Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 27
  1. #1
    the dark knight's return
    Data Registrazione
    06 Jul 2006
    Località
    Gotham City
    Messaggi
    26,970
     Likes dati
    786
     Like avuti
    1,581
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Mozione in ricordo di Sergio Ramelli

    Il Congresso di POL costatato che,
    Nel clima di generale violenza di quei giorni non stupisce che l'aggressione, pur gravissima e già prospettante una prognosi infausta, abbia ricevuto solo scarsa attenzione dei quotidiani. Il Corriere della Sera e la Notte, quotidiani Milanesi, sono in effetti gli unici a dare un certo risalto alla notizia. La maggior parte degli interventi, che non portano firme importanti ma di ignoti cronisti, sono abbastanza chiari e obiettivi. Quasi mai Sergio viene definito "fascista". Ad esempio l'articolo della Stampa chiama Sergio "missino" e informa della violenza cui era stato sottoposto a scuola. L'articolo della Notte chiama Sergio "studente di destra" e colloca l'aggressione nel clima di violenza cui Sergio era stato sottoposto da parte di Avanguardia Operaia. E' interessante vedere come alla Magistratura sono occorsi più di dieci anni per giungere alle stesse conclusioni - tutto sommato ovvie - cui arrivava l'ignoto estensore dell'articolo. Anche gli articoli del Corriere della sera sono di simile tenore.
    Come esempio di informazione assolutamente distorta si segnala il trafiletto dell'Avvenire, la cui lettura, oggi, fa veramente venire i brividi in quanto mostra il tipo di rapporti che dovevano sussistere tra certi spezzoni del giornalismo e l'associazione che decise ed eseguì l'aggressione, Avanguardia Operaia: nell'articolo si parla di Sergio Ramelli come di un "simpatizzante per un movimento neofascista e già noto estremista" (!). L'ignoto estensore dell'articolo arriva a scrivere che Sergio, nella sua scuola "si era particolarmente distinto per imprese di marca fascista. Proprio in seguito a questi episodi era stato espulso dalla scuola" (!!!). Sergio Ramelli, alla sua scuola aveva in realtà fatto un solo atto politico: parlare ed esprimere le sue opinioni; non era stato "espulso" dalla scuola, ma piuttosto perseguitato e minacciato a tal punto dai compagni che la famiglia aveva ritenuto opportuno iscriverlo a un'altro istituto. C'era stato in effetti un "processo popolare" in cui Ramelli era stato espulso, ma tale "processo" era stato esso stesso un atto di violenza illegale: al contrario, l'articolo dell'Avvenire lascia intendere che Sergio Ramelli era stato espulso dalla scuola con un provvedimento legittimo delle autorità scolastiche. Quando, con la morte di Sergio, il suo caso diventerà di rilevanza nazionale ed emergerà la verità L'Avvenire correggerà, almeno in parte, queste infamie.
    Sarebbe assurdo ipotizzare complotti di disinformazione per spiegare una simile distorsione della realtà. Non mancheranno, in futuro, distorsioni assai gravi, ma al momento dell'aggressione l'interesse sul caso è ancora troppo basso: l'articoletto, privo di firma, fu certo frutto di un redattore di cronaca di basso livello. Tuttavia vale la pena di riflettere sul fatto che le uniche fonti di una informazione così distorta non potevano che essere ambienti e persone legate ad Avanguardia Operaia. Di questo articolo forniamo anche l'immagine scannerizzata.
    Gli hanno sprangato la testa perché era di destra, LA NOTTE, 14/3/1975
    Gravissimo studente aggredito da ultrà di sinistra, IL CORRIERE DELLA SERA. 14/3/1975
    Gli echi a Palazzo Marino, IL CORRIERE DELLA SERA. 14/3/1975
    Aggrediti due fascisti L'AVVENIRE 14/3/1975
    Giovane missino aggredito: gravissimo LA STAMPA, 14/3/1975
    In coma lo studente ferito a colpi di spranga, IL CORRIERE DELLA SERA. 15/3/1975
    L'esecrazione non basta, IL CORRIERE DELLA SERA. 15/3/1975
    Il parere del medico, IL CORRIERE DELLA SERA. 15/3/1975
    Picchiato un professore ad Affori, IL CORRIERE DELLA SERA. 16/3/1975

