Pressato dalla Lega,
hefico: il governo rimette mano al ddl "svuota carceri" e, di fatto, lo riscrive. L'esecutivo, infatti, ha presentato tre emendamenti in commissione giustizia alla Camera che danno un senso nuovo al testo. A partire dalla
cancellazione dell'automatismo per cui ai detenuti a cui resta un anno di pena è concesso di scontarla a domicilio.
iaociao: Adesso toccherà al magistrato di sorveglianza valutare caso per caso, tenendo d'occhio anche "l'idoneità" del domicilio.
Dalla lista di chi potrà beneficiare della misura alternativa restano
esclusi, anche nella nuova formulazione, i condannati per reati di mafia e terrorismo, e
i delinquenti abituali. :giagia: La misura potrà essere negata più in generale "quando vi è la concreta possibilità che il condannato possa darsi alla fuga" oppure si teme "possa commettere altri delitti". Oltre che al domicilio, la pena si potrà scontare "in altro luogo pubblico o provato di cura, assistenza e accoglienza". Sparita la possibilità che i clandestini siano incarcerati nei Cie.
Stralciato invece l'articolo che prevedeva la sospensione della detenzione con la messa alla prova presso i servizi sociali. Lo stralcio è stato votato quasi all'unanimità dalla commissione. Lega, ma anche Pd e Idv si erano pronunciati contro un'accelerazione su questo tipo di normativa. "La messa in prova - sottolinea in questo senso la capogruppo del Pd in commissione Donatella Ferranti - avrà un percorso separato e adeguato visto che si inizia a ragionare su percorsi 'deflattivi' in questo senso". Contro si è espressa solo la deputata radicale eletta nel Pd Rita Bernardini, in sciopero della fame proprio per protesta contro il sovraffollamento delle carceri.
Con un secondo emendamento del governo sono state
aumentate di un terzo le pene per i reati commessi da chi è ai domiciliari. hefico: Infine, l'ultimo testo dell'esecutivo riguarda "l'adeguamento del corpo di polizia penitenziaria per fronteggiare" l'emergenza in atto. La commissione tornerà a riunirsi domani quando alle 10 scadrà il termine per i subemendamenti agli emendamenti presentati dal governo.
Non basta. Il Ddl è destinato a cambiare ulteriormente, tramite sub-emendamenti della maggioranza. E tra le ipotesi ci sarebbe anche quella di prevedere come misura a tempo, valida fino al 31 dicembre del 2012, la detenzione domiciliare per pene non superiori a 12 mesi introdotta dal ddl. In questo modo - secondo quanto si è appreso in ambienti parlamentari - si darebbe la possibilità al governo di
realizzare, nel frattempo, la costruzione di nuove carceri e di nuovi padiglioni. :sofico:
Le reazioni. "Soddisfatto" il ministro dell'Interno, Roberto Maroni che chiede, però, "ulteriori miglioramenti". Per il guardasigilli Alfano "alla Camera si sta trovando un ottimo punto d'intesa per andare avanti, confacente agli scopi della coalizione e credo che in Commissione si potrà andare oltre rispetto anche alla stessa coalizione". Per il Pdl si tratta di un testo "più equilibrato" che peraltro piace anche al Pd che riconosce "lo sforzo" dell'esecutivo nell'accogliere anche alcune osservazioni dell'opposizione. "Gli emendamenti presentati dal governo - commenta il capogruppo Pdl in commissione, Enrico Costa - tengono conto in modo massiccio delle osservazioni arrivate anche nel corso delle audizioni. Le modifiche del governo bilanciano le opposte esigenze della funzione educativa del carcere e della garanzia di sicurezza: ora è un testo equilibrato che aumenta la sicurezza".
Esulta il leghista Matteo Brigandì, dopo che il ministro dell'Interno Roberto maroni aveva definito il ddl "una sorta di indulto mascherato": "
Finalmente non si parla più sic et simpliciter di prendere i detenuti e portarli a casa.
hefico: Ora bisognerà fare i conti con l'oste e l'oste in questo caso sono i magistrati".
Ddl carceri, a decidere sarà il giudice non più automatico l'ultimo anno a casa - Repubblica.it