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Partecipanti
23. Non puoi votare in questo sondaggio
  • Forza Italia (La Casa delle Libertà)

    3 13.04%
  • Alleanza Nazionale (La Casa delle Libertà)

    1 4.35%
  • Unione Democratici Cristiani (La Casa delle Libertà)

    0 0%
  • Lega Nord (La Casa delle Libertà)

    1 4.35%
  • Nuovo Partito Socialista Italiano (La Casa delle Libertà)

    1 4.35%
  • Partito Repubblicano Italiano (La Casa delle Libertà)

    0 0%
  • Partito Popolare Democratico

    0 0%
  • La Margherita-DL (L'Unione)

    1 4.35%
  • Italia dei Valori-Lista Di Pietro (L'Unione)

    0 0%
  • Rosa Nel Pugno-Radicali e Socialisti (L'Unione)

    2 8.70%
  • Democratici di Sinistra (L'Unione)

    4 17.39%
  • La Sinistra-Lavoro,Diritti,Ambiente (L'Unione)

    2 8.70%
  • Partito dei Comunisti Italiani (L'Unione)

    0 0%
  • Comunisti Unitari

    6 26.09%
  • La Destra

    1 4.35%
  • Azione Sociale-Lista Mussolini

    0 0%
  • Scheda Bianca/Non vado a votare

    1 4.35%
Pagina 1 di 2 12 UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 15
  1. #1
    Democratico di Sinistra
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    Predefinito Elezioni anticipate 2010 - Melandri Vs Formigoni

    2005 – Dopo il cappotto dell’Unione alle elezioni regionali (11 regioni in mano al centro-sinistra e 2 al centro-destra),all’interno del centro-destra Berlusconi è politicamente un fantasma,l’asse Fini,Casini,Follini lo vuole fuori gioco per le elezioni 2006.Proprio al congresso dell’Udc l’Harry Potter della politica italiana lancia Pierferdinando Casini (presidente della Camera) come futuro leader del centro-destra, lo stesso fanno i colonnelli aeninni con il loro leader Fini,la Lega Nord e le piccole formazioni come Nuova Dc e nuovo Psi invece rimangono fedeli a Berlusconi.Quest’ultimo non sa proprio che linea politica adottare per mantenere la leadership della Casa delle Libertà e quando ad un’incontro con i giovani azzurri il Cavaliere dopo aver difeso per un’oretta di discorso il suo governo si ricandida alle politiche 2006,Fini apre la crisi di governo ritirando ministri e fiducia parlamentare,a ruota lo seguono i ministri e parlamentari dell’Udc.Berlusconi e i vertici di Forza Italia non pensavano che gli alleati sarebbero arrivati a tal punto e tra i tre partiti è guerra aperta.I vari Cicchitto,Bondi,Bonaiuti,Schifani rivendicano l’azione di Berlusconi e il suo carisma come unica chanche per la CdL di battere l’Unione,sul fronte opposto i quadri di An ed Udc criticano aspramente il comportamento politico di Berlusconi e certi errori fatti dal governo.

    Nel centrosinistra ovviamente gongolano tutti,e si fanno scommesse su quante decine di punti percentuali sarà lo scarto tra Unione e CdL alle elezioni.Ciononostante la crisi viene ricucita giusto per non far stravincere il centro-sinistra (cosa che poi avviene lo stesso),far continuare il governo per quasi un’annetto è dura per Fini e Casini che arrivano ad un compromesso con Bossi e Berlusconi : cosi come ha fatto il centro-sinistra scegliendo Prodi anche il centro-destra sceglierà il suo leader con le primarie,a patto che il Cavaliere non si candidi.Per Berlusconi è un colpo durissimo,ma con sondaggi a lui fedeli e perfino estremamente faziosi per il centro-destra che lo danno all’11% di popolarità non ha altra scelta che tirarsi indietro con però l’obiettivo di proporsi presidente della repubblica allo scadere del mandato di Ciampi.

