BOSSI: "VOGLIO VEDERE DOVE FINISCONO I SOLDI DATI ALLE BANCHE PER LE IMPRESE"
Da "LA PADANIA" di giovedì 13 novembre 2008
?eegrebnu a360 gradi dal Federelimocl muhrcAO N.RGtW W lemibrio BOSSI: «Voglio vedere dove finiscono i soldi dati alle banche per le imprese» STEFANIA PIAZZO Quel Cofferati di veterosinistra, poi i piloti senza voglia di lavorare. La gente a terra, che non ne può più. E le banche e la fine di tutti quei soldi. I nostri mutui, le imprese che danno lavoro.
E il Federalismo che vale la volontà di 20 milioni di persone in un Paese rimasto troppo a piedi. E che ne ha le scatole piene di pagare per gli errori delle lobby finanziarie, dei sindacalisti sfascisti, di tasse che discriminano per geografia di residenza.
Bossi presenta il conto.
Bossi, ne ha da vendere. In poche parole il Segretario è l`arte di riassumere e incarnare i problemi di tutti i giorni. A metterli sul tavolo della discussione politica, poi, ci pensa lui.
In tutto questo marasma erano in molti a chiedersi:
«Ma Bossi cosa dice?». Domanda di rigore nel cuore di Roma, nelle segreterie di partito, tra i suoi e dietro i desk di tutte le redazioni.
Perché le parole di un leader intuitivo e tattico, quando arrivano i terremoti e le burrasche, sono attese come il vento che pulisce e chiarisce l`orizzonte politico.
CARO EPIFANI, STAI CALMO Così il ministro per le Riforme ha scelto una serie di serie di destinatari senza fare retrodiscorsi. Il primo della lista si chiama Guglielmo Epifani. Non se la prenda troppo se questa volta proprio lui, l`agitatore del no, al vertice dei sindacati dal premier, l`altro giorno non era stato invitato.
«Non voglio entrare nelle competizioni sindacali commenta il Capo - tra loro si guardano in cagnesco».
Su quel giudizio di Epifani, sul suo «è gravissimo», Bossi smorza, stempera, chiude:
«Io - spiega il ministro delle Riforme - sono dalla parte di Rosi Mauro. Sai quante volte il Sindacato padano è rimasto fuori?».
E anche Epifani è servito, giusto nel giorno in cui viene a sapere che la Cisl in piazza contro la riforma dell`Università proprio non ci andrà. Il fronte si è rotto, ma più rotti sono I padani, le cui ragioni, i cui stipendi non sono mai stati trattati col medesimo riguardo con cui Epifani ha difeso le ragioni degli stranieri clandestini piuttosto che la minoranza ricca dei piloti.
20 MILIONI PER IL FEDERALISMO Il Paese ha voglia di altro.
Non ha neanche tempo di sentir parlare di commissioni eterne, come Massimo D`Alema e Gianfranco Fini, e la sfinge della bicamerale.
Cosa ne pensa il ministro? «Il Federalismo passerà, anche perché ci sono 20 milioni di persone disposte a battersi». Numeri grossi, ma la gente prova indifferenza solo all`idea che una saletta di professori e parlamentari possa decidere le sorti di un`economia reale, di un Paese reale che, lo dicono i numeri, è nelle corde della Lega, ormai primo effettivo partito in Lombardia e Veneto. A costo di attraversare il Po aprendo le acque, per scendere a Roma e ricordarlo, anche se, come ha dichiarato Bossi ad Affari Italiani, «non esiste la bacchetta magica» per risolvere i problemi. Ma la gente non crede alle favole. Le nespole del Federalismo sono mature.
AIUTO Al COMUNI VIRTUOSI E la prova provata sta che proprio l`altro giorno, «abbiamo approvato un maxiemendamento alla finanziaria con misure immediate al sostegno della Sea, dei lavoratori e per tutto l`indotto delle imprese padane, si tratta di 20 milioni di euro. Io sono stato in Aula tutto il giorno perché i numeri erano risicati al fine di far passare questo provvedimento molto importante».
Altro non è che "solo la Lega può tirar fuori dai guai il Nord". E per chi ha voglia di governare bene, in questo Paese: «Abbiamo portato a casa le modifiche del patto di stabilità per i Comuni che è un altro buon risultato».
EXPO, SISTEMATE DUE CASELLE Insomma, il ragionamento di Bossi procede mettendo in ordine le carte sul tavolo.
Quelle più calde, forse, erano quelle sull`Expo, sulla sua discussa gestione, sul controllo territoriale del progetto.
E lui non ci pensa due volte: «Nodo Glisenti? E l`uomo della Moratti e la Moratti si è sbattuta di qua e di là per ottenere l`Expo. Come si fa a farlo fuori? Impossibile». Allora «noi per calmierare la situazione vogliamo inserire i due presidenti di Provincia».
Leonardo Cartoni e Dario Galli: altre due caselle sistemate.
ATTENTI ALLE BANCHE FURBETTE Ma c`è una vicenda che sta a cuore al leader del Carroccio e che riassume le sue battaglie in tempi non sospetti, contro la speculazione finanziaria, contro l`onda inflattiva e il consumo di materie prime che arrivava dalla Cina. Ma che fa sintesi soprattutto dell`accusa contro l`economia di carta che ha schiacciato la vitalità delle imprese vere, uniche sostanziali fonti di produzione e lavoro. Bossi, così, nel ripassare le misure anticrisi del Governo, non ha peli sulla lingua: «I soldi per le banche, teoricamente, dovrebbero andare alle imprese, ma sembra che non sia così». Il credito alle pini insomma è ancora impacchettato, c`è il credito "furbetto", specialmente quello "grande", che nonostante gli eventi, vuole ancora dettare le regole. Bossi, su questo, è più che perentorio:
«Il Parlamento deve controllare che fine fanno questi soldi».
PILOTI, DATECI UN TAGLIO Poi il Senatur chiude il cerchio. Davanti a chi fatica ad arrivare a fine mese, alle famiglie e alle imprese che cercano di chiudere il bilancio senza morire di recessione, pare davvero intollerabile subire anche il veto continuo di una microminoranza, quella •dei piloti autonomi, che respingono il salvataggio di Alitalia. «Si de• vono dare una regolata, perché non e` possibile che la gente aspetti anche un gior- no per partire. C`è chi deve andare a lavorare. Allora lo annuncino che stanno a casa, così la gente di organizza in altro modo». Se poi la gente sapesse che i piloti in busta paga non hanno trat- tenute per il fondo di cassaintegrazione - come tutti noi comuni mortali - ma che comunque in caso di necessità l`avrebbero incassata, a spese nostre, a Bossi Umberto oggi avrebbero già fatto un monumento. Dedicato alla riscossa del popolo.
Il ministro per le Riforme critica e smorza le polemiche di Epifani:
«Esclusa la sua Cgil? Ma se hanno sempre tagliato fuori il Sindacato Padano!»