Il Congresso di Pol chiede al governo italiano di portare avanti una politica di repressione del fenomeno della prostituzione, non essendoci alternative credibili e utili al tragico mercato della tratta delle schiave.
Questo, ancor di più, dopo aver letto i dati provenienti dall'Olanda (paese che ha liberalizzato nel 2000 l'attività). Il princìpio sarebbe dovuto essere quello di eliminare le schiave dal marciapiede e regolamentare il fenomeno, evitando l'arrivo di clandestine e di minorenni.
La realtà parla di tutt'altro: in Olanda, solo il 30% delle prostitute sono olandesi o hanno un regolare permesso di soggiorno; il restante 70% è composto da clandestine, schiave, portate con la forza in olanda dalle associazioni criminali.
Ancora peggio se si parla delle minori: erano 4000 nel 1996, ora sono oltre 15mila, anch'esse prelevate dalle loro famiglie (soprattutto nell'est europa) e buttate in mezzo alla strada a vendere il loro corpo.
Fallito l'antiproibizionismo, è logico che si debba andare nella direzione di un controllo severo del fenomeno, senza sconti di nessun tipo e col fine della repressione di ogni attività legata ad esso.
On. Merello (PCF)