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  1. #31
    dubito, ricerco, costruisco
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    Citazione Originariamente Scritto da MAsTRo Visualizza Messaggio
    Come possiamo crepare in fabbrica se ci ammazzate prima?
    tristemente ragione, tristemente.
    sono sempre più incazzato...

  2. #32
    email non funzionante
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    094 La rabbia del Darwin ''Come facciamo a crepare in fabbrica se ci ammazzate prima?'' C'e' tutta la rabbia e il dolore degli studenti nello striscione scritto all'indomani del crollo.


    http://www.repubblica.it/2008/11/dir...oli/index.html




    http://i183.photobucket.com/albums/x...dicembre08.jpg

  3. #33
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    Da parte del Palve:

    Comunicato Stampa - Exit, Gruppo Studentesco:

    “Non si può morire di scuola”

    In quanto successo a Rivoli non c’è spazio per la “fatalità”. Pensare che la tragedia sia stata frutto di una spiacevole coincidenza ci indigna profondamente: al Nord come al Sud, nelle metropoli come nelle piccole città, le nostre scuole sono a rischio.
    Da oltre un anno denunciamo come gruppo studentesco la fatiscenza degli istituti di Torino e Provincia. Sono mesi che portiamo avanti un progetto di libro bianco delle strutture scolastiche per raccontare nel dettaglio questa vergogna nazionale. Una delle scuole in cui avevamo appena iniziato questo lavoro di monitoraggio era proprio il Darwin di Rivoli.
    No, il fato non c’entra con questa tragedia. Per questo a maggior ragione vogliamo esprimere il nostro cordoglio alla famiglia Scafidi, che si trova a vivere il peggiore dei lutti. Per questo ribadiamo che non si può morire di scuola.

  4. #34
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    La insicurezza degli edifici scolastici.

    Che succede in provincia di Pisa?

    (24 novembre 2008)
    Non è la prima volta che uno studente muore per il crollo della propria scuola, giorni fa al Liceo Darwin di Rivoli, pochi anni fa, a San giuliano, bambini\e e le loro maestre per “cedimento strutturale”.
    Da decenni si rinvia un serio monitoraggio degli edifici scolastici, oggi strumentalmente la Gelmini annuncia investimenti ( MA solo per coprire i più grossi tagli che un governo del dopoguerra abbia inflitto a scuola e università), eppure la legge che dovrebbe garantire la sicurezza di questi luoghi è la stessa che vige per infortuni e incidenti sul lavoro

    Spesso le istituzioni scolastiche dimenticano che
    -la prevenzione informativa è un obbligo legale
    -gli studenti, i docenti e i non docenti sono soggetti attivi tenuti a partecipare alla sicurezza

    La messa in sicurezza delle scuole è spesso assente nei capitoli di spesa, non ci sono i fondi per i controlli, esiste una lunga filiera burocratica che parte dallo Stato passando attraverso le Regioni fino alle province e ai Comuni (che subiscono tagli considerevoli con le ultime leggi Finanziarie) e alle singole istituzioni scolastiche, un complesso groviglio di competenze che finisce con la logica dello scaribarile

    I Comuni e le Province sono i proprietari delle scuole e quindi spetta a loro monitorare la situazione, accedere ai finanziamenti e procedere con le gare di appalto per eseguire gli interventi lasciando alle scuole il compito di vigilanza sugli interventi, se mancano i soldi Gli Amministratori debbono non solo denunciare questi fatti ma compiere delle azioni di vera e propria disobbedienza civile

    E' evidente che l'assenza di interventi negli edifici pubblici rientra in quel disegno che favorisce le strutture private, invece di investire nella scuola pubblica si preferisce agevolare bonus alle famiglie da spendere in strutture private e convenzionate (strutture magari costruite con soldi pubblici e date in convenzione a strutture private e cooperative che poi le gestiscono con poco personale per altro mal pagato)

    Anche nella nostra Provincia ci sono situazioni preoccupanti; l'ultimo caso è la materna di Marina, un edificio quasi ultimato che ha subito un forte cedimento strutturale per cui passeranno ancora molti mesi prima che l'opera sia completata e messa disposizione dell'utenza.. Per fortuna il cedimento è avvenuto oggi e non tra qualche mese dentro i bambini , ma vogliamo conoscere le cause e le responsabilità di questo cedimento

    Nel frattempo , i bambini della materna sono ospitati (da qualche anno!) in Via Milazzo in una struttura fatiscente dove alcune aule sono inutilizzate perchè ci piove dentro e per ammissione della stessa direttrice da anni non avviene alcuna manutenzione.

