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    Repubblicani non schierati
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    Lavoro e sicurezza nei posti di lavoro




    LAVORO: DAMIANO "GOVERNO RALLENTA ADOZIONE MISURE SICUREZZA"
    ROMA (ITALPRESS) - "Domani e' il primo anniversario della strage
    della Thyssen Krupp, una data divenuta oramai simbolo per quanto
    riguarda il tema delle morti sul lavoro. E' il momento di chiamare
    a raccolte tutte le forze che vogliono garantire la sicurezza sui
    luoghi di lavoro: lavoratori, sindacato, imprese, forze politiche
    ed istituzioni". Lo afferma Cesare Damiano, viceministro del
    Lavoro nel governo ombra del Pd.
    "In un momento di crisi come l'attuale, in cui aumentano cassa
    integrazione, mobilit5 e licenziamenti, questi ultimi
    soprattutto a carico del lavoro precario - aggiunge -, c'e' il
    rischio che, sotto il ricatto occupazionale, l'applicazione delle
    norme sulla sicurezza sul lavoro si facciano piu' labili. Ci
    auguriamo quindi che il governo rinunci, come sta facendo, a
    rallentare l'applicazione della legge sulla sicurezza sul lavoro o
    addirittura a cancellarne in modo unilaterale alcuni punti, e
    scelga piuttosto la strada di una applicazione rapida e rigorosa:
    questo vale per la legge 81 e per il decreto sui lavori usuranti".
    (ITALPRESS).


    Morti bianche, Diomede (Rea) a Damiano: Pd dovrebbe tacere

    Roma, 05 DIC (Velino) - "Appare assai singolare e
    strumentale la dichiarazione di Cesare Damiano del Pd, in
    occasione della ricorrenza del primo anniversario del rogo
    Thyssenkrupp, in merito al presunto rallentamento da parte
    del Governo delle misure di sicurezza". Ad affermarlo in una
    nota e' Antonio Diomede presidente della Rea-Radiotelevisioni
    europee associate che raggruppa 420 emittenti radio e tv
    locali, che ricorda a Damiano: "Le morti bianche non sono
    solo quelle fisiche che peraltro non devono essere
    strumentalizzate per fini politici di parte ma, anche quelle
    derivanti dalla negazione dei diritti del lavoro e in questo
    il Pd oggi dovrebbe tacere se e' vero che ieri una sua
    senatrice, esponente del Pd, come scriveva nelle settimane
    passate il settimanale "Panorama", e' stata interrogata al
    Tribunale del Lavoro di Roma per non aver corrisposto
    stipendi e contributi a un suo dipendente. Se confermato,
    questo modo di certa sinistra di rispettare il lavoro altrui
    lo abbiamo, in un certo senso, subi'to anche noi emittenti
    locali quando nella passata legislatura - accusa Diomede - il
    Governo ha voluto affossare l'emittenza locale e le radio DAB
    a tutto vantaggio delle reti nazionali, generando uno stato
    di crisi dei piccoli editori con perdite occupazionali
    notevoli per il settore e ricadute negative sul territorio.
    Anche queste - conclude Diomede - sono 'morti bianche', caro
    ministro Ombra di cui gli editori radiotelevisivi non
    potranno non ricordarsi in un prossimo futuro".

    THYSSEN: CAZZOLA, NON UTILIZZARE MORTI CONTRO IL GOVERNO

    (ANSA) - ROMA, 5 DIC -''I poveri morti della Thyssen non
    devono essere utilizzati per condurre una lotta politica al
    Governo''. Lo afferma Giuliano Cazzola, Vice Presidente della
    Commissione Lavoro della Camera secondo cui ''l'on. Cesare
    Damiano pensa che le politiche del lavoro in Italia siano
    cominciate e finite con la sua permanenza al Dicastero del
    Lavoro, per cui ogni modifica ai provvedimenti da lui varati
    viene presentata come un attacco ai diritti dei lavoratori''.
    ''Sul tema degli infortuni - prosegue Cazzola - il Governo ha
    aperto un tavolo con le parti sociali nella consapevolezza che
    non puo' funzionare un Testo Unico sulla sicurezza del lavoro
    (come quello del Governo Prodi) che ha suscitato le critiche di
    tutte le associazioni imprenditoriali. Quanto ai lavori usuranti
    - conclude - entro il 31 marzo prossimo il Governo varera' un
    decreto legislativo effettivamente conforme alla norma di delega
    contenuta nella legge che ha dato attuazione al protocollo del
    luglio 2007''.