    In questa zona abbiamo gli articoli che riguardano la morte, quelli che riguardano i messaggi di cordoglio e quelli che riguardano i funerali.
    Con la morte di Sergio aumenta decisamente l'interesse; aumentano gli interventi e i maggiori quotidiani italiani si occupano del caso: non solo, molte autorità pubbliche e politiche sentono il bisogno di esternare delle dichiarazioni e i messaggi di cordoglio vengono riportati dai quotidiani.
    Fa una strana impressione leggere, oggi, la gran parte di questi interventi: ci si imbatte spesso in dichiarazioni che hanno la forma seguente: "Condanniamo tutte le forme di violenza - e quindi, sottinteso, anche questa!"; il che è piuttosto ambiguo. Pochi sentono il bisogno di raccontare la vita d'inferno che Sergio Ramelli aveva dovuto sopportare; quasi nessuno informa del fatto che era stato perseguitato per mesi e mesi a scuola e che la denuncia che egli aveva fatto per le minacce e le percosse era caduta nel vuoto. Che impressione poteva fare, per la famiglia, ricevere lettere di cordoglio dalle più alte cariche dello stato - che al funerale non si fecero ovviamente vive - quando quelle cariche non avevano fatto nulla per difendere Sergio e, con la loro assenza al funerale, aumentavano l'isolamento e la solitudine per altri ragazzi come Sergio e si rendevano corresponsabili di altre vittime? Leggere per credere: molti giornalisti fanno lunghi discorsi, si lanciano in meditazioni ardite per arrivare infine, al termine di lunghi percorsi intellettuali, a concludere con il principio che, se anche un ragazzo è di destra non è giusto ammazzarlo... Come se, per arrivare a questa sottigliezza metafisica, ci volesse impegno... riletti oggi queste dichiarazioni fanno spavento, anche quando sono scritte con tutta la buona volontà di arrivare veramente a una pacificazione e a una cessazione della violenza.
    Va detto, a parziale scusante che il clima non era facile e che già stava cominciando la prassi di gambizzare (o peggio) i giornalisti non allineati o comunque scomodi. Certi atteggiamenti possono essere scusati a causa del clima di paura. Ma alcune deliberate falsificazioni e denigrazioni non possono godere di giustificazione alcuna.
    Per comprendere appieno la situazione bisogna ricordare che Sergio Ramelli era membro di un partito, il MSI-DN, che aveva in parlamento una forte rappresentanza (circa l'8%, ovvero oltre 4 milioni di italiani). L'MSI-DN era nato da poco, in seguito alla cosiddetta "svolta" del X congresso del MSI in cui si era deciso di lasciar perdere ogni atteggiamento nostalgicista (Almirante disse: "Il nostro passato si chiama MSI") e in tale partito erano confluiti personaggi lontanissimi dal fascismo - anche alcuni tra i padri della Costituzione Repubblicana Antifascista ! - . Non c'è dubbio che molte ambiguità permanessero ancora e che il rapporto con il fascismo non potesse dirsi risolto; tuttavia la nascita del MSI-DN segnò un momento assai particolare nella storia del nostro paese e molti giovani entrarono nel nuovo partito con il fine specifico di testimoniare la propria dissidenza rispetto a un clima generalizzato in cui essere comunisti era la norma e la regola. Non si trattava, propriamente, di proclamare un atteggiamento "anticomunista"; come osserva giustamente Nino Nutrizio nell'articolo sopra riportato i giovani come Sergio Ramelli erano accusati di non-comunismo, più che di anti comunismo: troppo forte era il clima di consenso al marxismo per poter ipotizzare altro che una semplice dissidenza rispetto a una linea politica che era divenuta unanimità consenziente.
    Fatta questa premessa non si può che stigmatizzare l'atteggiamento tenuto da certi quotidiani, come ad esempio La Stampa, che definisce Sergio "neofascista" (!) e "estremista di destra molto noto" (!!!): non è chiaro a chi fosse noto, dato che lo stesso estensore dell'articolo ammette che l'unica accusa che gli era stata mossa era di "affissione abusiva di manifesti"... Peraltro La Stampa sembra ignorare l'esistenza del MSI-DN: insiste a chiamare Ramelli "militante del msi" e Almirante "segretario del msi"; per comprendere quanto questo atteggiamento sia politicamente scorretto si pensi a quello che potrebbe essere la nostra reazione se leggessimo, oggi, sulla Stampa, che "Fassino é segretario del Partito Comunista Italiano"!!! In certi altri casi la denigrazione tocca il ridicolo: sulle pagine de l'Avvenire Paolo Farneti, definisce Sergio Ramelli "giovane extraparlamentare di destra"(!) e con ciò sembra ignorare che l'MSI-DN aveva una ricchissima rappresentanza parlamentare. Ma è possibile che Farneti ignorasse questo fatto, che tutti in Italia conoscevano? E se non lo ignorava, come è ovvio, perché definire "extraparlamentari" i suoi aderenti? perché chiamare "gruppuscolo" un partito che - comunque lo si voglia giudicare - rappresentava 4 milioni di italiani?
    Questo atteggiamento ambiguo e poco corretto caratterizza gran parte di quella che, allora, si chiamava "la stampa borghese" (con la nobile eccezione del Corriere della Sera, che seppe offrire un'analisi corretta e seria) e, di fronte ad essa c'è senza dubbio da preferire la condanna dell'assassinio che, con maggiore onestà, offre l'Unità, allora quotidiano del Partito Comunista Italiano.
    Particolarmente sgradevole è il trattamento che la maggior parte dei giornali riserva alla questione del funerale che, come è noto, fu proibito: la questura, per ragioni di ordine pubblico (!!!) impedì che venisse fatto qualsiasi forma di corteo funebre, e la bara fu portata in Chiesa in un furgone chiuso, scortato da due auto della polizia.
    Ebbene, la triste verità è che la maggior parte dei giornali omette di dare informazioni al riguardo: le uniche eccezioni sono Il Mattino, che parla a chiare lettere della proibizione, L'Avvenire, che accenna a qualche tensione e rivela che, per impedire il funerale, erano stati allertati DUE BATTAGLIONI DI CARABINIERI (il che la dice lunga) e il Corriere della Sera che racconta come, nell'occasione, la polizia fossa arrivata persino a fermare l'indignato Consigliere Comunale Staiti. Infine il Candido, che offre una dettagliata descrizione dello scandaloso cordone di polizia utilizzato per minacciare di arresto gli amici e le amiche di Sergio. Il Candido affida la descrizione della giornata alla prestigiosa firma di Leo Siegel.
    La maggior parte dei giornali descrive invece un clima idilliaco e sostiene che, per volontà della famiglia, i funerali si svolgono in forma privata; alcuni articoli farneticano, addirittura, di un "perdono" che la famiglia Ramelli avrebbe già concesso agli assassini. Si può aver riprova di quanto fossero false queste dichiarazioni leggendo, nelle pagine relative al processo, la reazione che la mamma di Sergio ebbe nei confronti della richiesta di perdono fatta dagli assassini 12 anni dopo. In effetti alcuni giornalisti ammettono che queste cose le hanno solo sentite dire, che non hanno intervistato i genitori, ma che tuttavia non dubitano che le cose stiano così. E' con un certo imbarazzo che vien fatto da ricordare che un giornale, se vuol essere qualcosa di diverso da un pettegolezzo da parrucchiere, dovrebbe accertarsi delle informazioni che pubblica.
    La questione della morte e del funerale di Sergio Ramelli è certo una tra le più odiose pagine della storia della Repubblica. Il modo con cui gran parte della stampa la descrisse costituisce a sua volta una pagina vergognosa per il giornalismo italiano.
    E' morto Ramelli, LA NOTTE, 29/4/1975
    E' morto il giovane di destra aggredito il 13 marzo a Milano, IL MESSAGGERO VENETO,30/4/1975
    E' morto lo studente Sergio Ramelli, IL GIORNALE, 30/4/1975
    Obiettivo, i nostri figli, IL GIORNALE, 30/4/1975
    Le dichiarazioni dei medici, IL GIORNALE, 30/4/1975
    Odio ideologico, IL GIORNALE, 30/4/1975
    ...è morto... , IL MATTINO, 30/4/1975
    Morto lo studente di destra "sprangato" da ultrà, L'AVVENIRE, 30/4/1975, di Paolo Farneti
    Un'altra vittima della barbarie, L'AVVENIRE, 30/4/1975, di Giovanni Zibetti
    Morto lo studente missino aggredito dagli ultrà di sinistra, IL CORRIERE DELLA SERA, 30/4/1975
    La morte lo ha raggiunto 47 giorni dopo, IL CORRIERE DELLA SERA, 30/4/1975,di Cesare Pillon
    La strategia della tensione ha mietuto un'altra vittima, IL CORRIERE DELLA SERA, 30/4/1975
    Ora sugli ignoti estremisti pesa l'accusa di omicidio, IL CORRIERE DELLA SERA, 30/4/1975
    Morto il giovane neofascista che fu aggredito a Milano, LA STAMPA, 30/4/1975 M.F.
    Contro tutte le violenze, LA NOTTE, 30/4/1975, di Nino Nutrizio
    I funerali in forma privata, LA NOTTE, 30/4/1975
    Comunicato del comitato di redazione, LA NOTTE, 30/4/1975
    Messaggi di Spagnolli e di Pertini alla famiglia dello studente ucciso, IL CORRIERE DELLA SERA 1/5/1975
    Bisogna mettere al bando i teppisti d'ogni colore, IL CORRIERE DELLA SERA 1/5/1975
    L'Omicidio non ha colore, LA STAMPA, 1/5/1975, di A.C. Jemolo
    Commosso cordoglio per Sergio Ramelli, L'AVVENIRE, 1/5/1975, di Paolo Farneti
    Ramelli: si riparte dal Molinari per arrivare fino agli assassini, IL GIORNALE, 1/5/1975
    Ramelli: oggi i funerali in forma privata, LA NOTTE, 2/5/1975
    Oggi i funerali di Sergio Ramelli, L'OSSERVATORE ROMANO, 2/5/1975
    Folla commossa ai funerali del giovane Ramelli, LA NOTTE, 2/5/1975
    I funerali di Sergio Ramelli, IL CORRIERE DELLA SERA 3/5/1975
    I funerali a Milano del missino ucciso, LA STAMPA, 3/5/1975
    Folla ai funerali di Sergio Ramelli, L'AVVENIRE, 3/5/1975
    A Milano i funerali di Sergio Ramelli, IL MATTINO, 3/5/1975
    Ieri a Milano i funerali del giovane Sergio Ramelli, L'OSSERVATORE ROMANO, 4/5/1975
    Ramelli, un morto che fa paura, CANDIDO, 15, di Leo Siegel
    C'è un partito, in Italia...., CANDIDO, 15, di Leo Siegel
    "Povero il mio teston d'or", parla la mamma, CANDIDO 15, di Leo Siegel


