Nichi Vendola taglia il proprio stipendio di 30.000 E

[AB01]

Ma scusate, il "taglio" è su uno stipendio di 220 mila euro netti all'anno o sbaglio?
Il presidente della Lombardia percepisce 140 mila euro netti, non è che forse c'è di che vergognarsi?

No sono 170.000 in totale, a questi va tolta la quota che va al Partito, ed a differenza di deputati etc. sopra ci paga l'irpef.

[AB01]

Ferrero ministro prendeva, per l'esattezza, 16.128 euro al mese.
Per 13 = 209.664 euro l'anno.
Vendola prende (dichiarazione dei redditi) 170.000 euro l'anno (lorde, indennizzi inclusi), su cui paga tasse, e di cui dà 60.000 euro al partito.
Link: http://www.affariregionali.it/smartF...81113I1331.PDF
Questo significa che prende sui 5000 euro al mese.

Spero con questo vi rendiate conto della pretestuosità e dell'arbitrarietà, violenta e volgare, della vostra polemica.
Della vostra giacobina, e del tutto disonesta, caccia all'uomo.
Io con questo lascio questa discussione, perchè stiamo toccando livelli infimi, degni del V-day di Beppe Grillo.

Anche Ferrero ci pagava sopra l'irpef però, perchè non era indennità parlamentare (ero solo ministro, non parlamentare)

[LeoGanja]

Questa volta mi congratulo con Wendola. Bravo hai fatto bene a tagliarti lo stipendio, è la strada giusta da intraprendere.
Mi sembra il minimo che dia il 40% al partito.

[Leonid]

Sicuramente fino a Togliatti, probabile anche con il compagno Longo, gli eletti trattenevano per se l'equivalente dello stipendio medio di un italiano.
Leggendo il dato riportato dal compagno Merlin, giungerei alla conclusione che il signor Vendola non abbia fatto altro che un gesto demagogico.

Esatto.

[cyber81]

Sicuramente fino a Togliatti, probabile anche con il compagno Longo, gli eletti trattenevano per se l'equivalente dello stipendio medio di un italiano.
Leggendo il dato riportato dal compagno Merlin, giungerei alla conclusione che il signor Vendola non abbia fatto altro che un gesto demagogico.

il fatto è che quel dato è sbagliato, invito i compagni a documentarsi prima di parlare, e a sotterrare l'ascia di guerra.