  2. #2
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    Morti bianche, Diomede (Rea) a Damiano: Pd dovrebbe tacere

    Roma, 05 DIC (Velino) - "Appare assai singolare e strumentale la dichiarazione di Cesare Damiano del Pd, in occasione della ricorrenza del primo anniversario del rogo Thyssenkrupp, in merito al presunto rallentamento da parte del Governo delle misure di sicurezza". Ad affermarlo in una nota e' Antonio Diomede presidente della Rea-Radiotelevisioni europee associate che raggruppa 420 emittenti radio e tv locali, che ricorda a Damiano: "Le morti bianche non sono solo quelle fisiche che peraltro non devono essere strumentalizzate per fini politici di parte ma, anche quelle derivanti dalla negazione dei diritti del lavoro e in questo il Pd oggi dovrebbe tacere se e' vero che ieri una sua senatrice, esponente del Pd, come scriveva nelle settimane passate il settimanale "Panorama", e' stata interrogata al Tribunale del Lavoro di Roma per non aver corrisposto stipendi e contributi a un suo dipendente. Se confermato, questo modo di certa sinistra di rispettare il lavoro altrui lo abbiamo, in un certo senso, subi'to anche noi emittenti locali quando nella passata legislatura - accusa Diomede - il Governo ha voluto affossare l'emittenza locale e le radio DAB a tutto vantaggio delle reti nazionali, generando uno stato di crisi dei piccoli editori con perdite occupazionali notevoli per il settore e ricadute negative sul territorio.
    Anche queste - conclude Diomede - sono 'morti bianche', caro ministro Ombra di cui gli editori radiotelevisivi non potranno non ricordarsi in un prossimo futuro". (com/cos)

    tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Rep.../message/17569

  3. #3
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    Tragedia della Thyssen Krupp: dichiarazione di Paolo Carcassi, Segretario confederale Uil

    Un anno di distanza dalla tragedia della Thyssen Krupp deve fare riflettere tutti sulla necessità di realizzare finalmente misure che impediscano il ripetersi di eventi tanto luttuosi. Nonostante l’approvazione di una buona legge, il decreto 81, ben poco è cambiato nei fatti perché è stata prorogata l’entrata in vigore di alcune norme e, per altre, i numerosi decreti di attuazione non sono ancora stati emanati.

    Per giunta oggi corriamo il rischio della riproposizione di uno scontro ideologico tra chi vuole cambiare tutto, prima ancora che sia stato attuato, e chi difende a spada tratta tutto, anche gli elementi che potrebbero essere resi più efficaci.

    La UIL non si sottrae all’impegno di ricercare soluzioni che rendano più agevole e puntuale la migliore attuazione della sicurezza ma è fermamente contraria ad uno smantellamento dei punti fondamentali del decreto 81, la cui messa in discussione correrebbe il rischio di riproporre i tristi eventi che oggi ricordiamo.

    Roma, 5 dicembre 2008

    tratto da http://www.uil.it/politiche_energeti...unicato064.htm

  4. #4
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    Imprenditore schiacciato da pressa

    VERONA, 4 DIC - Un imprenditore veronese di 25 anni, Matteo Bozza, e' morto oggi nell'azienda di cui era co-titolare rimanendo schiacciato sotto una pressa. L'incidente e' avvenuto alla 'Sirio', una piccola azienda cartotecnica di San Giovanni Lupatoto Verona. Ancora da chiarire la dinamica della disgrazia. Bozza, secondo le prime informazioni, stava lavorando su una fustellatrice quando, forse per una disattenzione, e' rimasto nel raggio d'azione del macchinario venendo schiacciato. E' morto all'istante.

    tratto da http://www.cronaca24.org/cronaca/imp...ssa---notizie/

  5. #5
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    Due morti nel bergamasco, gli altri episodi a Pavia, Belluno e Amatrice.
    A fare le spese degli incidenti quasi sempre operai giovanissimi
    Lavoro, altra giornata nera, cinque vittime in tutta Italia

    ROMA - E' di cinque morti il bilancio di un'altra giornata tragica sul fronte degli incidenti sul lavoro. Le vittime sono quasi sempre giovanissime, mentre la geografia della tragedia non conosce confini. Si va dalla provincia di Bergamo, a Santa Giustina, nel bellunese. Da Amatrice, nell'alto Lazio, a Pavia.