    Alle primarie della CdL si candidano Fini per Alleanza Nazionale,Casini per l’Udc,Schifani per Forza Italia,Nuova Dc,Pri e nuovo Psi,Maroni per la Lega Nord.Vanno a votare poco più di 900.000 persone e Fini ha la meglio (nonostante An sia un partito più piccolo di Forza Italia appare chiaro che gli elettori del partito di Berlusconi non sono andati a votare) con il 51%,segue Casini con il 20%,Schifani con il 18% e Maroni con l’11%.Dinanzi ai 4 milioni di persone delle primarie dell’Unione le nemmeno un milione della CdL sono un evidentissimo fallimento politico.I sondaggi danno il centro-sinistra in vantaggio con 8-10 punti di scarto tra le coalizioni,una fiducia in Fini (45% degli italiani) che supera di 5 punti la somma delle percentuali dei partiti del centro-destra,e la fiducia in Prodi al massimo storico (57% degli italiani),il dato preoccupante per il governo è che gli altri indici di fiducia sono quasi tutti per esponenti del centro-sinistra (Veltroni al 70%,Fassino al 51%,Rutelli al 40%,c’è perfino un Diliberto al 37% e solo dopo arrivano Casini al 25%,Maroni con il 21%,Bossi con il 18% ecc ecc…).

    Si svolge il congresso dei Democratici di Sinistra che non hanno intenzione di sciogliersi (forti di sondaggi che li danno intorno al 23/24%),Fassino viene riconfermato segretario (lo scandalo Unipol non c’è stato),il correntone si sfalda e Mussi,Giovanni Berlinguer e Cesare Salvi entrano in maggioranza (di fatto non c’è una minoranza che si oppone al segretario tranne che la sinistra ecologista della Bandoli) dato che dopo il mezzo flop di Uniti nell’Ulivo alle Europee 2004,il partito della Quercia ha deciso di lasciar perdere qualsiasi scopo federativo,o di unione con la Margherita e di ribadire la sua essenza e natura di partito di sinistra (Il Cantiere per il Programma-A cura dei Democratici di Sinistra infatti è fortemente orientato verso politiche di integrazione,lotta al precariato modificando nei punti fondamentali la legge Biagi,approvazione dei pacs ecc..).

    La legge elettorale rimane invariata.

    2006 : Ci sono le elezioni,le più importanti da molti anni a questa parte.Vanno giudicati 5 anni di Silvio Berlusconi e del suo governo,la sinistra fa una campagna elettorale durissima contro tutte le cose fatte dalla Casa delle Libertà,clamoroso un manifesto dell’Unione con la faccia di Berlusconi e la scritta “non ha neanche il coraggio di ricandidarsi,per fortuna”.Fini che per anni era stato dipinto come un’eccellente ruota di scorta nel caso la macchina Berlusconi-Forza Italia si fosse inceppata al contrario è goffo,non sa muoversi,perfino Prodi che nella dialettica mediatica non è un granchè lo batte in tutti e due i confronti elettorali,non riesce a fare un accordo con la Mussolini,la Fiamma Tricolore e altre piccole formazioni politiche che potrebbero aiutare a diminuire il distacco,conduce una campagna elettorale senza mai nominare una cosa fatta dal centro-destra al governo.La stessa Lega seppur lo appoggia come candidato premier non perde occasione per attaccarlo.Casini invece lavora per portare l’Udeur a destra e cercare di strappare consensi ai settori più centristi della Margherita,inutilmente dato che Mastella conferma la permanenza nell’Unione e gli elettori margheritini rimangono profondamente anti-berlusconiani.Berlusconi però,quasi come paradosso (dato che tutta la campagna della sinistra è fortemente anti-berlusconiana) è assente dalla campagna elettorale.

    I risultati sono eccezionali,altro che Italia spezzata,qui l’Italia vira tutta a sinistra,Forza Italia è liquefatta,perde più di 10 punti dal 2001,An non carbura e neanche l’effetto Fini-candidato premier aiuta,a guadagnare dall’uscita di scena del Cavaliere è solo l’Udc ma sono solo voti travisati da FI al suo partito,niente su cui davvero gioire.La Lega Nord crolla in un settentrione d’italia che spalanca le porte alla sinistra (in particolare Ds e Rifondazione fanno il pieno nei centri operai e territoriali una volta roccaforti leghiste e di Bossi).E’ andato a votare il 90% degli aventi diritto al voto,sull’Unione si è scaraventata a pioggia una marea di voti indecisi e di delusi di Berlusconi e tra Unione e CdL ci sono 16 punti di differenza.


