Tanto di cappello a questa analisi. Sarebbe pure arrivata l'ora di smetterla di paragonare il liberalismo classico, specie nella sua declinazione classica (da Adam Smith a Milton Friedman), alle scellerate politiche-economiche perseguite da George W. Bush o da Berlusconi, che nonostante i loro richiami ideali in qualche discorso al c.d. "liberismo" ben poco hanno a che spartire con i principi enunciati dalla scuola neo-monetarista.
Ostellino scrive e ha scritto innumerevoli cazzate a prescindere da editore o ideologia. In pratica, non ha scusanti per le sciocchezze che dice.