    Il primo incidente è avvenuto nella notte all'azienda metallurgica "Tenaris Dalmine" di Dalmine, in Lombardia, dove un operaio di 20 anni, Sergio Riva, ha perso la vita schiacciato da un cilindro di circa una tonnellata. Il giovane, da un anno dipendente con contratto interinale, era entrato in un macchinario che serve per forgiare tubi di grosse dimensioni per cercare di liberarne uno che si era incastrato, ma è stato travolto e schiacciato dal pesante cilindro di ferro.

    Di primo mattino è morto invece Cesare B., autista 21enne, travolto dal cassone di un dumper (un grosso camion) mentre era la lavoro all'interno di una cava di ghiaia a Torretta di Galliavola, in provincia di Pavia.
    L'operaio, a quanto pare regolarmente assunto dalla ditta "Sergio Re Trasporti", stava controllando perché il cassone del suo mezzo non tornasse in posizione orizzontale quando, per motivi al momento non chiari, il pianale si è abbassato di colpo schiacciandolo.

    Un terzo incidente mortale è avvenuto qualche ora dopo, attorno alle 11.30, in un cantiere della ditta "Beton Srl" a Santa Giustina, nel bellunese. P. F., operaio di 34 anni, è rimasto schiacciato da una pesante paratoia d'acciaio utilizzata per contenere il cemento. Anche su questa vicenda sono in corso gli accertamenti degli investigatori per verificare l'esatta dinamica dell'incidente e individuare eventuali responsabilità.

    Un quarto operaio è morto e altri due sono rimasti feriti mentre stavano lavorando in uno scavo fognario ad Amatrice, in provincia di Rieti. I tre, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, stavano lavorando in frazione Torrita, quando sarebbero rimasti sepolti nello scavo. Uno dei due feriti sarebbe in gravi condizioni.

    Ancora da ricostruire invece l'esatta dinamica del decesso di un sommozzatore colto da malore mentre stava lavorando nel fiume Brembo per conto dell'Enel. L'uomo era immerso all'altezza della diga nei pressi di San Pellegrino, in provincia di Bergamo, quando si è sentito male. Una prima ipotesi è che ad essergli fatale sia stata la temperatura estremamente rigida dell'acqua.

    Poteva finire in tragedia infine anche un incidente avvenuto in serata in un cantiere edile nel centro di Perugia. Un muratore di 43 anni, originario di Napoli, è rimasto ferito alla testa mentre stava lavorando. L'uomo è stato ricoverato in ospedale con riserva di prognosi.

    tratto da http://www.repubblica.it/2008/10/sez...rti-9-dic.html

  6. #6
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    L'uomo si occupava di manutenzione. Era dipendente di una ditta appaltatrice
    Taranto, operaio cade all'Ilva e muore
    Terzo incidente in un anno nello stabilimento siderurgico. La vittima è un polacco di 54 anni

    TARANTO - Un operaio di origine polacca, Jan Zygmunt Paurovvicz, di 54 anni, dipendente di una ditta appaltatrice, è morto la scorsa notte in un infortunio avvenuto nel reparto altoforno dell'Ilva di Taranto.

    VOLO DI 15 METRI - L'incidente, per cause in corso d'accertamento da parte della polizia e dell'Ispettorato del lavoro, è avvenuto poco dopo 1,30. L'uomo, addetto alla manutenzione di alcuni macchinari, è precipitato da un'altezza di 15 metri ed è stato immediatamente soccorso dai compagni di lavoro e trasportato all'ospedale «SS.Annunziata» dove è giunto, però, già cadavere.

    TRE IN UN ANNO - La procura di Taranto ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e ha disposto il sequestro dell'impianto in cui è morto l'operaio polacco Paurovic Zigmontian. Si è trattato del terzo infortunio mortale all'interno dello stabilimento siderurgico dall'inizio dell'anno e anche in questa occasione la vittima è un lavoratore dell'appalto.

    tratto da http://www.corriere.it/cronache/08_d...4f02aabc.shtml

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    MORTI SUL LAVORO: OPERAIO PRECIPITA E MUORE A CATANIA

    (AGI) - Catania, 12 dic. - Un operaio di 28 anni, Gaetano Di Marco, e' morto dopo essere precipitato da un tetto nella zona industriale di Piano Tavola a Catania. La vittima lavorava per conto della ditta Cavip, e stava tentando di eliminare inflitrazioni di acqua dal tetto della sede aziendale.
    L'incidente e' avvenuto poco dopo mezzogiorno. Soccorso dai colleghi, e' stato trasportato all'ospedale Garibaldi dov'e' deceduto nel pomeriggio alcune ore dopo essere stato ricoverato in rianimazione. Aveva subito gravi lesioni, tra le quali lo spappolamento del fegato. Di Marco si era sposato tre mesi fa.