    Elezioni politiche 2006

    Coalizioni

    L’Unione-Prodi Presidente : 56,8%
    Casa delle Libertà-Fini Presidente : 40,8%
    Altro : 2,4%

    Partiti

    L’Unione

    Democratici di Sinistra 23,5%
    La Margherita 13%
    Rifondazione Comunista 6,8%
    Partito dei comunisti italiani 2,5%
    Verdi 2,5%
    Udeur 1,8%
    Rosa nel Pugno 2,7%
    Italia dei Valori 2%
    Altri Unione (consumatori,pensionati,I socialisti,varie leghe…) 2%

    Casa delle Libertà

    Forza Italia 18%
    Alleanza Nazionale 12,3%
    Udc 6%
    Lega Nord 3%
    NuovaDc/NuovoPsi 0,5%
    Altri CdL (riformatori liberali,Pli,Pri…) 1%

    Alternativa Sociale 1%
    Fiamma Tricolore 0,4%
    Altri : 1%

    Prodi va al governo e inizialmente la coalizione sembra compatta ma già due settimane dopo l’insediazione del governo quando su proposta della Bonino (Rosa nel Pugno) si avanza il disegno legge sulle coppie di fatto l’Udeur e i teo-dem della Margherita escono dalla maggioranza spostandosi al centro iniziando a flirtare con l’Udc (che contemporaneamente lascia la Casa delle Libertà).Ma questo non compromette il governo che ha una stramaggioranza assoluta e schiacciante sia alla Camera che al Senato.

    Si svolgono le amministrative di maggio 2006 e si conferma il trionfo per il centro-sinistra,vanno benino le liste comuni Udc-Udeur,il centro-destra continua a franare ma Forza Italia si riconsolida con la leadership di Formigoni (lanciato da Berlusconi) eletto nuovo leader dal primo vero congresso che lo ha visto confrontarsi con Paolo Guzzanti (che ha preso una posizione critica nei confronti del berlusconismo e vorrebbe una virata più laico-liberal del partito).In Alleanza Nazionale Fini si dimette ed esce di scena,un compromesso tra i colonnelli porta Gasparri ad essere eletto presidente prima delle amministrative citate sopra,i primi risultati di Gasparri sono quelli di portare An a livello complessivo al 9,1%,ma non si dimette.

    Prodi ritira subito le truppe dall’Iraq.Berlusconi rinuncia a fare il presidente della repubblica,con quei numeri il centro-sinistra vota al secondo scrutinio Giorgio Napolitano.

    2007 : Nel 2007 Bertinotti che è rimasto alla guida di Rifondazione (D’Alema è presidente della camera,Fioroni presidente del senato) inizia un’aggregazione politica di tipo federativa (di fatto i 3 partiti continuano ad esistere) delle forza a sinistra dei Ds : Verdi,Pdci e Rifondazione si uniscono nella Sinistra l’Arcobaleno senza falce e martello ,lo stesso Bertinotti definisce la formazione semplicemente di sinistra ed ambientalista,fa scandalo la frase “comunismo e socialdemocrazia sono termini vecchi,antiquati,che non servono e che non aprono le porte della politica ai giovani”.Dinanzi a queste abiurie però solo l’ala di Rizzo del Pdci e il gruppo “essere comunisti” di Grassi di Rifondazione escono dall’Arcobaleno formando il Partito Comunista Nazionale,a essi si unisce Ferrando già uscito dal Prc in precedenza con il suo PcL.Comunque il PcN appoggia il governo Prodi.

    Il governo va avanti tutto il 2007 tra finanziaria robusta,tassazione delle rendite,approvazione definitiva dei Pacs (escono ancora più parlamentari margheritini che vanno ad ingrossare l’Udc-udeur ma ovviamente questo non scalfisce la maggioranza parlamentare),due decreti di liberalizzazioni di Bersani,un buon decreto sull’emergenza sicurezza sul lavoro,si apre un tavolo di concertazione con la Lega Nord sul tema del federalismo (che poi si tramuta in un nulla di fatto).

    Inizia una riduzione (seppur minima) delle truppe in Afghanistan su pressioni della base dei Ds e del gruppo arcobaleno.