    Come si può notare, gli articoli sul processo, 12 anni dopo la morte di Sergio, sono in numero decisamente elevato. In effetti mentre la morte di Sergio passò quasi sotto silenzio e scarsissima fu l'attenzione riservata dai giornali, il processo ai suoi assassini, in pieni anni '80, catturerà l'attenzione dell'opinione pubblica, sino al punto di divenire un vero e poprio evento mass-mediatico.
    In effetti gran parte dei quotidiani nazionali misero grande impegno ed attenzione nel seguire il processo: il Corriere della Sera, che avrà come inviato Fabio Felicetti, l'Avvenire, con gli aritcoli di Gabriella Pesenti, l'Unità con Paola Boccardo, la Stampa con Susanna Marzolla, il Giornale con Leonardo Maisano, la Repubblica con Enrico Bonerandi, il Manifesto con Tiziana Maiolo e naturalmente il Secolo, con gli articoli di Flavia Perina.
    Ci siamo avvalsi, per la disponibilità di questi articoli, di una raccolta di materiale già curata da Ignazio La Russa (federazione MSI-DN di Milano), legale della famiglia Ramelli.
    - Un processo a lungo atteso IL SECOLO D'ITALIA 11/2/1987, di Flavia Perina
    - La madre di Ramelli: "Voglio solo giustizia", IL SECOLO D'ITALIA 28/2/1987
    - La famiglia Ramelli chiede soltanto giustizia, IL SECOLO D'ITALIA 28/2/1987
    - Quella inutile e cieca violenza IL SECOLO D'ITALIA 28/2/1987
    - In dieci alla sbarra per l'uccisione di Sergio Ramelli IL SECOLO D'ITALIA, 15/3/1987
    - Dodici anni dopo LA NOTTE 16/3/1987, di Renato Pezzini
    - Processo agli anni della spranga, LA NOTTE 16/3/1987, di Pietro Giorgianni
    - Due cortei senza armi, IL GIORNO 16/3/1987, di Paolo Colonnello
    - Sergio Ramelli e i suoi carnefici, LA NOTTE 16/3/1987
    - Processo Ramelli, La parola ora è alla giustizia L'UNITA' 17/3/1987, di Paola Boccardo
    - Ramelli, processo senza manette L'UNITA' 17/3/1987, di Paola Boccardo
    - Ma qualcuno afferma: "io non c'ero" L'UNITA' 17/3/1987, di Paola Boccardo
    - La parola è ora alla giustizia, L'UNITA', 17/3/1987
    - La loro giustizia si chiama vendetta, L'UNITA', 17/3/1987, di Marina Morpurgo
    - Quanta voglia di rimuovere quelle spranghe, L'UNITA' 17/3/1987, di Silvio Trevisani
    - Violenza, una scheggia impazzita L'UNITA' 17/3/1987, di Paola Soave
    - Gli anni '70 rivissuti a Milano IL TEMPO, 17/3/1987, di Claudio Garlaschi
    - Sia giustizia per pacificare IL SECOLO D'ITALIA, 17/3/1987
    - Un'attesa durata 12 anni IL SECOLO D'ITALIA, 17/3/1987, di Flavia Perina
    - I "dottorini" della spranga IL GIORNO, 17/3/1987 di Paolo Colonnello
    - Un corteo pieno di croci celtiche IL GIORNO, 17/3/1987, di Giorgio Guaiti
    - Sono finiti in cenere gli anni della violenza, IL GIORNO, 17/3/1987, di Marco Nozza
    - In fila aspettando il perdono L'AVVENIRE, 17/3/1987, di Gabriella Pesenti
    - E il fronte della gioventù: Vogliamo la vendetta L'AVVENIRE, 17/3/1987
    - Sergio Ramelli, è arrivata l'ora della giustizia, L'AVVENIRE 17/3/1987
    - DP insiste: quella era democrazia, L'AVVENIRE 17/3/1987
    - Rinviato al 23 il processo Ramelli, IL MANIFESTO 17/3/1987
    - Medici, in grigio come tanti: mille anni fa uccisero un "nemico", IL CORRIERE DELLA SERA, 17/3/1987, di Fabio Felicetti
    - Per Ramelli un corteo e un presidio, IL CORRIERE DELLA SERA, 17/3/1987
    - Milano rivive, 12 anni dopo, le tensioni dell'omicidio Ramelli, LA STAMPA, 17/3/1987
    - Ciao Sergio: il FdG ricorda Ramelli, IL SECOLO D'ITALIA 18/3/1987
    - Qualcuno è cambiato un po' meno, IL SECOLO D'ITALIA 18/3/1987, di Flavia Perina
    - Alla sbarra i medici assassini, LA NOTTE 23/3/1987
    - Ramelli, oggi gli interrogatori, IL GIORNO, 24/3/1987, di Paolo Colonnello
    - Offerti 200 milioni alla madre di Ramelli, LA STAMPA, 24/3/1987
    - L'assalto al "Porto" apre gli interrogatori, AVVENIRE, 24/3/1987
    - Processo Ramelli, oggi via agli interrogatori, L'UNITA' 24/3/1987
    - La madre di Ramelli ha rifiutato 200 milioni di risarcimento, IL GIORNALE, 24/3/1987
    - Ramelli, gli imputati raccontano..., LA NOTTE, 24/3/1987
    - Respinte le eccezioni della difesa, IL MANIFESTO, 24/3/1987
    - Questi dodici anni di ferite, IL CORRIERE DELLA SERA, 24/3/1987, di Fabio Felicetti
    - Il processo è ripreso, IL CORRIERE DELLA SERA, 24/3/1987
    - "Non volevamo uccidere Ramelli" LA STAMPA, 25/3/1987
    - "Ramelli? Dovevamo dargli solo una lezione...", L'UNITA', 25/3/1987, di Giovanni Laccabò
    - Ecco il racconto, così sprangarono Ramelli, L'AVVENIRE, 25/3/1987, di Gabriella Pesenti
    - Processo Ramelli: "Non volevamo ucciderlo", IL TEMPO, 25/3/1987
    - Il mattino di marzo quando uccidemmo Sergio il fascista, LA REPUBBLICA, 25/3/1987, di Enrico Bonerandi
    - Ramelli non doveva morire, IL CORRIERE DELLA SERA, 25/3/1987, di Fabio Felicetti
    - "Dovevamo pestarlo, poi morì e ci vergognammo", IL GIORNO, 25/3/1987, di Paolo Colonnello
    - Un imputato racconta: "Così liquidammo Ramelli", IL SECOLO D'ITALIA, 25/3/1987
    - Questi dodici anni di ferite, IL SECOLO D'ITALIA, 25/3/1987
    - Così ho ucciso Ramelli, IL GIORNALE, 25/3/1987, di Leonardo Maisano
    - Inizia la sfilata degli imputati, il primo è Montinari, IL MANIFESTO, 25/3/1987
    - Ramelli, così è stato assassinato, LA NOTTE, 25/3/1987
    - Ancora interrogatori al processo Ramelli, IL SECOLO D'ITALIA, 26/3/1987
    - "Così sprangai Ramelli" Costa racconta, il giudice mostra la chiave inglese, IL SECOLO D'ITALIA 27/3/1987
    - Costa racconta: "Così diedi la prima sprangata a Ramelli", IL SECOLO D'ITALIA, 27/3/1987
    - "Non volevamo ucciderlo, volevamo solo fargli paura", LA REPUBBLICA, 27/3/1987, di Enrico Bonerandi