    tratto da http://www.agi.it/palermo/notizie/20...11382-art.html

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    Incidenti lavoro: un morto nel Barese, il secondo in 24 ore
    A Gravina in Puglia, non aveva imbracature ne' casco protezione

    (ANSA)- BARI, 10 GEN - Un operaio edile di 43 anni, e' morto in un incidente sul lavoro avvenuto stamani a Gravina in Puglia. E' la seconda morte sul lavoro in meno di 24 ore avvenuta nella provincia di Bari, dopo l'incidente di ieri a Modugno nel quale ha perso la vita un operaio romeno. L'uomo stava lavorando ad una ristrutturazione. Si ipotizza che possa essere stato travolto da un tufo caduto dall'alto, non aveva imbracature o caschetto di protezione.

    tratto da http://www.ansa.it/site/notizie/regi...110314859.html

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    Operaio morto in una cava: arrestato il titolare

    E' stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri il datore di lavoro di Michele Cignolo, l'operaio di 54 anni, di Gravina in Puglia, morto ieri in una cava di Ruvo schiacciato da un blocco di marmo. L'arrestato è Francesco Pappalettera, 33 anni, uno dei due titolari della ditta Elmart; è accusato di omicidio colposo. Secondo i carabinieri, l'uomo avrebbe tra l'altro inquinato la scena dell'incidente e avrebbe obbligato i suoi operai a testimoniare il falso. A trasferire Cignolo al pronto soccorso di Ruvo di Puglia, era stato il suo titolare assieme ad alcuni operai. Subito dopo l'incidente, la cava è stata messa sotto sequestro. Sul posto erano giunti anche funzionari dello Spesal, il servizio di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per chiarire le cause della morte dell'operaio, il sostituto procuratore di Trani Mirella Conticelli ha disposto l'autopsia. Quello di Cignolo è stato il terzo incidente sul lavoro avvenuto in provincia di Bari dall'inizio del mese.

    Il gip: ha cercato di alterare il teatro della morte - L'arresto del titolare della cava di marmo a Ruvo di Puglia è stato disposto dal gip di Trani su richiesta del pm Mirella Conticelli. Pappalettera è uno dei due soci della cava dove ieri è morto Cignolo mentre era intento all'operazione di carico e scarico dei massi, un lavoro che svolgeva abitualmente. Su quanto sta emergendo dalle indagini, i carabinieri non danno per il momento molte informazioni. Avrebbero tuttavia accertato, raccogliendo le testimonianze di colleghi di lavoro della vittima, che Pappalettera, per fugare sue eventuali responsabilità nell'incidente, si sarebbe adoperato per alterare lo stato dei luoghi subito dopo l'accaduto.

    tratto da http://notizie.tiscali.it/articoli/c...eraio_123.html

  10. #10
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    Porti, sciopero di 24 ore venerdì su sicurezza dopo nuovo morto

    ROMA (Reuters) - I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato uno sciopero di 24 ore nei porti a partire dalla mezzanotte di domani per protestare contro le mancate condizioni di sicurezza dei lavoratori e hanno chiesto un incontro con il governo, dopo un incidente mortale che si è registrato oggi alla Spezia. "Il lavoro e la sicurezza dei lavoratori sono le priorità dei porti su cui devono intervenire urgentemente il governo e le autorità competenti", spiegano le sigle sindacali in una nota. "A causa della situazione di emergenza sulla sicurezza è stato proclamato uno sciopero di 24 ore in tutti i porti a partire dalla mezzanotte di domani". Stamani, un uomo è morto nel porto spezzino schiacciato da un carrello, nell'ultimo di una serie i incidenti sul lavoro che hanno coinvolto l'attività portuale in tutta Italia. "Per sollecitare la massima attenzione delle istituzioni è stato chiesto un incontro urgentissimo e non più rinviabile ai ministeri del Lavoro e dei Trasporti e a tutti gli organi istituzionali competenti", conclude la nota.

    tratto da http://www.wallstreetitalia.com/arti...?art_id=659719

 

 
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