Raffaella Carrà, nella puntata del 12 novembre di "Carramba che fortuna!" in onda in prima serata su RAI1, si è esibita cantando il brano intitolato "Satana" dell'album "Fiesta" del 1999.
La scrivente Segreteria Politica deve ancora una volta osservare sdegnata come la TV pubblica ed i soldi pubblici siano utilizzati per fini privati. Se la "showgirl" intende consacrare la sua vita a satana (come lei stessa lascia intendere nella canzone), sono affari suoi. Utilizzare una TV pagata con soldi pubblici per finalità pedagogiche al limite della volgarità e della blasfemìa ci sembra davvero troppo. Stiamo raschiamdo il fondo del barile con pubbliche ed esplicite dichiarazioni d'amore verso il demonio in una trasmissione seguita (purtroppo) da milioni di telespettatori che, loro malgrado, si sono ritrovati costretti ad assistere ad una esibizione canora della quale non se ne avvertiva l'esigenza.
Invitiamo tutti coloro i quali si sono sentiti offesi da questo indecente spettacolo a far sentire la propia voce inondando il blog di "Carramba che fortuna!" di commenti di disappunto:
scrivi sul blog di "Carramba che Fortuna!"
Inoltriamo anche mail di protesta all'indirizzo del neo-eletto Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Riccardo VILLARI:
Scrivi a Riccardo Villari
nonché direttamente alla RAI: Scrivi alla RAI
e RAI 1:
scrivi a RAI1
Per la Segreteria Politica
Gianvito Armenise