La Destra e l'immigrazione

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Apro un thread in cui a partire da oggi inserirò notizie relative al problema immigrazione da una prospettiva di Destra.

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Avanti, si sgomberi

il Tirreno — 25 novembre 2008 pagina 06 sezione: MASSA
CARRARA. «Avanti con lo sgombero»: non lascia dubbi d’interpretazione il documento della Destra di Massa-Carrara sul caso del campo nomadi, in una nota a firma dei consiglieri comunali di Carrara Gianni Musetti, di Massa Stefano Benedetti, di Montignoso Carlo Azioni, di Licciana Nardi, Michela Carlotti. Nella premessa, spiegano che avrebbero preferito «non intervenire nella diatriba politica sull’ordinanza di chiusura del campo nomadi al fine di non turbare ulteriormente gli animi mettendo a repentaglio la già debole posizione del sindaco a riguardo. Avremmo voluto - proseguono - ma non possiamo farlo, costretti da una campagna mediatica che sembra volutamente messa in pratica per dare l’apparenza che in questa città vi fosse una minoranza razzista e xenofoba, che vuole chiudere il campo nomadi, e una maggioranza democratica e libertaria che lo vuole salvare a difesa dei diritti umanitari e di solidarietà. Così non è e non lo è mai stato. Tutta la città vuole lo sgombero di quella zona e l’allontanamento dei suoi illegittimi residenti, ormai divenuti una “piaga egiziana” per la sicurezza e la vivibilità di un territorio come il nostro». E puntualizzano, i consiglieri della Destra: «Massa-Carrara è da sempre accogliente e ospitale, basti ricordare il campo profughi di Marina di Carrara, dove decine di famiglie istriane dalmate e fiumane trovarono riparo e solidarietà». E ancora: «Abbiamo anche accolto, con tanto di presenza della nostra delegazione di partito, gli immigrati che risiedono alla Croce Rossa e nelle colonie della Partaccia. Siamo sempre stati accoglienti e altrettanto siamo stati tolleranti, fino al punto di rimetterci centinaia e centinaia di migliaia di euro per dare ospitalità agli zingari, pagando bollette e costruendo servizi igienici e ripulendo la zona decine e decine di volte». Ma ecco il punto: «Lo abbiamo detto e ridetto in tutte le salse, con manifestazioni e presidi, fiaccolate e interventi. Gli zingari del lavello devono essere cacciati perché non meritevoli della nostra solidarietà e buona accoglienza». E in merito alla posizione del Pd: «Perché se tanto tengono a queste etnia e allo loro presenza nel nostro territorio non se li mettono nel giardino di casa loro? Facciano loro il primo passo e adottino in casa propria, e non in quella degli altri, una delle famiglie zingare di quella zona! Ma qui si parla di solidarietà solo quando i mezzi sono pubblici e quando dal campo nomadi si vive a distanza di kilometri». E ricorda la Destra: «Gli zingari che come tutti ben sappiamo sono dei benestanti, sfoggianti di catene d’oro, macchine lussuose di ogni genere, case e ville sparse nel territorio tutto esentasse, dato che del loro “lavoro”, se così lo vogliono chiamare non emettono fattura e non dichiarano nessun patrimonio». Quindi la Destra ribadisce la volontà «di chiudere quel campo nomadi, invitando i residenti a trovarsi un lavoro o un’altra sistemazione a proprie spese come si usa fare per tutti i cittadini di questa terra. Confermiamo la nostra solidarietà al Sindaco e lo incentiviamo a non perdersi d’animo e a mostrare la propria linea dura senza temere ripercussioni di maggioranza o minacce alcune. Avanti con lo sgombero».

http://ricerca.repubblica.it/repubbl...2PO_LC204.html

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Stranieri, la percentuale in città supera il 13% La Destra: si cambi rotta

