ho avuto notizia di ingenti contribuzioni economiche che il vaticano invia da anni al fanar. Se questo corrisponde al vero quale valutazione si dà in ambiente ortodosso?
ho avuto notizia di ingenti contribuzioni economiche che il vaticano invia da anni al fanar. Se questo corrisponde al vero quale valutazione si dà in ambiente ortodosso?
Amico: tu dai una cosa a me , io do una cosa te. In altri termini, tu vuoi i baci e gli abbracci, vuoi fiumi di inchiostro sulla carta copiativa, vuoi la colonna per guardare tutti dall'alto verso il basso, vuoi che gli altri Patriarchi si inc...avolino per tutto questo, ebbene qualcosa in cambio anchio lo voglio: finanziamenti .... !!!!!!! altrimenti come faccio a sopravvivere ?
ho capito; quindi la notizia era vera. devo pensare che costantinopoli sia in difficoltà economiche? Ci sono altri patriarcati che ricevono finanziamenti da roma? (e se li ricevono è evidente che li accettano).
avevo letto da qualche parte che costantinopoli aveva problemi, ma non immaginavo fossero problemi economici, più che altro pensavo a problemi causati dai turchi.
La Chiesa è nata povera. Quando si è arricchita ci sono state sempre delle reazioni per cercare di riportare al centro di essa il senso della povertà. Povertà non significa farsi crescere i pidocchi in testa, significa non dover subire dei vincoli mondani, non aver paura di dispiacere alle persone, quando ciò sia necessario per amore del vangelo.
Povertà significa non essere affascinati dalle cose e non dipendere da esse per non oscurare il cuore. Povertà significa avere l'atteggiamento di Cristo davanti a colui che gli disse "Ti daro' tutto questo se tu inchinandoti mi adorerai".
Per questo povertà e libertà evangelica vanno di pari passo. Laddove non c'è la prima non può più esserci la seconda. Laddove non c'è la seconda vi è l'inaridimento della vita cristiana resa come pura forma ma svuotata da "spiacevoli" sostanze.
Comprendo che la situazione attuale della chiesa chieda anche una organizzazione materiale, ma mi sembra che si è entrati in un circolo vizioso di dipendenze sempre più strette. E siccome i preti non possono vendere petrolio o risorse naturali, come fanno i paesi del mondo, "vendono" ciò che hanno: il vangelo. In altri termini possono giungere ad adattare il vangelo e si adattano per vivere con convenzioni mondane gradevoli a chi può beneficiarli.
Ieri successe così con la famosa storia del "filioque" - che altro non fu se non un modo di compiacere gli imperatori ottoniani - oggi lo si fa con altre cose.
Davanti a tutto questo viene da pensare alla famosa frase evangelica: "Il Figlio dell'uomo quando tornerà sulla terra troverà ancora le fede?".
Infatti mentre si fanno questi "sacri commerci" tra chiese le persone in esse (tra cui "in primis" il reverendissimo clero ) si svuotano in modo pauroso e vivono come orfani, come zattere alla deriva senza che nessuno li possa guidare.
Questa è la realtà senza accentuazioni né infingimenti.
E' fin troppo chiaro!
Cosa sta a cuore al Vaticano? Essere al centro degli eventi ecclesiali! Come può ottenerlo? "Aiutando" quelle chiese che, per tradizione e non per cattiveria, non hanno mai avuto questa sensibilità.
E' come se io pagassi tua sorella (facciamo un banale esempio) perché ti parlasse sempre di me quando tu non t'interessi di me. E' una chiarissima forzatura per creare delle attese, una consuetudine, fondandola magari in nome del vangelo.
Ammettendo che questo sia pur giusto e santo è evidente che gli "aiutini" economici dati alle chiese "sorelle" non sono "gratis et amore Dei". "Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date" viene chiaramente eluso e con questo chissà quante altre cose....
Io purtroppo credo che molti preti indubbiamente distruggono il vangelo lasciandolo apparentemente tale e quale e credendo pure di onorarlo.
Caro Informatore: GRAZIE, non potresti essere più esplicito, per questo chi vuol capire capisca. Che tradotto in altri termini al buon intenditore poche parole. Non la Chiesa, ma chi la governa se ne infischia di quello che il Signore ha lasciato detto, preferisce le cose donate gratuitamente da chi sappiamo noi, e per non fraintenderci, da colui che portando Cristo sulla vetta più alta, gli ha fatto vedere le ricchezze del mondo, ora non essendoci riuscito con il suo Creatore, cerca e ci sta riuscendo di farcela con la sua Creatura. Amico e fratello, siamo circondati da queste ricchezze alle quali non riusciamo a dire di no, ed a iniziare da noi preti, guardiamo alla strada più facile e piacevole, dimendicandoci che il Regno si guadagna seguendo la strada più brutta e pericolosa. Sulla terra ci sono pezzi di Chiesa povere, ma ci sono anche pezzoni straricche, il povero vorrebbe imitare in ricco e come può ottenere ciò che non possiede? facile, INCHINANDOSI a colui che possiede. Per questo i musulmani, i buddisti, le sette e tutto quello che sta fuori dalla Chiesa di Cristo, sono pieni di proseliti; infatti noi abbandonando e non seguendo gli insegnamenti del Figlio di Dio, ci perdiamo in mille rivoli e abbracciando il FALSO CREDIAMO DI AVER RISOLTO I PROBLEMI. SULLA TERRA FORSE SI, MA POI ........... p. Giovanni
L'ambiente ortodosso, se è sano, è affascinato solo da una cosa: dalla santità, non dai preti, dai vescovi e dai patriarchi.
Le conseguenze, oltre a quelle sopra da me specificate, sono qualche ironia sul patriarca ecumenico e sui suoi amici romani e nulla più.
Per fortuna l'Ortodossia non si lascia scomporre dai traffici dei preti. A differenza del cattolicesimo un patriarca, nell'Ortodossia, non è una specie di "padre eterno" anche se lui volesse esserlo...
stavo cercando una discussione di qualche tempo fa sulle traduzioni bibliche in uso presso gli ortodossi italici.
Ho invece trovato questa interessantissima discussione...
penso che possa essere utile per il nostro nuovo amico guaglione...
Il concetto evidenziato sopra, ovvero che, nell'ortodosia, un patriarca non è una specie di "padre eterno" è una delle prime cose che guaglione deve imparare nel suo transito dal cattolicesimo all'ortodossia....