    - "Ramelli fuggiva, ma lo colpii ancora..." IL CORRIERE DELLA SERA, 27/3/1987, di Fabio Felicetti
    - Caso Ramelli, il massacro minuto per minuto, IL GIORNALE, 27/3/1987, di Leonardo Maisano
    - Il Katanghese non abita più qui, IL GIORNALE, 27/3/1987
    - Caso Ramelli, la chiave del delitto, LA NOTTE, 27/3/1987
    - Ho ucciso Ramelli perchè era un dovere, IL TEMPO, 27/3/1987, di Claudio Garlaschi
    - Uccisi Ramelli tremando, IL MESSAGGERO, 27/3/1987, di Gabriele Tacchini
    - L'esecutore materiale: "Così colpii Ramelli", IL MANIFESTO, 27/3/1987, di Tiziana Maiolo
    - Lui gridava, io colpivo, IL GIORNO, 27/3/1987, di Marinella Rossi
    - "Gridava, scappava e io colpivo..." L'UNITA', 27/3/1987, di Paola Boccardo
    - Ci ordinarono di colpire Ramelli, IL GIORNALE, 28/3/1987, di Leonardo Maisano
    - "Seppi che stava morendo e mi vergognai di me stesso", LA REPUBBLICA, 28/3/1987, di Enrico Bonerandi
    - Così, senza saperlo uccisi Ramelli, IL CORRIERE DELLA SERA, 28/3/1987, di Fabio Felicetti
    - Parla il secondo sprangatore del commando che uccise Ramelli, IL SECOLO D'ITALIA, 28/3/1987
    - "Ricordo Ramelli che urlava, no, no...", L'UNITA', 28/3/1987, di Paola Boccardo
    - Gli assassini di Ramelli si pentono in aula. IL TEMPO, 28/3/1987, di Claudio Garlaschi
    - "Ricordo l'ansia e la paura", IL GIORNO, 28/3/1987, di Paolo Colonnello
    - Quella chiave inglese, IL GIORNO, 28/3/1987
    - "Così ho colpito Ramelli, accecato dall'ideologia", L'AVVENIRE, 28/3/1987, di Gabriella Pesenti
    - "All'epoca pensavamo di possedere la verità" IL MESSAGGERO, 28/3/1987
    - Ramelli: le visite del giudice in carcere, IL MANIFESTO, 28/3/1987, di Tiziana Maiolo
    - Sergio Ramelli, l'ora della giustizia, CANDIDO, 31/3/1987
    - Largo Porto di Classe, dove il presidio divenne un pestaggio, IL GIORNO, 31/3/1987, di Paolo Colonnello
    - In aula per il delitto Ramelli, LA STAMPA, 31/3/1987
    - Ricostruito l'assalto al bar Porto di classe, IL MANIFESTO, 31/3/1987, di Tiziana Maiolo
    - "Ramelli, un episodio disgraziato..." IL CORRIERE DELLA SERA, 31/3/1987
    - "Quel giorno decidemmo di dare una passata al fascista Ramelli", L'UNITA', 31/3/1987, di Paola Boccardo
    - Avanguardia Operaia, politica e pestaggi, IL GIORNALE, 31/3/1987, di Leonardo Maisano
    - "Ramelli? un raid da poco", LA REPUBBLICA, 31/3/1987
    - Dopo Ramelli, la carriera, L'AVVENIRE, 31/3/1987, di Gabriella Pesenti
    - Nessuno degli imputati ricorda chi ordinò l'agguato a Ramelli, IL SECOLO D'ITALIA, 31/3/1987
    - Claudio Colosio, "burocrate della spranga" ricostruisce in aula l'agguato a Ramelli, IL SECOLO D'ITALIA, 31/3/1987, di Flavia Perina
    - Perchè proprio Ramelli? Nessuno rispose, IL SABATO, 4-10/4/1987, di Massimo Romanò
    - "Ecco i nomi di chi ordinò le aggressioni", L'UNITA', 1/4/1987, di Paola Boccardo
    - "Ramelli ci vide e fu l'attimo più tremendo", L'UNITA', 1/4/1987, di Maria Novella Oppo
    - Solo la verità fa giustizia, LA REPUBBLICA, 1/4/1987, di Enrico Bonerandi
    - Ramelli: chiamato in causa Basilio Rizzo (DP), IL GIORNALE, 1/4/1987, di Leonardo Maisano
    - L'accusato: "Solo Bugie", IL GIORNALE, 1/4/1987
    - Al processo Ramelli un imputato chiama in causa consiglire DP, IL MESSAGGERO, 1/4/1987
    - Io militante d'acciaio con tanta paura delle mie stesse azioni, IL GIORNO, 1/4/1987, di Paolo Collonnello
    - Prima incrinatura nel fitto muro dei "non ricordo", IL SECOLO D'ITALIA, 1/4/1987
    - Si incrina il muro dei non ricordo, IL SECOLO D'ITALIA, 1/4/1987, di Flavia Perina,
    - Walter Cavallari dà la sua versione degli anni '70, IL MANIFESTO, 1/4/1987, di Tiziana Maiolo
    - Ora sono tutti disperati gli assassini di Ramelli, IL TEMPO, 1/4/1987, di Claudio Garlaschi
    - "Io, militante con quella chiave inglese..." IL CORRIERE DELLA SERA, 1/4/1987, di Fabio Felicetti
    - Ramelli, bersaglio a caso, LA STAMPA, 1/4/1987, di Susanna Marzolla
    - Delitto Ramelli, imputato accusa consiglieri DP, L'AVVENIRE, 1/4/1987, di Gabriella Pesenti
    - Nuove deposizioni al processo Ramelli, LA PROVINCIA, 1/4/1987
    - Calda è la cenere, IL GIORNALE, 5/4/1987, di Giovanni Arpino
    - "La violenza? Brutta cosa, ma ci sembrava necessaria", LA REPUBBLICA, 7/5/1987, di Enrico Bonerandi
    - "Tutti a città studi sapevano che erano stati quelli di AO", IL GIORNO, 7/5/1987, di Paolo Colonnello
    - Estremisti, non assassini, LA STAMPA, 8/4/1987, di Susanna Marzolla
    - "Eravamo dei vigliacchi", L'AVVENIRE, 8/4/1987, di Gabriella Pesenti
    - "Non c'ero quando decisero l'agguato a Ramelli" L'UNITA', 7/4/1987, di Giovanni Laccabò
    - "Era un segreto di Pulcinella", dice un imputato, IL MANIFESTO, 7/4/1987, di Tiziana Maiolo
    - I due volti del delitto Ramelli, IL GIORNALE, 7/4/1987, di Leonardo Maisano
    - "Gioele", consigliere di Democrazia Proletaria, tra molti "non so" parla di violenza necessaria, IL SECOLO D'ITALIA, 7/4/1987, di Flavia Perina
    - "Quelle chiavi inglesi dopo 12 anni, che impressione", IL CORRIERE DELLA SERA, 7/4/1987, di Fabio Felicetti
    - Ramelli, dopo le confessioni, primo deputato "innocente", LA STAMPA, 7/4/1987
    - "Assalti, incendi, pestaggi, era un'ubriacatura generale", LA REPUBBLICA, 8/4/1987, di Enrico Bonerandi
    - "Chi lo uccise era un mite", IL GIORNO, 8/4/1987, di Paolo Colonnello
    - Colombelli e Belpiede: siamo innocenti, IL MANIFESTO, 8/4/1987, di Tiziana Maiolo
    - Siamo innocenti, non c'entriamo con la morte di Ramelli, L'UNITA', 8/4/1987
    - Ero alla festa di mia sorella, IL CORRIERE DELLA SERA, 8/4/1987, di Fabio Felicetti
    - Avanguardia Operaia faceva spiare gli avversari politici. IL SECOLO D'ITALIA, 8/4/1987