Messaggero Veneto — 25 novembre 2008 pagina 14 sezione: GORIZIA
MONFALCONE. Gli stranieri a Monfalcone hanno superato la percentuale del 13%: le persone registrate all’anagrafe, appartenenti a una nazionalità diversa da quella italiana, sono 3.626 pari al 13,2% su una popolazione residente inferiore ai 28 mila abitanti. Da settembre, quindi neanche in due mesi, gli stranieri sono aumentati di oltre 100 unità, passandoda 3.500 appunto a 3.626 di cui 2.212 maschi e 1.414 donne. Da evidenziare che a settembre le donne erano 1.261 e che sono quindi aumentati i ricongiungimenti familiari. La più numerosa risulta essere la comunità del Bangladesh che ammonta a 1.236 residenti (438 donne, 798 maschi), seguita dalle comunità croata con 403 persone (97 donne, 306 maschi), macedone con 369 (129 donne,240 uomini), romena 310 (147 donne, 163 uomini) e bosniaca 272 (87 donne, 185 uomini). Da evidenziare che tra i rappresentanti di Ucraina, Moldavia, Polonia le donne superano gli uomini: sono infatti le donne dell’Est a raggiugnere Monfalcone per lavori, assunte come badanti o collaboratrci domestiche. La situazione stranieri sta sollevando alcune voci contrarie. Tra cui quella del portavoce provinciale de La Destra, Tommaso Petragallo. «Visto la presenza del 13,2% di stranieri in città ci saremmo aspettati qualche reazione da parte della classe politica. Invece niente. E allora crediamo che, a costo di esser tacciati per razzisti, sia nostro dovere sollevare questo velo di spregevole “buonismo” e dire quello che tutti pensano, ma nessuno ha il coraggio di dire a voce alta: sono troppi gli stranieri a Monfalcone», dice Petragallo, che sottolinea come una città, già alle prese con notevoli problemi, non può più pensare di poter essere «la porta di entrata di tanti disperati che continuano imperterriti ad arrivare. Monfalcone è una città in cui diventa sempre difficile trovare una casa e non può permettersi l’arrivo di centinaia di nuovi “domiciliati” che vanno a trasformare metodicamente abitazioni da quattro persone in dormitori da anche 20 posti letto. Una città che non riesce più a soddisfare le richieste di aiuto delle fasce più povere della popolazione autoctona non può più permettersi un aumento di persone che vivono in situazioni disagiate. È necessario un chiaro e immediato cambio di marcia», sostiene Petragallo, che evidenzia come si sia fallito nell’integrazione degli stranieri. Il rappresentante de La Destra crede che, sommando questa situazione alla grave crisi occupazionale ed economica, si possa creare una miccia che contribuirà all’esplosione della xenofobia latente: «Diventa quindi improcrastinabile una moratoria degli arrivi di nuovi stranieri e un’azione di controllo delle abitazioni in affitto, togliendo l’agibilità a quelle che risultassero abitate oltre i limiti stabiliti dalla legge in merito alla “adeguatezza dell’alloggio”. Crediamo che sia ora che Fincantieri si assuma l’onere e la responsabilità del mantenimento di tutta questa manodopera, che continua a sfruttare, mentre gli oneri sociali vanno a ricadere sulle spalle della cittadinanza monfalconese».http://ricerca.repubblica.it/repubbl..._14_ISOD8.html

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[enea08]

Ottima iniziativa!

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La Destra: no agli ambulanti irregolari in fiera

Messaggero Veneto — 03 dicembre 2008 pagina 14 sezione: GORIZIA
MONFALCONE. La Destra dichiara guerra agli abusivi. Spesso le fiere, i mercati e anche i mercatini di Natale registrano la presenza tra i banchi regolari dei venditori ambulanti e anche i banchetti, piuttosto approssimativi, dei venditori extracomunitari che vendono merce contraffatta, con particolare riferimento a borse, borsette, occhiali. Un fenomeno atteso anche a Monfalcone in occasione della prossima fiera di San Nicolò e che, invece, secondo il portavoce provinciale de La Destra, Tommaso Petragallo, dovrebbe essere stroncato. Al proposito ha quindi scritto una lettera al comando della Polizia municipale di Monfalcone (ma una simile missiva è stata inviata anche all’analogo comando di Gorizia), sollecitando le autorità competenti affinché vengano predisposti «adeguati servizi di controllo e di repressione, anche in collaborazione con le altre forze di polizia istituzionali, così da impedire quegli illeciti che tanto detrimento portano sia all’economia sana, che deve essere in ogni momento tutelata, sia a quell’immagine di legalità che tanto bisogno ha di essere rappresentata». Petragallo ricorda quanto verificatosi lo scorso anno durante le manifestazioni fieristiche che hanno interessato sia Monfalcone, sia Gorizia, dove è stata registrata la presenza «di un consistente numero di extracomunitari abusivi che vendevano impunemente merce contraffatta in spregio a qualunque rispetto della legge». «Questo – afferma l’esponente de La Destra – oltre a essere una violazione delle rigide normative che regolano il settore, è anche una palese disparità di trattamento rispetto a tutti quegli ambulanti che per essere presenti pagano un consistente contributo». Vista anche la crisi economica che attanaglia il commercio, il rappresentante provinciale de La Destra, Petragallo, osservando che «l’anno scorso il sistema di repressione di questi illeciti si era dimostrato insufficiente», ritiene che sia lecito aspettarsi una “tolleranza zero” rispetto alle manifestazioni di violazioni amministrative e penali.

