http://www.radioradicale.it/scheda/249761
Siamo tutti tibetani: free Tibet, free China
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Spoleto: Pannella e i radicali festeggiano il compleanno del Dalai Lama
Spoleto, 6 luglio 2008
Domenica prossima 6 luglio, nel pieno dello svolgimento della cinquantunesima edizione del Festival dei due mondi, nella giornata internazionale del Tibet – World Tibet Day – celebrato in tutto il mondo in coincidenza del compleanno del Dalai Lama, i radicali si danno appuntamento a Spoleto ed invitano tutti a partecipare.Spoleto, domenica 6 luglio,alle 16, passeggiata nel centro storicoalle 18, conferenza pubblicacon Marco Pannella e i dirigenti radicali
Il punto di ritrovo è alle ore 16 nella piazzetta antistante il locale "Filippo Il Matto", in vico del Mercato, a pochi metri dalla centralissima e suggestiva piazza del Mercato, per dare vita, assieme, ad una colorata passeggiata per il centro storico della cittadina che si concluderà alle ore 18, sempre presso il locale "Filippo Il Matto" dove si svolgerà una conferenza pubblica, per ricordare la situazione tibetana e con una grande torta per celebrare il compleanno del Dalai Lama.
La passeggiata nel centro storico, con le bandiere del Tibet e con i cartelli augurali, sarà la maniera radicale per festeggiare pubblicamente il settantatreesimo compleanno di S.S. Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, premio Nobel per la pace 1989, leader spirituale del buddismo tibetano e capo del popolo tibetano, che ha scelto la via della nonviolenza gandhiana contro l'invasione militare cinese del 1949.Parteciperanno con Marco Pannella, i nuovi dirigenti di Radicali Italiani Antonella Casu (segretaria), Michele De Lucia (tesoriere), Bruno Mellano (presidente), oltre al senatore Marco Perduca, alla deputata Elisabetta Zamparutti, a Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e a Marco Cappato, europarlamentare radicale.
Alla conferenza sarà presente anche il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, con la cui Amministrazione Comunale il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Traspartito prepara, proprio nella cittadina umbra, un'iniziativa di livello internazionale nella giornata di inizio delle Olimpiadi di Pechino, l'otto agosto prossimo.
[FONT='Verdana','sans-serif']Hanno inoltre annunciato la propria partecipazione il direttore del Festival dei due mondi, Giorgio Ferrara e il sindaco di Spoleto Massimo Brunini.
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08.08.08 - Da Assisi al Mondo, un messaggio di pace e di nonviolenza
Assisi, 8 agosto 2008 -
http://www.radioradicale.it/scheda/260140
Per il Tibet, 30 agosto: digiuno simbolico indetto dal primo ministro del governo tibetano in esilio
All'iniziativa nonviolenta aderiscono Radicali Italiani, Partito Radicale e Non c'è Pace senza Giustizia.
Roma, 30 agosto 2008
Dalla sede del Partito Radicale Nonviolento di via di Torre Argentina si fornisce un elenco di adesioni di dirigenti radicali all’iniziativa lanciata e coordinata dal Presidente del Governo tibetano in esilio a Dharamsala, professor Samdhong Rinpoche, per un digiuno simbolico di 12 ore, fissato per oggi, sabato 30 agosto. Per le adesioni on line si può compilare il form dal sito:
http://www.radicalparty.org/appello_tibet/form.php
Marco Pannella – leader radicale, eurodeputato
Matteo Mecacci – deputato, Presidente Intergruppo parlamentare per il Tibet, membro della Commissione Esteri Camera
Marco Perduca – senatore, membro Commissione Esteri Senato
Marco Cappato - eurodeputato
Elisabetta Zamparutti – deputata
Rita Bernardini - deputata
Donatella Poretti – senatrice
Marco Beltrandi - deputato
Sergio Stanzani – Presidente del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e
Transpartito, Presidente dell’Associazione “Non c’è Pace senza Giustizia”
Sergio D’Elia – Segretario “Nessuno tocchi Caino”
Mina Welby – Direzione “Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca
scientifica”
Sergio Rovasio – Segretario Associazione radicale “Certi Diritti”
Diego Sabatinelli – Segretario della Lega Italiana Divorzio Breve