    - Belpiede, imputato e consigliere del PCI "assolve politicamente" gli ex compagni, IL SECOLO D'ITALIA 8/4/1987, di Flavia Perina
    - Ramelli, l'ex ultrà oggi PCI nega tutto "Ho l'alibi, ero in Puglia a una festa", IL GIORNALE 8/4/1987, di Leonardo Maisano
    - Il MSI: Rizzo deve dare spiegazioni ai giudici, IL GIORNALE, 8/4/1987
    - Nega tutto in aula il consigliere PCI, LA NOTTE, 8/4/1987
    - Rizzo (DP) ribatte alle accuse del tandem missini-Cavallari, IL MANIFESTO, 9/4/1987
    - Rizzo vuole parlare al processo Ramelli, L'AVVENIRE, 9/4/1987
    - Caso Ramelli: Rizzo chiede di testimoniare, IL GIORNALE, 9/4/1987
    - "Non c'entro con Ramelli", dice Rizzo in una lettera, LA REPUBBLICA 9/4/1987
    - DP "liquida" il delitto Ramelli e non rinnega gli anni delle spranghe, IL SECOLO D'ITALIA, 9/4/1987, di Flavia Perina
    - Saverio Ferrari della segreteria di DP giustifica le aggressioni ai "fascisti", IL SECOLO D'ITALIA, 10/4/1987, di Flavia Perina
    - "Quando protestavano gli antifascisti milanesi", parla Saverio Ferrari, IL MANIFESTO, 10/4/1987, di Tiziana Maiolo
    - "Ubbidivamo come militari", L'AVVENIRE, 10/4/1987, di Gabriella Pesenti
    - Ferrari: "Ero all'oscuro". Ma chi decideva per AO?, IL GIORNO, 10/4/1987, di Paolo Colonnello
    - "Distruggere sedi di destra all'epoca era giustificabile", LA REPUBBLICA, 10/4/1987, di Enrico Bonerandi
    - E dopo Ramelli venne l'assalto in Bar Porto di Classe, IL CORRIERE DELLA SERA, 10/4/1987, di Fabio Felicetti
    - La madre di Ramelli: "Non credo al rimorso degli assassini di Sergio", IL SECOLO D'ITALIA, 11/4/1987
    - Ricostruito in aula il sequestro di un giovane di destra, IL SECOLO D'ITALIA, 11/4/1987, di Flavia Perina
    - Al processo Ramelli: "siate clementi con i miei aggressori", IL SABATYO, 11/4/1987
    - Ramelli: rievocato sequestro al liceo Parini, L'AVVENIRE, 11/4/1987
    - Processo Ramelli: sfilza di "non ricordo" per l'assalto al Bar Porto di Classe, IL GIORNALE, 11/4/1987
    - Delitto Ramelli, restano ancora i tanti misteri dell'assalto al bar, LA REPUBBLICA, 11/4/1987
    - Le responsabilità degli esecutori erano note al "referente politico", IL SECOLO D'ITALIA, 14/4/1987, di Flavia Perina
    - Pasinelli conferma: una regia politica dietro le aggressioni, IL SECOLO D'ITALIA, 14/4/1987
    - Ramelli, anche un futuro brigatista nel commando che distrusse il bar, IL GIORNALE, 14/4/1987, di Leonardo Maisano
    - Assalto preordinato, IL GIORNO, 14/4/1987, di Paolo Colonnello
    - Un pentito: fu un agguato preparato alla lavagna, L'AVVENIRE, 14/4/1987, di Gabriella Pesenti - Stamani mamma Ramelli ancora davanti agli imputati, IL GIORNO, 22/04/1987
    - Mamma Ramelli in Corte d'Assise, LA NOTTE, 22/04/1987
    - Il giorno dei testimoni, IL MANIFESTO, 22/04/1987, di Tiziana Maiolo
    - Nessuno le disse "mi spiace", IL GIORNO, 22/04/1987, di Paolo Colonnello
    - Parla la madre di Ramelli "chiedo soltanto giustizia", LA REPUBBLICA, 23/04/1987, di Enrico Bonerandi
    - Dopo l'omicidio, le telefonate di insulti, IL GIORNALE, 23/04/1987, di Leonardo Maisano
    - "Quegli anni di odio contro noi Ramelli", CORRIERE DELLA SERA, 23/04/1987, di Fabio Felicetti
    - E mamma Ramelli rievoca in aula i giorni dell'angoscia, SECOLO D'ITALIA, 23/04/1987
    - Milano, la parola ad Anita Ramelli: "la lotta le minacce, la morte…", SECOLO D'ITALIA, 23/04/1987, di Flavia Perina
    - "Non voglio risarcimenti", IL MANIFESTO, 23/04/1987, di Tiziana Maiolo
    - La madre di Ramelli: chiedo giustizia, LA STAMPA, 23/04/1987, di S. Mr.
    - "Quel danaro non mi ridarà mio figlio", IL MESSAGGERO, 23/04/1987, di Mario Tomainu
    - "Non gli bastò la morte di Sergio e si accanirono contro il fratello", IL TEMPO, 23/04/1987, di Claudio Garlaschi
    - "Tornavo da scuola e vidi", AVVENIRE, 23/04/1987, di Gabriella Pesenti
    - Aggressioni e minacce: ecco il clima degli anni Settanta, IL GIORNO, 24/04/1987, di Paolo Colonnello
    - I testimoni: fummo picchiati, scelti a caso nel mucchio, AVVENIRE, 24/04/1987
    - Ramelli, sfilano gli scampati agli anni bui quando imperversava il "dagli al fascista", IL GIORNALE, 24/04/1987, di Leonardo Maisano
    - Rissa verbale fra testi e difesa al processo Ramelli, IL TEMPO, 24/04/1987, di Claudio Garlaschi
    - "L'uso delle chiavi inglesi? una pratica costante di AO", SECOLO D'ITALIA, 24/04/1987, di Flavia Perina
    - Molotov, spranghe, vendette, corriere della sera, 24/04/1987, di Fabio Felicetti
    - "Su Ramelli verita' parziali", LA STAMPA, 28/04/1987, di S. Mr.
    - "Non voglio pagare per tutti, non ero il solo picchiatore", LA REPUBBLICA, 28/04/1987, di Enrico Bonerandi
    - "In troppi tacciono su Ramelli", CORRIERE DELLA SERA, 28/04/1987, di Fabio Felicetti
    - "Hanno detto bugie sul delitto Ramelli", IL TEMPO, 28/04/1987
    - "Erano in molti a sapere", IL GIORNO, 28/04/1987, di Paolo Colonnello
    - Un teste fascista chiama in causa Brunella Colombelli, IL MANIFESTO, 28/04/1987, di Tiziana Maiolo
    - Ramelli: uno degli assassini punta il dito "colpevole, ma non ho fatto tutto da solo", IL GIORNALE, 28/04/1987, di Leonardo Maisano
    - "In troppi fingono di ignorare la verità", AVVENIRE, 28/04/1987
    - "In alto qualcuno sapeva…" dicono gli assassini di Sergio, SECOLO D'ITALIA, 28/04/1987
    - Ribadite le responsabilità' politiche nell'assassinio di Sergio Ramelli, SECOLO D'ITALIA, 28/04/1987, di Flavia Perina
    - "Non e' accusata una generazione per Ramelli ognuno paghi per sé", IL GIORNO, 29/04/1987, di Paolo Colonnello
    - Caso Ramelli, scende in campo la parte civile "volevano ucciderlo, non dargli una lezione", IL GIORNALE, 29/04/1987, di Leonardo Maisano
