Originariamente Scritto da
gigionaz
Non ti capisco. Nel senso che non capisco proprio quel che vuoi dire.
E non so da dove deduci il contenuto del tuo post.
Perchè, probabilmente, non sono riuscito a farmi capire.
Il problema è questo: ci sono due modelli. Uno la socialdemocrazia nordica. L'altro lo stato da Pulcinella mediterraneo, l'Italia.
Nel primo (la socialdemocrazia) ad una pressione fiscale X corrisponde uno statalismo che si mostra, soprattutto, come organizzatore delle grandi questioni.
In un modo o nell'altro lo Stato prevede una strada di organizzazione, di convivenza, e la applica.
All'interno del percorso 'imposto' dallo Stato (ma ci sono le elezioni, lo sai) i liberi cittadini si muovono come meglio credono.
I cittadini sono soddisfatti e la Svezia è un posto dove molti vorrebbero andare a vivere.
In più la libertà d'impresa permette alla Svezia di essere considerato un posto 'liberale'.
Nel secondo, l'Italia, lo Stato si occupa per lo più di mettere le mani su tutto, per sostenere il suo bisogno inesausto di quattrini.
Per far questo intensifica i controlli sulle attività produttive e decide di essere di mano leggera nelle verifiche e nelle sanzioni. L'Italia è un paese fondamentalmente illiberale anche perchè la varietà dei controlli, l'aleatorietà delle sanzioni, provocano un pesante intervento statale che droga il meccanismo della libera concorrenza.
Parliamoci chiaramente: se l'evasione è così diffusa e consistente, sarà anche causata dall'imponenente prelievo potenziale, come dite voi,, ma anche dal fatto che in galera non ci va nessuno e che le sanzioni si danno solo ai non amici.
Se non sei d'accordo, vuol dire che preferisci nasconderti dietro un dito.
In questo secondo caso lo Stato è dappertutto, non progetta e lascia i cittadini liberi di percorrere qualunque strada, anche illegittima, anche a danno degli altri cittadini, soprattutto se avvantaggia chi può e la mette nel c*lo a chi non può. Di tanto in tanto fa condoni edilizi e fiscali e riesce dunque a lucrare anche sull'effrazione e sull'illegalità, confermandola e supportandola.
I citadini sono incazzati, si incazzano sempre di più, in una lotta tra poveri che piace tanto a chi vuol conservare i suoi privilegi.
Dunque abbiamo due casi possibili e reali, perchè sono veri, perchè sono posti dove la gente vive, perchè sono modelli che possono essere realizzati davvero, magari impegnandosi un po'.
Tra i due io scelgo il primo. Perchè è più equo, più 'etico', più funzionante, più stabile, più pacifico e perchè le svedesi sono delle gran gnocche.
Oh! Potrei anche esibirmi in esercizi lirici sull'ideale mondo di Eldorado. Ma a me le cose che ho saputo, ho fatto e letto hanno insegnato che parlare dell'irrealizzabile è un trucco per confondere la gente e allontanarla da quello che può essere davvero realizzato.
Non guardate la luna, oh rane! Ma guardate il serpente che avete alle spalle...
Questo è un discorso realistico. Se vuoi pensare ad una sorta di indottrinamento fai pure (ma occhio, perchè a fronte di un pensiero monolitico che prevede tutti i mali del mondo uscire dalle stampanti delle banche centrali, dare a me dell'indottrinato rasenta il ridicolo).