Originariamente Scritto da
trenta81
RESIANI, UNA RAZZA UNICA AL MONDO
Questo è il titolo di un articolo del Messaggero Veneto di oggi. In Val Resia nel corso del 2008 e del 2009 sono stati condotti studi genetici di notevole importanza, dai ricercatori del Servizio di genetica medica dell'Irccs del " Burlo Garofolo" di Trieste, che hanno consentito di creare una mappa genetica molto approfondita della nostra interessante comunità. E’ stato possibile raffrontare il patrimonio genetico dei Resiani con quello di altre popolazioni europee, al fine di individuare il gruppo geneticamente più affine.
RISULTATI: - I resiani non hanno affinità genetiche non solo con altre popolazioni della Regione ma nemmeno con altre popolazioni europee ed extraeuropee. E' in corso l'incrocio dei dati dei Resiani con quelli delle altre popolazioni del mondo con l'obiettivo di trovare delle affinità genetiche e quindi di stabilirne la provenienza.
DUE LE SPIEGAZIONI FORNITE DAI RICERCATORI per spiegare l'unicità di Resia:
- Lo stato di isolamento prolungato nei secoli
- La probabile sovrapposizione tra due popolazioni diverse, una conquistatrice e l'altra conquistata, così' da creare condizioni genetiche uniche.
L'11 maggio i ricercatori presenteranno a Trieste, ufficialmente, il risultato del loro lavoro.
Quanto risuonano oggi veritiere e dolci alle orecchie dei Resiani le parole di J.BAUDOUIN DE COURTENAY, illustre studioso, scritte oltre un secolo fa: "….In simile maniera possiamo dimostrare, che i Resiani non sono Bulgari, non Sloveni nel senso proprio di questa parola, non Serbo-Croati nel senso stretto, ecc., e che ci rappresentano, dal punto di vista glottologico, una stirpe slava indipendente… ....Intanto già una superficiale osservazione delle fisionomie degli abitanti della Resia basta per avere un indizio, che non è questo un popolo puro slavo. Molto più decisiva è la investigazione dei loro dialetti: sì, dialetti, non dialetto, giacché i Resiani hanno quattro dialetti molto divergenti fra loro (San Giorgio, Gniva, Stolvizza, Oseacco) ed oltracciò due più piccole sfumature (Sul Prato, Uccea), non parlando poi delle particolarità individuali d’ogni villaggetto. In tutti questi dialetti sono comuni le tracce della influenza straniera. La differenza fra loro invece è fondata sulla differente manifestazione dell’elemento slavo...."
(da "Note glottologiche intorno alle lingue slave e questioni di morfologia e fonologia ario-europea"in atti del IV Congresso Internazionale degli Orientalisti tenuto in Firenze nel settembre del 1878)
La Val Resia e le bellezze della natura