    - Via alla requisitoria sul delitto Ramelli "questo processo serva a non dimenticare", CORRIERE DELLA SERA, 29/04/1987, di Fabio Felicetti
    - "Sui lunghi anni delle spranghe non possiamo mettere una pietra", AVVENIRE, 29/04/1987
    - Le parti civili chiedono condanne. oggi tocca al Pm, IL MANIFESTO, 29/04/1987, di Tiziana Maiolo
    - Il Pm al processo Ramelli "C'era volonta' omicida", LA STAMPA, 29/04/1987
    - Attese per oggi le richieste del Pm al processo Ramelli, IL TEMPO, 29/04/1987
    - "La sentenza sia l'atto di giustizia mancato ad un'intera generazione", SECOLO D'ITALIA, 29/04/1987
    - Fu un omicidio volontario, SECOLO D'ITALIA, 29/04/1987, di Flavia Perina
    - "Tutti colpevoli" sostiene il Pm. Oggi le richieste, IL MANIFESTO, 30/04/1987, di Tiziana Maiolo
    - Ramelli, tutti colpevoli, LA STAMPA, 30/04/1987, di S. Mr.
    - Tremano gli uccisori di Ramelli, LA NOTTE, 30/04/1987
    - "Sono tutti colpevoli", IL GIORNO, 30/04/1987, di Paolo Colonnello
    - Implacabile l'accusa: non ci sono attenuanti, CORRIERE DELLA SERA, 30/04/1987, di Fabio Felicetti
    - "Negli anni delle spranghe c'e' soltanto vigliaccheria" , AVVENIRE, 30/04/1987, di Gabriella Pesenti
    - "Sono stati anni vigliacchi", AVVENIRE, 30/04/1987, di Gabriella Pesenti
    - Cosi' quella scuola cadde in mano ai politici, AVVENIRE, 30/04/1987, di Gabriella Pesenti
    - Il Pm: "condannateli tutti, non hanno attenuanti sapevano che per quei colpi Ramelli poteva dormire", IL GIORNALE, 30/04/1987, di Leonardo Maisano
    - Il Pm non lascia scampo, IL TEMPO, 30/04/1987, di Claudio Garlaschi
    - "Colpirono Ramelli per ucciderlo..", SECOLO D'ITALIA, 30/04/1987, di Flavia Perina
    - "Fu omicidio premeditato" chieste 10 condanne per la morte di Ramelli, IL MESSAGGERO, 01/04/1987, di Gabriele Tacchini
    - La pubblica accusa ha la mano pesante: pene tra i 14 e i 25 anni, IL MANIFESTO, 01/05/1987, di Tiziana Maiolo
    - La pena piu' alta a di domenico venticinque anni, UNITA', 01/05/1987
    - Processo Ramelli, l'accusa chiede condanne durissime, UNITA', 01/05/1987, di Paola Boccardo
    - Processo Ramelli piangono gli imputati, 01/05/1987, di Paola Boccardo
    - Chiesti 252 anni di carcere. pubblica accusa severissima, IL GIORNO, 01/05/1987
    - Una pietra su una tomba, IL GIORNO, 01/05/1987, di Paolo Colonnello
    - Non e' stata riconosciuta alcuna attenuante, AVVENIRE, 01/05/1987
    - Processo Ramelli pesanti pene chieste dall'accusa, AVVENIRE, 01/05/1987, di Gabriella Pesenti
    - Ramelli chiesti tre secoli, AVVENIRE, 01/05/1987, di Gabriella Pesenti
    - "L'unico errore di sergio fu di esprimere le proprie idee", AVVENIRE, 01/05/1987, di G. Gibaldi
    - Ramelli, il Pm chiede pene fino a 25 anni, AVVENIRE, 01/05/1987, di Susanna Marzolla
    - Dp: "richieste vendicative", LA STAMPA, 01/05/1987, Ansa
    - Processo Ramelli: secondo il Pm fu un omicidio premeditato, IL TEMPO, 01/05/1987, di Claudio Garlaschi
    - "Un tragico errore: mancava la volontà di assassinare", IL TEMPO, 01/05/1987
    - Chieste pene esemplari per il delitto Ramelli, LA PROVINCIA, 01/05/1987, di Giampiero Nicolini
    - Ramelli un omicidio di gruppo, LA REPUBBLICA, 01/05/1987, di Enrico Bonerandi
    - Ramelli, chieste pene fino a 25 anni, IL GIORNALE, 01/05/1987, di Leonardo Maisano
    - Richieste per i "capi" le condanne piu' severe, SECOLO D'ITALIA, 01/05/1987
    - Nessuna attenuante, nessuno sconto: il Pm ha chiesto pene severe, SECOLO D'ITALIA, 01/05/1987, di Flavia Perina
    - Nessuna pietà per gli imputati, CORRIERE DELLA SERA, 01/05/1987, di Fabio Felicetti
    - Il legale di Colombelli: "sbeffeggiata per il suo silenzio", IL MANIFESTO, 05/05/1987, di Tiziana Maiolo
    - Per il caso Ramelli, LA REPUBBLICA, 05/05/1987
    - La difesa: per l'agguato a Ramelli non fu utilizzata nessuna "talpa", IL GIORNALE, 05/05/1987
    - "La Colombelli? Va assolta", IL GIORNO, 05/05/1987
    - Omicidio Ramelli: parla la difesa, AVVENIRE, 05/05/1987
    - La difesa: era giusto sprangare, UNITA', 06/05/1987
    - Al processo Ramelli parla la difesa, LA PROVINCIA, 06/05/1987
    - Processo Ramelli, parola, alla difesa. "Ferrari, nessuna responsabilità", IL GIORNO, 06/05/1987, di Paolo Colonnello
    - Smontate dalla difesa le accuse a Gioele, IL MANIFESTO, 07/05/1987, di Tiziana Maiolo
    - Al processo Ramelli la difesa del demoproletario Di Domenico, IL GIORNALE, 07/05/1987
    - Processo Ramelli: al contrattacco la difesa di Di Domenico. "Gioele? Quel giorno era a Gorgonzola", IL GIORNO, 07/05/1987, di Paolo Colonnello
    - No, non e' una foto del '75, SECOLO D'ITALIA, 07/05/1987
    - Processi alla "resa dei conti", AVVENIRE, 08/05/1987
    - Ancora la difesa al processo Ramelli, IL GIORNALE, 08/05/1987
    - Processo Ramelli, imputato candidato Dp, UNITA', 08/05/1987
    - Di Domenico ringrazia Dp ma non accetta candidature, IL GIORNO, 09/05/1987, di Paolo Colonnello
    - Ramelli: la difesa chiede sconti di pena, IL GIORNALE, 09/05/1987
    - Dp lo candida ma l'imputato risponde no, LA REPUBBLICA, 09/05/1987
    - Gioele dice no. coraggio di una scelta, UNITA', 09/05/1987, di Giancarlo Bosetti
    - Di Domenico rifiuta la candidatura Dp, AVVENIRE, 09/05/1987, di Gabriella Pesenti
    - Dp chiama in lista un imputato del delitto Ramelli. lui rifiuta: "non voglio evitare il carcere cosi'", CORRIERE DELLA SERA, 09/05/1987, di Marco Garzonio
    - Contro Cavallari, niente, IL GIORNO, 12/05/1987, di Paolo Colonnello
    - "Dovete assolverlo, non uccise Ramelli", LA REPUBBLICA, 12/05/1987
    - Omicidio Ramelli "assolvete Walter Cavallari", UNITA', 12/05/1987