    E' troppo chiedere agli Amministratori una opera di manutenzione degli edifici e una programmazione degli interventi?

    Noi pensiamo di no e chiediamo il coinvolgimento dei genitori, degli studenti, dei docenti e di tutti coloro che vivono per molte ore negli edifici scolastici.
    CONFEDERAZIONE COBAS PISA


    http://pane-rose.it/files/index.php?c313446

  5. #35
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    Sicurezza. Una scuola su due è a rischio. A Rivoli una tragedia annunciata

    Lunedì 24 Novembre 2008 11:06



    di Matteo Alvisi TORINO - Altro che tragica fatalità come ha commentato Silvio Berlusconi il crollo del soffitto del Liceo Darwin di Rivoli, dove è rimasto vittima il diciasettenne Vito Scafidi. Se le denunce dello stato degli edifici scolastici era già ben nota, ora parla anche il sottosegretario alla Protezione Civile, Guido Bertolaso, il quale ammette che un istituto su due è potenzialmente a rischio. La mappa disegnata dai rilievi tecnici sulle scuole italiane è inquietante: circa 23mila edifici su 42 non sarebbero a norma. Ma il numero è espresso per difetto in modo da non creare ulteriore allarmismo.

    Secondo Bertolaso sarebbero necessari almeno 4 miliardi di euro per mettere in sicurezza le scuole italiane. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini invece ha fatto sapere che l'intervento iniziale sarà di 100milioni di euro per le scuole più a rischio.

    Intanto, a Rivoli, cresce la rabbia. Una tragedia annunciata è la spiegazione di questa assurda tragedia. Ieri sera una fiaccolata è stata organizzata per le strade della cittadina piemontese per ricordare Vito Scafidi, il giovane che a causa del crollo del soffitto nel Liceo Darwin è stato colpito da un tubo di ghisa ed è rimasto ucciso.
    Ma le polemiche non si placano. Nel mirino anche le lungaggini burocratiche esistenti per permettere di dare il via alle ristrutturazioni necessarie. E così la paura cresce in tutta la penisola dove lo standard delle infrastrutture scolastiche è considerato ad un bassissimo livello per garantire l'adeguata sicurezza agli studenti e al copro docente.
    La mamma di Vito ha implorato davanti ai microfoni di Skytg24 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinchè la salma del figlio possa essere trasportata a casa dall'ospedale prima dei funerali.

