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Due uomini sono stati arrestati a Milano con l'accusa di terrorismo internazionale a seguito dell'emissione di due ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura del capoluogo lombardo. Si tratta di Rachid Ilhami, 31 anni, uno dei predicatori del centro culturale "Pace" di Macherio, e Gafir Abdelkader, 42 anni, entrambi di nazionalità marocchina. Secondo quanto riferisce l'agenzia Ansa, i due uomini, arrestati su provvedimento emesso dal gip Silvana Petromer, non sono sospettati di reclutare adepti per azioni all'estero (come successo per altri gruppi), ma avevano in progetto di colpire proprio in Italia, a Milano e in altre località del Nord. Tra gli obiettivi identificati nelle varie intercettazioni telefoniche e ambientali c'erano il supermercato Esselunga di Seregno e i parcheggi di un locale notturno adiacente, inoltre la caserma dei carabinieri di Giussano e l'Ufficio immigrazione della Questura di Milano. I due marocchini, ha reso noto la polizia, risultano residenti in Italia già da qualche anno: frequentavano alcune moschee milanesi, seppur non rivestendo ruoli di primo piano. Dalle intercettazioni si evincerebbe che gli indagati, nei loro dialoghi, avrebbero rivendicato la propria appartenenza ad al Qaeda e avrebbero avuto inizialmente intenzione di utilizzare camion di esplosivi. Resisi conto delle difficoltà, avrebbero poi voluto ripiegare su alcune bombole ad ossigeno. L'operazione delle forze dell'ordine avrebbe permesso di bloccare il progetto, già pianificato e in stato avanzato, ma non ancora entrato nella fase operativa. Mentre preparavano gli attentati i due arrestati avrebbero inoltre proseguito l'attività di proselitismo per acquisire la disponibilità all'azione anche di altri soggetti. Il centro culturale "Pace" di Macherio è stato già perquisito dalle forze dell'ordine: nell'edificio, dopo i sermoni ufficiali, dal tenore moderato, si sarebbero svolte delle riunioni serali a cui avrebbero partecipato cinque/sei persone, nelle quali i toni sarebbero stati decisamente più radicali.