Aids, parapiglia al ministero: guai a chi parla di preservativo

[Gauss (POL)]

Invito chi pensa che il preservativo sia IL metodo risolutivo per sconfiggere l'AIDS ad avere rapporti sessuali con partner sieropositivi.
E invitare, ovviamente, figli, fratelli, amici, a fare altrettanto.

infatti le coppie stabili sierodiscordanti hanno rapporti sessuali sicuri usando il preservativo .

è un virus talmente debole che basta questa semplice precauzione per essere sicuri.

l'HIV è un virus che infetta solo gli esseri umani e gli scimpanzè , quindi bloccando le nuove infezioni è possibile sconfiggerlo , i vecchi infetti possono vivere normalmente grazie ai farmaci e entro breve si spera esisterà anche una cura e un vaccino.

[dan46]

Devono essere bollenti i telefoni del ministero della Salute. Altrimenti non si capisce perché tra le 20 e le 20 e trenta di un sabato sera qualunque la pagina web in cui si parla di lotta all’Aids continui ad essere modificata di minuto in minuto. Ordini e contrordini, si immagina. Perché la notizia che il ministero ha censurato la canzone del gruppo rap degli Assalti Frontali ormai è uscita. I collaboratori del ministro Sacconi avranno cercato di riparare, ma qualcuno deve averli fermati.

Proviamo a ricominciare da capo. «Quando sei lì per lì» , questo il titolo della canzone degli Assalti Frontali, è il brano scelto per la campagna di prevenzione iniziata con l’ex ministro Livia Turco, sulla base delle indicazioni dell’Ue che invitava a mettere in musica le parole chiave della lotta all’Aids. Dunque, si parla soprattutto di preservativo. Una parola che, sembra di capire, all’attuale governo fa venire l’orticaria. Infatti, dal sito del ministero, dove era stato pubblicato pochi giorni fa, il brano è già sparito. Gli Assalti Frontali chiedono spiegazioni. Problemi tecnici, rispondono dal ministero. Ma viene il dubbio che non si tratti di una questione da risolvere con un informatico.

Sabato, a due giorni dalla della Giornata mondiale per la Lotta all’Aids che si celebra lunedì, il gruppo rilascia una dichiarazione in cui si augura che «il Ministero della Salute rimetta online sul proprio portale la nostra canzone contro l'Aids entro il 1 dicembre». Detto fatto, il link riappare. Ma non funziona (guarda). In compenso, c’è un pdf che racconta la storia della canzone e ne riporta addirittura il testo completo. E di «preservativi», in quelle rime, ce ne sono almeno dieci. A qualcuno dev’essere preso un colpo. Infatti, dopo cinque minuti, il pdf sparisce: resta la pagina con il link per scaricare la canzone (eccola), ma chi ci prova rimarrà ancora deluso.

Ordini e contrordini, dicevamo. È che a questo governo, della prevenzione della sindrome da immunodeficienza acquisita, sembra non importargliene nulla. «È la prima volta da venti anni – sostiene la presidente del Network Pazienti Sieropositivi (Nps) Rosaria Iardino – che il ministero della Salute, oggi del Welfare, è così assente sia sul fronte dell'informazione sia su quello della prevenzione dell'Aids, inoltre la Commissione Nazionale Aids del ministero, scaduta a Novembre, non è stata rinominata». «Noi della Commissione dovremmo essere un organo consultivo – spiega ancora la Iardino – ma il sottosegretario Ferruccio Fazio ci ha chiamato solo una volta dopo le elezioni e da allora mai più. Ci chiediamo se il ministero vuole una commissione veramente operativa. Una mezza pagina a pagamento su qualche giornale – conclude – non è certo significativo in termini di prevenzione e nei confronti di una malattia, che colpisce ogni anno 4000 persone in Italia».

E oltre alla prevenzione, non mancano i problemi nella cura: «Le logiche di budget - ha sottolineato la Iardino - stanno prevalendo a discapito del diritto dei pazienti a ricevere tutta l'assistenza possibile. Per cui negli ultimi tre anni – spiega – stiamo assistendo ad una contrazione delle risorse disponibili per la somministrazione degli antiretrovirali. Riceviamo dai pazienti costanti segnalazioni di disagi in particolare nelle Regioni del Sud del Paese: Sicilia, Puglia, Campania, ma anche dall'Emilia Romagna. Non trovo accettabile – conclude – che una nuova molecola importante registrata dall'Aifa diventi disponibile nella Regione Lombardia dopo due mesi e in Veneto dopo nove».

Vista la latitanza del governo, ci pensano le associazioni a fare qualcosa. Sabato sera a Torino c’è la premiazione dell’ HIVideo Spot Award, un concorso video rivolto ai giovani tra i 16 e i 26 anni che hanno prodotto degli spot sulla prevenzione. Guardandoli, almeno i ragazzi forse si leveranno dalla testa l’idea, purtroppo ancora diffusa, che l’Aids tutt’al più se lo beccano gli omosessuali, quelli che si bucano, i bambini africani.

Anche una canzone può servire, diceva l’Unione Europea. Chissà, forse tutta questa baraonda sarà successa dopo che al ministero hanno scoperto qual era l’ultimo successo degli Assalti Frontali. Si chiama Il rap di Enea e la cantano gli alunni di mezza Italia. È lì che è nato il tormentone «il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini».


http://www.unita.it/index.php?sectio...dNotizia=73696

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Ringraziando Dio sono finti gli spot della Turco, indegne pubblicità al preservativo!

[Santolo]

Ringraziando Dio sono finti gli spot della Turco, indegne pubblicità al preservativo!

Il preservativo... che brutta invenzione

[Gauss (POL)]

Il preservativo... che brutta invenzione

e menomale che il papa non ha detto che la cartaigienica è immorale , altrimenti sai che tanfo ad avere cattolici attorno

[markk]

patetici, grotteschi, e dannosi.

[dan46]

e menomale che il papa non ha detto che la cartaigienica è immorale , altrimenti sai che tanfo ad avere cattolici attorno

C'è poco da sfottere, perché a differenza vostra noi cattolici conosciamo il significato della parola responsabile...

[Santolo]

C'è poco da sfottere, perché a differenza vostra noi cattolici conosciamo il significato della parola responsabile...

A me pare più responsabile chi usa il preservativo.

[UgoDePayens]

A me pare più responsabile chi usa il preservativo.

Certo, invece illudere un ragazzetto che, col preservativo infilato, è una specie di superman intoccabile e invincibile, che può avere rapporti con chi gli va e quando gli va (tanto il sesso è solo divertimento)... questo sì che si dice essere responsabile.

[markk]

C'è poco da sfottere, perché a differenza vostra noi cattolici conosciamo il significato della parola responsabile...

eh sì, si vede.

[Gauss (POL)]

C'è poco da sfottere, perché a differenza vostra noi cattolici conosciamo il significato della parola responsabile...

vaglielo a dire a quei cattolici sfigati che se lo sono beccato con le trasfusione di sangue infetto negli anni 80 e 90 grazie a Poggiolini.

alcuni di loro sono ancora vivi , certo dovranno viverci tutta la vita ma non credo che siano ancora cattolici praticanti perché l'idea di dover praticare pure l'astinenza è un tortura che supera l'umana immaginazione.