    2008 – La Margherita viene colpita da una seconda tangentopoli,Rutelli finisce in galera per aver ricevuto come leader del partito finanziamenti illeciti da gruppi di imprenditori collegati con la mafia in Sicilia,Lorenzo Dellai margheritino d.o.c. (il primo a sperimentare in Trentino la lista unica tra Ppi,Democratici e diniani) e dirigente del partito in Trentino (oltre che presidente di regione) è indagato per corruzione e abuso d’ufficio,Lusetti in Campania finisce insieme alla Iervolino indagato in un giro di tangenti,appalti e gare truccate.Nel centro-sinistra le acque sono agitatissime,Prodi,che l’anno precedente al congresso dei DL era diventato presidente onorario del partito,si dimette immediatamente da quel ruolo,gli ulivisti capeggiati da Arturo Parisi escono dal partito e confluiscono nell’Italia dei Valori.Di Pietro che per protesta si è dimesso da Ministro delle Infrastrutture,chiede al vertice dell’Unione l’allontamanento della Margherita dalla maggioranza e un rimpasto di governo.La Rosa nel Pugno si posiziona su istanze garantiste e attacca Di Pietro accusato di voler solo ingrassare il suo elettorato,anche i Verdi,la maggioranza dei Ds e Rifondazione sono per una linea più prudente e semi-garantista,vicini a Di Pietro ci sono i Comunisti Italiani e un gruppo di dirigenti ds guidati da Furio Colombo (direttore dell’Unità).

    Comunque l’ultimo a prendere la decisione è Prodi che non accetta le dimissioni di Di Pietro (che torna al suo posto con riserve e forti maldipancia consapevole però di non essere fondamentale per il governo),ovviamente accetta quelle di Rutelli (che si è anche auto-sospeso dal suo partito),ma conferma la presenza degli altri ministri margheritini nel Governo e la permanenza dei DL nella maggioranza parlamentare.
    All’interno del partito della Margherita si assiste ad una direzione infuocata (indetta per trovare un reggente temporaneo fino al congresso federale),Marini,la Bindi e Franceschini (indicato come reggente dalla maggioranza) vogliono salvare il partito e continuare a sostenere il Governo Prodi cosi come è fatto,una forte opposizione interna di rutelliani,guidati da Gentiloni (ministro delle telecomunicazioni),da Tiziano Treu e dai diniani propone Antonio Polito come reggente.Polito esprime la sua linea che è fortemente critica sul governo soprattutto sul piano politico prima che giudiziario : 1) chiedere a Prodi di allontanare le forze estremiste dell’Arcobaleno e il Partito comunista nazionale dalla sfera di maggioranza 2) rafforzare la solidarietà umana e politica a quei quadri e dirigenti politici del partito implicati nelle questioni giudiziari,Francesco Rutelli in primis 2) iniziare un diaologo serio ed importante con l’Udc e la neo-nata costituente del centro per arrivare a convergere in una stessa coalizione 3) organizzare il rimpasto del Governo Prodi per far entrare ministri Udc.

    Di fronte a queste premesse arrivano subito le prime risposte negative da Prodi,Fassino,Bertinotti e Boselli e ovviamente Di Pietro,leader in forte crescita.
    Quando vengono decapitate anche le giunte regionali di Basilicata e Calabria (entrambe con presidenti della Margherita) per fenomeni di tangenti e corruzione il gruppo di Polito non vedendo nel governo Prodi un simbolo di solidarietà e lealtà nei confronti del suo partito (Di Pietro si dimette ancora chiedendo insistentemente di tranciare rapporti con quella parte di Margherita,Fassino critica i diellini di avere un codice etico-morale del partito troppo debole e di difficile interpretazione rivendicando invece la diversità morale di berlingueriana memoria del suo partito,solo Bertinotti e Boselli rimangono garantisti al 100% ma al tempo stesso difensori del governo) esce dalla Margherita e fonda un movimento “Liberali e democratici per l’europa”,si trascina quasi metà del gruppo parlamentare DL federandosi con gruppo Udc-udeur e si pone all’opposizione del governo Prodi, a questa nuova formazione dichiarano di aderire tutti gli indagati DL.

    Il centro-destra attacca più che la Margherita (Formigoni pone la CdL assolutamente garantista) il Governo Prodi definito in mano a “comunisti e giustizialisti” e responsabile dell’aumento delle tasse e di una malagestione centrale e sui territori (rifiuti di Napoli,immigrazione e Alitalia i temi più forti)

    Bobo Craxi,inizialmente membro del governo Prodi per la formazione “I Socialisti” che si erano presentati con l’Unione,esce dalla maggioranza e insieme a Intini e Del turco (Sdi),a Capezzone (radicali),a Zavettieri (i Socialisti) e a Giuliano Amato (indipendente) rientra nel Nuovo Psi che nel frattempo si è staccato dal centro-destra e si è dichiarato politicamente vicino alla costituente di centro (Udc-Udeur-ex-DL) nella speranza di collaborare a costruire un terzo polo socialista-democristiano.