Lucio Bertè – Associazione “Radicali senza fissa dimora”
Jolanda Casigliani – Segretaria Associazione radicale “Satyagraha”
Irene Testa – Segretaria Associazione radicale “Il detenuto ignoto”
Tommaso Ciacca – Segretario “Associazione RadicaliPerugia – Associazione Giovanni Nuvoli”
Claudia Sterzi – Segretaria “Associazione Radicale Antiproibizionisti @RA”
Giulia Simi – Segretaria Associazione “Global Democracy”
Antonella Dentamaro – Associazione “Non c’è pace senza giustizia”
Igor Boni – Segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta
Massimiliano Iervolino – Segretario Associazione “RadicaliRoma”, delegato per i diritti umani del Presidente della Provincia di Roma
Michele Delucia – Tesoriere di Radicali Italiani
Bruno Mellano – Presidente di Radicali Italiani
Ottavio Marzocchi - funzionario gruppo ALDE al Parlamento Europeo
Giorgio Pagano - Segretario dell'Associazione Radicale Esperanto (ERA)
Gaia Rosini – Nessuno tocchi Caino
Alessandro Rosasco – Comitato nazionale Radicali Italiani
Nathalie Pisano – Comitato nazionale Radicali Italiani
Kok Ksor – VIETNAM - membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento; con lui hanno aderito già altri 5000 i montagnard che abitano sugli Altipiani Centrali del Vietnam (372 dal distretto di Song Hinh nella provincia di Phu Yen; 1065 dal distretto di Krong Pa nella provincia di Gia Lai; 876 dal distretto di Ia Pa nella provincia di Gia Lai e 2270 dalla provincia di Dak Lak) ed altri 600 montagnard esiliati negli Stati Uniti, nella Carolina del Nord e del Sud.
Vanida Thephsouvanh – LAOS - membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento
Artur Nura – ALBANIA - membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento
Marina Sikora – CROAZIA - membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento
Luis Mendao – PORTOGALLO – militante del Partito Radicale Nonviolento
Marino Busdachin – Segretario Generale dell’UNPO – Organizzazione dei Popoli non rappresentati – L’Aia – BELGIO
Lorenzo Strik Lievers - docente universitario e già parlamentare radicale
Virginia Fiume – Tesoreria Associazione Radicale “Enzo Tortora – Radicali Milano”
Francesco Pullia – Segretario Circolo radicale di Terni “Ernesto Rossi”
Guido Bedarida - Presidente Ass. per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” di Firenze
Elisa Fontanelli – Tesoriere Ass. per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” di Firenze
Daniele Carcea -Tesoriere Associazione radicale “LiberaLivorno”
Gianpiero Buscaglia – membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani
Andrea Furgiuele – Segretario Associazione Radicali Napoli – Ernesto Rossi
Mario Zamorani – Segretario Associazione radicale Ferrara
Zeffirino Zali – Segretario GRAF - Gruppo Radicale Adele Faccio
Stefano Petrella - Tesoriere GRAF - Gruppo Radicale Adele Faccio
Gianmarco Ciccarelli – Segretario Associazione Radicali Catania
Guido Biancardi – Segretario Associazione radicale “Camillo Berneri” di Lodi
Nila Orsi – Segretaria Associazione Radicali Pistoia
Lorenzo Cenni – Tesoriere Ass. radicale Goriziana “Trasparenza è partecipazione”
Vittorio Giugni – Segretario Associazione Liber@mentePrato
Michele Capano – membro del Comitato nazionale di Radicali Italiani
Donatella Corleo – punto di riferimento radicale di Palermo
Walter Beltramini – punto di riferimento radicale ad Udine
Roswita Flaibani – punto di riferimento radicale a Vercelli
Gabriele Paciaroni – Non c’è pace senza giustizia
Carla Caraccio - Non c’è pace senza giustizia
Enzo Cucco – Associazione Certi Diritti, Associazione Satyagraha
Luciano Pecorelli – Direzione nazionale di Radicali Italiani
Tibet, digiuno simbolico: dichiarazione di Bruno Mellano
Torino/Milano, 30 agosto 2008
• Dichiarazione di Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani
Personalmente intendo sottolineare l'importanza dell'iniziativa di nonviolenza attiva, lanciata e coordinata per la prima volta proprio dai massimi dirigenti democratici dell'esilio tibetano in India, ed in prima persona dal Presidente del Governo professor Samdhong Rinpoche.