http://ricerca.repubblica.it/repubbl..._14_ISOD5.html

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Immigrati, nuovo sollecito alla Regione

la Città di Salerno — 03 dicembre 2008 pagina 21 sezione: NAZIONALE
• Ieri mattina la commissione politiche sociali del Comune ha effettuato una visita a San Nicola Varco. In questi mesi il problema degli extracomunitari che vivono in quella che doveva essere la centrale ortofrutticola è divenuto sempre più pressante. «Ho voluto che i consiglieri si rendessero conto dello stato di degrado in cui vivono centinaia di persone. Vanno aiutate dal punto di vista umano - ha spiegato il presidente della commissione attivitá produttive, Mario Trevisant - Anche per questo solleciteremo la Regione per avere i fondi necessari per costruire strutture mobili per ospitare gli immigrati e sgomberare l’area di San Nicola Varco dove dovrá nascere il polo agroalimentare». Il consigliere della Destra, Giuseppe La Brocca, membro della commissione, ha commentato: «E’ da anni che chiedo la chiusura dei varchi e lo sgombero della struttura. Dobbiamo aiutare i lavoratori regolari, gli immigrati che da anni offrono il loro contributo per il rilancio del comparto agricolo. Gli altri, i clandestini devono seguire l’iter previsto dalle leggi dello Stato Italiano. Questa visita è stata proficua perché ha permesso di far vedere a tutti in che stato di degrado vivono queste persone. Molti consiglieri regionali hanno fatto passerelle politiche soprattutto Rosania e la Lonardo, adesso è il momento dei fatti visto che il terreno è di proprietá regionale: liberino l’area». (a. e.)

http://ricerca.repubblica.it/repubbl...12_A2.txt.html

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EVASIONE CON GLI OCCHI A MANDORLA

4 Dic 2008


di Francesco Storace
A Roma c’è un rione molto noto, l’Esquilino, a due passi dalla stazione Termini, preda di una vera e propria invasione dall’Est che ne snatura da anni l’identità territoriale e culturale, ne impoverisce commercio e artigianato tradizionali.
Finora le istituzioni si sono mosse con delibere per incentivare il tessuto economico cittadino, ma finché non si interviene con la ramazza dei controlli, chi ha voglia di lavorare da quelle parti…?
Oggi denunceremo in una conferenza stampa con Augusto Caratelli, capogruppo de La Destra nel Primo Municipio di Roma, l’inerzia del Comune di fronte a una serie clamorosa di illegalità palesi nella destinazione d’uso di locali adibiti ad attività commerciali con autocertificazioni fasulle – spesso si tratta di magazzini e scantinati – e conseguenti evasioni fiscali, perché l’assenza di un sistema di rilevazioni incrociate tra municipi, Comune e ufficio delle Entrate consente a questi signori di pagare molto meno di un commerciante italiano per quel che concerne Ici e rifiuti.
A quanto abbiamo appreso dal certosino lavoro di Caratelli, la Guardia di Finanza tra settembre e metà novembre ha effettuato diversi controlli nel rione e ha pizzicato una serie cospicua dei soggetti in questione. Tutti multati per aver violato le norme di urbanistica sulla destinazione d’uso previste dalla legge Bersani del 1998.
Cioè, dicono le Fiamme Gialle, non siete in regola con uno dei requisiti fondamentali: l’attività del negoziante si svolge in un negozio e non in un sottoscala o roba del genere.
La Finanza, il 31 ottobre, scrive al presidente del Primo Municipio del Comune. Lo fa perché, evidentemente, mette a conoscenza l’amministrazione dell’abuso riscontrato. Perché non è pagando una multa che si sana l’abuso continuando a operare laddove non si può. E magari lo fa anche per far notare al Comune, attraverso il Municipio, che qualcuno dovrebbe pagare le tasse che sono chieste a qualunque commerciante italiano ma a lui no.
Risultato: la lettera della Finanza arriva sul tavolo del direttore del Municipio da parte del presidente dell’organo politico solo il 2 dicembre (un mese dopo!). Perché è passato tutto questo tempo? Il presidente di centrosinistra si è consultato con il sindaco di centrodestra? Non sapeva o non sapevano che la legge Bersani prevede che un’attività abusiva si chiude con ordinanza del sindaco, punto e basta?
Ci si è mossi solo quando La Destra ha scoperto le carte che venivano nascoste?
Ora che tutto è pubblico, chi ci spiega perché ancora sono aperti quei “negozi” – se ne conoscono i primi undici, ma potrebbero essere centinaia – che esercitano abusivamente evadendo le tasse?
Anche questo è diritto alla sicurezza, vorremmo dire al sindaco di Roma.
E se un dirigente è inerte lo si rimuove, altrimenti se ne diventa complice. I cittadini, i commercianti, gli artigiani dell’Esquilino sono esasperati da tanta compiacenza. Pensavano che fosse finita con Veltroni…