    Il governo Prodi attua cosi un rimpasto di governo (accorpando anche qualche ministero) lasciando alla Margherita due soli ministeri,Fassino che aveva chiesto già prima degli scandali un rimpasto entra nel governo :

    Presidente del consiglio : Romano Prodi (indipendente)
    Vice-premier : Piero Fassino (Ds)

    Ministri con portafoglio

    Affari esteri : Piero Fassino (Ds)
    Interni : Marco Minniti (Ds)
    Giustizia : Oliviero Diliberto (Sinistra Arcobaleno-Pdci)
    Economia,Finanze e Sviluppo : Pierluigi Bersani (Ds)
    Difesa : Arturo Parisi (Idv)
    Pubblica Istruzione,Università e Ricerca : Fabio Mussi (Ds)
    Infrastrutture e Trasporti : Antonio di Pietro (Idv)
    Politiche agricole ed ambientali : Grazia Francescato (Sinistra Arcobaleno-Verdi)
    Salute : Rosy Bindi (Margherita)
    Solidarietà Sociale : Paolo Ferrero (Sinistra arcobaleno-Prc)
    Beni ed Attività Culturali : Enrico Letta (Margherita)
    Lavoro e previdenza sociale : Cesare Salvi (Ds)
    Commercio Internazionale : Emma Bonino (Rosa nel Pugno-Radicali)

    L’azione del governo riparte con la finanziaria per il 2009,meno pesante con alcuni investimenti nel settore industriale,un pacchetto di leggi sulla sicurezza abbastanza moderato,un progetto di revisione della Biagi da portare avanti nel 2009,un lieve aumento delle pensioni più basse,le tasse non vengono abbassate,il rifinanziamento però della missione in Afghanistan e la partecipazione dell’Italia in Libano portano all’uscita del PcN dalla maggioranza parlamentare.

    Alitalia viene ceduta ad Airfrance,la Cgil e i sindacati di categoria,inizialmente non firmano l’accordo con Spinetta,poi quando i licenziamenti scendono a 950,firmano tutti.

    Al congresso dei Ds (Fassino è entrato nel governo) viene eletta per la prima volta come segretario politico del Pci-Pds-Ds una donna,la veltroniana Giovanna Melandri.

    Ci sono delle prime elezioni-test nelle regioni colpite dal nuovo ciclone giustizia,in Basilicata e Trentino vince il centro-destra,in Calabria il centro-sinistra ,in generale crolla la Margherita,cresce l’Udc che ospite nelle liste uomini Udeur e ex-DL di Polito e appoggia il candidato del centro-destra,la Sinistra Arcobaleno prende poco più della sola Rifondazione comunista,Forza Italia sorpassa An e torna primo partito del centro-destra,i Ds guadagnano voti un po’ ovunque,il nuovo Psi si presenta autonomo e non supera l’1%,la Rosa nel pugno scende,l’Italia dei Valori raddoppia i suoi voti.

    2009 - Le elezioni europee sono il primo test importante per il governo Prodi e per i partiti in generale,per la prima volta per esempio (apparte le regionali straordinarie) si presenta la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti che fa una campagna elettorale molto personale anche un po’ critica sul governo (criticato di fare bene quello che fa ma di fare troppo poco le cose del programma originario soprattutto sul piano sociale),in una situazione da partito “di lotta e di governo”.
    L’alleanza della rosa nel pugno continua,La Margherita si presenta con il suo simbolo.
    Il centro-destra rimonta con un Formigoni e una Forza Italia in forma.La nuova Dc è rientrata nell’Udc che a livello nazionale è tornata nel centro-destra.Recupera raddoppiando i consensi la Lega.Storace contrario al ritorno dell’Udc nella coalizione è uscito da An fondando il Movimento Italia Sociale.In generale è una sconfitta pesantissima per il centro-sinistra e un recupero eccezionale di 10 punti del centro-destra.Va bene Rizzo e il PcN.i Ds e Di Pietro recuperano quei voti in uscita a sinistra della Margherita,Udc e Forza Italia la maggioranza in uscita a destra.
    An perde parecchi voti alla sua destra (verso la Mussolini e Storace).