12 ore di digiuno rappresentano un'iniziativa simbolica, soprattutto se paragonate ai lunghissimi scioperi della fame e della sete che hanno caratterizzato l'esperienza politica del Partito Radicale e di Marco Pannella in particolare, però abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa perché con il metodo gandhiano le autorità tibetane cercano di fortificare le proposte di autonomia "federalista" che sono alla base della reiterata richiesta di dialogo del Dalai Lama.
Con l'occasione il Partito Radicale Nonviolento ha anche riaffermato l'opportunità di rendere pubblico, preventivamente, il piano di genuina autonomia del Tibet all'interno della Repubblica Popolare di Cina che, ad ottobre, sarà presentato alle autorità cinesi dalla annunciata delegazione tibetana a Pechino.
Infine, come radicali, abbiamo ricordato al Governo ed al Parlamento tibetano in esilio a Dharamsala ed allo stesso Dalai Lama, che il 2008 è l'anno del "Primo Satyagraha mondiale per la Pace, la Democrazia e la Libertà" e che il sostegno alla "verità" per la questione del Tibet si inserisce, per noi, all'interno di una più complessa e generale battaglia per la "verità" nella politica estera, dall'Iraq al Sud-Est asiatico, dal Medio-Oriente al Caucaso.
Milano: dalle 8 alle 20, al Parco Sempione, digiuno simbolico per il Tibet, preghiere ed interventi
Milano, 30 agosto 2008
Per la prima volta le autorità tibetane in esilio a Dharansala in India hanno proposto alla diaspora tibetana ed ai tibetani dell'interno della Cina, come a tutti gli amici ed i sostenitori della loro battaglia, una mobilitazione straordinaria e coordinata a livello internazionale. Domani, sabato 30 agosto, tutte le persone che vorranno dare un segnale di vicinanza e di sostegno al Tibet ed alla lotta nonviolenta del Dalai Lama sono stati invitati dal Primo Ministro tibetano, professor Samdhong Rinpoche, ad osservare un digiuno simbolico di 12 ore per rafforzare il loro impegno alla soluzione nonviolenta della questione tibetana.
Anche S.S il Dalai Lama ha aderito alla questa campagna internazionale: adesione confermata stamane, con nota ufficiale, nonostante gli accertamenti clinici a cui egli è, in queste ore, sottoposto a Mumbai.
Sarà una delle più importanti campagne pacifiche lanciate dal comitato di solidarietà tibetano, creatosi dopo gli incidenti di Lhasa dello scorso marzo.
Sono stati invitati ad aderire e a partecipare tutti coloro che aspirano alla verità e alla nonviolenza, allo scopo di stimolare saggezza e compassione nella mente degli oppressori, per la pace nel mondo, per chiedere sostegno alla comunità internazionale contro le tutte le oppressioni, a cominciare dalla situazione in Tibet. Obiettivo della campagna internazionale è anche quello di ricordare i tibetani uccisi e quelli che stanno soffrendo sotto la brutale atrocità del regime cinese.
Hanno gia aderito all’iniziativa migliaia di italiani, a titolo individuale o nei Centri di meditazione buddhista. Tra le prime adesioni quella del Partito Radicale Nonviolento e di Radicali Italiani. Marco Pannella e molti deputati e senatori radicali, tra i quali Matteo Mecacci, presidente dell'Intergruppo parlamentare per il Tibet, hanno annunciato la partecipazione al digiuno simbolico di 12 ore.
Evento nazionale in Italia svolgerà al Parco Sempione, Piazza Castello angolo via Gadio, a Milano dalle 8.00 alle 20.00 di domani, sabato 30 agosto.
Sono previsti interventi di oratori alle ore 11.00 ed alle ore 18.00. Thupten Tenzin, Presidente della Comunità tibetana in Italia, e Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani, hanno annunciato la loro presenza nella sessione pomeridiana dell'iniziativa.