    http://www.cdrc.it/index7.html

    Sergio Ramelli (Milano, 8 luglio 195629 aprile 1975) fu uno studente italiano. Morì in seguito alle conseguenze di un’aggressione subìta a Milano il 13 marzo 1975 a opera di un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia.

    Sergio Ramelli [modifica]


    Cenni biografici [modifica]

    Sergio Ramelli, diciottenne all'epoca dei fatti, era uno studente di chimica industriale all'ITIS "Ettore Molinari". Era un militante del Fronte della Gioventù, l'organizzazione giovanile di estrema destra legata al MSI.
    Ramelli viveva col padre Mario (47 anni all'epoca dell'omicidio) e la madre Anita Pozzoli (49), gestori di un bar. Aveva un fratello maggiore di un anno, e una sorella di otto anni all'epoca dei fatti.

    Contesto scolastico [modifica]

    Nell' ITIS "Molinari" di Milano, frequentato da Ramelli, era in atto un clima di forte scontro politico tra militanti dell’estrema sinistra e quelli dell'estrema destra, come all'epoca accadeva in molti istituti scolastici superiori e universitari italiani.
    La scuola, concepita e costruita all'inizio degli anni Sessanta, aveva una struttura inadeguata e difficilmente controllabile, dove il mantenimento dell'ordine era difficile, e per tale condizione si era guadagnata la fama di luogo "caldo" degli attriti politici tra movimenti giovanili.
    Sergio Ramelli, fiduciario del Fronte della Gioventù, aveva professato apertamente in diverse occasioni le sue idee politiche all'interno dell'istituto. Già prima dell'omicidio aveva subito altri due atti di violenza.[1]
    Secondo un'intervista alla madre di Ramelli, il giovane in un tema scolastico avrebbe espresso posizioni personali di condanna delle BR, aggiungendovi il biasimo del mondo politico per via del mancato riconoscimento istituzionale verso i militanti padovani del MSI Mazzola e Giralucci, uccisi in un attentato brigatista. Il tema sarebbe poi stato esposto in una bacheca pubblica, per accusare Ramelli di fascismo. [2]
    Ramelli tra la fine del 1974 e l'inizio del 1975 aveva ricevuto minacce telefoniche, tanto che la famiglia ritenne opportuno iscrivere il giovane ad un altro istituto superiore.
    Sergio Ramelli e il fratello, anche lui militante del Fronte della Gioventù, sfuggirono fortunosamente ad un’aggressione di una ventina di militanti della sinistra extraparlamentare che avevano circondato il bar in cui si trovavano. [3]

    L'aggressione [modifica]


    I fatti [modifica]

    Al momento dell'aggressione, il 13 marzo 1975, Ramelli stava ritornando a casa, ed era in procinto di chiudere la catena di sicurezza del proprio motorino dopo averlo parcheggiato in via Paladini, per poi dirigersi a via Amedeo, dove risiedeva.[4]
    All'altezza di Via Paladini 15, venne attaccato da un commando di uomini armati di chiavi inglesi e spranghe, subendo danni alla scatola cranica e alle meningi. Una volta caduto dopo i primi colpi, fu ripetutamente colpito dagli aggressori.
    Il corpo venne trovato dopo pochi minuti da un commesso calzaturiero: allertò la portinaia del palazzo vicino, Graziella Zacchia, che riconobbe Ramelli e chiese l'intervento della polizia e delle ambulanze.[5]
    Fu portato d'urgenza presso l'Ospedale Maggiore di Milano in Via Sforza e, dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico ricostruttivo della calotta cranica durato cinque ore, cadde in coma profondo [6].
    Intanto, un secondo militante missino, Aldo Maletto, veniva aggredito nei pressi della Università Bocconi riportando lievi ferite.
    Ramelli, dopo un primo miglioramento e alcune complicazioni causate da una broncopolmonite, morì dopo 48 giorni di coma il 29 aprile [7].

    Le reazioni politiche [modifica]

    Il Fronte della Gioventù emise subito un comunicato stampa condannando la banda armata marxista, mentre l'MSI-Destra Nazionale accusò genericamente il banditismo di sinistra. Anche i sindacati emisero comunicati di ferma condanna verso l'aggressione.
    Altre ferme condanne arrivarono da tutte le cariche dello stato e dall'arco parlamentare.
    Durante la relazione in consiglio comunale, tuttavia, tra il pubblico si levarono applausi in favore dell'aggressione e slogan contro l'MSI. [8]
    Su ordine della questura milanese non furono celebrati funerali pubblici, per motivi di ordine pubblico, e la salma fu trasportata su un furgone scortato in chiesa e al cimitero.
    Giovanni Leone, allora Presidente della Repubblica in carica, inviò una corona di fiori al funerale di Sergio Ramelli, mentre Giorgio Almirante vi presenziò, unendosi a coloro che trasportavano a spalla la bara di Ramelli dal furgone sino dentro la chiesa.
    In occasione dei funerali del Ramelli 4 giovani furono denunciati per gesti di apologia del fascismo. A funerali conclusi un gruppo di altri 30 giovani radunatisi in via Mancini (presso la sede provinciale del MSI) al grido di "duce duce" tentò di raggiungere la vicina sede del PCI e fu disperso dalla polizia. Durante i tafferugli furono fermati 3 militanti di estrema destra con l'accusa di manifestazione sediziosa e apologia del fascismo.

    Le indagini [modifica]


    La pista studentesca [modifica]

    Le deposizioni dei testimoni portarono a dedurre che l'aggressione era stata compiuta da due persone, di cui una con una sciarpa bianca, entrambe sui 18-20 anni, con il supporto di un gruppo più grande di persone (8 o 10). Il commando aveva agito a piedi ed era fuggito verso via Venezian, in Città Studi.
    Un passante, Ernesto De Martini aveva seguito alcuni membri del gruppo per qualche centinaio di metri. Una donna anziana aveva assistito alla scena, ma non fu in grado di dare una versione coerente della vicenda.
    Le prime indagini portarono ad ipotizzare che gli esecutori dell'azione fossero studenti dell'Istituto Molinari, che la mattina prima avevano tenuto una manifestazione politica al provveditorato di Milano.
    Vennero fermati una decina di giovani, e furono identificati tre studenti che avevano frequentato la stessa classe di Ramelli prima che quest'ultimo si fosse trasferito in un altro istituto scolastico.[9][10] [11].
    I tre studenti vennero sospettati poiché non erano rientrati dopo la manifestazione.
    Come già detto, Ramelli aveva avuto problemi per la sua militanza, fino ad essere stato "condannato" da una assemblea studentesca e all'atto della rinuncia agli studi presso l'istituto anche verso i genitori vi era stato un atto di intolleranza da parte di studenti. Nel quartiere, era noto col soprannome di Fascista.

    Ricerche nei gruppi della sinistra extraparlamentare [modifica]

    La questura dopo alcuni accertamenti di rito ritenne i fermati estranei ai fatti, e continuò le indagini nell'ambito dei gruppi dell'estrema sinistra attivi nel quartiere di Città Studi, una zona in cui Ramelli era stato visto effettuare affissioni abusive di manifesti del Fronte della Gioventù. [12]
    Inoltre, il commando era stato seguito fino alla zona, dove probabilmente il gruppo aveva un supporto o una base.
    Le indagini negli ambienti della sinistra più estrema portarono ad una flebile pista, che indicava negli assassini dei membri del collettivo del Casoretto, una piccola e poco rilevante organizzazione locale.
    Subito dalle prime indagini, emerse come vi fosse dell'antagonismo tra gli "informatori" della polizia e il gruppo del collettivo, e la pista venne identificata come un vago tentativo di depistaggio.
    Alcuni membri del collettivo tuttavia supportarono la tesi, fornendo informazioni imprecise o false. Anche l'alibi del principale indiziato del gruppo, tal Francesco Grasso, apparve agli inquirenti come un alibi di comodo per coprire qualcuno. Due giovani, i fratelli Bellini, furono interrogati, ma non convinsero i giudici: finirono in seguito per rifugiarsi in Bulgaria.
    Solo anni dopo, durante l'interrogatorio a Mario Ferrandi e Ciro Paparo, due militanti di gruppi armati transitati per il Casoretto, emerse una ulteriore pista che indicava nel mandante la formazione di Avanguardia Operaia. I due non escludevano vi potesse essere uomini interni al collettivo, ma sostenevano che la matrice ideologica fosse legata ad Avanguardia.
    La tesi venne confermata da colloqui con altri esponenti di movimenti minori, ma intanto stavano emergendo le deposizioni dei pentiti di Prima Linea.

    Indagini nella destra [modifica]

    Contemporaneamente alle indagini sui gruppi filocomunisti, un filone di indagine si addentrò nei rapporti tra i vari gruppi della destra eversiva e dei movimenti neofascisti.
    Durante un colloquio informativo con gli inquirenti il 3 novembre 1982, il militante di destra Walter Sordi (già noto alle forze dell'ordine per altri fatti) affermò che l'omicidio sarebbe stato riconducibile ad Andrea Bellini, e che il Bellini stesso avrebbe dovuto essere ucciso da un commando guidato da Gilberto Cavallini, altro noto militante.
    Sordi non portò prove a sostegno della tesi, che venne giudicata irrealistica ed abbandonata.

    Il covo di viale Bligny [modifica]

    Le indagini rimasero quiescenti finché non vennero prese in carico dai giudici istruttori Maurizio Grigo e Guido Salvini.
    Intanto, il giudice Guido Viola istruì alcune indagini per appurare le responsabilità di Avanguardia Operaia in altri fatti di violenza.
    Nel dicembre 1985, durante le indagini sorte dalle confessioni di tre pentiti legati alla colonna bergamasca di Prima Linea, gli inquirenti rinvennero in un appartamento di Viale Bligny uno schedario contenenti dati di oltre 10.000 persone considerate militanti neofascisti, di organizzazioni rivali o comunque in qualche modo potenziali obiettivi di attentati.
    Oltre alle schede complete di descrizioni, abitudini, relazioni e contatti, vennero rinvenute 5.000 fotografie. Insieme a questo materiale, vi erano numerosi documenti relativi alla creazione delle Brigate Rosse nel 1977/1978, e materiale per l'addestramento militare.
    Lo schedario, nato nei primi anni Settanta ad opera di Avanguardia Operaia e poi passato ad altre organizzazioni (tra cui Democrazia Proletaria), era in possesso di Marco Costa e Giuseppe Ferrari Bravo (cui era intestato l'appartamento), due militanti della sinistra extraparlamentare.

    I pentiti bergamaschi [modifica]

    I tre pentiti erano Sergio Martinelli, Michele Viscardi e Maurizio Lombino. Martinelli in carcere coi due aveva saputo da Lombino che l'omicidio di Ramelli era stato causato da militanti da Avanguardia Operaia, e che una ragazza conosciuta da Lombino e all'epoca studentessa a Milano ne era stata coinvolta: rilasciò una deposizione a metà 1985, rendendo noti i fatti agli inquirenti.
    Viscardi confermò la deposizione, e ricordò che la ragazza, nota solo col nome di Brunella, risiedeva in svizzera.
    Lombino infine confermò, dichiarando di aver saputo del fatto direttamente da esponenti del movimento e di aver avuto una ulteriore prova dalle parole di una studentessa di biologia con cui aveva una relazione all'epoca dei fatti. Lombino confermò il nome, ma non diede un cognome.
    La donna venne identificata in Brunella Colombelli, che dopo essersi laureata era andata a lavorare come ricercatrice universitaria a Ginevra; tuttavia, a metà del 1985, Colombelli si trovava in Nicaragua per le ferie estive, ed era residente in Svizzera: le due cose rendevano impossibile il fermo e l'interrogatorio della donna.
    Le indagini proseguirono all'interno del gruppo che costituiva le file di Avanguardia Operaia nel 1975: un esponente del movimento, Francesco Cremonese, confermò la struttura dell'organizzazione nell'Università degli Studi di Milano, che vedeva come capi Giovanni Gioele Di Domenico per la facoltà di Agraria, Roberto Grassi a Fisica e Marco Costa a Medicina, tutti sottoposti a Saverio Ferrari che teneva le redini dell'organizzazione.
    Cremonese affermò che la squadra di Agraria era quella più attiva, ma che Ramelli era stato aggredito da un nucleo di studenti di Medicina, su ordine dei capi delle altre sezioni che volevano incoraggiare una maggiore partecipazione dell'appena ristrutturato ed ingrandito gruppo della facoltà medica.

    I primi arresti [modifica]

    Approfittando di un rientro in Italia della Colombelli, Grigo e Salvini ne disposero il fermo il 14 settembre 1985.
    Dopo un primo interrogatorio, venne accusata di favoreggiamento e falsa testimonianza, e trattenuta in Italia: in un secondo momento, affermò di aver assistito ad un discorso sul pestaggio del giovane, ma di non avervi partecipato.
    Il 16 settembre, dopo una serie di deposizioni di Colombelli, vennero arrestati diversi ex-militanti di Avanguardia Operaia. [13].

    http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Ramelli

    AUSPICA CHE i responsabili di questa vigliaccheria INFAME E ANIMALE stiano a vita in un regime di carcere duro.


    CONDANNA l'indifferenza seguita dopo l'omicidio e il clima di odio che si era creato nelle scuole che ha portato alla morte di un ragazzo perchè di Destra

    http://it.youtube.com/watch?v=UhnR-VVPZfU

    http://it.youtube.com/watch?v=Zgq8CDHyhK0

    http://it.youtube.com/watch?v=Bj4cqvTCZvo

    http://it.youtube.com/watch?v=vpQFXP...eature=related



    Dark Knight (La Destra Nazionale)




  2. #2
    Iscrittoa***dal14/12/2004
    Data Registrazione
    08 Apr 2009
    Messaggi
    5,146
     Likes dati
    3
     Like avuti
    5
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Folgore

  3. #3
    the dark knight's return
    Data Registrazione
    06 Jul 2006
    Località
    Gotham City
    Messaggi
    26,970
     Likes dati
    786
     Like avuti
    1,581
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ottimo benvenuto del gruppo Brutti,sporchi e cattivi

    Dark Knight (La Destra Nazionale)
    Folgore (Blocco Nazionale Identitario)

  4. #4
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    07 Apr 2009
    Messaggi
    14,731
     Likes dati
    0
     Like avuti
    2
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    firmo convintamente, Ogni città dovrebbe avere via sergio ramelli

  5. #5
    ...Vivi e lascia vivere...
    Data Registrazione
    18 Feb 2008
    Messaggi
    3,173
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Firmo. Hope

  6. #6
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ovviamente firmo. Ho letto il libro, una storia tragica, soprattutto vista dalla parte della famiglia durante il processo.

    Mi ricordo che Pecorella (allora comunista e difensore degli aguzzini di Sergio) in aula chiese l'assoluzione per i suoi protetti perchè "è perseguibile l'uccisione di un fascista? Questi ragazzi difendevano la democrazia".

    Poi lui è passato in Forza Italia e si è riciclato... la famiglia invece non può avere dimenticato queste cazzate.

  7. #7
    Reazione
    Data Registrazione
    25 Sep 2007
    Località
    Basilicata,Italia,Europa
    Messaggi
    2,657
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    On.Forfy

  8. #8
    Leggenda
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    abroad
    Messaggi
    106,206
     Likes dati
    13,401
     Like avuti
    19,715
    Mentioned
    2190 Post(s)
    Tagged
    44 Thread(s)

    Predefinito

    firmo

  9. #9
    the dark knight's return
    Data Registrazione
    06 Jul 2006
    Località
    Gotham City
    Messaggi
    26,970
     Likes dati
    786
     Like avuti
    1,581
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Dark Knight (La Destra Nazionale)
    Folgore (Blocco Nazionale Identitario)
    Albertsturm (Partito Democratico Socialista)
    On. Merello (Partito Cristiano delle Famiglia)
    Hope (Movimento Antirazzista Polliano)
    On. Forfy (La Destra Nazionale)
    C@ndido (POL delle Libertà)

  10. #10
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Messaggi
    3,164
     Likes dati
    1
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Buccia

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. in ricordo di SERGIO RAMELLI
    Di nemico nel forum Destra Radicale
    Risposte: 23
    Ultimo Messaggio: 30-04-20, 01:31
  2. in ricordo di sergio ramelli
    Di nemico nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 08-04-07, 21:17
  3. in ricordo di sergio ramelli
    Di nemico nel forum Destra Radicale
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 08-04-07, 20:56
  4. In ricordo di Sergio Ramelli a Milano
    Di Harm Wulf nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 19
    Ultimo Messaggio: 06-07-02, 20:51
  5. In ricordo di Sergio Ramelli a Milano
    Di Harm Wulf nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 27-04-02, 14:39

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito