Compatrioti è giunta l’ora fatidica di chiedere i danni al nord.
Danni morali per l’invasione senza dichiarazione di guerra del 1860, per i morti nelle battaglie contro i garibaldini, per i morti negli assedi di Gaeta e Messina, per la repressione della guerriglia tra il 1860 e gli anni successivi, per tutti i meridionali morti nella carneficina della grande guerra del 1915-18, per aver rubato le rimesse dei meridionali dal banco di Napoli, per aver dirottato i soldi che di dovevano dare con la cassa del mezzogiorno ed infine per tutti i meridionali che sono emigrati.

Non dobbiamo chiedere soldi, con questo sistema monetario e il signoreggio oggi i soldi valgono una cifra domani una speculazione o una crisi creata dai banchieri e quegli stessi soldi valgono meno della carta igienica.

Invece dei soldi ci devono pagare in natura.

Si, compatrioti, si…ci devono pagare in natura, anzi in terra padana pianeggiante e fertile se è in collina o peggio in montagna non la vogliamo.

Per ogni meridionale morto nella guerra regolare del 1860-61, per i patrioti morti nella guerra irregolare 1861-1866, per i morti della guerra 1915-18 per ognuno di loro un ettaro di terreno. Per ogni ferito nelle stesse guerre e per i carcerati 5,000 metri quadrati. Per ogni meridionale emigrato tra il 1861 fino ad oggi 5.000 metri quadrati. Per le rimesse rubate ai meridionali ci facciamo dare la provincia di Parma e per i soldi della cassa del mezzogiorno che non sono stati dirottati a nord la provincia di Modena. (Sono le province pianeggianti più grandi)

Questo risarcimento dovrà essere dato al nuovo reich indipendente del Sud anche perché un minimo di spazio vitale lo dobbiamo pur averlo.