Promotori dell’evento milanese:
Comunità tibetana in Italia
Associazione “Donne Tibetane in Italia”
Associazione “Italia-Tibet”
Ass. radicale “Enzo Tortora - Radicali Milano”
Per informazioni e contatti: Virginia Fiume (Skype: gillafiume) tel. 3496000518
orino: dalle ore 11, Bruno Mellano a manifestazione associazioni pro Tibet in occasione giornata di digiuno promossa da comunità tibetana
Torino, 30 agosto 2008
A Torino, le Associazioni pro Tibet aderenti all’iniziativa si ritroveranno domani in via Garibaldi n. 14 (all’altezza di Via Bellezia), dalle ore 11:00 alle ore 13:00.
Saranno presenti, tra gli altri, i consiglieri regionali Giampiero Leo (Forza Italia) e Mariacristina Spinosa (Italia dei Valori), coordinatori dell’Associazione Comuni, Province, Regioni per il Tibet, che ha sede presso il Consiglio Regionale del Piemonte.
Saranno presenti anche Bruno Mellano (presidente Radicali Italiani) e Nathalie Pisano (giunta di segreteria Associazione Radicale Adelaide Aglietta).
Dalai Lama, Bortoluzzi: richiesta ufficiale al Dalai Lama da parte del Comune "Sua Santità venga a ritirare la cittadinanza onoraria;a Venezia un Comitato d'Onore"
Michele Bortoluzzi (Giunta Nazionale RI) comunica che in data odierna, dopo il voto di luglio, il Comune ha richiesto al Dalai Lama di fissare una data nella quale dare vita ad un’importante ed evidente cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria della Patria di Marco Polo e dei commerci fecondi con l’Oriente.
15 settembre 2008
• Dichiarazione di Michele Bortoluzzi, Giunta Nazionale di Radicali Italiani
[FONT='Verdana','sans-serif']Ora, compatibilmente con le sue condizioni di salute, ci attendiamo che il Dalai Lama voglia valutare come prioritaria la visita a Venezia. Anche perché i compagni cinesi non hanno mancato di farsi sentire con le autorità del Comune, in modo talvolta insultante. Venezia è importante, quanto o forse ancor più di Parigi per quanto rappresenta e per come questa cittadinanza è stata attribuita. Qui il Tibet ha saputo entrare nei cuori e nei pensieri dei Veneziani e dei Suoi Amministratori, ed è qui che speriamo presto di avere il Dalai Lama magari assieme, mi permetto di esprimere un desiderio, a Marco Pannella per una giornata sui diritti di tutti i popoli oppressi.
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Comitato Nazionale di Radicali Italiani: la relazione della Segretaria Antonella Casu
La riunione del Comitato Nazionale si tiene a Roma - presso la sede radicale - dal 26 al 28 settembre.
Roma, 26 settembre 2008
Vorrei ricordare innanzitutto la manifestazione dell’8 agosto ad Assisi una manifestazione nel segno della nonviolenza, del dialogo e della democrazia a sostegno della causa tibetana e della libertà in Cina, che si è potuta indire e organizzare ad Assisi l’8 agosto, in significativa coincidenza con l’apertura a Pechino delle Olimpiadi, grazie alla collaborazione e all’impegno con cui il sindaco e il consiglio comunale di quella città hanno corrisposto all’iniziativa del nostro compagno Francesco Pullia. Senza quella manifestazione, che ha dato voce, soprattutto per merito di Bruno Mellano, alle comunità tibetane e alle altre comunità buddiste, e che ha visto la partecipazione di altre associazioni che si battono per i diritti civili, l’apertura dei giochi olimpici sarebbe avvenuta in Italia nel più totale e completo conformismo. L’ubriacatura olimpica avrebbe fatto dimenticare i diritti calpestati non solo in Tibet, ma nell’intera Cina. Abbiamo registrato con favore la partecipazione del sindaco di Assisi, delle Province di Terni e di Siena, di molti Comuni presenti con i propri gonfaloni, di esponenti politici sia di opposizione sia dell’attuale coalizione di governo, in primo luogo del senatore Lucio Malan vicepresidente dell’Intergruppo parlamentare per il Tibet, lo stesso comitato di cui Matteo Mecacci è presidente. L’iniziativa è stata supportata anche a livello istituzionale dai nostri parlamentari membri delle Commissioni esteri, che hanno presentato una risoluzione, che è stata approvata, a sostegno dei diritti del popolo tibetano. La risoluzione chiedeva da un lato l'apertura di un'indagine indipendente sotto l'egida dell'ONU in Tibet, dall’altro al Governo italiano di non partecipare alla cerimonia di apertura dei giochi olimpici, in assenza di progressi nel campo dei diritti umani.
Abbiamo dovuto invece registrare l’assenza e l’ostilità della Tavola per la pace che si è indebitamente appropriata delle iniziative di Aldo Capitini, svilendole in un pacifismo burocratico, generico e conformista. E’ ora che si raccolgano senza complessi le bandiere nonviolente di Capitini. Ha ragione Pullia che per il prossimo primo ottobre ha organizzato a Perugia un primo incontro capitiniano, a quaranta anni dalla sua morte.
Tibet, primi ergastoli per le proteste anti cinesi di marzo
• da Il Giornale del 15 ottobre 2008, pag. 21
di Gian Micalessin
La leggenda è antica. Narra che lo Spirito libero del Tibet si nasconda tra i fondali dello Yamdrok Yumtso, il lago dello Scorpione, un bacino sperduto tra rocce e ghiacci a cinquemila metri d'altezza. A imprigionarlo ci pensano 1500 soldati cinesi mandati a circondarne le acque. A cancellarlo per sempre assieme alla leggenda sarà una diga. Svuoterà il lago, imbriglierà le acque farà girare le centrali elettriche progettate per placare la sete d'energia delle province occidentali cinesi. Ma nel Tibet occupato non si cancellano solo laghi e leggende. Prima di loro scompaiono in carcere monaci e dissidenti. Di otto dimostranti in tunica che lo scorsa primavera fecero tremare il sogno olimpico di Pechino conosciamo la sorte. Sono stati trascinati davanti ad un Tribunale del popolo, accusati di aver messo una bomba in un palazzo, condannati a durissime pene detentive che in due casi prevedono il carcere a vita. Poi c'è il dramma oscuro, denunciato all'Onu dal Centro Tibetano per la Democrazia e i diritti Umani, di mille fra monaci e semplici cittadini, svaniti nel nulla da sette mesi, da quando polizie e forze di sicurezza rastrellarono abitazioni e templi e trasferirono migliaia di sospetti in prigioni e campi di lavoro. I due monaci puniti con il carcere a vita e i loro sei compagni condannati a pene minori erano tutti accusati di aver fatto esplodere una bomba in un edificio della città cinese di Gyanbe, 1300 chilometri a est di Lhasa. La sentenza si riferisce probabilmente agli scontri del 23 marzo scorso, quando secondo gli organi ufficiali cinesi, monaci del tempio di Tongx nel Tibet orientale piazzarono un ordigno artigianale dentro il palazzo del governo di Gyanbe. Secondo Gang Weilai, giudice e presidente della Corte del popolo che ha emesso la sentenza, Gyurmey Dhondup e Kalsang Tsering, i due monaci condannati all'ergastolo hanno già confessato tutto. Gli altri, a cui sono toccate pene tra i cinque e i 15 anni, avrebbero collaborato al piano dei loro confratelli. «Volevamo accusarli di tentata secessione, ma alla fine abbiamo deciso di giudicarli esclusivamente per quell'attentato», ha dichiarato Gang Weilai. Le parole del giudice confermano l'uso della procedura comune in quasi tutti i procedimenti politici che prevede l'estorsione di una confessione preventiva sufficiente ad una condanna esemplare e poi il processo. «Il caso dimostra la necessità di invocare il diritto al libero accesso in Tibet per i giornalisti e agenzie dei diritti umani in grado di indagare sui casi di detenzione arbitraria e sui processi sommari», ha detto Stephanie Brigden direttrice della Campagna per un Tibet Libero. Giornalisti e mezzi d'informazione non sempre sono sufficienti per sfuggire alla morsa della repressione cinese. Lo sanno bene i confratelli e le famiglie di Thabkhey e Tsundue, i due monaci del monastero di Labrang che lo scorso sette aprile avvicinarono una delegazione di giornalisti stranieri arrivata nella contea di Sangchu per denunciare il clima di paura e la campagna di arresti e repressione lanciata da esercito e forze di polizia. I due pagarono caro il loro coraggio. Pochi giorni dopo vennero prelevati dalla polizia e a tutt'oggi nessuno conosce la loro sorte.