Originariamente Scritto da
Seyen
Duplice omicidio a Capreno
Uccise due guardie Zoofile
A Capreno, piccolo centro nell’entroterra di Sori, nel levante genovese, il 65enne Renzo Castagnola ha ucciso due guardie Zoofile, ha ferito sua moglie e poi si è tolto la vita.
Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, un cacciatore, aveva alcuni cani ed era stato accusato più volte di maltrattamenti nei loro confronti, una vicenda di cui in paese si era parlato molto e che aveva portato anche a una denuncia, a quanto sembra, da parte di alcuni vicini.
Questa mattina, le due guardie - Elvio Fichera, presidente dell’associazione Amici degli Animali abbandonati, e la camogliese Paola Quartini - hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per notificargli la denuncia, risalente al 6 di maggio e relativa allo stato di nove cani che Castagnola teneva per conto di alcuni cacciatori di cinghiali.
A quanto pare, l’uomo avrebbe accolto Fichera e la Quartini in casa, facendoli accomodare intorno al tavolo della cucina; poi, con una scusa («vado a prendere una penna», avrebbe detto, dovendo firmare la ricevuta della denuncia), sarebbe salito al piano di sopra per prendere una pistola, che avrebbe usato per uccidere i due. Nella sparatoria, come detto, è rimasta ferita anche la moglie dell’uomo, la 62enne Giacomina Spaggiari, colpita alla testa e a un braccio e ora ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dove è comunque cosciente. Sul luogo erano presenti anche carabinieri e vigili urbani: uno di loro sarebbe rimasto ferito.
Subito dopo, Castagnola, che aveva un porto d’armi per armi da caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute al cinghiale, ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita.
Paola Quartini era sposata e aveva un figlio. Pochi giorni fa, Fichera aveva accettato di parlare con Il Secolo XIX degli ultimi sviluppi della vicenda del cinghiale Piero, come potete leggere cliccando sul link in fondo al testo.
Sentite da Radio19 intorno alle 12, due vicine di casa dell’uomo si sono dette sconvolte dalla notizia, «senza parole», descrivendo entrambe Castagnola e la famiglia come «persone bravissime» che, a loro dire, «non maltrattavano i cani».
Sul posto sono accorsi gli uomini del 118 e i carabinieri delle compagnie di Sori e di Santa Margherita Ligure.
Duplice omicidio a Capreno Uccise due guardie Zoofile| Liguria | Genova| Il SecoloXIX
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Parto dal dire che io conoscevo entrambe le persone più o meno direttamente, con le quali avevamo a volte collaborato per alcune segnalazioni fatte da loro per vari maltrattamenti di animali. Quindi vorrei subito dire che sono addolorato per la loro tragica morte.
A questo punto però vorrei mettere i puntini sulle i.
Le guardie zoofile, ma come loro tanti altri piccoli "corpi" volontari, hanno a più o meno titolo delle qualifiche di PG. Fanno verbali, sequestri, perquisizioni....insomma fanno spesso operazioni di PG anche pericolose....e questo ne è un esempio lampante. Ma è possibile che CERTE operazioni, anche delicate, possano essere affidate a persone SENZA EFFETTIVA PREPARAZIONE in fatto di PG, in totale assenza di arma di servizio o strumenti di autodifesa, senza le manette, e cmq alla mercè di ogni rischio?
Ma serve veramente che la PG possa essere affidata così ad enti para volontari, facendo quindi mettere a rischio la vita delle persone?
Ma perchè NON aumentare, o cmq rinforzare , le file dei corpi dello stato CHE PER LAVORO E CON PROFESSIONALITA' fanno già quelle cose?
Voi che ne pensate?