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EMERGENZA NOMADI

VENERDI' 5 DICEMBRE ORE 21.00

DIBATTITO IN DIRETTA TELEVISIVA

CON IL SEGRETARIO PROVINCIALE DE LA DESTRA

ROBERTO BUONASORTE

FABRIZIO SANTORI ( CONS. COM. ROMA PDL )
ALESSANDRO ONORATO ( CONS COM. ROMA PD )
RAPPRESENTANTE CAMPO NOMADI DI ACILIA
SUL SATELLITE SKY CANALE 860 TERRESTRE ROMAUNO PUOI VEDERLA : CITTA' DI ROMA CH 31 MONTE LUNGO CH 65 - VALLEMAIO CH 62 - ISOLA LIRI CH 31




NOMADI : BUONASORTE (LA DESTRA) DA ALEMANNO BRUTTO REGALO DI NATALE ALLA PROVINCIA ?


" Anche oggi il Sindaco di Roma Gianni Alemanno torna a parlare dello spostamento dei campi nomadi fuori dal Raccordo anulare dando cosi un segnale - dice il Sindaco - di legalita e solidarieta, come se bastasse il loro spostamento per garantire cio . Alemanno ci comunica anche la data, entro dicembre infatti partira il grande piano di spostamento concordato con il nuovo prefetto, ovviamente le nuove zone sono ancora toc secret. Come intende Alemanno concertare con i comuni della provincia di Roma tale spostamento ? Dobbiamo aspettarci da Alemanno un brutto regalo di natale noi cittadini della Provincia di Roma ? " Lo dichiara in una nota Roberto Buonasorte, Segretario provinciale de La Destra, il movimento che fa capo al Sen. Francesco Storace .

Campi ROM in provincia di Roma e polemica.

Gli articoli e le dichiarazioni del Segretario Provinciale Roberto Buonasorte sulla vicenda campi ROM nella Provincia di Roma


IL Tempo

Corriere della Sera

Repubblica

Oggi

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IN PROVINCIA SEMPRE MENO LECCHESI

GLI STRANIERI PIU' CHE RADDOPPIATI NEGLI ULTIMI SETTE ANNI : UN PESO ECONOMICAMENTE INSOSTENIBILE


Il dato più significativo fra quelli contenuti nel recente rapporto sull'immigrazione straniera redatto dall'Ismu e presentato in sala Ticozzi settimana scorsa, è quel numero di 3200 immigrati "irregolari" stimati nella nostra provincia. Un dato vertiginosamente in crescita rispetto a quello di 1700 calcolati solo sette anni fa. Siccome la stima è sicuramente per difetto è facile ritenere che per la provincia si aggirino tra i 4000 e i 5000 irregolari.
Essi si sommano ai 21500 stranieri "regolari" presenti sul nostro territorio. Buona parte di quest'ultimi sono iscritti alle anagrafi comunali, la loro totalità benificia dei servizi sanitari gratuiti, molti di loro ricevono dai rispettivi comuni di residenza buoni di sotegno per l'affitto, contributi per i primi figli, tariffe agevolate per scuolabus e mense. Alcuni di loro superata la soglia di anzianità iniziano a percepire pensioni minime pur avendo ridicoli anni di contributi. Altri sono i primi in graduatoria nell'assegnazione delle case pubbliche, superando anziani lecchesi o giovani coppie italiane in difficoltà.
Altri in piena età da lavoro, venuti qui da interinali nelle aziende metalmeccaniche o tessili della zona, ora si ritrovano in cassa integrazione, altri addirittura campano coi sussidi di disoccupazione elargiti dall'INPS.
Altri platealmente disoccupati li vedi in stazione a camapare di espedienti, altri si danno da fare nel buio della notte, altri ancora già abitano il carcere di Pescarenico a spese dei cittadini lecchesi.


http://blog.libero.it/LADESTRALECCO/?nocache=1228687093