    Elezioni Europee 2009

    Forza Italia : 25,5%
    Alleanza Nazionale : 10,2%
    Udc (+candidati Udeur ed ex-DL) : 8,5%
    Lega Nord : 6%
    -------------------
    Casa delle Libertà : 50,4%
    -------------------
    Democratici di Sinistra : 24,5%
    Sinistra Arcobaleno : 6%
    Italia dei Valori : 5,6%
    La Margherita : 4%
    Rosa nel Pugno : 1,5%
    -------------------
    L’Unione : 41,6
    -------------------
    Alternativa Sociale : 1,2%
    Movimento Italia Sociale : 2,5%
    Fiamma Tricolore : 0,5%
    Partito Comunista Nazionale : 2,8%
    Nuovo Psi : 1,2%

    Nel centro-sinistra è crisi politica.Bertinotti si dimette dalla guida di Rifondazione Comunista,la Sinistra Arcobaleno è un fallimento politico e strategico.Il Pdci e Diliberto la considerano cosa chiusa,ma conferma l’alleanza con Prodi e il centro-sinistra.Di Pietro e i Ds comunque festeggiano un buon risultato.Nella Margherita (ormai in fin di vita come partito) Franceschini lascia la reggenza,la direzione guida la formazione fino al congresso.

    Prima dei due congressi molto importanti (Rifondazione e Margherita) il governo prepara un disegno di legge di modifica della legge Biagi,vengono aggiunti alcuni ammortizzatori sociali e il riconoscimento di alcuni diritti.Per la nuova maggioranza di Rifondazione (in fase di costruzione) l’intervento è troppo debole e il candidato della nuova maggioranza (Paolo Ferrero,ministro) annuncia che se vincerà il congresso negherà la fiducia al governo,per la ex-maggioranza bertinottiana invece che candida Franco Giordano,il sostegno al governo Prodi viene prima di tutto.Stessa impostazione per il Pdci che giudica anche deboli le proposte ma che mette lo spirito di coalizione davanti a tutto.

    Per i Ds è un primo passo avanti importante per ulteriori modifiche in futuro con più soldi a disposizione,per Idv,Margherita e Rosa nel Pugno il testo è adatto e non va modificato.

    Il congresso di Rifondazione viene vinto da Ferrero (che unisce parte di ex-bertinottiani e la sinistra interna che non aveva seguito Grassi) che si riavvicina alle posizioni del PcN che dalle europee sbandiera come obiettivo la riunificazione dei comunisti.
    Anche nel Pdci ci sono delle posizioni discordanti,Diliberto viene riconfermato segretario e ribadisce la posizione nell’Unione ma una forte componente interna guidata da Manuela Palermi torna in Rifondazione Comunista entrando nell’area ferrariana,si tratta di un cospicuo gruppo di parlamentari.

    Il Governo Prodi perde l’appoggio della maggioranza del gruppo di Rifondazione Comunista.

    Il congresso della Margherita vede affrontarsi Enrico Letta che vuole portare il partito al centro (prendendo il posto dell’Udc tornata a destra) e chiudere la stagione del centro-sinistra e il reggente uscente Dario Franceschini che vuole l’esatto opposto.Il secondo vince il congresso ma il primo riesce a convincere il grosso del gruppo parlamentare rimasto a sfiduciare Prodi e a costituire una nuova forza : Partito Popolare Democratico.A questo appello rispondono anche i Liberali e Democratici per l’Europa di Polito che abbandonano Casini tornato nella Casa delle Libertà ed entrano nel nuovo partito lettiano.

    Letta presenta una mozione di sfiducia alla Camera (e poi al Senato) per Prodi,votano contro il governo tutto il centro-destra,il PPD,Rifondazione Comunista (meno una manciata di parlamentari bertinottiani),un gruppo di Verdi che poi verranno espulsi dal partito e il PCN,Prodi cade.

    Napolitano affida a Franco Marini il compito di trovare una maggioranza bipartisan per un governo che traghetti alle elezioni di Marzo 2010.Il PPD che non vuole andare subito al voto per potersi radicare sul territorio appoggia il governo Marini,lo stesso fanno Udc e Forza Italia che puntano a far entrare nella CdL quel che resta della Margherita (cosa che poi non accadrà).

