di Juan Donoso Cortés (1809-1853)
«Io chiedo mi si citi un esempio di una rivoluzione fatta e portata a compimento da popoli schiavi o affamati. Le rivoluzioni sono malattie dei popoli ricchi, dei popoli liberi. Nel mondo antico la maggior parte del genere umano era composto di schiavi: ditemi quale rivoluzione fu fatta da questi schiavi.
Tutt’al più essi riuscirono a fomentare alcune guerre servili, ma le profonde rivoluzioni furono sempre fatte da ricchissimi aristocratici. No, signori, il germe della rivoluzione non è nella schiavitù, non è nella miseria, ma nei desideri della folla, sovraeccitati dai tribuni, [...] che la sfruttano e ne traggono vantaggi personali. “E sarete come i ricchi”, ecco la formula delle rivoluzioni socialiste contro le classi medie. “E sarete come i nobili”, ecco la formula delle rivoluzioni delle classi medie contro le classi nobili. “E sarete come i re”, ecco la formula delle rivoluzioni delle classi nobili contro i re. Infine, signori, “e sarete come Dio”, ecco la formula della prima ribellione del primo uomo contro Dio. Da Adamo, il primo ribelle, fino a Proudhon, l’ultimo empio, questa è la formula di tutte le rivoluzioni».