipo la tassa per l'Europa di prodi, noi ci tassiamo volontariamente per la secessione )

[novis]

Confine da Firenze in giù

[jotsecondo]

E' una cartina formidabile. .

Una cartina che non tiene in considerazione la geografia ma solamente l'economia degli stati .
Una cosa carina ma con un messaggio micidiale.

Molti stati sono colorati differentemente, ma in un solo stato si è violentata la natura dividendolo in due, e non solo con dei confini ma attraverso un canale,

Tale forte divagazione dimostra come il fattore importante per l'Europa è dividere l'italia in due. .

Non solo, ma la parte meridionale deve aver intorno un cordone sanitario rappresentato dal canale.
Nel disegnatore la divisone semplice non è sufficiente.

Vi è una piccola utopia, non abbiamo i denari per fare il canale, ma roma è stata messa all'estremo nord dello stato detto Bordello ( un nome una garanzia) che incorpora la Magna Grecia.

Pertanto come dice Novis bisognerebbe portare più a nord il confine, almeno 250 Km.
Cioè la terra che ampia un impatto come un canale.

Andrebbe bene prendere come confine il 44° parallelo, dove nasce appunto il Rubicone.

Dispiace per milioni di persone che sono subito a settentrione di roma , però non è colpa nostra se, la maledizione di roma ha bisogno di tanto spazio per diminuire di intensità.

La cartina dimostra che appena vi è da sborsare del denaro per i semiti , si evidenziano da soli degli alleati agli indipendentisti del Nord.

Bisognerà essere pronti a dare all'Europa delle indicazioni precise sulla situazione.

Forse si potrà interpretare il pensiero degli indipendentisti:
Daremo alla Europa, che ha deciso di salvarsi, la consulenza gratis per dividere l'italia.

[larth]

l' economist ? ...repapelle:

e' incredibile quanto ancora vi piaccia farvi prendere per il kulo dagli inglesi..iaociao: