si è molto bella
no grazie
Dovresti "vedere" che il fatto che un santo e un transessuale siano entrambi esseri umani, così come un assassino, un premio Nobel, un analfabeta, un nazista e un pedofilo, non significa niente. Se non in ottica ultra-materialista, secondo cui l'uomo non è niente più che un animale destinato ad un consumo volto a perpetuare un determinato sistema economico.
non hai capito.
cerco di spiegarlo velocemente, che avrei altro da fare (basta che ti leggi un po' di Lewontin)....
presa tutta la popolazione dell'Italia (o della Francia, o dell'inghilterra o degli USA, come vuoi tu), il massimo scostamento genetico tra due abitanti è dell'85%.
Diciamo che il "più bianco" (semplifico il linguaggio per velocizzare... dovresti prendere in considerazione una serie di fattori genetici) italiano differisce dal "meno bianco" danese o neozelandese, solo del 7%, mentre il "più nero" italiano differisce solo del 7% dal "meno nero" ghanese o egiziano, o australiano.
Questo perchè tutti deriviamo da un unico ceppo africano, che è migrato in posti lontani, si è adattato ad ambienti diversi (più sole, meno sole, più freddo ecc.) e poi si è reincontrato quando le popolazioni sono aumentate di numero.
per loro sono brutti gli altri.
Va bene, ma i migranti restano sempre brutti, eh.
Il nostro "odore" troppo artificale per certi popoli sa "di cadavere"
hai ragione sul fatto che bisogna sempre esser emolto attenti al fatto che antropologi e scienziati sono influenzati dalla "mentalità" predominante del loro secolo, verissimo.
Goméz Dávila diceva che l'antropologo moderno china il capo dinanzi ai pregiudizi del democratico.
Fino a prova contrario non sono io a confidare ciecamente nelle asserzioni di questi sedicenti "esperti".
Ad esempio la teoria "scientifica" di Darwin si piegava al malthusianesimo, e divenne giustificazione "scientifica" al razzismo.
Però se analizzi criticamente certi dati scientifici, è difficile giustificare l'esistenza di razze o etnie con una "moda" di pensiero.. tant'è vero che il 90% della gente invece è molto lontana dalle idee dell'antropologia scientifica o della sociologia, quindi mi pare l'opposto di ciò che sostieni...
A me piace, ma entro certi limiti...occorre rispetto delle leggi italiane e convivenza pacifica senza sfociare in opposti estremismi...ma nello stesso tempo capisco le proteste di molti cittadini delle aree urbane visto che non ci sono valide politiche per controllare l'immigrazione clandestina...
E proprio il lassismo della sinistra di fronte alla questione immigrazione mi ha convinto a scegliere il PdL il quale, insieme alla Lega, possono applicare politiche più vigorose...
Invece credo che non sia questione di politiche "vigorose", e che entrambi gli schieramenti desiderino far rispettare la legalità, mentre hanno idee differenti su due punti:
1) l'importanza di cavalcare o meno il "disagio" legato alla non conoscenza degli stranieri
2) quali siano le azioni da intraprendere per migliorare "l'integrazione" (lo scrivo tra virgolette perchè in realtà non credo che l'integrazione nel suo senso letterale sia un obiettivo da perseguire, in quanto dimostrato che non è una soluzione - preferirei dire la "convivenza nel rispetto delle differenze", ma qui non c'è lo spazio sufficiente per spiegare questi dettagli )
diciamo che è la differenza tra chi, per esempio in campo medico, preferisce combattere una patologia con la prevenzione o con massicce cure: io preferisco la prevenzione, preferisco non ammalarmi, piuttosto che curarmi con cure da cavallo...