    http://www.dazebao.org/news/index.ph...aca&Itemid=288

  6. #36
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    «Gelmini ha tagliato anche sull'edilizia»
    di Stefano Milani
    su Il Manifesto del 25/11/2008
    Il Pd: il governo ha dimezzato le risorse per la sicurezza scolastica. Meno soldi in finanziaria e nel decreto
    Sulla «tragica fatalità» - così domenica il presidente del consiglio Berlusconi commentava la morte del diciassettenne in seguito al crollo del tetto del liceo Darwin di Rivoli - il mondo politico s'interroga. Come fa ogni volta, all'indomani di una nuova tragedia. L'iter è noto. Prima il cordoglio per la notizia, poi l'indignazione nel leggere dati di cui tutti conoscevano l'esistenza, ma che solo il giorno dopo provocano sgomento: una scuola italiana su due è a rischio. Addirittura «31.500 scuole, il 75% del totale, non è sicuro e necessità di interventi urgenti», denuncia Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
    E' andata più o meno così anche il 31 ottobre 2002, quando una scuola elementare di San Giuliano si accartocciò su se stessa dopo una scossa di terremoto provocando la morte di 27 bambini e di una insegnante. Cordoglio e indignazione anche allora. A cui seguirono una sfilza di interrogativi e la caccia al colpevole. Sono passati sei anni e nulla sembra cambiato, il rischio di andare a scuola e non uscirne vivi rimane. Come rimane il teatrino della politica, fatto di accuse reciproche e di rimbalzi di responsabilità ogni qual volta una vita umana viene spezzata in un modo così assurdo.
    Ad insorgere, com'è normale nel gioco delle parti, è l'opposizione. Il Pd se la prende con i tagli, «23 milioni di euro in meno in Finanziaria sui 100 disponibili nel fondo statale destinato al patto per l'edilizia scolastica», accusa Mariangela Bastico che dice di aver lanciato l'allarme già un mese fa. «La mia denuncia partiva dal fatto che il decreto Gelmini sul maestro unico dimezza le risorse per la sicurezza antisismica negli edifici scolastici». Meglio il governo Prodi per la senatrice veltroniana, il Professore «aveva destinato a questo scopo oltre 295 milioni di euro, corrispondenti al 10 per cento degli investimenti globali in infrastrutture. Con il decreto Gelmini si riducono al 5 per cento, benché il governo (che riferirà oggi alla Camera, ndr) voglia far credere che c'è stato incremento di risorse».
    Anche Di Pietro punta l'indice contro la maggioranza, soprattutto per come ha liquidato la morte del giovane studente. «Non si può liquidare una tragedia come quella avvenuta sabato presso la scuola di Rivoli come una fatalità. Non sono d'accordo con il presidente del consiglio: c'è una chiara responsabilità politica che non può essere occultata». Per il leader dell'Italia dei Valori «le lacrime del giorno dopo del ministro Gelmini sono inutili».
    Dal canto suo, il ministro dell'Istruzione ripone il fazzoletto e va avanti per la sua strada. Lei ha la coscienza a posto: «Dal momento in cui mi sono insediata ed alla mia audizione alle camere, - dice - ho messo in evidenza il problema dell'edilizia scolastica». Bene brava, ma oltre a metterlo in evidenza, sarebbe cosa buona e giusta per un ministro anche agire di conseguenza. La sicurezza delle scuole italiane, per la Gelmini «è un compito del governo, così come degli Enti locali e non è un caso che abbia chiesto al ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto, di convocare al più presto la conferenza unificata con regioni, province e comuni perché è uno sforzo nazionale, è un impegno che ci deve vedere tutti in prima linea, proprio per avere il prima possibile l'aggiornamento dell'edilizia per intervenire là dove è necessario».
    Ci vorrà dunque ancora del tempo. Ma soprattutto servono più soldi. «Quelli che ci sono non sono sufficienti», mette le mani avanti la Gelmini. «Ma come, - gli risponde il capo della Protezione civile Guido Bertolaso - per la sicurezza delle scuole il governo Berlusconi aveva stanziato 500 milioni nel 2003, dopo la tragedia di San Giuliano. Ebbene, devono ancora spenderli». Aspettando che la politica finisca la fase della caccia al colpevole e si renda operativa, è la regione Piemonte a muoversi. E' di ieri la notizia che il governatore Mercedes Bresso farà realizzare un check-up di tutti gli edifici scolastici per verificarne le condizioni profonde, in modo da evidenziare l'eventuale esistenza di rischi non individuabili con i normali controlli strutturali. Meglio tardi che mai.


    http://esserecomunisti.it/index.aspx...Articolo=26727

  7. #37
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    Bertolaso: “La 626 si applica nei luoghi di lavoro ma non nelle scuole”

    Martedì 25 Novembre 2008 151


    Guido Bertolaso

    di Giovanni Mazzamati ROMA - Tredici miliardi di euro. È questa la cifra che bisognerebbe spendere per intervenire sui 57 mila plessi scolastici italiani per renderli a norma rispetto alle leggi sulla sicurezza. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso, intervenuto durante una informativa alla Camera, ha fornito questo sconcertante dato, aggiungendo che “è una somma difficilmente sostenibile” e che il Governo stanzierà 4 miliardi per gli interventi alle scuole situate in zone ad alto ed altissimo rischio sismico.

    “La legge madre sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”, cioè la 626, “si applica in tutte le realtà fatti salvi gli edifici scolastici, il che è inaccettabile”, ha continuato il Capo della Protezione Civile, illustrando come per ragioni economiche di anno in anno sia stata prorogata la scadenza per la messa in sicurezza degli istituti, ora fissata per dicembre 2009.
    Cittadinanza Attiva, che proprio per oggi ha indetto la VI Giornata nazionale per la sicurezza scolastica, ha diffuso una nota in cui si afferma che oltre la metà degli edifici scolastici italiani è stata costruita prima degli anni settanta, con evidenti problemi dovuti all'uso di materiali e criteri edili inadeguati o comunque superati; poco meno della metà dei plessi, circa il 42%, risulta privo della certificazione di agibilità statica e che quasi un edificio scolastico su tre è sito in zone a rischio sismico. Non c'è da stare tranquilli, quindi, soprattutto avendo nella mente la tragedia di Rivoli.

    Oggi circa tremila persone hanno preso parte ad un corteo per le strade del paese della provincia torinese terminato al liceo Darwin, mentre oltre un centinaio hanno sfilato a Torino finendo la loro marcia di fronte alla sede della Provincia, l'ente competente in materia di edilizia scolastica. Tante persone, nel frattempo, hanno portato la loro solidarietà ed il loro abbraccio alla famiglia di Vito Scafidi, il diciassettenne morto a causa del crollo del soffitto, che verrà seppellito domani dopo le esequie celebrate alle ore 15.
    Andrea Macrì, il più grave dei diciassette feriti nel crollo, dopo essere stato sottoposto sabato ad un intervento chirurgico per diminuire le fratture e decomprimere il midollo, oggi è stato nuovamente operato per stabilizzare la colonna vertebrale e, secondo il bollettino medico, l'intervento è riuscito.

    Sul versante giudiziario, è stata avviata un'inchiesta da parte della Procura di Torino che è stata affidata ai sostituti procuratori Raffaele Guariniello, Laura Longo e Francesca Traverso, cioè gli stessi che si stanno occupando del rogo alla Tyssenkrupp, i quali hanno garantito velocità nel completamento delle indagini e nell'accertamento delle responsabilità.
    Rispetto alla dinamica del crollo, sembra che il a cedere sia stato il controsoffitto della IV G, realizzato nel 1970, cioè quando la struttura fu trasformata da seminario in plesso scolastico. Anche Bertolaso nel suo intervento odierno ha affermato che non si è trattato di un cedimento strutturale, ma che la causa sembra essere “il cedimento del controsoffitto pesante di circa 150 chili al metro quadro ancorato al solaio della struttura”.

    http://www.dazebao.org/news/index.ph...zia&Itemid=292

  8. #38
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    Indegni siparietti del governo Berlusconi sulla tragedia di Rivoli
    di Stefano Zolea
    su redazione del 25/11/2008

    Un’indegna sceneggiata ha avuto luogo tra esponenti del Governo a seguito del crollo del soffitto del liceo a Rivoli, dove è morto Vito Scafidi ed altri studenti sono comunque gravemente rimasti feriti.
    Il Ministro Gelmini aveva annunciato a caldo che si era trattato “di una tragedia incomprensibile”; la parola “incomprensibile”, nei dizionari viene esplicitata come “che non si può capire” o “inesplicabile”.
    Il Presidente del Consiglio, Berlusconi, il giorno seguente ha dichiarato a proposito del crollo del soffitto e della morte del ragazzo: «ieri c'è stata una fatalità drammatica”; la parola “fatalità” nei dizionari viene esplicitata come “cosa che non si può evitare” oppure come “destino, forza occulta che regola in modo irrevocabile un avvenimento”. Ma lo stesso giorno la Gelmini ha pure dichiarato: “è evidente che Rivoli e San Giuliano mettono in evidenza un problema, quello che, senza farci prendere dal panico, chiamerei una vera emergenza nazionale”. Alla domanda del giornalista su quale cifra fosse necessaria per la soluzione dell’emergenza, vispamente la Gelmini ha risposto: «Con esattezza non saprei dirle. Sono risorse che bisogna trovare, attualmente abbiamo a disposizione una cifra non sufficiente”.
    In sole 24 ore la Gelmini passa dall’incomprensibilità del fenomeno ad un problema di scarsità di risorse finanziarie per una palese urgenza, in contraddizione totale comunque con se stessa e con le dichiarazioni del suo Berlusconi.
    A parte la nausea per questi commenti, uno potrebbe pensare che al di là dei gossip non esistano relazioni tra Gelmini e Berlusconi. Non è così, perchè la stessa Gelmini nella sua ultima esternazione su Rivoli tiene a precisare alla domanda “Berlusconi lo sente spesso?” «Quasi tutti i giorni, l’ultima volta ieri».
    Purtroppo l’eleganza ci impedisce di andare oltre la sensazione di nausea che ci inducono queste lugubri e grottesche dichiarazioni.
    Ma se la Gelmini ha un qualche senso della dignità perchè non si dimette?

    http://www.esserecomunisti.it/index....Articolo=26732

  9. #39
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    Citazione Originariamente Scritto da catartica Visualizza Messaggio
    non si direbbe.

  10. #40
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    Citazione Originariamente Scritto da Mattia_99 Visualizza Messaggio
    non si direbbe.
    Eh è quello che ho pensato anch'io.

 

 
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