    2010 – Elezioni politiche anticipate.Prodi non si ricandida,i Ds mettono in campo la loro leader Melandri che diviene la candidata del centro-sinistra.Formigoni è ovviamente candidato premier del centro-destra.
    Rifondazione Comunista e il PcN si uniscono nel cartello elettorale Comunisti Unitari (candidano Grassi)
    Radicali e socialisti continuano l’esperienza della Rosa nel pugno nonostante la sconfitta delle europee,La Margherita appoggia la Melandri (e grazie al governo Marini recupera un po’ di popolarità come prestigio di partito).Bertinotti,Vendola e Giordano escono dal Prc e fondano insieme ai Verdi,alla minoranza del Pdci della Berillo e alla sinistra ds della Bandoli il cartello elettorale “La Sinistra”,appoggiano la Melandri,cosi come il Pdci che però giudica il progetto bertinottiano fallimentare.Il Nuovo Psi entra nel centro-destra perdendo cosi Giuliano Amato che esce dalla politica.
    Nell'estrema destra fallisce l'accordo tra la Mussolini e Storace,solo la Fiamma tricolore si accorda con il MIS per sostenere Storace presidente.

    GIOVANNA MELANDRI


    Democratici di Sinistra
    La Margherita-Democrazia è Libertà
    La Sinistra-Lavoro,Diritti,Ambiente
    Partito dei Comunisti Italiani
    Italia dei Valori-Lista Di Pietro
    Rosa nel Pugno-Radicali e Socialisti

    ROBERTO FORMIGONI


    Forza Italia
    Alleanza Nazionale
    Unione Democratici Cristiani
    Lega Nord
    Nuovo Partito Socialista Italiano
    Partito Repubblicano Italiano

    ENRICO LETTA


    Partito Popolare Democratico

    CLAUDIO GRASSI


    Comunisti Unitari (Rifondazione Comunista+Partito Comunista Nazionale)

    FRANCESCO STORACE



    La Destra (Movimento Italia Sociale+Fiamma Tricolore)

    ALESSANDRA MUSSOLINI


    Alternativa Sociale-Lista Mussolini


    L'ultimo sondaggio dava vincente la Casa delle Libertà di Formigoni al 49,6 (in flessione a causa dei punti persi dall'Udc in favore del Ppd) con Forza Italia al 25,6%,Alleanza Nazionale ferma al 10%,l'Udc con il 7% e la Lega Nord al 6,4%,il Nuovo Psi allo 0,5% e il Pri allo 0,1%.L'Unione di centro-sinistra che sostiene Giovanna Melandri invece si fermerebbe al 44,4% (con un recupero di quasi 2 punti dalla europee) con i Democratici di Sinistra intorno al 24,7%,l'Italia dei Valori al 7,6%,il Pdci con il 2,1%,la lista La Sinistra-Lavoro,Diritti,Ambiente intorno al 3,3%,la Margherita con il 4,7%,la Rosa nel Pugno verso il 2%.Le forze autonome non vanno benissimo,il Partito Popolare Democratico di Enrico Letta raggiunge il 2,5%,attraverso il voto utile a sinistra vengono penalizzati i Comunisti Unitari di Grassi e Ferrero che dovrebbero puntare solo al 2% (molto si perde nell'astensionismo di estrema sinistra).Malissimo l'estrema destra con il raggruppamento di Storace La Destra all'1% e Alternativa sociale della Mussolini allo 0,5%.

    Votate !

    Possibilmente i Ds.

  2. #2
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    democratici di sinistra - Melandri presidente

  3. #3
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    seguirei grassi, sia nel 2006 che nel 2010

  4. #4
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    Ah...se ci fosse Berlinguer...
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    Citazione Originariamente Scritto da hbktommy Visualizza Messaggio
    democratici di sinistra - Melandri presidente
    bravo compagno.

  5. #5
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    Rosa nel Pugno, i tuoi DS sono troppo obbrobriosamente berlinguriani

  6. #6
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    Comunisti Unitari - Grassi

  7. #7
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    astensione

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    visto che furmigù ce lo teniamo già da anni in Lombardia, Lega Nord

  9. #9
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    Grassi!!

  10. #10
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