Beh, se fosse piaciuto avrebbe avuto molto più spazio sulla stampa cattolica e vaticana. Invece, a quanto pare, è stato liquidato col minimo sindacale...
E d'altra parte non occorre essere Papa o "vaticanista" per rendersi conto di quanto banale (e quindi deleteria) fosse la pellicola, che riduce Paolo VI ad una specie di bonaccione, amante delle "novità". A me (che pure non l'ho conosciuto, nel senso che è morto prima che nascessi) ha sempre dato, per quel che ne ho visto e sentito, l'idea di una persona tormentata, riflessiva e schiva, non un "buonista", come pare nel film.
Io, invece, l'ho conosciuto per anni. No, non dava affatto l'impressione di essere un "buonista" come Giovanni XXIII. Provo a raccontarvi un fatterello sperando che non crei le reazioni di qualche irascibile di turno.
Nelle scuole medie inferiori, quando ero ben lungi dall'avere una coscienza religiosa ben definita e, in fondo, non m'importava gran che della fede, avevo una professoressa d'italiano originaria delle marche, una donna cattolica, ma non fanatica, una donna buona.
Costei un giorno in cui si parlava di Paolo VI ci riferì un aneddoto interessante che conservo ancora in memoria. Ci raccontò che era presente in piazza san Pietro al momento in cui Paolo VI fu eletto. Il novello papa fece la sua comparsa sul balcone delle benedizioni ma i romani attorno alla mia ex professoressa non ne furono affatto entusiasti al punto che qualcuno di loro giunse a dire: "Questo non è come l'altro [Giovanni XXIII]. Questo ha una faccia da ladro....". Può parere infamante ma il popolo parla e non pone censure alla sua bocca. La professoressa ne fu colpita e ce lo raccontò.
Ladro o non ladro è evidente che Paolo VI non era particolarmente amato.
Per quello che so, la posizione ortodossa non si discosta molto da quanto riportato in quel documento.di aver promulgato la Humanae vitae